La parrocchia di San
Lorenzo in Verolanuova |
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Il Vescovo Ausiliare di
Brescia Mons. Francesco Beschi Vicario Generale Ai fedeli della Parrocchia di Verolanuova |
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Cari fratelli e sorelle, a poche settimane dal saluto di Mons. Luigi Corrini, che nuovamente ringrazio per la disponibilità mostrata ancora una volta, inizia il suo ministero tra voi un nuovo parroco, don Luigi Bracchi. La grande comunità di Verolanuova lo accoglierà: viene per tutti, piccoli e grandi, vicini e lontani. Limmagine alla quale si accompagna un prete, particolarmente un parroco, è quella del buon pastore evangelico. È così scontato che limmagine alla quale si accompagna un laico sia quella della pecora? Dal disagio che paragone siffatto è capace di provocare, ci salva ancora Gesù. La contrapposizione evangelica non è tra pastore e pecore, ma tra pastore buono e pastore mercenario. Il pastore evangelico conosce le persone che gli sono affidate: a volte son molte, ma non le trasforma in numeri, in cose, in strumenti. È una conoscenza fatta damore più che dinformazioni e di dati. Conosce le persone con quella delicatezza che invita a farsi conoscere. Per questo occorre un po di tempo, ma è il primo passo, una necessità. Un nuovo parroco manifesta il suo amore conoscendo le persone che gli sono affidate e facendosi conoscere. Lo stesso è per le persone della comunità: conoscono e si fanno conoscere. Che strano: dopo anni di permanenza in una Parrocchia senti un cristiano che cerca ancora preti che non ci sono più! Ma conoscere non basta: il pastore buono non abbandona nessuno, specie il più debole e anche il più riottoso. Non si stanca di cercare, come fa il Signore. Le persone sanno di poter contare su qualcuno che non le tradisce. Per tanti il prete è una figura sbiadita; ma quando lo avvicinano, tutti nutrono la speranza di essere compresi e non giudicati. Se è vero che il prete, il parroco, non rinuncia a cercare è pur vero che la comunità non può essere perennemente in fuga. Non siamo cristiani che scappano, cristiani in fuga! E quando cerchiamo il prete, il nostro parroco, cerchiamolo per tutto, ma soprattutto per Dio, per Gesù. Ma il gesto supremo del pastore buono è quello di regalare la sua vita alla comunità degli uomini e delle donne che gli sono affidati. "Questo è il mio corpo... Questo è il mio sangue": ogni giorno lo ripete... ogni giorno lo sentono. Sono le parole di Gesù, è il mistero dellEucaristia; ma un uomo che passa le sente dal prete, dal suo parroco. Lo fa un padre, una madre, per i suoi figli... Lo fa uno sposo, una sposa per la persona che ama. Il prete lo fa per ciascuno che oggi e qui il Signore gli affida, in quella famiglia che è una parrocchia. Cari fratelli e sorelle di Verolanuova: non dovete neanche far la fatica di imparare il nome. Un Luigi va e un Luigi viene: nella loro diversa umanità si manifesta lo stesso amore di Gesù per tutta lumanità, per tutti voi. + Francesco Beschi - Vicario generale |