L'Angelo di Verola
Mensile di Vita Parrocchiale - Anno XXIX   n° 2 - Febbraio 2004

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Edizione a stampa a cura di Don Luigi Bracchi
Redazione: Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi - Tiziano Cervati
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati

Messaggio di Sua Santità
GIOVANNI PAOLO II
Per la Giornata Mondiale del Malato

11 Febbraio 2004

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Parrocchia di Verolanuova

SOMMARIO
In copertina - Senza figli non c'è futuro
La parola del prevosto (don Luigi)        3
Grazie, Maestro (don Luigi)      5
Grazie, Rino (Rosetta Mor)       5
Calendario liturgico       6
Santa Quaresima           10
Il Papa agli ammalati (Messaggio Integrale )(G.P. II)   11
Messaggio per la Vita (I Vescovi)         14
Centro per la vita          16
L’ora di religione           18
 
vita parrocchiale
 
Don Dino Cominardi (W. Pezzoli)         19
Don Giuseppe Caffi      20
Il servizio agli ammalati (don Luigi)        23
Preghiera di un ammalato          23
Le intenzioni per le S.S. Messe             25
Presenze in Canonica   25
Corsi per i fidanzati       26
Centro di Ascolto Comunitario 27       
Vienimi a trovare...        28
Poesia a S. Angela        28
 
gruppi ed associazioni
 
L’Équipe Nôtre Dame 29
L’Ordine Francescano Secolare           31
Dalla S. Vincenzo         33
 
dagli oratori
 
Il Carnevale (don Valentino)     35
Oratorio sport (R. Moscarella) 36
Briciole francescane (OFS)       38
Dalla Scuola materna   39 
le nostre rubriche
 
Verola sport (R. Moscarella)    40
Nuova Verolese Calcio             41
La Preghiera dello Sportivo
Per te casalinga (LDB) 42
 
arte & cultura
 
Le Poesia di Rosetta (R. Mor) 43
Il campanaro Lorandi (V. Branca)        45
 
varie - cronaca
 
Informagiovani (LB)      47
Dal Comune di Verolanuova     48
Dall’Avis           49
Dagli Alcolisti in trattamento      50
 
Dall’infermeria  50
Dal Gruppo Volontari Soccorso           51
A.N. Carabinieri           51
Orario delle farmacie     52
 
Numeri Utili     52
Per i collaboratori de "L'Angelo"
Relax...iamoci un po’   53
Per i più piccoli             54
Cielo a pecorelle           54
 
Radio Basilica  55
Elenco abbonati            56
Anagrafe Parrocchiale  58
Offerte mese di gennaio            58

La parola del Prevosto
  
 
 
 
 
“Vi do la mia pace”
 
In questo inizio del nuovo anno, risuonano dentro di me tre parole, che risultano molto importanti; le scrivo per comunicarle anche a voi:
 
-           La pace: gennaio è il mese della pace, un bene, che riassume in sé tante altre realtà per ogni uomo. Quanti hanno a cuore il bene di ogni persona e di tutti i popoli non possono non provare l’ansia e la preoccupazione di fronte a tanti episodi di violenza di ogni tipo. Un cristiano, con le sue scelte, i suoi gesti concreti, lavora e lotta per tutto quanto  intacchi la vera pace interiore ed esteriore; occorre che tutti siano “operatori di pace” per essere veramente “figli di Dio”. La preghiera, la  liturgia, chiedono ad ognuno di noi di operare con lo stile  di Gesù, sul suo esempio.
 
-           La vita: il 1° di febbraio ricorre la Giornata della Vita. È una circostanza favorevole per porre la nostra attenzione sulla vita, come valore, bene fondamentale per ogni uomo. Tutti dobbiamo sentire urgente il bisogno di tanti, piccoli e grandi, che anelano a una vita dignitosa; noi occidentali, chiusi nel nostro benessere, continuiamo a girare intorno ai nostri diritti fasulli, alle nostre crisi, spesso inventate, per non guardare in faccia la realtà, la tremenda realtà di tanti fratelli. “I poveri non ci lasceranno dormire”, è il titolo di un libro, di una serie di conferenze che si stanno tenendo qua e là. Questa giornata, come quella del malato di lebbra, non siano semplicemente ricorrenze formali, che passano lasciandoci come eravamo. La beata Paola Gambara Costa, una donna ricca, che abbiamo festeggiato da poco, ci sia di esempio e di modello con tutto quello che ha fatto e ha realizzato.
 
-           La conversione: nel mese di febbraio incomincerà la “Quaresima”; potrà essere un periodo di ripresa significativa e forte per molti, una primavera dello spirito, per collocare Dio, la sua Parola, il suo progetto al primo posto. Saremo chiamati a maturare una consapevolezza più chiara del nostro essere cristiani nel nostro mondo, all’altezza delle esigenze dei tempi.
 
In queste tre parole le tre tappe del nostro cammino di questo mese. Non mi resta che augurare a tutti: buon viaggio.
 
Don Luigi
 
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Un grazie tutto “speciale”
 
 
Caro Rino, tu sai che il cercare parole che “dicano qualcosa” a ciascuno di noi è diventato per me quasi un impegno quotidiano. E sto indagando in me stessa per scovare frasi che possano degnamente esprimere la nostra immensa riconoscenza per tutto ciò che hai saputo e voluto donarci, in questi anni di intensa attività di scrittore, giornalista, redattore, compagno dei nostri percorsi comunitari.
 
Ma, a volte, le parole, chissà perché, si nascondono, non trovano spazi adeguati per uscire allo scoperto... Tu, da persona intelligente e saggia quale sei, cerca di leggere tra le righe e di interpretare i nostri più reconditi sentimenti.
Dopo ventotto anni di intenso, qualificato, gratuito lavoro per la nostra Comunità, lasci la guida della Redazione del nostro prezioso “Angelo di Verola”, della creatura che, con Mons. Luigi Corrini, hai fatto nascere e proposto ai Verolesi.
 
Nel silenzio del tuo studio e nel raccoglimento dei veri pensatori, hai dato voce a chi non aveva e non ha voce; hai saputo interpretare il forte richiamo di quella tromba che domina la nostra possente cupola; hai voluto recare conforto, aiuto, speranza, incoraggiamento a tutti noi, senza nulla pretendere in cambio, tranne un briciolo d’attenzione per quella splendida creatura che senti un po’ “tua” e che sicuramente, anche per gl’innumerevoli meriti che ognuno di noi ti attribuisce e ti riconosce, proseguirà nel tempo.
 
Grazie, Rino! Ci mancherà moltissimo la tua calda, intensa voce e non sarà facile neppure sostituirla su queste pagine!
Il tuo possente lavoro di decenni rimarrà nella memoria storica della nostra cara cittadina e nel cuore di tutti.
Lo stesso Angelo, che hai reso palpitante e vigile in mezzo a noi, ti accompagni e ti protegga in ogni momento della tua vita futura.
 
Rosetta, a nome dei Religiosi,
dei Collaboratori e di tutta la Comunità verolese
 
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Grazie, Maestro
 
Come avete letto nel numero di gennaio dell’Angelo, il maestro Bonera ha comunicato il suo congedo dal ruolo di Capo Redattore del bollettino. Per la verità questa decisione era già nell’aria. Sono arrivato da poco, ma da subito ho iniziato a conoscere e ad apprezzare la sua opera, il suo grande servizio attraverso l’Angelo. È stato un grande strumento di comunione, che ha permesso un profondo legame con tante famiglie. Grazie di cuore, a nome mio e della comunità e a nome di don Luigi Corrini, per l’immenso bene che ha fatto e per come lo ha fatto.
Siamo certi che continuerà ad esserci vicino, anche se in altro modo, anche se avrei preferito averlo accanto ancora per molto tempo.
 
Nuovamente Grazie.
 
Con affetto e grande stima
 
Don Luigi
 
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Calendario liturgico
dall’8 febbraio al 7 marzo
 
 
 
febbraio
 

ORARIO SANTE MESSE

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.00
Festive:     ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
                 ore 17.30 Celebrazione Liturgica
Feriali:      ore 7.00 - 9.00 - 18.00
 
S. Rocco:
Festiva: ore 9.00
 
S. Anna - Breda Libera:
Festiva: ore 10.00
Feriale: (solo giovedì): ore 18.30
 
Cappella Casa Albergo:
Feriale e prefestiva: ore 16.30
 
N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.
 
 
8 Domenica     V del tempo Ordinario. (I settimana del salterio)
           
Dal Vangelo -  “...Gesù disse a Simone: -Non temere: d’ora in poi sarai pescatore di uomini-”. (Lc 5, 10)
 
            Sante messe con orario festivo
 
ore 9.30            In Basilica Traditio del Padre Nostro ai bambini di 3a elementare
ore 11.50          Celebrazione dei battesimi
ore 17.30          Celebrazione liturgica
 
11 Giovedì       Madonna di Lourdes
Si celebra oggi la “Giornata mondiale del malato”, istituita da Giovanni Paolo II come “momento forte di preghiera, di condivisione, di offerta delle sofferenze per il bene della Chiesa e di richiamo per tutti a riconoscere nel volto del fratello infermo il santo volto di Cristo che soffrendo, morendo e risorgendo ha operato la salvezza dell’umanità”.

 
 15 Domenica  VI del tempo ordinario (II settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio”. (Lc 6, 20)
 
            Santi Faustino e Giovita. Patroni della città di Brescia e della Diocesi. Festa
            Sante messe con orario festivo
 
ore 17.30          Celebrazione liturgica

 
 22 Domenica  VII del tempo ordinario (III settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “A voi che ascoltate io dico: amate i vostri nemici”. (Lc 6, 27)
 
            Cattedra di S. Pietro Apostolo. Festa
            Sante messe con orario festivo
 
ore 18.00          Celebrazione liturgica
ore 18.30          Si apre il Triduo in soffragio dei defunti dalla Parrocchia
 
            N.B.: Da oggi la Messa Vespertina torna alle ore 18.30
 
23 Lunedì         ore 18.30: Santa messa in suffragio dei defunti della Parrocchia
 
24 Martedì        ore 18.30: Santa messa in suffragio dei defunti della Parrocchia

 25 Mercoledì   delle CENERI. Inizio della Quaresima
 
ore 7.00 - 9.00  Santa messa
ore 16.30          Santa messa per i ragazzi e gli anziani - Imposizione delle Ceneri
ore 20.30          Apertura solenne della Quaresima
 
            Con il mercoledì delle Ceneri si apre la S. Quaresima che è il tempo più importante dell’anno liturgico perché ci prepara alla celebrazione della Pasqua di morte e risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. È tempo caratterizzato:
1           Da un impegno particolare nell’ascolto e nella riflessione della Parola di Dio, infatti l’uomo non vive di solo pane;
2           Da una preghiera più frequente e intensa;
3           Dal particolare impegno di mortificazione che matura nella carità fraterna.
            Sono questi i momenti essenziali per la nostra conversione se vogliamo recuperare la nostra vita cristiana alla quale               siamo nati con il Battesimo e della quale ci dimentichiamo con tanta facilità.
            La nostra parrocchia offre alcune occasioni, alcuni appuntamenti con il Signore, che poniamo tante volte al margine               della vita.
            Sono momenti di grazia che devono stimolarci anche alla riconciliazione, alla carità e al perdono dei fratelli.
 
Impegni quaresimali:
a) Per tutti:        Ogni giorno, a tutte le Messe sarà proposta una breve riflessione.
            Ogni mercoledì, ore 20.30: Stazione Quaresimale (vedi pag. 10)
            Ogni venerdì, in Basilica:
            - ore 15.00: Via Crucis per tutti
            - ore 16.30: Via Crucis per i ragazzi
            Ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30 i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.
b) Per le donne:
            Ogni venerdì, in Basilica, ore 15.00: Via Crucis.
c) Per i ragazzi delle elementari e delle medie:
            Ogni venerdì in Basilica, ore 16.30: incontro quaresimale.
d) Per giovani e signorine:
            Partecipazione alla Via Crucis nelle Diaconie - ore 20.30. Vedi il calendario a pag. 10.
            Attenzione! Tutti i venerdì di Quaresima sono di magro. Il mercoledì delle Ceneri e il venerdì Santo sono giorni di               magro e di digiuno.
 
 

 29 Domenica  Prima di Quaresima (I settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  ...Gesù gli rispose: “Stà scritto: non di solo pane vivrà l’uomo!”. (Lc 4, 4)
 
            Sante messe con orario festivo
ore 15.00          Salone Oratorio femminile: incontro con l’Azione Cattolica Adulti
ore 17.30          Celebrazione liturgica
 
 
  
 
marzo
 
 
 
 

ORARIO SANTE MESSE

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.00
Festive:     ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
                 ore 18.00 Celebrazione Liturgica
Feriali:      ore 7.00 - 9.00 - 18.30
 
S. Rocco:
Festiva: ore 9.00
 
S. Anna - Breda Libera:
Festiva: ore 10.00
Feriale: (solo giovedì): ore 19.00
 
Cappella Casa Albergo:
Feriale e prefestiva: ore 16.30
 
N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.
 
 
 7 Domenica    Seconda di Quaresima (II settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...no, vi dico, ma se non vi convertirete perirete tutti allo stesso modo” (Lc 13, 3)
 
            Sante messe con orario festivo
ore 15.00          Presso il salone dell’Oratorio Maschile incontro con i genitori dei ragazzi di 3a media
ore 16.00          Salone Oratorio femminile: incontro con i genitori, padrini e madrine dei battezzandi del mese di marzo
 
 

   
Riepilogo degli appuntamenti vari 
 
Domenica 29 febbraio ore 15.00 - Azione Cattolica Adulti - Oratorio femminile
Domenica 7 marzo ore 16.00 - Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di marzo - Oratorio femminile

 

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Santa Quaresima 2004
 
 
Calendario delle opportunità che la nostra Parrocchia propone per vivere bene lo straordinario Tempo di Grazia della Quaresima.
 
– 25 febbraio, Mercoledì delle Ceneri
Sante Messe con l’imposizione delle Ceneri:
ore 16.30: Per i ragazzi e per gli anziani
ore 20.30: Per tutta la Comunità
 
– Ogni Venerdì in Basilica:
ore 15.00: Via Crucis Comunitaria
ore 16.30: Via Crucis per i ragazzi
 
– Stazioni Quaresimali:
Tutti i mercoledì alle 20.30 con partenza verso la Basilica dai luoghi indicati qui sotto:
  3 marzo: tema “La Fede” Da San Rocco
10 marzo: tema “La Comunità” Dalla Casa Albergo per Anziani
17 marzo: tema “La Carità” Dalla Cappella della Madonna di Caravaggio
24 marzo: tema “La Testimonianza” Dal Castellaro
 
– Via Crucis nelle Diaconie:
25 marzo – giovedì – Sacro Cuore
26 marzo – venerdì – Sant’Antonio
29 marzo – lunedì – Sant’Anna in Breda Libera
30 marzo – martedì – San Rocco
31 marzo – mercoledì - Crocifisso
  1 aprile  – giovedì – Madonna di Caravaggio
  2 aprile  – venerdì – San Donnino
  7 aprile – mercoledì – San Lorenzo - Via Crucis cittadina in piazza Libertà
 
– Alla Radio
Tutte le mattine dal lunedì al venerdì alle ore 8.15: Breve catechesi sul Battesimo
 
– Comunità Francescana “Santa Chiara”:
Tutte le domeniche alle 20.30 nel salone dell’Oratorio: Cineforum con film sui Santi
 
– Ritiro quaresimale per tutta la Comunità:
Domenica 14 marzo alle ore 9.00 presso le Suore
 
– Sante Quarantore:
Da domenica 4 a martedì 6 aprile in Basilica
 
– Triduo Pasquale
8 - 9 - 10 aprile, in Basilica
Al mattino, in sostituzione delle Sante Messe: Lodi e Ufficio delle Letture
 
In fondo alla Chiesa saranno disponibili: Il libretto dell’Ufficio Missionario e un altro sussidio.
 
 
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Conferenza Episcopale Italiana
 
Messaggio del Consiglio Permanente
in occasione della XXVI “Giornata per la Vita
1 febbraio 2004

 

Senza figli non c’è futuro
 
 
Senza figli non c’è futuro. Se i figli sono pochi, in una società di adulti e anziani, il futuro svanisce. A chi consegniamo ciò che siamo, ciò che a loro volta ci hanno consegnato i nostri genitori? È vero anche il contrario: senza futuro non ci sono figli. Quando l’orizzonte si fa incerto o rischioso, si avverte sempre meno il desiderio di donare la vita, il coraggio di generare dei figli.
 
Alla “crisi delle nascite, al declino demografico e all’invecchiamento della popolazione” si riferiva anche il Santo Padre nel suo discorso al Parlamento italiano del 14 novembre 2002, invitando “a un impegno responsabile e convergente, per favorire una netta inversione di tendenza”. Per riuscirci, occorre aver presenti le cause della crisi, che sono più d’una e di varia natura. Il Papa parlava di “problemi umani, sociali ed economici”, assieme.
 
È un problema l’uomo. Siamo sempre più concentrati su noi stessi, preoccupati della nostra realizzazione personale. Ciò non è negativo; lo diventa se degenera nell’unico obiettivo che divora tutto il resto. Un gigantesco “io” stritola un fragile “noi”. Perché allora lottare per tenere insieme la propria famiglia? Perché partecipare alla vita amministrativa e politica per rendere migliore la propria città e il proprio Paese? Una soggettività esagerata non concede spazio a nessuno, certo non a un figlio, a meno che non serva anch’egli a gratificare l’io.
 
È un problema la società. Viviamo nella “modernità liquida”, in cui nulla dev’essere solido, duraturo, permanente, per sempre. I valori di ieri erano la stabilità e la fedeltà. Oggi sono il movimento e il cambiamento. Si dice che bisogna essere flessibili, senza un terreno su cui mettere radici; che solo il presente è un valore; non lo sono né il passato né il futuro. Il tempo si riduce così a una sequenza di attimi presenti, senza un prima né un dopo. Se questo è il contesto culturale, i figli non possono rientrare nel progetto della modernità. I figli infatti sono per sempre, richiedono una famiglia solida per poter crescere, genitori che diano loro amore per tutta la vita, stabilmente. I figli, inoltre, catalizzano energie che invece - viene suggerito - è bene dedicare alla carriera, al successo, al potere. I figli dunque non appartengono all’orizzonte di questa modernità, di questa cultura.
 
Sono un problema anche le risorse economiche. Non si possono monetizzare i figli, ma è evidente che costano molto e l’organizzazione della nostra società li fa costare sempre di più. È la cruda realtà con cui devono misurarsi i genitori, i quali possono contare su aiuti economici e sgravi fiscali, che però non incidono ancora in modo determinante nella soluzione dei problemi quotidiani e che comunque restano distanti dai livelli di altri paesi europei. Un contributo una tantum alle coppie che generano un figlio è senz’altro una forma di incoraggiamento, ma non risolve tutti questi problemi se poi il contesto rimane immutato; se cioè il part-time, soluzione ideale per molte madri con figli piccoli, è spesso una chimera; se gli asili nido sono ampiamente insufficienti; se le donne che dedicano alcuni anni della loro vita - quelli in genere più proficui per la carriera - ai figli, quando rientrano nella loro azienda, vengono considerate professionalmente superate e non abbastanza amanti del lavoro; se un padre che sceglie il congedo è fatto oggetto d’ironia, più che d’ammirazione; se una giovane coppia vede svanire nell’affitto di un bilocale, inadatto a famiglie con tanti figli, metà del proprio reddito.
 
Senza figli non c’è futuro. Ma anche senza genitori non c’è futuro. Un’intera cultura dominante ha scordato il valore della paternità e della maternità, anche spirituali. Mancano i figli e mancano i genitori. Ma mancano anche gli educatori e i maestri. Parlando dei figli che mancano nel nostro Paese non dobbiamo dimenticare i figli che - numerosi - un futuro l’avrebbero se non se lo vedessero rubato dalla denutrizione, dalla malattia, dalla guerra; per non dire di quelli che un futuro non lo potranno mai avere perché viene loro radicalmente sottratto dalla persistente pratica dell’aborto. Occorre quindi lavorare su più fronti.
 
Sulla famiglia, per vincere la tenaglia dell’egoismo che spinge a considerare la generosità, la comunione e la fraternità i vizi dei perdenti, quando invece la storia dice che alla lunga sono le virtù dei vincenti.
Sulla società, sul mercato del lavoro, nel dibattito culturale a partire dai mass-media, per proporre immagini positive di genitori uniti, responsabili e felici. Sulla politica, perché consideri davvero la famiglia quello che è: il primo nucleo della società italiana, e attorno alla famiglia costruisca un progetto di Italia futura, investendo con convinzione sui figli, nostro futuro.
 
Per affrontare questi impegni non mancano le risorse di tanti uomini e donne che credono nella vita. Credono anche quando le condizioni di disabilità lasciano intravedere un futuro difficile e lottano per renderlo il migliore possibile. Testimoni ad un tempo di amore alla vita e di speranza per il futuro.
 
Benedica e avvalori questi intendimenti il Dio della vita.
 
Roma, 1 novembre 2003
 
 
 
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Centro per la Vita
 
 
Relazione dell’attività
dall’1-10-2002 al 30-9-2003
 
Presentiamo la tradizionale relazione a chiusura del 25° anno della nostra attività con un certo ritardo rispetto al passato in quanto le nostre forze sono purtroppo diminuite e gli impegni dei pochi volontari sono molteplici. Inoltre, dedichiamo questa prima parte, solitamente riservata a commentare aspetti generali del tema vita, a una breve riflessione sulla nostra realtà locale. Quest’anno, infatti, abbiamo avuto un calo significativo del numero delle persone che si sono rivolte a noi e questo fatto non può non indurci a riflettere.
 
Cominciamo da quella che con brutta, ma indicativa parola, si definisce la nostra utenza. Siamo passati da 41 a 23 casi, di cui solo 2 di donne italiane e ben 21 extracomunitarie. Il fenomeno può avere varie spiegazioni. Innanzitutto l’aborto viene sempre di più ritenuto un fatto irrilevante nell’esperienza sia individuale che della comunità civile, sta diventando sempre più facile praticarlo e si ritiene che subirlo, per la donna, non abbia conseguenze sia sotto il profilo psichico che fisico. In secondo luogo, si va diffondendo a macchia d’olio una pratica che induce le donne ad abortire molto più facilmente e in modo molto più pressante sul piano psicologico che in passato: ci riferiamo all’uso indiscriminato dei test genetici che, ormai per prassi consolidata, vengono prescritti a tutte le donne, indipendentemente dall’età, dall’anamnesi e da situazioni particolari di salute. Si tratta di una serie di accertamenti di tipo genetico volti a verificare le condizioni di salute del bambino, la sua normalità sotto il profilo fisico e mentale: test il più delle volte non necessari, spesso con tassi di errori elevati (dal 20% al 30%). I dati recentemente pubblicati relativi al 2002 hanno evidenziato che in Italia su un totale di oltre 230.000 test genetici effettuati, ben 111.759 erano prenatali.
 
La denuncia di questo fatto (che, per parte nostra, pur senza disporre di dati e cifre precisi, avevamo già segnalato alle Direzioni sanitarie delle strutture ospedaliere di Brescia, senza peraltro mai ottenere risposta) è stata fatta dal prof. Bruno Dellapiccola, ordinario di Genetica alla Sapienza di Roma che ha dichiarato (cfr. Avvenire, 19 settembre 2003, p. 11): “Vedo molto business e poca cultura, anche perché si vendono “pacchetti diagnostici” che non servono a niente e si mandano le donne ad abortire feti sani”. Fermo restante che anche un feto eventualmente non sano non può essere abortito nell’indifferenza generale, è un fatto innegabile che la pressione psicologica che si genera spesso è tale che si sceglie subito l’aborto, senza pause di riflessione e senza valutare altre possibili soluzioni al problema di una gravidanza imprevista o indesiderata.
 
In secondo luogo le donne che si sono presentate da noi hanno manifestato prevalentemente motivi economici (anche se non mancano altri problemi, spesso all’inizio non dichiarati o neppure riconosciuti come tali). Di volta in volta vengono esaminate le situazioni complessive della coppia e/o della famiglia e vengono proposti aiuti in base ad alcuni parametri che riteniamo ragionevoli: non è nel nostro stile, infatti, dare aiuti senza prima aver valutato attentamente il caso, anche perché sappiamo, per esplicita segnalazione di operatori di consultori familiari, che le donne extracomunitarie ormai chiedono il certificato di aborto solo per presentarlo alle strutture in cui ricevere aiuto, pur non essendo seriamente intenzionate ad abortire. Questo ci ha indotto a procedere con molta vigilanza e, in alcuni casi, a limitare gli interventi.
 
Il calo dell’utenza riteniamo sia dovuto anche al sorgere di altri centri con le nostre stesse finalità, per cui le persone si suddividono.
Infine, merita un commento anche il rendiconto economico. Come appare a un primo sguardo c’è un discreto avanzo di esercizio che si spiega con la cautela nell’erogare assistenza cui abbiamo fatto cenno. Esso poi è, in parte, già impegnato per coprire assistenze iniziate e non terminate. Per il resto esso ci consentirà in futuro di sopperire alle difficoltà del Progetto Gemma (che è in crisi e stenta a soddisfare le tante richieste) e di poter andare incontro, sempre con oculatezza, anche a quelle situazioni che, pur non rientrando appieno nella tipologia prevista ci paiono debbano essere aiutate, cioè nei casi in cui donne in effettive difficoltà economiche non intendano interrompere la gravidanza, condizione posta, invece, in modo vincolante dal Progetto Gemma.
 
Da parte nostra rinnoviamo il nostro grazie sincero a chi ci ha aiutato anche in quest’anno, a chi ci accompagna con la sua solidarietà e la sua amicizia ed esprimiamo la speranza che  la difesa della vita resti sempre un impegno prioritario per la società civile e per le comunità cristiane.
 
Centro per la Vita - Brescia - Via Tosio, 1 - Tel. e Fax 03044340
 
 
Per problemi di spazio il Servizio su "Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana dei fanciulli" continuerà sul prossimo numero.
 
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Note per la scelta dell’insegnamento
della religione Cattolica (I.R.C.)
Anno Scolastico 2003/2004
Gennaio 2004
 
 
1.          La scelta di avvalersi o meno dell’I.R.C. deve essere effettuata all’atto dell’iscrizione a scuola e cioè entro una data che sarà individuata nella terza decade di gennaio 2004.
 
2.          La scelta deve essere effettuata, su richiesta dell’autorità scolastica, utilizzando l’apposito modulo predisposto dal Ministero e fornito dalla scuola.
 
3.          Titolari del diritto di scegliere sono i genitori nella scuola materna, elementare e media inferiore; sono invece gli studenti nella scuola media superiore.
 
4.          La scelta ha valore per l’intero anno scolastico a cui si riferisce e non può essere modificata nel corso dell’anno stesso.
            La scelta medesima è ritenuta effettuata anche per gli anni successivi nei casi in cui la legge prevede l’iscrizione d’ufficio:
            Più precisamente:
          nella scuola materna la scelta viene effettuata ogni anno;
          nella scuola elementare, media e media superiore si sceglie all’inizio del corso scolastico triennale o quinquennale e, per gli anni intermedi, la scuola prevede d’ufficio a trascrivere la scelta di avvalersi o meno dell’I.R.C., a meno che colui che ne ha il diritto si presenti e chieda alla scuola il cambio di opinione. Comunque anche quest’ultima operazione deve essere effettuata entro il periodo delle iscrizioni.
 
5.          Sempre all’atto dell’iscrizione, chi non si avvale dell’I.R.C., deve operare una scelta tra quattro possibili opzioni che sono le attività didattiche e formative, lo studio individuale assistito, la libera attività di studio e l’uscita da scuola.
 
6.                   La scelta dell’I.R.C. non deve dare luogo a nessuna discriminazione quanto a formazione delle classi e a collocazione dell’ora di religione stessa nel quadro orario giornaliero e settimanale.
 
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Vita Parrocchiale
 
 
 
 
Con sincero e profondo dolore abbiamo appreso della morte improvvisa di Don Dino Cominardi, parroco di Colombaro, che fu curato nella nostra comunità dal 1979 al 1984.
Nelle pagine seguenti lo ricordiamo con affetto e con lui facciamo memoria di don Giuseppe Caffi, nostro concittadino e ultimo parroco di Sant’Anna in Breda Libera, scomparso dopo una lunga malattia nel novembre scorso.
Nella preghiera li affidiamo alla misericordia del Signore.
 
 
 
 
Eketataman!
Un ricordo di don Dino Cominardi
 
 
Eketataman! Insegnante, colui che fa pensare (in lingua Karamojong).
Se dovessi esprimere in una sola parola quello che don Dino Cominardi è stato per me, credo che questa sia la più appropriata.
Quando lo conobbi nel 1979 mi ero appena affacciato al mondo missionario; il gruppo missionario “Conoscerci” aveva da poco più di due anni iniziato il suo cammino e noi stavamo già perdendo alcuni dei nostri elementi. Fu così che lui diventò la nostra guida spirituale, non ricordo se su nostra richiesta oppure fu una sua proposta, ma quello, a mio avviso, fu il miglior acquisto per il gruppo.
 
Dopo il suo ingresso nel gruppo missionario, iniziò per me il periodo più difficile ed impegnativo, la formazione interiore.
Era lui che pacatamente, a volte anche perentoriamente, mi portava ad esaminare ogni mia emozione, a capire cosa volevo e cosa dovevo, a frenare quella mia impulsività che mi portava a fare tralasciando il perché lo facevo.
Fu lui che mi preparò a ciò che avrei incontrato nel mio primo viaggio in Africa (Agosto ‘80) che feci, guidato da un altro grande sacerdote, l’indimenticabile don Vittorio Pastori.
 
Fu così che lentamente cominciai a capire le tematiche del terzo mondo, ad avvicinarmi ad esso con occhio indagatore; fu suo il consiglio di chiedere sempre ogni cosa, di non dar nulla per scontato e, grazie a questo ed altri consigli, un po' alla volta ho incominciato a vederci chiaro, non era più l’avventura che mi portava a partire per l’Africa, ora era la voglia di capire, di conoscere, di condividere, di apprendere, consapevole che solo così si poteva essere a loro utili.
Quegli anni, sotto la sua guida spirituale quando ero a Verolanuova e sotto le ali di don Vittorio Pastori quando ero in Africa, furono per me veramente difficili, ma sicuramente fu in quel periodo e grazie a loro che consolidai i miei ideali e che crebbi “missionariamente”.
 
Ricordo che quando io mi sentivo euforico per il successo di un’iniziativa o altro ecco che lui era lì con una sua considerazione oppure una domanda a raffreddare il mio entusiasmo, erano autentiche docce gelate che ottenevano il risultato di farmi rimanere con i piedi per terra, ma soprattutto mi portava a pensare, a individuare cosa lui voleva che io capissi.
 
Quando nel 1984 fu mandato a Offlaga ero io che ogni tanto andavo da lui quando sentivo il bisogno di un suo consiglio oppure di una doccia gelata.
 
Ricordo quando gli presentai la mia fidanzata, il suo occhio indagatore aveva già capito che quella sarebbe stata la donna che avrei sposato, ciò nonostante riuscì anche in quel frangente a farmi pensare, a considerare cosa stavo affrontando.
Quando poi nel 1995 venne nella Parrocchia di Colombaro io ne fui felice, ci incontravamo spesso, specialmente quando io e mia moglie decidemmo di fare un periodo di volontariato in Uganda con tutta la nostra famiglia.
 
Nei mesi della preparazione alla nostra partenza Don Dino continuava imperterrito con le sue docce gelate, ma quella volta non ebbero in me l’effetto da lui sperato, le sue domande erano sempre le stesse “perché lo fai?” “Sei sicuro di farlo per loro e non per te?” “Ti senti pronto a partire?”.
 
Dovette dirmelo apertamente perché io capissi le sue intenzioni e lo fece il giorno prima della mia partenza:
“Walter, -mi disse- come amico ti saluto e ti faccio tutti i miei auguri, ma come don Dino non aspettarti da me la benedizione, perché a mio avviso tu parti principalmente per te, per coronare quel desiderio che da molti anni stai cullando nel tuo cuore, sei veramente pronto per la missione? Ti sei domandato se è più utile la tua presenza in Uganda piuttosto che qui in Italia? Il vuoto di sensibilizzazione missionaria che lasci nella cerchia dei tuoi parenti, amici, conoscenti come credi di colmarlo?”
 
Quelle parole mi hanno accompagnato per tutto il periodo che ho trascorso in Uganda, e spesso mi tornavano in mente e allora pensavo, pensavo e capivo, capivo quello che voleva dirmi Don Dino e ancora una volta aveva ragione.
Ciononostante il periodo di volontariato che trascorsi in Uganda è per me uno dei momenti più gratificanti della mia vita, ebbene sì, una volta ogni tanto la doccia può essere anche calda.
La notte di Natale è stato l’ultimo momento che l’ho incontrato. Io e la mia famiglia eravamo andati alla messa di mezzanotte a Colombaro. Alla fine della messa ci siamo salutati calorosamente. Mi mancherà, sia l’amico che il sacerdote; spero di farcela da solo a continuare a pensare; lui è stato un buon Eketataman per me, spero di esserlo per i miei figli come lui lo è stato per me.
 
 Walter Pezzoli

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Don Giuseppe Caffi

 

 
Ho conosciuto don Giuseppe negli anni ‘70, quando facevamo parte della stessa Vicaria: io curato ad Alfianello e lui parroco alla Breda Libera di Verolanuova. Fin dal primo incontro, al ritiro mensile per sacerdoti, mi ha colpito la sua schiettezza e il coraggio di dire pubblicamente il proprio pensiero anche a costo di pestare i calli a qualcuno.
 
Era da poco finito il Concilio Vaticano II che aveva suscitato tanta speranza di rinnovamento e ancora si respirava l’aria della contestazione del ‘68. Anche fra noi sacerdoti della stessa Vicaria c’era notevole difficoltà di dialogo, all’ascolto reciproco a superare il divario fra preti giovani e preti più anziani. Nello stesso periodo di tempo ho avuto la fortuna di conoscere delle persone appartenenti al Movimento dei Focolari che con naturalezza mettevano in pratica il Vangelo, soprattutto il comandamento per realizzare il testamento di Gesù “che tutti siamo ‘uno’ affinché il mondo creda”.
 
Ne ho parlato subito a don Giuseppe e i nostri incontri si sono moltiplicati, abbiamo imparato ad ascoltarci e la nostra amicizia fraterna è andata sempre più approfondendosi coinvolgendo anche altri sacerdoti e tanti giovani che incontravamo quasi ogni sera. Era nato un nuovo modo di evangelizzare incominciando noi a mettere in pratica la parola di Dio. La casa canonica di don Giuseppe alla Breda Libera era diventata punto fisso di incontro. Molte volte, questi giovani portavano anche i loro curati. Si cantava, si pregava, ci si comunicavano le esperienze vissute mettendo in pratica la Parola di Dio. Si sperimentava una grande gioia.
 
Nel ‘72 ho chiesto al Vescovo di poter partecipare a Grottaferrata alla Scuola Internazionale per Sacerdoti organizzata dal Movimento dei Focolari per approfondire la spiritualità dell’unità. Questa Scuola durava da ottobre ad aprile. In luglio ho lasciato la Parrocchia di Alfianello e don Giuseppe mi ha accolto in casa sua come un fratello, fino ad ottobre e, terminata la scuola, da aprile fino ad agosto dell’anno successivo quando il Vescovo mi ha mandato a Gussago come curato. In quei mesi ho avuto modo di conoscere la sua famiglia e di farne parte.
 
Poi negli anni successivi abbiamo continuato ad incontrarci ogni lunedì anche con altri sacerdoti per portare avanti quella vita di comunione che ci aveva affascinato. Nel ‘93 il Vescovo mi ha mandato a fare il parroco nella Parrocchia di San Polo e qui ho ritrovato don Giuseppe già presente da più di un anno.
 
In tutti questi anni abbiamo cercato di portare avanti la stessa vita. L’amicizia che già ci legava si è approfondita e per le inevitabili prove e difficoltà della vita si è sempre più purificata e radicata in Dio. Ci siamo aiutati a fare “insieme” la volontà di Dio anche in tutte le attività pastorali. Aggiornato nei vari campi del sapere umano e religioso, don Giuseppe ha trafficato i notevoli talenti di intelligenza e di cuore che aveva per nutrire le persone con la parola di Dio, con convinzione, con chiarezza e grande proprietà di linguaggio.
 
Ha seguito tanti ammalati e anziani, con assiduità e passione, confortandoli con la parola di Dio e fortificandoli con l’Eucaristia. Era sempre disponibile per le confessioni.
 
Mi è sempre stato vicino durante la mia lunga malattia. La statura spirituale di don Giuseppe è venuta in luce in quest’ultimo anno. Pur facendo tutto il possibile per curare la salute seriamente minacciata da un male che non perdona, ha sempre detto di voler fare bene la volontà di Dio. “Quello che a lui piace - diceva - anch’io lo voglio”. Ha offerto quotidianamente al Signore la sua sofferenza per la Chiesa ed anche per la nostra comunità.
 
Ora che ha terminato il suo “Santo Viaggio” gli esprimiamo la nostra riconoscenza con il ricordo e la preghiera, perché possa finalmente contemplare il Signore che ha sempre servito ed amato in terra.
 
Don Giacomo Pletti
parroco di S. Polo
 
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Servizio agli anziani ed ammalati
 
Nella nostra comunità ci sono molti anziani e ammalati, che sono al centro dell’attenzione di tutti.
Perché lo siano sempre (al centro) ecco alcune indicazioni che risulteranno particolarmente utili:
1 -        innanzi tutto quando uno si ammala, è buona cosa farlo sapere ai sacerdoti o alle suore. Anche quando uno va in ospedale, è opportuno farlo sapere ai sacerdoti, perché attraverso una visita, un incontro, una preghiera possano essergli vicino;
2 -        così quando un ammalato, un anziano, desidera fare la comunione in casa, fatelo sapere liberamente;
3 -        proprio per far fronte a questa esigenza già don Luigi Corrini aveva preparato cinque laici come ministri straordinari dell’Eucaristia e il Vescovo aveva dato loro questo mandato. In questo Natale hanno portato l’Eucaristia ai malati. Vi invito ad accoglierli volentieri. In futuro sceglieremo altri laici per tale ministero tanto in Basilica quanto nelle case, questo per poter essere più vicini a tutti indistintamente. L’idea è quella di portare la comunione a quanti lo desiderano ogni primo venerdì del mese e possibilmente, anche ogni domenica, partendo dal primo venerdì di marzo.
 
Don Luigi
 
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Preghiera di un ammalato
 
 
Gesù, tu che  vedi tutte le nostre necessità, partecipa con la madre tua a tutte le nostre pene, senti i battiti dei nostri cuori, esaudisci le nostre speranze e vieni in mezzo a noi per la tua gloria.
 
Gesù, fa che oggi guariscano tutte le nostre pene! Abbi misericordia delle nostre debolezze, guarisci la nostra anima e fa che si allontanino dai nostri cuori la rabbia, la bestemmia e l’amarezza.
 
Gesù, guarisci la nostra anima e il nostro corpo, abbi misericordia di noi peccatori.
 
Gesù, ti abbiamo promesso di non peccare più, ma siamo così deboli, la nostra fede così fragile, le piaghe dei peccati così profonde.
Gesù guariscici! Abbi misericordia di noi, noi ti invochiamo non solo per noi stessi, ma anche per chi ci sta vicino e per le nostre famiglie.
 
Gesù, ti preghiamo per tutte le persone che incontriamo e che sono piene d’amarezza e di sconforto, abbi misericordia di loro e delle loro colpe.
 
Gesù, ti preghiamo dal profondo del cuore per tutti coloro che sono vittime di satana, allontana il maligno da tutti noi e in particolare scaccialo dagli indemoniati.
 
Gesù, abbi misericordia di tutti noi, vieni presto e infondi lo Spirito Santo nei nostri cuori e nel nostro corpo, affinché diventiamo degni di te, come la vergine Maria che ti ha generato.
 
Gesù, ti preghiamo perché la forza dello Spirito Santo scenda su di noi e risvegli nei nostri cuori la gioia e l’amore.
 
Gesù, ti preghiamo, aiuta tutti gli ammalati che, fiduciosi, si sono rivolti a te, dona a loro una guarigione totale.
 
Gesù, abbi misericordia di noi, tramite la sofferenza della tua passione, purifica tutti gli ammalati di mente, tutti coloro che sono inquieti e che non si correggono e anche tutti quelli che fanno del male.
 
Gesù, abbi misericordia di noi, guarisci tutti i mali che affliggono il corpo e dacci la capacità di sopportare tutti i dolori nel corpo e nello spirito, aiuta gli ammalati più gravi, più stremati e i più disperati.
 
Gesù, noi ti glorifichiamo e ti ringraziamo, perché sentiamo che sei con noi e ci inondi della tua misericordia, ti ringraziamo insieme a tutti coloro che credono in te e che oggi in particolare hanno sentito la tua presenza.
 
Gesù, ci inchiniamo, insieme alla madre tua, e ti ringraziamo per questo giorno che ci hai donato e ti offriamo in dono tutta la nostra sofferenza quotidiana.
 
Gesù, aiuta e proteggi il Papa e tutta la tua Chiesa.
 
Gesù, ascolta la preghiera della nostra Madre Celeste che intercede sempre per gli ammalati, guarisici o Signore, rinforza i deboli, consola gli afflitti e dona a tutti una vita nuova.
 
Gesù, donaci il coraggio e l’entusiasmo anche nella sofferenza.
 
Amen.
 
Una badante

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A proposito delle intenzioni delle Sante Messe
 
Spesso si fanno celebrare delle Sante Messe con diverse intenzioni.
 
Che significato ha questo gesto?
 
È innanzitutto una grande scelta di fede e di amore per i propri cari defunti; è affidarli al Signore; è unire il loro sacrificio alla morte di Gesù.
 
Di solito si fa un’offerta per avvalorare la preghiera.
 
Di questa somma una parte (15,00 euro) viene data al ministro che celebra ed è un modo per contribuire al sostentamento dei sacerdoti. Quanto rimane viene destinato alle spese della parrocchia. Questo ci pare abbastanza chiaro.
 
Le intenzioni per le Sante Messe si ricevono in canonica o presso i vari sacerdoti.
 
I sacerdoti
 
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Presenze in Canonica

 

 

 
Molti si saranno accorti della presenza in Canonica di due signore, una al mattino e una al pomeriggio. Sono a disposizione per raccogliere intenzioni per le sante Messe e presto provvederanno anche a preparare i vari documenti che verranno richiesti. Sono comunque pronte a ricevere telefonate e fissare appuntamenti con i sacerdoti, quando sono impegnati in altre attività.
Desidero ringraziarle per questo prezioso servizio che svolgono, facilitando il nostro lavoro di sacerdoti.
 
Don Luigi
 
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Itinerari di fede in preparazione
al Sacramento del matrimonio
 
Anno 2004
 
 
 
 
 
Zona Pastorale X
Beata Paola Gambara
 
Pontevico
 
Unico percorso
Febbraio: 1-5-12-15-19-21-26-29
Il giovedì e il sabato alle ore 20.30
e la domenica alle ore 16.00
Presso l’Oratorio
 
 
Verolanuova
 
Primo percorso
Febbraio: 5-7-12-14-19-21-26-28
Il giovedì e il sabato alle ore 20.30
 
Secondo percorso
Settembre: 16-18-23-25-30
Ottobre: 2-7-10
Il giovedì e il sabato alle ore 20.30
Presso le Suore in Via Dante
 
 
Verolavecchia
 
Unico percorso
Ottobre: 14
Novembre: 8-9-10-11-12-13-14
Ore 20.30 presso
il Teatro G. Montini
 
 
 
Zona Pastorale XI
Venerabile Alessandro Luzzago
 
Manerbio
 
Primo percorso
Aprile: 15-17-22-25
(Domenica del Ritiro spirituale)-29
Maggio: 6-8-13-15
 
Secondo percorso
Ottobre: 14-16-21-24
(Domenica del Ritiro Spirituale)
28-30
Novembre: 4-6-13
 
Il giovedì e il sabato alle ore 20.30
Presso l’Oratorio Via S. Martino, 10 
 
È necessario iscriversi al corso almeno un mese prima del suo inizio, telefonando ai seguenti numeri:
Pontevico         030930153
Verolanuova    030931210
Verolavecchia  030931273
Manerbio         0309938138
 
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Centro di Ascolto Comunitario
 
Il 12 gennaio, nella nostra Basilica si è tenuto il Centro di Ascolto Comunitario, per iniziare l’anno solare unendo tutti i Centri di Ascolto per riflettere, pregare insieme e partire uniti per un nuovo anno pieni di nuovo entusiamo. La prima nota di gioia, per quelli che sono intervenuti a questo incontro è stato il ritrovare tra gli animatori don Giampaolo, che ha guidato l’incontro il cui tema (indirettamente indicato dal Papa) era un argomento sempre attuale: la Pace.
 
La prima parte comprendeva testimonianze odierne prese dai giornali, commenti del Papa e alcuni gesti mirati. Nella seconda parte siamo stati aiutati per la riflessione da don Raffaele Donneschi responsabile diocesano per le missioni e con esperienza personale. Tutti ci siamo scandalizzati nell’apprendere dell’esistenza in questo momento di almeno 30 guerre nelle varie parti del mondo e questo, in quasi tutti noi ha fatto fiorire un animo pacifista, anche se spesso accettiamo e facciamo nostre le giustificazioni che ci vengono proposte dai giornali o dai mass-media che giustificano la guerra come male inevitabile. Così forti delle “nostre” ragioni ci troviamo a accettare la guerra come unica arma per arrivare alla pace. Facciamo la guerra per avere la pace!!!
 
Siamo stati invitati a riflettere quanta ipocrisia ci sia nel nostro vivere quotidiano. Solo chi ha la pace nel cuore può portare la pace, e per avere la pace siamo chiamati a viverla tutti i giorni e con tutti coloro con i quali viviamo. Dobbiamo sperimentarla in famiglia, tra marito e moglie, tra genitori e figli, fra compagni di lavoro o di banco nella scuola sapendoci confrontare anche fra credenti di diverse religioni.
 
Sono fra questi “piccoli” conflitti che nascono le guerre più grandi dato che senza accorgerci accettiamo quell’ottica che ci garantisce il diritto di imporre ad altri le nostre verità.
 
Quest’incontro, come i singoli Centri di Ascolto, ci è servito per stimolare riflessioni personali e provocare anche dubbi e perplessità che servono a saperci fermare a dare alle cose e alle persone il giusto tempo e il giusto valore. Ringraziamo per questo innanzitutto il Signore che in modo continuo e gratuito riversa su tutti noi lo Spirito Santo e ringraziamo anche tutte quelle persone (i nostri pastori) che creano queste occasioni. Fiduciosi e consapevoli del lungo cammino da fare insieme, con gioia continuiamo questo cammino intrapreso insieme alcuni anni fa.
 
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Vienimi a trovare...
(Provocazione o sfida?)

 

 
S. Silvestro è la notte nella quale è obbligatorio divertirsi, è consentito anche trasgredire. Una festa nella quale investiamo molto, sia in termini di aspettative, di denaro e di tempo, questo escluderebbe perciò la possibilità di ritagliare un po’ di tempo per chi ci ha donato suo figlio per la nostra salvezza. Proporre una preghiera all’ultimo dell’anno si può considerare un utopia, ma perché non tentare?
 
Da alcuni anni si porta avanti questa iniziativa, che non vuole privarci dell’allegria di questa festa, ma vuole solo darci la possibilità di fermarci e usare la gioia di questi momenti, per ringraziare colui che ci ha donato un altro anno di vita, per chiedere perdono per tutte le volte che abbiamo disatteso Lui o i nostri fratelli, per capire, attraverso il silenzio e la preghiera, quello di cui abbiamo veramente bisogno e con serenità e fiducia chiedere aiuto e augurandoci e incoraggiandoci a iniziare con fervore il nuovo anno.
 
Questo “stop” non serve per farci sentire più buoni o più bravi, ma per far partecipe, come attore principale Dio, che noi cristiani abbiamo scelto e professiamo come “l’unico nostro bene”.
 
Fra cenoni, brindisi, balli, petardi e quant’altro, rischiamo di non saper riservare un momento per Lui e come a Maria a Betlemme, rispondere anche noi: “Qui non c’è posto”.

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A Sant’Angela
 
Angela, per le strade del mondo,
porta pace, speranza, conforto,
nel suo paese natìo
in duri tempi
non indugia a vita vana
ma, seguendo lo Sposo che la chiama,
intrepida volge lo sguardo
e porge la mano
al povero, al dubbioso, al lontano.
 
Così a Brescia “Città martoriata”
Lei accesa d’amore
dal Crocifisso suo Signore,
porta luce conforto e pace.
L’umile e il sapiente
trovan alimento e sprone
dalla sua parola
e dalle sue opere buone.
S. Angela cammina ancora
oggi e nei tempi futuri
nella sua Opera “da Dio piantata”
e dalla Chiesa approvata
perché ogni uomo trovi conforto
in Cristo per noi morto e risorto.
 
Martina

 

 

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I Gruppi si presentano

 

Équipes Nôtre-Dame (END)

 

Le Équipes Nôtre-Dame (END) sono un movimento di spiritualità coniugale nato in Francia intorno al 1938 per iniziativa di alcune coppie che, insieme ad un sacerdote, l’Abbé Caffarel, presero l’abitudine di incontrarsi mensilmente per approfondire il significato del sacramento del matrimonio, per verificare il senso del loro essere coppie cristiane e per rispondere alla esigenza delle coppie di sposi di vivere in pienezza il sacramento.

Queste coppie trovarono tanto aiuto da questi incontri che ben presto ne coinvolsero altre fino ad arrivare, l’8 dicembre 1947, a formalizzare la nascita di un Movimento.

Riflettere sul modo in cui le END sono nate è utile per comprendere i successivi sviluppi del Movimento. Le END non sono nate da un progetto pianificato a tavolino, né dalla risposta ad una necessità pastorale: sono sorte per l’iniziativa e per l’esigenza maturata da coppie di sposi che avevano capito come la vita di coppia fosse un itinerario vocazionale e salvifico non subalterno. 

La comunità ecclesiale è ricca di Movimenti dalle caratteristiche diverse. Le END hanno scelto, innanzitutto, di essere movimento di formazione e non di azione. Il loro scopo è quello di aiutare le coppie cristiane nel loro cammino di conversione permanente, nel prendere coscienza che il loro matrimonio è un sacramento da vivere e testimoniare nella realtà di ogni giorno. 

Il Movimento è ormai presente in tutto il mondo ed è interamente autofinanziato e tutti i servizi all’interno di esso si basano sul contributo volontario e spontaneo di tempo, di energie e di risorse delle coppie.

Ogni équipe è composta da un numero variabile di coppie (in genere da 5 a 7. A Verolanuova siamo 6 coppie) e da un Consigliere Spirituale (a Verola Don Luigi, parroco) che cammina con loro ed instaura con loro un rapporto ricco e fecondo.

Fin dall’inizio il movimento END ha sempre voluto assicurare ad ogni équipe la presenza di un Consigliere Spirituale. Il Sacerdote è segno di unità della Chiesa, assicura una competenza specifica su temi di carattere teologico e offre alle coppie una visione complementare di vocazione alla vita cristiana.

Una volta al mese, tutte le coppie di ogni équipe si riuniscono insieme con il loro consigliere spirituale per la riunione mensile. È questo il momento fondamentale di vita di un’équipe, un’occasione privilegiata di carica umana e spirituale, di verifica e di crescita. La riunione si svolge a rotazione nelle case delle diverse coppie. Ogni équipe costruisce la riunione secondo le proprie esigenze, con grande duttilità e libertà, ma vi sono fasi di questa riunione che rappresentano un patrimonio specifico delle END. Sono il riflettere insieme, la preghiera comunitaria, la compartecipazione ed il tema di studio.

Ogni équipe si costituisce liberamente, nessuno vi arriva a seguito di pressioni, nessuno vi rimane per obbligo. Ciascuno vi rimane attivamente nella fedeltà allo Spirito.

Le END si pongono sotto la protezione della Vergine Maria, la migliore guida per andare a Dio. Da qui la nostra denominazione (in francese, essendo nate in Francia) ed il nostro logo.

 Informazioni ulteriori possono essere richieste a:
 
          Giuseppina e Lino Monteverdi
            via Manzoni, 8 - tel. 030932511
 
          Rina e Mario Azzini
            via De Amicis, 31 - tel. 0309360748
 
          Franca e Giambattista Girelli
            via Tito Speri, 16 - tel. 030932354
 
          Lorella e Fausto Cattina
            via Zanella, 6 - tel. 0309360810
 
          Maria e Bernardo Minini
            via Brodolini, 1 - tel. 0309360369
 
          Caterina e Francesco Merzoni
            via Tito Speri, 19 - tel. 030932513.
 
 
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Ordine Francescano Secolare (OFS)
Fraternità Santa Chiara

 

 
Dopo i pellegrinaggi organizzati dall’Oratorio ad Assisi del 1994 e del 1996, a causa di una forte spinta da parte di alcuni di coloro che vi avevano partecipato, si organizzò un terzo pellegrinaggio, nella primavera del ‘98. Approfittando del fervore suscitato dall’incontro con i due santi di Assisi, sulla via del ritorno da quest’ultimo pellegrinaggio, venne lanciata da don Giovanni la proposta di costituire una Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare (OFS) anche a Verola. E questo avvenne anche se è più giusto dire che la Fraternità si è “ricostituita”: a Verolanuova, infatti una fraternità del Terz’ordine Francescano (TOF), era già esistita alcuni decenni or sono: la Congregazione fu eretta canonicamente il 22 aprile 1922 da P. Benedetto Galli, delegato dal padre Gioacchino Caldiroli, Ministro Provinciale dei Frati Minori, dopo avere chiesto a sua Ecc. Mons. Gaggia il consenso scritto.
 
La Fraternità Francescana dell’OFS rinacque la sera di domenica 24 settembre 2000, allorquando, durante la messa vespertina, alla presenza della Comunità parrocchiale convocata per l’Eucaristia, vennero emesse cinque professioni perpetue e tre temporanee nel suddetto Ordine. L’Ordine Francescano Secolare, come già s’è detto, è il Terz’Ordine francescano: quello di chi né entra in convento, né in monastero, ma vuol cercare di vivere la sua vita da cristiano, sulle orme di Francesco e Chiara, vivendo da secolare: nel mondo (saeculum), continuando la sua vita e la sua attività; quindi da sposato e genitore o fidanzato o prete diocesano; da insegnante, casalinga, operaio, imprenditore, pensionato, ecc. ecc. Niente di più rispetto a ciò che è chiamato a fare un normale cristiano, ma con una sfumatura particolare. “La regola e la vita dei francescani secolari è questa: osservare il Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo secondo l’esempio di S. Francesco d’Assisi, il quale del Cristo fece l’ispiratore e il centro della sua vita con Dio e con gli uomini. Cristo, dono dell’Amore del Padre, è la via a Lui, è la verità nella quale lo Spirito Santo ci introduce, è la vita che Egli è venuto a dare in sovrabbondanza.
 
I francescani secolari si impegnino, inoltre, ad una assidua lettura del Vangelo, passando dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo”. La Fraternità “S. Chiara” di Verolanuova si incontra normalmente, la 2a e la 4a domenica del mese, alle 19.30, e ha sede nella biblioteca dell’Oratorio maschile. Gli incontri sono un misto di preghiera, formazione e condivisione fraterna, diciamo così, informale. Sono aperti a tutti quelli che vogliono saperne di più su San Francesco e Santa Chiara o che semplicemente hanno voglia di pregare con noi. La formazione è gestita autonomamente dalla Fraternità la seconda domenica del mese e dall’assistente spirituale, padre Massimo Cocchetti, la quarta. La fraternità è oggi composta da 6 professi perpetui e da una decina di simpatizzanti, alcuni dei quali hanno iniziato da poco il cammino. Per entrare a far parte della fraternità occorre compiere un cammino, iniziando a partecipare ai nostri incontri. Chi desiderasse avere qualche informazione in più può telefonare al ministro della fraternità Angelo Bodini  (tel. 030 932435).
 
 
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Dalla conferenza di S. Vincenzo

 

 
Anche nell’anno 2003, i volontari della S. Vincenzo, hanno svolto con tanta buona volontà ed impegno, il loro compito nel campo della carità. Un lavoro difficile, impegnativo, spesso non compreso e criticato, rivolto ai tanti bisognosi che, anche nella società odierna, esistono e chiedono la solidarietà dei buoni.
 
Sono state alleviate molte sofferenze di persone in difficoltà: emarginati, coppie disgregate, bambini in situazione di grande disagio, famiglie in difficoltà economiche e morali, anziani e persone sole, immigrati e tante altre povertà spirituali, morali, culturali.
 
In questo contesto il ruolo della S. Vincenzo è molto importante in quanto il vincenziano si avvicina al povero lo raggiunge nella sua dimora abituale con le visite domiciliari, lo ascolta anche nella sede dell’associazione e, attraverso l’acquisizione di informazioni, cerca di capire l’origine dei disagi e delle sofferenze onde offrirgli l’aiuto più appropriato, aiuto che può essere economico, alimentare o morale. Da alcuni anni, questa associazione, come molte altre, aiuta i suoi assistiti anche con i viveri che arrivano tramite “il banco alimentare” che quest’anno ci ha dato la possibilità di assistere 80 persone più alcuni poveri di passaggio. Con “l’armadio del povero” sempre ben fornito grazie alla generosità dei verolesi, siamo in grado di offrire abiti, scarpe, biancheria a chi ne ha bisogno.
 
Il lavoro è tanto e spesso non riusciamo a soddisfare le numerose richieste, perché la nostra attività non consiste solo nell’elargire piccole somme, a pagare mense scolastiche, rette per scuole materne, dare contributi per bollette varie, distribuire indumenti e viveri; la nostra attività è soprattutto ascolto, condivisione, partecipazione, consiglio, aiuto morale. Il campo di intervento è molto vasto ed impegnativo e spesso non riusciamo ad arrivare a tutti.
 
Da quest’anno le due conferenze (maschile e femminile) della nostra parrocchia, si sono unificate formando così un gruppetto di volontari più compatto, con tanta voglia di fare, ma siamo ancora in pochi e auspichiamo l’arrivo di nuove persone che ci diano una mano. L’impegno richiesto non è assolutamente gravoso: due riunioni mensili con un momento di preghiera e di riflessione e scambio di informazioni per le varie attività di assistenza. Ogni vincenziano offre il suo sostegno economico secondo le proprie possibilità, durante una colletta segreta.
 
Approfittiamo di questo spazio sul mensile della nostra parrocchia per ringraziare di cuore quanti ci offrono solidarietà ed aiuto economico: per un ringraziamento migliore e più consistente ci penserà il Signore.
 
L.D.B.
 
 
Quest’anno la befana si è ricordata anche dei poveri che la S. Vincenzo assiste, tramite i generosi bambini che il giorno dell’Epifania, al seguito dei Magi hanno portato doni per le persone meno fortunate. Bravi Bambini! Imparate e proverete sempre, nel cuore una grande gioia. La S. Vincenzo vi ringrazia e vi assicura che tutto ciò che avete donato andrà a buon fine. 
 
La conferenza di S. Vincenzo avverte tutte le persone interessate, che da lunedì 16 febbraio 2004, riaprirà la sede in castel Merlino con il seguente orario:
 
Lunedì dalle ore 15:00 alle ore 18:00
 
Continua la raccolta di indumenti e di tutto ciò che può essere utile a chi è nel bisogno.
 
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dagli oratori
 
 
 
 
Oratorio Verolanuova
Proposta del Carnevale 2004

 

Il Magico mondo delle Fiabe
 
 
Ciao a tutti! Eccoci con un’altra edizione del Carnevale in quel di Verola, giornata allegra e colorata da tanti giovani e non, accompagnata dai carri che, grazie alla buona volontà e passione di persone generose nel loro tempo, vedremo domenica pomeriggio 22 febbraio passare per le nostre vie...
 
Ma... chi si aggiudicherà la vittoria? Sì, perché il re del mondo fatato ha emesso un bando: colui o coloro che meglio rappresenteranno il carro con le maschere del mondo delle fiabe vinceranno l’ardito premio... Che cosa sia? Per ora non ha voluto svelarcelo.
 
Ecco gli appuntamenti:
          Sabato 21 ore 21.00: Ballo in maschera nel salone dell’Oratorio. È caldamente invitato l’uso della maschera;
          Domenica 22 ore 14.00: sfilata dei carri allegorici, con partenza da piazza Gambara e arrivo in Oratorio, con musica, allegria e premiazione del miglior carro e della miglior maschera.

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 Oratorio Sport
 
 
pallavolo
 
Ritorna sulle pagine de “L’Angelo di Verola” l’appuntamento con la pallavolo (sport quest’anno finalmente tornato ad affiancare il calcio nel rappresentare nei campionati C.S.I. il nostro Oratorio).
Durante questi primi mesi abbiamo seguito la squadra, e purtroppo dobbiamo dire che inizialmente i risultati non sono stati dei migliori, visto che la splendida prima vittoria in campionato (ottenuta nelle ore immediatamente precedenti alla stesura di questo articolo) è arrivata solo dopo una serie di sconfitte.
 
Ma ciò non tragga in inganno il lettore che non avesse avuto modo di seguire passo dopo passo le partite dei ragazzi... infatti un periodo di “rodaggio’ era ampiamente e logicamente nelle previsioni, visto che la maggior parte degli atleti si avvicinava a questo splendido sport per la prima volta; inoltre i miglioramenti nel corso del campionato sono stati notevoli ed evidenti, tanto che alcune squadre, anche molto quotate, in quel di Verola hanno dovuto sudare non poco pur di portare a casa la vittoria e che alla fine i ragazzi, armati di tenacia e volontà, sono finalmente riusciti a invertire la tendenza negativa e a regalare a loro stessi e ai tifosi un risultato prestigioso.
 
Tutti i componenti della rosa hanno dimostrato di possedere la giusta umiltà nel mettersi al servizio del mister per imparare e migliorare, oltre ad una grande determinazione nel non mollare di fronte alle ovvie difficoltà... ebbene siamo sicuri che proprio queste qualità saranno fondamentali per portarli (e siamo sicuri che ciò avverrà) a confermarsi e ad ottenere altri risultati positivi.
 
Infine un plauso particolare meritano i tifosi, che sempre numerosi seguono la squadra in casa (e recentemente anche in trasferta) trasformando la palestra dell’I.T.C. in un’autentica bolgia, guadagnandosi tra l’altro i complimenti degli avversari per lealtà ed entusiasmo di un tifo costante che va al di là dei risultati.
Personalmente siamo rimasti favorevolmente sorpresi di fronte a tanta passione, simbolo evidente che il ritorno della pallavolo C.S.I. a Verolanuova è stato un successone, essendo riuscito a trascinare tantissimi giovani ragazzi e a far appassionare alle imprese della Virtus S. Lorenzo un po’ tutti noi sportivi.
 
Roberto Moscarella
 
 
 
calcio
 
Anno nuovo... vita vecchia per la squadra di calcio del nostro Oratorio! Continua infatti l’altalenante rendimento dell’U.S.O. Gaggia in campionato, torneo che è fin qui stato per i bianco-granata all’insegna della discontinuità con impennate entusiasmanti, simboleggiate da roboanti vittorie, interrotte purtroppo da repentine discese con sconfitte inattese o pareggi deludenti.
 
Anche nelle ultime due trasferte i ragazzi di mister Oliva hanno confermato questo andazzo, ottenendo una schiacciante vittoria (9-1 il risultato finale con un Grazioli in formato-super, autore di ben quattro reti) in quel di Folzano, ma smarrendosi poi puntualmente il sabato successivo, allorché il Pontevico non ha dovuto sudare particolarmente per infliggere ai nostri un secco 3-1 (ancora dell’ottimo Grazioli la rete della bandiera).
Ma qual è il misterioso male che quest’anno sta frenando la marcia di una squadra senza dubbio attrezzata per vincere il campionato? Lasciamo a voi sportivi questo grande interrogativo... Siamo comunque certi che i ragazzi metteranno in campo tutta la grinta che hanno in corpo sin dai prossimi incontri e che s’impegneranno al massimo per regalare ai tifosi le soddisfazioni che meritano.
 
Riusciranno i nostri a riprendersi e a lottare fino alla fine per la vittoria finale in campionato? Noi siamo certi di si... comunque ai posteri, anzi... al campo... l'ardua sentenza!
 
Roberto Moscarella
 
 
ippica
 
Presso il Centro Ippico Scuderia Cascina S. Giorgio a Verolanuova si terranno i prossimi concorsi nazionali di Salto Ostacoli formula “C”:
          domenica 1 febbraio
          domenica 15 febbraio
          domenica 14 marzo
          domenica 4 aprile
          domenica 16 maggio
          domenica 23 maggio
          domenica 20 giugno
          domenica 11 luglio
          domenica 25 luglio
          domenica 26 settembre
          domenica 10 ottobre
          domenica 31 ottobre
          domenica 21 novembre
          mercoledì 8 dicembre
 
Concorsi Tipo A Nazionali
          10-11-12 settembre
 
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Briciole francescane
(a cura della fraternità francescana Santa Chiara)

 

Il Signore vi dia pace!
 
Questo mese desideriamo porre a tutti voi un invito, il 9 marzo alle ore 19.00, presso l’Oratorio, la nostra fraternità in collaborazione con l’Oratorio organizza per il secondo anno
 
 
La Cena del Povero
 
Ma cos’è la cena del Povero?
Significa incontrarsi fraternamente per consumare una cena con piatti semplici (es. riso, pasta e fagioli, pane), poveri appunto, e offrire liberamente i soldi risparmiati per quella cena.
È un gesto concreto, semplice ma significativo. Accogliamo con amore l’invito a questo piccolo gesto di privazione che ci rende testimoni vivi dell’amore verso i poveri cercando di assumere sempre più la sorte dei deboli.
Lanciamo questa iniziativa come rivolta pacifica e silenziosa, verso una società che consuma sempre più, dimentica ed incapace a guardare il prossimo alla luce di Dio.
Le offerte raccolte andranno a favore delle missioni francescane.
Per iscriversi basta solo lasciare il proprio nominativo presso le suore entro sabato 6 marzo.
 
Se vuoi “capire” i poveri, prova almeno un giorno a mangiare come loro.
 
Vi aspettiamo!!!
 
 
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Dalla Scuola Materna “S. Capitanio”
 
La collaborazione Scuola-Famiglia è una realtà molto viva nella scuola materna, e le occasioni sono molteplici.
Il Natale quest’anno è stato un momento privilegiato. Il Presepe vivente ha comportato un impegno forte da parte di molti papà che hanno sacrificato parecchio del loro tempo per tramutare alcuni ambienti della scuola stessa in un paesaggio della Palestina dove duemila anni fa c’è stato un evento straordinario.
 
Educatrici e Direttrice 
 
Alcune considerazioni di un papà
 
Nei tre mesi precedenti il Natale, a seguito della proposta della direttrice e delle insegnanti della scuola materna S. Capitanio, un gruppo di genitori legati dalla voglia di fare, ha collaborato alla realizzazione del presepio vivente.
Per far ciò è stato necessario, a causa dei vari impegni, ritrovarsi alla sera con alle spalle magari anche una giornata impegnativa.
Ciò però non ha mai rallentato la voglia di fare o di “disfare”.
Grazie a questa esperienza è stato possibile approfondire ed instaurare legami di amicizia, scoprire la bellezza dello stare insieme e rispolverare le nostre capacità creative, grazie al prezioso contributo delle insegnanti.
Osservando inoltre l’entusiasmo e l’interesse dei bambini, e la partecipazione nella sera di presentazione del Presepio, speriamo di rinnovare una simile esperienza.
 
Un papà
 
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verola sport
 
a cura di Roberto Moscarella
 
 
 
CALCIO
 
Come ogni mese facciamo un rapido resoconto dell’andamento in campionato e dei risultati delle partite di calcio delle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese:
 
Eccellenza - girone C
18a gior. (11.01.04): Orsa Cortefranca   - Verolese     2 - 2
19a gior. (18.01.04): Verolese - Fanfulla         1 - 2
 
È ripreso dopo la sosta natalizia il campionato di Eccellenza, che si appresta ad entrare nella sua fase più “calda”. Ottima sin qui la figura fatta dai ragazzi di mister Pasquetti che, partiti con l’obiettivo della salvezza, hanno raggiunto una tranquilla posizione di centro classifica, e stanno regalando a dirigenti e tifosi grandi soddisfazioni, portando fieri e meritevoli in alto il nome del nostro paese in tutta la regione. Due citazioni d’obbligo per due atleti tra gli altri (tutti bravissimi): Ermanno Panina, il bomber (fresco di piazzamento al terzo posto nella classifica del “Pallone d’oro” dilettanti) e Daniele Pinsi, un verolese d.o.c.
La squadra occupa il 10° posto in classifica con 24 punti.
 
Juniores regionale - girone M
14a gior. (17.01.04): Soresinese - Verolese     1 - 1
 
Posizione della squadra in Classifica Generale: 3° posto con 26 punti.
 
Per quanto riguarda le categorie Allievi e Giovanissimi il campionato riprenderà nel week-end tra il 31.01.04 e l’01.02.04. Le due squadre occupano rispettivamente il 9° posto con 13 punti e il 7° posto con 17 punti nelle classifiche dei propri campionati.
 
 
 
basket
 
Ed ora… spazio ad una (ne siamo certi) gradita novità… Pubblichiamo i risultati delle due squadre di Basket maschile del nostro paese:
 
Categoria Promozione:
08.01.04: Cral Cremona - Verolese      60 - 78
15.01.04: Verolese - Adda Basket       142 - 49
 
Categoria Prima Divisione:
07.01.04: Verolese - Caseificio Del Cigno       69 - 60
14.01.04: B.S. Giovanni- Verolese       71 - 59
 
Entrambe le squadre si stanno ben comportando in campionato e puntano decise al raggiungimento dell’obiettivo promozione, già sfiorato nella scorsa stagione. Il team allenato da Matteo Linetti in particolare, potendo contare (tra le altre risorse) sull’esperienza di elementi come Vincenzo Gavazzana, Beppe Maffetti e Paolo Marella e sull’entusiasmo di giovani come Lorenzo Canini, Francesco Bertoni, Giancarlo Zanoli, Giovanni Geroldi e Daniele Amighetti, può ambire a grandi traguardi.
 
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Nuova Verolese Calcio
 
Verolanuova, 30.12.2003
Gentilissimo Monsignore                                             
 
Un ringraziamento particolare a Lei per aver aderito al nostro invito (con una breve funzione Religiosa) e con piccole ma significative parole per i nostri ragazzi, come gruppo, squadra, aiutarsi, rispettarsi; La ringraziamo perché sappiamo quanto è difficile il nostro compito, dal Presidente agli istruttori ai collaboratori, il nostro dovere è, educare, insegnare a rispettare l’avversario, tendere una mano all’amico in difficoltà, giocare divertendosi insieme ed infine costruire gruppi di ragazzi vogliosi di fare nel rispetto del prossimo.
 
Abbiamo organizzato lo scambio d’auguri di Buone Feste presso la palestra I.T.C. di Verolanuova invitando tutte le società sportive Verolesi, il Presidente del Gruppo Sportivo il Signor Mario Tadini, autorità locali ed Associazioni.
 
Ringraziamo tutti coloro che hanno aderito al nostro invito, tutti quelli che hanno collaborato per far sì che i nostri ragazzi sentissero la voglia ed il desiderio di qualcosa di nuovo, il calore dei loro genitori e di tutti quelli che li circondano.
 
Nuova Verolese Calcio
 
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Preghiera dello Sportivo
 
Signore!
È bello per me
correre con i miei amici,
nella gioia e nella fatica,
nella vittoria e nella sconfitta.
 
Là, sul campo,
ci metto tutto me stesso
perché per me
giocare è un po’ come vivere
e vivere è un po’ come giocare.
 
E se penso alla mia vita
come a quel campo di gara
allora, Signore,
aiutami a viverla
con lo stesso entusiasmo,
con lo stesso impegno,
con la stessa voglia di vincere
e di “diventare grande”.
 
Sii tu la mia guida
e il mio maestro.
Insegnami a giocare la mia partita,
indicami il mio ruolo in campo,
incoraggiami a lottare
e a dare sempre il meglio di me stesso.
 
E quando sarò tentato di arrendermi
e di non combattere più,
ti prego: abbandona la panchina
ed entra in campo, con me!
 
Con te vicino
ricomincerò a giocare.
 
 
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Per te casalinga...
a cura di L.D.B.
 
 
Questo mese ho scelto di parlarti delle carote perché credo che, non conoscendole come meriterebbero, non siano sufficientemente apprezzate.
 
Da un numero di alcuni anni fa della sempre interessante ed educativa rivista “Madre”, apprendo alcune note su questo ortaggio, che ti propongo affinché tu possa conoscerlo meglio. È un frutto dell’orto fra i più umili, ma il più ricco di vitamina “A” che è la vitamina che ci protegge dalle infezioni e previene le tossi, i raffreddori e l’influenza. Molti difetti oculari, specialmente nei bambini, sono dovuti alla carenza di vitamina “A”; questo è sufficiente per dirci l’importanza della carota nella nostra alimentazione perché, oltre alla vitamina “A”, contiene vitamina “B1 e C” ferro, sodio, potassio, calcio e carotene. Le carote hanno, inoltre, proprietà diuretiche, protettive ed emollienti. Questo ortaggio ha una storia molto lunga che si perde nei secoli; Plinio, il grande scrittore latino, lasciò scritto che tutti dovremmo mangiare almeno una carota cruda al giorno per la salute della retina dell’occhio.
 
Eccoti alcuni consigli della nonna:
-           Decotto: bollire 300 grammi di carote in un litro di acqua, schiacciarle e mescolarle all’acqua di cottura che, addolcite con due cucchiai di miele, va bevuta tiepida durante il giorno per combattere raucedini e tossi ribelli.
-           Le carote lessate combattono la stitichezza.
-           Per mantenere fresca la pelle, bere ogni mattina, a digiuno, succo di carota.
-           Uno sciroppo di carota, ottimo coadiuvante vitaminico, è consigliabile nei casi di anemia; si ottiene con quattro parti di zucchero, due parti di acqua, e una di succo di carote.
 
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Per non intasare il caminetto, è sufficiente gettare, di tanto in tanto, una manciata di sale sulla fiamma. La fuliggine si ridurrà e le canne fumarie rimarranno più pulite.

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La parola disperazione è la parola contro la speranza. Cura: non fermarsi su pensieri negativi, il credente deve aggrapparsi a quel filo che scende dal cielo.
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Arte & cultura
 
 
 
Le poesie di Rosetta
 
 
 
 
Con le proprie idee e con il contributo dei pensieri altrui, ci si può costruire... un abito mentale multiforme e aperto. Arlecchino ci insegna che ogni toppa del suo abbigliamento è importante, se unita alle altre di diversa forma e di diverso colore. La molteplicità aiuta ciascuno di noi a trovare spazi adeguati nella vita e ad accettarla, tutto sommato, con un sorriso. Buon Carnevale.
 
 
Un sorriso alla vita
 
Con i frammenti dei pensieri altrui,
donati come toppe triangolari
dai vertici appuntiti e divergenti
o dalle estremità accomodanti,
ho ricavato somme di consigli:
visioni parallele o contrastanti
sugli eventi trascorsi e sul futuro,
arcobaleno snello di programmi
sulla vita che va, sui suoi dilemmi.
 
E con tale bagaglio variopinto
di brillanti ritagli d’ogni specie
ho ricucito abito e cappello
d’un Arlecchino biondo e pazzerello
che scende nelle piazze a Carnevale
e, giorno dopo giorno, viaggia e sosta.
 
Gli amici, divertiti, lo interpellano,
ritrovano se stessi in una toppa
iridescente dell’abbigliamento
e l’Arlecchino gioca fra i ritagli,
in un valzer di scambi e di parole,
il gioco colorato della vita,
che trova ancor sapore tra i risvolti
incerti e nebulosi degli eventi
e sceglie di dar spazio ad un sorriso,
per rimuovere affanni da ogni viso.
 
Rosetta Mor
 
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Storie Verolesi

 

 
Il Campanaro Lorandi
 
 
Ormai è una figura scomparsa da quando le campane vengono mosse elettricamente. Eppure il campanaro a Verolanuova ha ricoperto per anni un ruolo importante. Era allora Cesare Lorandi, il campanaro che gestiva il nostro concerto di campane (1930-1950), sorvegliato dal maestro Bambini e giudicato fra i migliori d’Italia. La prima volta che incontrai Lorandi ero un ragazzetto di sei o sette anni. Era la vigilia di Natale e lui si era presentato alla mia porta per richiedere un ceppo di legna, da ardere lassù sulla cella del campanile, aperta a tutti i venti, proprio durante la notte, mentre pestava sui tasti di legno di alcune campane per la nenia di Natale.
 
Mi aveva fatto una grande impressione, quest’uomo alto ed ossuto, dal volto tagliato con l’accetta, ma dagli occhi pieni di umanità, coperto da un enorme mantello grigio verde, probabilmente ereditato dalla prima guerra mondiale. Noi andavamo ogni tanto ad occhieggiare alla porta del campanile, dove Lorandi, al centro della stretta stanzetta, ordinava ai suoi aiutanti, con toni perentori, il tiraggio alternato delle lunghe corde agganciate, in alto, alle campane. Diceva a voce alta distribuendo i compiti: “mé, té, Maria, Chico...” e poi a quest’ultimo, non del tutto arrivato; “Chico mòlet.”, perché il Chico era rimasto appeso alla corda e trascinato verso l’alto dal peso della campana.
 
Lorandi era un uomo eclettico. Ogni tanto fermava noi studenti e guardandoci con quei suoi grandi occhi, recitava a memoria brani della Divina Commedia di Dante.
 
Un bel giorno si era messo in mente di ornare in maniera degna l’ingresso al campanile e così, a sue spese, se ne era andato a Milano ed aveva copiato i leoni del castello Sforzesco. Tornato a Verolanuova aveva fatto un calco in gesso ed una struttura metallica, nella quale aveva riversato cemento liquido. Ed ecco i due leoni, ancora fieri, anche se un po’ sbocconcellati, a guardia, da almeno quarant’anni, dell’accesso al campanile, ad imperituro ricordo di chi, pur nella modestia di un incarico poco remunerato, aveva saputo dare spazio ai suoi talenti, sia nel campo della musica, sia come studioso di lettere, sia infine come scultore e pittore.
 
Era lui, il Lorandi, che suonava “il tempo” quando grosse nuvolaglie, gravide di tempesta, si presentavano nel cielo e le nostre nonne correvano a portare in cortile la padellina nella quale bruciava l’olivo benedetto; era lui che, durante la guerra, suonava a martello per avvertirci della presenza, all’orizzonte, di aerei nemici; era lui infine che, nelle notti sante, accompagnava il nostro riposo con il lieve tocco delle campane. Le sue campane devono aver suonato cariche di malinconia e di nostalgia, per accompagnare con rimpianto l’ultimo viaggio del loro campanaro.
 
V.B.
 
 
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 Nozze d'Oro
 
 
Hanno festeggiato le loro nozze d’oro i coniugi Caterina Del Pedro di 68 anni e Cesare Lorandi di 71 anni. Cesare Lorandi scultore, pittore, sarto, cantore, attore drammatico, nonché apprezzato campanaro da circa quarant’anni, riscuote la nomea di essere la figura più caratteristica della borgata (dal “Giornale di Brescia” di... tanti anni fa).
 
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Informagiovani
 
 
Per il Carnevale l’Assessorato alla Cultura ha voluto offrire uno spettacolo divertente, ricco di musica briosa ed orecchiabile, che da voce ai personaggi dell’Operetta.
In una girandola di divertimenti, presenta uno spettacolo musicale che va dall’Operetta al Musical di Broadway:
 
“Dalla Vedova Allegra a Broadway”
 
spettacolo musicale in due tempi messo in scena dalla Compagnia
Magia d’Operetta
 
 
Celebri motivi da:
La Vedova Allegra - Showboat - Roberta - La Contessa Maritza - La Principessa della Czarda - Kismet - L’Acqua Cheta - Le Campane di Corneville - Il Paese del Sorriso - La Danza delle Libellule - Al Cavallino Bianco - Lady Be Good - Cats - My Fair Lady - Scugnizza - Hello Dolly - GayDivorcee - Gentlemen Prefer Blondes - West Side Story
 
Con gli Artisti
Jean Bennett, Letizia Sciuto, Paolo Gabellini, Mirco Rocchi, Ornello Giorgetti, Luca Venturini, Giovanni Vincenzi
 
Al Pianoforte Silvia Giorgi
Costumi madame Rose
Regia Ornello Giorgetti
 
Sabato 21 febbraio 2004 - ore 21.00
Auditorium Biblioteca Comunale
Palazzo Civico
 
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Dal Comune di Verolanuova
 
Il giorno 17 gennaio 2004 alle ore 15,00 si è tenuta un'adunanza straordinaria del Consiglio Comunale, per la trattazione, in seduta pubblica di prima convocazione, degli argomenti indicati nel seguente ordine del giorno:
          Lettura ed approvazione verbali delle deliberazioni consiglieri nn. 59, 60, 61 66 e 67 adottate nella seduta del 29 dicembre 2003;
          Comunicazione deliberazione di Giunta Comunale n. 238 in data 30.12.2003 “Prelevamento dal tondo di riserva esercizio 2003 (primo provvedimento)”.
          Approvazione Regolamento comunale per i lavori in economia;
          Approvazione Regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni;
          Approvazione Variante 2003 al P.R.G. ai sensi della L.R. 23/97 per “Aggiornamento standard (rotonda ex SS 45 bis, ampliamento area scolastica Cadignano)”;
          Approvazione Piano Esecutivo “Pelosi Alessandro” in Via De Amicis in Variante al P.R.G. ai sensi della L.R. 23/97;
          Approvazione Piano di Recupero “Sbarra Bruno” in Via R. Sandri.
          Adozione Piano di Recupero “Quadriportico Le Monache” in Via R.Sandr; in Variante al l’.R.G. ai sensi della L.R. 23/97;
          Adozione Variante al Piano di Lottizzazione “Coop. La Famiglia’’;
          Adozione Variante al Piano di Lottizzazione “Fraber S.r.l.” in Variante al P.R.G. ai sensi della L.R. 23/97.
 
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Associazione Volontari Italiani del Sangue
 
 
 
SEZIONE COMUNALE DI VEROLANUOVA
Via Lenzi, 65 - Tel. e Fax 0309920340
E-mail: avisverolanuova@libero.it
Codice Fiscale 97002820179
 
 
 
Organizza una gita sulla neve
Domenica 7 marzo 2004
Andalo - Trento
Comprensorio sciistico:
Andalo - Molveno - Fai della Paganella
 
Programma:
          Partenza alle ore 6.15: appuntamento davanti alla Chiesa
          Ritorno nel tardo pomeriggio
 
Quota d’iscrizione:
          Per i soci Avis e 15.00 quale cauzione, che verrà resa per intero sul pullman.
          Per tutti gli altri la quota è di e 15.00 “fissa”.
          La quota deve essere versata al momento dell’iscrizione.
          Pranzo escluso
 
Modalità d’iscrizione:
          Le iscrizioni si ricevono presso la nuova Sede Avis di via Lenzi nei giorni: lunedì e martedì dalle ore 18.15 alle 19.00 il venerdì dalle 20.30 alle 22.00; oppure tramite conoscenza di componenti del Consiglio Direttivo entro venerdì 27 febbraio.
          L’Avis declina ogni responsabilità in caso di infortuni sulla neve.
          Non si accettano iscrizioni di minori se non accompagnati da un genitore.
 
La gita è aperta a tutti!
 
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Dal Club Alcolisti in Trattamento
di Verolavecchia e Quinzano d’Oglio

 

 Martedì 6 gennaio 2004
 
Oggi, martedì 6 gennaio 2004, il nostro club non si riunisce. Le feste sono passate bene per me e famiglia, salvo un piccolo inghippo per una colica renale, mia, però finita bene. Ho sentito Stella, anche per lei e famiglia tutto bene; con Monica non ci siamo sentite ma spero sia tutto ok anche per il piccolo Francesco. Olga, Paolo e famiglia li ho visti al club di Verolavecchia.
 
Ascoltando l’omelia della Messa nel giorno dell’Epifania, “Giornata Mondiale del Fanciullo”, ho notato che anche il parroco ha pronunciato spesso i vocaboli “cambiare stile di vita” e “sobrietà”, anche se con significato diverso, ma il filo del discorso accomuna anche noi che frequentiamo il club degli “alcolisti in trattamento” perché, girando girando, alla fine ciò che ci unisce sono le parole “pace, amicizia, amore”. Anche noi cerchiamo nel nostro piccolo di fare come i missionari nei paesi lontani, anche noi possiamo farlo innanzitutto nella nostra famiglia, nei nostri club ed infine nella nostra comunità.
 
Auguri e buon lavoro a tutti da Mariuccia e famiglia.

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La Galleria dei ricordi...

 

Porte aperte alla Casa di Riposo
 
Buongiorno a tutti,                               
siamo Caterina ed Elisabetta, le animatrici della casa di riposo di Verolanuova. Abbiamo chiesto, a don Luigi Bracchi, uno spazio all’interno del bollettino parrocchiale, per farci conoscere e per invogliare qualcuno di voi a venirci a trovare per trascorrere del tempo insieme. La nostra Casa ospita circa 140 anziani che provengono dal territorio verolese e paesi limitrofi; è suddivisa in due strutture: la Casa Albergo e il Reparto Protetto (ex infermeria). Abbiamo anche il Centro Diurno integrato con annesso il bar aperto a tutti, non solo agli ospiti.
 
Vorremmo farvi percepire che l’ambiente Casa di Riposo è un ambiente familiare, accogliente, in cui le persone trascorrono insieme la giornata scandita da varie proposte per impegnare il tempo che loro hanno in abbondanza. Non occorre far fare ma soprattutto ascoltare e parlare.
 
Vi inviamo a abbattere il muro dell'egoismo, dell’“a posto io, a posto tutti”, per entrare nell’ottica dell’altruismo e della condivisione. Dedichiamo un po’ del nostro tempo a chi forse sta peggio di noi e magari ci sentiremo meno soli, più utili, più sereni e in pace con noi stessi.
 
Molti pensano che andare alla Casa di Riposo significhi essere arrivati all’ultima spiaggia, ma non e così: si vivono ancora emozioni, sentimenti, affetti non solo attraverso le relazioni con gli operatori o i parenti ma anche con coloro che all’esterno ci porgono la mano in segno di amicizia. Crediamo che si debba accedere alla Casa di Riposo con la stessa serenità e fiducia con cui si accede ad un ospedale; questo atteggiamento positivo getterebbe una luce più adeguata su tutti quelli che vi operano o che vi risiedono.
 
Ringraziamo tutti coloro che si faranno partecipi delle nostre storie di vita, che sicuramente smuoveranno gli animi sensibili di qualcuno. Vi aspettiamo... ciao a tutti e alla prossima!
 
Caterina ed Elisabetta

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Gruppo Verolese Volontari del Soccorso
 
Ciao ragazzi, papà, mamme, nonni e nonne!!
Scusate se mi sono permesso questa confidenza. Questo volantino oltre ad avere la funzione di biglietto d’auguri, ha quella di riuscire a “convincervi” di pensare di entrare a far parte del nostro gruppo di volontariato. Come spero già sappiate, il nostro gruppo si occupa di soccorso d’emergenza con la collaborazione del 118 di Brescia, ma oltre a questa occupazione, ne ha un’altra di pari importanza, ovvero quella del trasporto di persone con problemi di salute che abbiano bisogno di un mezzo specifico come l’ambulanza.
 
Cerchiamo nuovi volontari!!!
 
Da noi c’è posto per tutti, per chi vuol far soccorso d’emergenza, per chi vuol fare trasporto di persone con problemi di salute, per chi vuol far manifestazioni ecc..
Basta solo avere 18 anni ed aver voglia di imparare cose nuove ed utili anche per la vita quotidiana... Rinnovo il nostro auguri di Buon Anno, sperando di ritrovarvi nella nostra sede anche solo per bere un caffè o per ulteriori informazioni.
“Cominciate a pensare il nostro gruppo come il futuro vostro Gruppo Verolese Volontari del Soccorso”
 
Abbiamo fatto tanto, con voi faremo di più!!!
 
Per informazioni: Simone 34017282612, Sede volontari 0309361662 e se hai internet: www.qvvs.bs.it
 
Il Gruppo Verolese
Volontari del Soccorso
 
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Associazione Nazionale Carabinieri Nucleo di Volontariato e Protezione Civile
 
L’Associazione Nazionale Carabinieri ringrazia tutta la popolazione per la generosità dimostrata durante la festa di fine anno che si è svolta presso la palestra dell’I.T.C. Nell’ambito di tale manifestazione, dove era presente una nostra rappresentanza, sono state raccolte le offerte che I’Associazione ha devoluto all’UNICEF per gli orfani del terremoto in Iran. Il Presidente coglie I’occasione per ricordare a tutti gli associati che è aperta la campagna per il rinnovo della tessera ANC 2004. È possibile per tale scopo recarsi presso:
          la sezione di via L. Semenza Verolanuova ogni domenica dalle 9.00 alle 11.OO fino alla fine di febbraio;
          Ia sede di via Liberazione 89 a Verolavecchia (centro diurno per anziani ogni domenica dalle 9.00 alle 11.OO fino alla fine di febbraio;
          l’abitazione del Presidente in via Moretto 4 a Verolanuova.
 
il Presidente Cocchetti Luigi
 
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Turni domenicali di guardia farmaceutica dell’Azienda S.L. 19
 
 
febbraio
 
 
8 
Pontevico (dr. Romano) 
Offlaga
 
15 
Bassano Br. 
Borgo S. G.
 
22 
San Paolo 
Leno (dr. Sartirana) 
 
29 
Verolanuova (Comunale) 
Bagnolo M. (dr. Ingardi) 
 
 
Marzo
 
 
7 
Quinzano 
Manerbio (dr. Bresadola) 
 
14 
Verolavecchia 
Ghedi 
 
21 
Verolanuova (dr. Colosini) 
Dello 
 
N.B.: L’elenco è provvisorio. 
 
N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell’elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.
 
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NUMERI UTILI DI TELEFONO:
 
Servizio Sanitario (soltanto nei casi di urgenza e di emergenza): 118
Gruppo Verolese Volontari del Soccorso: 030 936 1 662 (via Grimani)
Problemi con le droghe?: 030 993 7 210
Alcolisti in trattamento: 030 931019 oppure 030 93 22 45
Vigili del Fuoco: 030 93 10 27
Carabinieri - Pronto intervento: 112 
 
N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.
Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.
 
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Per i collaboratori de “L’Angelo di Verola”
 
Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 20 febbraio. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.
 
Importante:
Per facilitare la pubblicazione degli articoli:
gli scritti siano preferibilmente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman corpo 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche
Chi usa il computer è buona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure via e-mail.
 
Gli articoli vanno fatti pervenire:
direttamente ai sacerdoti oppure via e-mail al seguente indirizzo: angelo@verolanuova.com
 
La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.
 
La Redazione

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Relax...iamoci un po’
 
(a cura di errebi)
 
 
 
Il pensiero... 
“Il falso amico è come l’ombra
che ci segue finché dura il sole”.
 
...e il proverbio del mese: 
“Töcc i àsegn i gha la cùa
e töcc i coió i völ di la sua”.
(Tutti gli asini hanno la coda
e tutti gli sciocchi vogliono dire la loro) 
 
Il Santo del mese 
S. Eulalia - 12 febbraio - venerdì
La leggenda riporta un martirio orrendo. Punte aguzze le straziarono le carni senza lasciare il segno e quando, stretto da fiaccole ardenti, il suo corpo bruciò lentissimamente, una colomba bianca uscì dalla sua bocca e salì al cielo da dove, soffici fiocchi di neve, scesero a darle refrigerio. 
 
La “Risposta” 
Quali sono i benefici influssi dell’aglio per la salute?
Il principio attivo dell’aglio (pianta erbacea dell’Asia centrale) è raccolto nei bulbi che vengono raccolti in estate. La sostanza aromatica che conferisce il caratteristico odore intenso si chiama allicina. L’aglio non solo abbassa il livello di colesterolo ma rende più fluido il sangue, facilita il metabolismo dei grassi e previene le malattie cardiovascolari.
Chi proprio non ne tollera il sapore, ma vuole comunque approfittare delle sue virtù terapeutiche, può trovare in commercio compresse e confetti a base di aglio concentrato e in polvere. Inodori e insapori, conservano però le proprietà della pianta.
 
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Per i più piccoli
 
 
A scuola 1
La maestra chiede a Pierino:
- Dimmi tre animali con il pelo!
E Pierino:
- Il gatto, il cane e... il treno!
- Ma che centra il treno? risponde la maetra
- Mio padre dice che prende sempre il treno per un pelo!!! 
 
Colmi
Per una persona grassa?
- Fare una magra figura
 
Per un cane?
- Guardare con la coda dell’occhio!
 
Per un equilibrista?
- Perdere il filo del discorso! 
 
A scuola 2
- Pierino, che cosa puoi dirmi
della morte di Giulio Cesare?
- Che mi dispiace tantissimo!!! 
 
Tra amici
- Lo sai che una volta mio zio, al circo,
è entrato dentro una gabbia con dieci leoni affamati?
- Davvero? Chissà quanti applausi
avrà ricevuto dal pubblico quando è uscito!
- E chi ha detto che è uscito? 
 
Sogni
Il sogno di una pulce:
“Se un giorno vinco al totocalcio
mi compro un cane tutto per me!” 

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Cielo a pecorelle:
i segni del tempo nella meteorologia popolare
 
 
Nebia basa
bel temp la lasa
(la nebbia bassa lascia il bel tempo)
 
 
Quand el fiòca sö la foia
dè fiocà no ghen’ha oia
(lombardia)
(quando nevica sulla foglia di nevicare non ne ha voglia)
 
Il proverbio si riferisce alle nevicate tardive, quando ormai s’approssima la primavera: sono nevicate brevi e leggere.
Un’altra versione è: 
Quando nevica sulla foglia
Te ne caverai la voglia 
In questo caso è riferito alle prime nevicate quando le foglie non sono ancora cadute: il freddo sarà intenso e lungo.
 
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Avviso agli Ascoltatori di Radio Basilica

 

 
Da qualche tempo gli ascoltatori hanno notato e segnalato notevoli disturbi soprattutto nella zona a Nord del campanile. Questo spiacevole fatto è dovuto principalmente ad un serio guasto, determinato dall’usura del tempo, all’impianto delle antenne. I più attenti avranno anche notato che dal campanile è sparita l’antenna principale della nostra radio che ha dovuto essere rimossa per le verifiche e le riparazioni.
 
Purtroppo la soluzione del problema non è imminente poiché si rende necessario un nuovo studio per il posizionamento di nuove antenne. Nel frattempo è stata adottata una soluzione temporanea che permetterà almeno un ascolto accettabile.
 
Chiediamo ai nostri ascoltatori di avere un po’ di pazienza e, se possibile, di aiutarci ad affrontare la spesa che, pur non essendo elevatissima, richiederà un discreto impegno economico.
 
Noi continueremo come sempre a trasmettere tutti i nostri programmi e vi ringraziamo della simpatia che sempre ci manifestate.
 
Con la speranza che i problemi si risolvano in breve tempo vi auguriamo un buon ascolto… almeno a chi la radio riesce a sentirla.
 
 
La redazione di RBV

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Abbonati a “L’Angelo di Verola” anno 2004
2° elenco
 
ORDINARI:
Barbieri Luigi, Pelosi Mario, Sivalli Mario, Salghetti Suor Fausta, Pelosi Suor Caterina, Bertoni Enrico, Meletti Nini, Bonvicini Bruna, Amighetti Mary, Mazzola Giacomo, Vigna Maria, Penocchio Primo, Quinzanini Lucia, Manfredi-Penocchio, Penocchio Aldo, Torresani-Penocchio, Pinelli-Montani, Micheli Luciano, Danieli Paolo, Pirani-Fontana, Cremaschini Mario, Toninelli Adriano, Stella Giuseppe, Mericco Paola, Riccardi Gottardo, Barbieri Mario, Manera Rina, Venturini Santo, Sacchi Angelo, Mombelli Andrea, Ferrari Giuseppe, Bettini, Platto, Ratti-Donini, Loda Domenica, Valsasina, Brunelli Domenico, Gritta Giuseppe, Baronio Michele, Cervati Emilio, Zacco Angelo, Zampedri Giordano, Cremaschini Giuseppe, Geroldi Domenico, Savoldi Lucia, Lorenzi Mario, Bellomi Salvatore, Checchi Enrico, Bellomi Ippolito, Moro Franco, Colossi Andrea, Ferrari Luigi, Cremaschini Giacomo, Rossini Ernesto, Lombardo Salvatore, Quaranta-Svanera, Botta Antonio, Dolfini Giacomo, Botta Maria, Salini Giuseppe, Pagliarini Franco, Brognoli Giovanni, Tosini Giuseppe, Arcagni Federica, Rossini Martina, Scalvi Alessandro, Gavazzoli Walter, Biraghini Giuseppe, Pirani Angelo, Ferrari Paolo, Garoli Enrico, Bergamaschi Lucio, Morandi Paolo, Urbani Marcello, Pelosi Luigi, Lama Giuseppe, Ferrazzi Giuseppe, Venturini Giordano, Apollonio G. Franco, Ciatti Bruno, Minini Silvio, Barbieri Virginio, Trioni Giuseppe, Venturini Luigi, Pea Giuseppe, Compiani Amedeo, Anelli Giuseppe, Prandini Claudio, Tomasoni Valeria, Fontana-Cervati, Amighetti-Sforza, Checchi Basilio, Manzoni Mauro, Pizzamiglio Andrea, Sala Santo, Calzavacca-Adami, Delpero Gianbattista, Cò Antonella, Minini Maurizio, Azzini Franco, Margini Giuseppe, Galli Maurizio, Parenti Silvano, Dalè Sabrina, Tedoldi Luigi, Girelli Sergio, Zani-Tomaselli, Vitalini Andrea, Tireli Giuseppe, Pizzamiglio Luigi, Andoni Fausto, Bassoni Angelo, Gavazzoli Francesco, Milanesi Santo, Monteverdi Giuseppe, Cossetti Stefano, Pagliardi Carlo, Gaggia Gerolamo, Tedoldi Francesco, Rossini Silvano, Galperti Guido, Geroldi Paolo, Colla-Ungari, Bianchi-Alessandrini, Pini Geroldi Francesca, Bocchio-Nervi, Zacchi Piero, Guerra Pasquale, Alloisio Amelio, Guarisco Guido, Burlini Luigi, Pirani Franco, Labinelli Giovanni, Geroldi Annibale, Galli Vittorio, Gennari Luigia, Micheli Severino, Cestana Bruna, Rossini-Cavalli, Montani-Cavalli, Mancini Giulio, Minini Giacomo, Zavaglio Mario, Anelli Emilia, Spinelli-Pea, Davide Giuliano, Cestana Giovanni, Stella Maria, Stella-Venturini, Ferrami Rino, Zanolini Giacomo, Pea Pietro, Fontana Bruno, Zavaglio Pancrazio, Zanoli Luigi, Zanoli Giancarlo, Osio Andrea, Alloisio Lina, Gambassi Mirco, Gianesini Settimo, Cremaschini Ottavio, Zani Lucia, Rossetti Paolo, Montani Luigi, Este Gottardo, Lorandi Mario, Ferrari Battista, Bellomi-Massardi Gabriella, Bonini Giuseppe, Fam. Rambaldini, Quaranta-Barbieri, Formenti Giuseppe, Linetti Giuliano, Moioli Mario, Pinelli Rina, Amighetti Laura, Sala Francesco, Ferrari Giorgio, Gavazzoli-Barbieri, Parmigiani Gavazzoli Valeria, Molinari-Battezzi, Vinieri Attilio, Pizzamilio Luigi, Trezza Renata, Monteverdi Bruno, Montani Elvira, Gritta-Taietti, Alghisi-Minini, Piva Luigi, Montani Luigi, Capuzzi Antonio, Lò Alessandro, Adami Giuseppe, Ghidelli Guido, Cervati Luigi, Milanesi Luciano, Torri Ottavia Appollonio, Cremaschini Luigi, Mariotti Giovanni, Nervi Umberto, Anni Maria Teresa Bordonali, Zavaglio Bruno, Boffini Agostino, Mazzoleni Daria, Anelli Silvio, Lanzanova Ernesto, Checchi Silvano, Delai Antonio, Gambassi Giuseppa, Scaratti Angela Piovani, Alessandrini Gianfranco, Quinzanini Cesare, Marchioni Cecilia Barbieri, Mombelli Callisto, Sala Battista, Nervi Luigi, Loda Giovanni, Croci-Barbieri, Ferrari Agostino, Barbieri Andrea, Superti Augusta, Barbieri Mario, Lucarini Stefania, Checchi Giuseppe, Cinconzi Nidia, Bianchi Maria, Ferrari Mario, Scaglia Paolo, Ubiali Germana, Superti Severino, Raggi Carla, Pietta Renato, Sora Walter, Ferrari Giuseppe, Tedoldi Giovanni, Cocchetti Luigi, Zanoli Annunciata, Mosca Lucia, Cotali Domenica, Amighetti Mario, Venturini Mauro, Zani-Zorza, D’Amico Giuseppe, Sala Santo, Bulla Valerio, Calzighetti Maria, Cremaschini Pietro, Nervi-Renzi Angela, Schilirò Vincenzo, Montani Angelo, Montani Lorenzo, Minini Angela, Maselli Aldo, Chiari Giacomo, Mantovani-Antonini Luigia, Reali-Galli, Bariselli G. Paolo, Rossini-Chiari, Fruschera Francesco, Bodini Pietro, Anelli Maria Rossini, Quinzanini Angela, Abrami Angelo, Dolfini-Stabilini, Girelli Mombelli Agnese, Venturini Battista, Venturini Luigina, Raggi Giuseppe, Conti Battista, Zorza-Montani, Pizzamiglio Angelo, Pizzamiglio-Balestri, Andoni Giacomina, Rossini Piero, Rossini Pierino, Torresani-Penocchio, Gatti Luigi, Monteverdi Angelo, Bertoni Teresa, Bodini Paolo, Torri Guerrino, Amighetti Gianpietro, Ghio Aldo, Ferrazzi Anna, Cattaneo Angelo, Azzini Fabrizio, Pea Gian Battisia, Pezzoli Guido, Ubiali Italo, Baronio Andrea, Trezza Michele, Bianchi Marino, Cervati Giacomo, Salini Alba, Brunelli Giuseppe, Sabatti Daniela, Cremaschini-Ferrari, Gritti-Ferrari, Bossoni Marino, Camisani Giacomina, Ferrari Irene, Ferrari Cesare, Sala Aldemiro, Sala Carlo, Sala Anna, Sala Angiolino, Marini Carlo, Fredi Gian Battista, Ziletti Luigi, Manenti Santo, Dolani Laura, Ferrari Giusi, Bertoni Enrico, Meletti Nini, Bonvicini Bruna, Amighetti Mary, Mazzola Giacomo, Vigna Maria, Penocchio Primo, Quinzanini Lucia, Venturini Paolo, Loda Luigi, Montani G. Battista, Tomasoni Silvio, Pelosi Renzo, Fontana Giuseppe, Vesco Giovanni, Adami Giuseppe, Gavazzoli Paolo, Adami Andrea, Tomasini Silvio, Mondini Candido, Tagliani Ernesto, Tomasini Severo, Nervi Paolo, Cavalca Elena, Fontana Rita, Pea Stefano, Fontana Maria, Fontana Luigi, Fontana Piercarlo, Bresciani Angela, Brocchieri Lino, Stabile Piero, Sossi Lino, Piovani Pietro, Geroldi Teresa, Loda Claudio, Angelo e Marina Giraudo Maria Donata, Pegoiani Giuseppina, Sala Federica, Tomasoni Maria, Staurenghi Emma, Staurenghi Rosa.
 
SOSTENITORI:
Pezzoli Franco, Pezzoli Luigi, Colla Giuseppe, Cremaschini Giovanna, Rossi Attilio, Cremaschini Luciano, Bonalda Rosa, Brognoli Piero, Amighetti Lino, Zorza Franco, Franchi Paolo, Fam. Consolandi, Zilioli Francesca, Bettinetti Rinaldo, Milanesi Giulio, Mondini-Grazioli, Lorefice Angelo, Brunelli Bruno, Panini Annibale, Panini Giovanni, Ferrari Giacomo, Cervati Ernesto, Zani Andrea, Geroldi Michele, Barbieri Luigi, Mombelli Francesco, Montani Ermanno, Ubiali-Sudati, Caprini Giulio, Pistolesi Fabio, Sala, Boffini Stefano, Migliorati Giuliano, Azzini Angelo, Rinaldi Giuseppe, Rinaldi Renato, Cavedo-Andoni, Bodini Teresa, Sala-Pertica, Traversi Rossini G. Pietro, Bonelli Maria, Grazioli Giovanni, Ferrari Marzio, Gennari-Cireali, Cavalli Anna, Laini Giovanni, Amighetti Franco, Alghisi Teresa, Quinzanini F.lli, Quizanini-Farina, Montani Mario, Secardelli Lucio, Allieri Paolo, Zorza-Azzini, Barbieri Giuseppe, Naliri Giovanni, Vietina-Ruggeri, Lorefice Angelo, Brunelli Bruno, Camisani Faustino, Mombelli Guglielmo,Varsani Angela, Baiguera-Vecchi, Gruppo Volontari del Soccorso.
 
BENEMERITI:
Bonanomi Luigi, Geraldi Michela, Bonanomi Azzini Adriana, Oliva Beatrice, Carini Silvia, Bertoni Fedele, Butturini Luigi, Quinzanini Orsola, Nocivelli Luigi, Mondini-Laffranchi, Nocivelli Gian Franco, Bertoni Sorelle, Nocivelli Gianluigi, Bragadina Mario, Bragadina Giovanni, Bragadina Ernesto, AVIS, Farina Giuseppe, Sala Marta, Brunelli Gian Battista, Marini Domenica, Geroldi Luigi, Tomasini Pierantonio, Guarneri Pietro, Rossini Alberto, Foresti Giancarlo, Pietropoli Livio, Branca Moretti Anna, Fontana Fausto, Penocchio-Goldoni, Baronio Pietro, Lampugnani Germano, Penocchio Giuseppe, Roncaglio Gianni, Nocivelli Bruna, Gandini Luigi, Minini Battista, Minini Francesco, Minini Zemira, Pistolesi Giuseppina, Del Balzo Luisa, Branca Vittore, Soldo-Goldani, Venturini Domenico, Ferrari Angelo, Ferrari Pietro, Ballarin Giuliano, Ballarin Pietro, Minini Bruno, Amighetti Viviano, Quaranta Franco, Ghio Guerrino, Davide Marco, Davide Giuseppe, Branca Amalia, Monteverdi Girelli Orsola, Simonini Pietro, Stanga Riccardo, Barbieri Elvira, Cervati Teresa, Bonzio Paola, Seruggeri Barbara, Bonini Natale, Ferrari Valerio, Monteverdi Lino, Bellomi Fiorenzo, Zanoli Tiziano, Geroldi Pietro, Azzola Fiorenzo, Barbieri Gianpietro, Zanoni Andrea, Dottorini Bruno, Mattarozzi Carolina, Pelosi Lucia, Mosca Carlo, Bresciani Marino, Urbani Pietro, Tedoldi-Cattina, Tedoldi Angela, Moioli-Rosetti, Amighetti Marco, Venturini Gianbattista, Trezza-Andrini, Azzini-Ruggeri, Vitalini Luigi, Savio Piero, Bertoni Sorelle, Baronio Giuliano, Paracchina-Farina, Masserdotti Franco Celestino.
 
(continua)

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Anagrafe parrocchiale
 
Battesimi
1          Ferrari Aurora di Fabio e di Costantini Mariella
2          Cairone Gaia di Giovanni e di Pinelli Elena
 
 
Matrimoni 
1          Adami Giuseppe con Draghici Alina
 
 
Defunti 
1                  Aleazzi Alcide di anni 75

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Offerte pro restauri tele e affreschi della Basilica
 
Giornata celebrata nel mese di gennaio 1.376,00
N.N.    100,00
N.N.    100,00
N.N.    200,00
N.N     50,00
In memoria dei cari defunti Massimiliano e Ombretta    50,00
N.N.    60,00
N.N.    120,00
N.N.    170,00
N.N.    50,00
Dalla Casa Albergo mese di Dicembre 240,00
Per libri Basilica            60,00
Per guida Basilica          25,00
Luigi Monteverdi per restauri    50,00
Gruppo alpini per restauri          200,00
N.N.    80,00
N.N.    50,00
N.N.    80,00
Casa Albergo (gennaio)            185,00
S. Rocco (gennaio)       70,00
Tele affreschi    95,00
Davide Maria ved. Rossini        100,00
N.N.    30,00
N.N.    100,00
N.N.    200,00
 
Totale  3.841,00
 
 
 
“Amici della Basilica” adesioni alla “Confraternita del Restauro”
 
Raniero per la Basilica  250,00
In memoria di Micheli Severino dagli ex allievi INIASA           250,00
N.N.    1.500,00
N.N. In ricordo dei cari defunti             500,00
N.N.    250,00
N.N.    250,00
S.L.     750,00
Madri Cristiane             1.210,00
N.N.    500,00
N.N. Amici Confraternita Basilica         250,00
(Rossini) Davide Maria             500,00
In ricordo di Nonna Lina           10.000,00
 
Totale  16.210,00 
 
 
 
per Radiobasilica
 
In memoria dei carissimi genitori            20,00
S.L.     750,00
 
Totale  770,00


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Parrocchia di Verolanuova