L'Angelo di
Verola
Mensile di Vita Parrocchiale - Anno XXVIII
n° 5 - Maggio 2003
Edizione a stampa a
cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati
In primo piano:
FEDE
DALLA MEMORIA
Catechesi attraverso l'arte
SOMMARIO |
In copertina - Galeazzo Campi (?): "Madonna in gloria con Angeli". - Cremona, Chiesa di SantAbbondio |
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La parola di
Mons. Prevosto
Maggio: si rinnova la vita
Viviamo il tempo della Pasqua, il periodo in cui la Chiesa canta la gioia della Risurrezione che deve essere annunciata a tutti. È la missione che Gesù risorto ha affidato ai suoi "...andate, annunciate ai miei fratelli che sono risorto...". La testimonianza della Chiesa continua quella degli Apostoli ai quali Cristo Signore è apparso e ha offerto i segni della sua risurrezione. Oggi la Chiesa ripete ancora, a tutti, il suo appassionato invito: "Non temete, Gesù è risorto ed è con noi". E tutti pone in stato di missione perché ognuno abbia ad essere voce che proclama con la sua vita levento che fonda la fede cristiana. La liturgia del tempo pasquale è orientata a confermarci in questa fede e in questo impegno. Infatti ci presenta Gesù risorto che si mostra continuamente ai testimoni della sua vita e della sua morte e si fa riconoscere come lo stesso Gesù con cui i discepoli hanno avuto consuetudine di rapporti. A questi uomini la cui fede si fonda sulle apparizioni di Gesù risorto viene affidata una missione: rendere testimonianza a Cristo, annunciare che egli vive tra i suoi e nella gloria del Padre dove vuole che anche noi abbiamo ad entrare. Tutto questo ci conferma il libro degli Atti degli Apostoli la cui lettura, nel tempo di Pasqua, è proposta ogni giorno nella liturgia della messa. "La vita nuova" che si diffondeva agli inizi della Chiesa, per opera dello Spirito Santo, continua ai nostri giorni seminando la gioia nel mondo. Il mese di maggio Maggio offre a tutti molteplici occasioni per coinvolgerci in questa "vita nuova" che continua ad essere donata dallo Spirito del Risorto alla nostra comunità parrocchiale. Vorrei richiamare le varie tappe: Battesimo, Prima Confessione, S. Messa di Prima Comunione e la Cresima che interessano centinaia di bambini e ragazzi, insieme ai genitori e ai familiari, in un arricchimento secondo la spirito di Cristo Risorto, guardando alla figura di Maria, madre di Gesù e della Chiesa. Questi eventi vanno considerati come esperienze di una comunità che vive la crescita spirituale non solo nelle famiglie direttamente interessate, ma in tutta la Parrocchia. Il servizio di catechesi che è offerto ai genitori, ai padrini e alle madrine dei battezzandi e ai familiari impegnati ad accompagnare il cammino dei candidati alla prima Confessione, alla Cresima e alla Messa di Prima Comunione è inteso a promuovere uno stile di vita cristiana capace di creare testimonianza e rapporti coerenti in famiglia e in Parrocchia. Le celebrazioni dei sacramenti della iniziazione cristiana che nella nostra Parrocchia hanno luogo nel mese di maggio sono occasioni irripetibili per una rivisitazione del nostro modo di essere cristiani. Siamo chiamati ad una partecipazione più responsabile e viva alla vita della nostra famiglia parrocchiale e ad una più acuta sensibilità per cogliere il bene che cè in molti e farci prossimo con chi è nel bisogno. È il modo per far rivivere lo spirito delle prime comunità cristiane come ci ricorda il libro degli Atti degli Apostoli: "I fratelli erano assidui nellascoltare linsegnamento degli Apostoli e nellunione fraterna, nella frazione del pane (lEucaristia) e nella preghiera... Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme, condividendo i beni... con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la stima di tutto il popolo". (At. 2, 42). È possibile anche oggi? Tutto può essere felice realtà nella misura in cui apriamo il cuore allazione dello Spirito. In Parrocchia viviamo lesperienza del mese di maggio caratterizzato dalla devozione alla Vergine Maria. Ritornare quindi alla nostra Madre, alla Vergine, perché essa rigeneri e faccia crescere in noi il germe di vita divina che abbiamo ricevuto nel Battesimo. Maria, immagine della Chiesa, riceve un annuncio di gioia, la buona notizia: "Il Salvatore Gesù nascerà da te". Dopo aver accolto la Parola la potenza dello Spirito inizierà in lei la vita dellUomo-Dio. Gesù prenderà vita umana nel grembo della Vergine che, fatta madre, lo offrirà come Salvatore agli uomini. Maria sia limmagine di ciò che intendiamo fare nella nostra vita di battezzati credenti chiamati ad accogliere Gesù per donarlo ai fratelli. È un programma possibile. Maggio sarà un mese che rinnoverà i prodigi della Pentecoste nelle nostre famiglie e nella nostra comunità parrocchiale. È il mio auspicio, la mia ardente preghiera che si accompagna alla vostra mentre sta per chiudersi il mio servizio pastorale tra voi iniziato ventotto anni fa nel nome del Signore. Vostro. Don Luigi Calendario liturgico dal 4 maggio al 1° giugno
Maggio
ORARIO SANTE MESSE
4 Domenica III di Pasqua Dal Vangelo - "In quel tempo, di ritorno da Emmaus, i due discepoli riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto Gesù nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: "Pace a voi". (Lc. 24, 35-36)
11 Domenica IV di Pasqua Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni Dal Vangelo - "Gesù disse: - Io sono il buon pastore, il buon pastore offre la vita per le pecore". (Gv. 10, 11)
18 Domenica V di Pasqua Dal Vangelo - "Gesù disse: - Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me". (Gv. 15, 4)
25 Domenica VI di Pasqua Dal Vangelo - "In quel tempo Gesù disse: "Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amati". (Gv. 15, 12)
Giugno ORARIO SANTE MESSE
N.B. Agli incontri parteciperà il Coro S. Lorenzo 1 Domenica ASCENSIONE del SIGNORE Solennità Dal Vangelo - "In quel tempo Gesù apparve agli Undici e disse loro: - Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura". (Mc. 16, 15)
Riepilogo degli appuntamenti vari
Vi proponiamo le date e i luoghi nelle Diaconie in cui potrete recitare il Rosario.
Mons. Beschi: nuovo Vescovo ausiliare
Dal "Giornale di Brescia" di mercoledì 26 marzo 2003
Mons. Francesco Beschi è il nuovo Vescovo ausiliare di Brescia. La notizia è stata diffusa a mezzogiorno in punto nella Sala stampa vaticana. A quella stessa ora il Vescovo Mons. Giulio Sanguineti aveva convocato tutti i Direttori e il personale degli Uffici di Curia. E alla riunione plenaria ha annunciato: "In data odierna, solennità dellAnnunciazione, il Santo Padre ha accolto le dimissioni di Mons. Vigilio Mario Olmi da Vescovo ausiliare di Brescia e nel contempo ha nominato nuovo Vescovo ausiliare Mons. Francesco Beschi, provicario generale della Diocesi". Una notizia in uguale modo attesa e inattesa: da tempo si conosceva la stretta collaborazione tra Mons. Beschi e il Vescovo Sanguineti, tanto che proprio al neo-ausiliare è stato affidato il delicato compito di coordinare la preparazione del Convegno diocesano in programma per linizio di maggio. Così come da tempo si sapeva che Mons. Vigilio Mario Olmi aveva presentato le dimissioni, avendo compiuto nellestate scorsa i 75 anni. Ma solitamente i tempi di questi passaggi, nella tradizione ecclesiastica, sono lunghi e graduali. Lo stesso Mons. Beschi ha mostrato il suo stupore ieri mattina: "Tutto si è svolto in pochissimo tempo. - ha detto ai responsabili della Curia riuniti - Anche se la collaborazione intensa con il Vescovo poteva far presumere ulteriori passi, questo non era previsto, almeno da parte mia". Mons. Beschi ha quindi espresso gratitudine al Santo Padre, al Vescovo Giulio, alla sua famiglia, ai collaboratori più stretti e in particolare a chi opera nel Centro Paolo VI e alla Curia che - ha detto - in questi anni è stata la mia casa. Ha anche aggiunto di accettare la volontà del Signore non senza la trepidazione di chi riconosce di avere molti limiti". Commosso Mons. Vigilio Mario Olmi, a fianco del Vescovo testimoniando la sua gioia per la nuova nomina e lemozione nel lasciare un incarico per tanti anni svolto con impegno e misura. Non ha trattenuto le lacrime quando un caloroso applauso ha sottolineato limportanza della comunicazione che veniva data. Il Vescovo Giulio Sanguineti ha ringraziato Mons. Olmi "per aver accettato, a suo tempo, la nomina di Vescovo al servizio della Chiesa bresciana ed ha ringraziato mons. Beschi per aver accettato oggi la stessa nomina". Mons. Sanguineti ha aggiunto che della nuova nomina era stato anticipatamente informato, in mattinata, il Vescovo emerito, Mons. Bruno Foresti che ha accolto con soddisfazione la notizia. Il Vescovo ha anche comunicato che fino alla conclusione del periodo pasquale Mons. Olmi continuerà nella carica che ricopre, come pure Mons. Beschi continuerà ad essere provicario. Ha quindi invitato Mons. Olmi a celebrare la Messa vespertina della Domenica in albis, in Cattedrale, il 27 aprile, come segno solenne della conclusione del suo impegno pastorale attivo. Nessuna indicazione è stata invece data sulla ordinazione del nuovo Vescovo ausiliare, che presumibilmente avverrà a maggio forse proprio a conclusione dei Convegno diocesano. Mons. Francesco Beschi compirà 52 anni il prossimo 6 agosto, essendo nato a Brescia nellestate del 1951. La passione per la musica gli viene dalla famiglia: quando può, suona il violino. Sorriso aperto, tratto cordiale, grande capacità di dialogo con i più diversi ambienti bresciani Mons. Beschi è stato ordinato sacerdote il 7 giugno del 1975. Il primo incarico fu come Vicario cooperatore in città, al Villaggio Sereno, dove rimase fino al 1981. Quindi per 8 anni è stato vicario e "mansionario" in Cattedrale. Nel 1987 gli venne affidato lincarico di responsabile del Segretariato per la famiglia, che ha ricoperto fino al 2000, quando divenne Direttore dellUfficio Famiglia. In quello stesso anno il nuovo Vescovo Mons. Sanguineti lo ha chiamato nel gruppo dei suoi più stretti collaboratori come Vicario per i fedeli laici e i loro organismi. Nel frattempo, dal 1989, era subentrato a Mons. Gennaro Franceschetti come direttore del Centro Pastorale Paolo Vl. Nel 2001 lo stesso Vescovo lo aveva nominato Provicario generale. La scelta del nuovo Vescovo ausiliare si inserisce quindi nel segno della continuità dindirizzo per lepiscopato di Mons. Sanguineti. Mons. Beschi avrà il titolo di Vescovo di Vinda, una delle prime chiese antiche africane, nella zona di Cartagine. Mons. Vigilio Mario Olmi sta per lasciare il suo incarico dopo 17 anni di episcopato ausiliario. Nato il 14 agosto 1927 in una cascina tra Coccaglio e Chiari venne ordinato sacerdote a Brescia il 25 giugno 1950. Nella Bassa, ad Alfianello, fu curato per una decina danni. Quindi, dopo due anni a Bagnolo Mella, nel 1962 venne chiamato come vicerettore e insegnante in Seminario. Nel 1970 divenne Abate di Montichiari e qui fu parroco fino al 1983. Già nel 1980 era stato nominato Vicario generale e dal 1986 è vescovo ausiliare. Dal 1981 è anche superiore della Compagnia delle figlie di SantAngela Merici e dal 1983, rettore del loro Santuario. Attestati di stima e riconoscenza per Mons. Olmi e di apprezzamento e soddisfazione per la nomina di Mons. Beschi si sono moltiplicati. A cominciare dal Sindaco Corsini che definisce Mons. Beschi "uomo di grande equilibrio, cultura e riconosciute qualità morali ed umane, che saprà improntare il proprio magistero spirituale e religioso - così come è sempre stato nei suoi diversi e prestigiosi incarichi - ad una forte e motivata apertura e attenzione verso i fermenti e le dinamiche, le attese e le speranze che attraversano la società bresciana". Così come Corsini riconosce ad Olmi "estrema saggezza e costanza nella propria attività pastorale". Claudio Baroni
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Documenti
Tema del messaggio: La vocazione al servizio Venerati Fratelli nellEpiscopato, carissimi Fratelli e Sorelle di tutto il mondo! 1. Ecco il mio servo che io ho scelto, il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto (Mt 12, 18, cf Is 42, 1-4). Il tema del Messaggio di questa 40a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni ci invita a tornare alle radici della vocazione cristiana, alla storia del primo chiamato del Padre, il Figlio Gesù. Egli è "il servo" del Padre, profeticamente annunciato... Il Servo fedele chiamato a compiere luniversale opera della redenzione. 2. Come Agnello condotto al macello... (Is 53, 7). Nella Sacra Scrittura cè un forte ed evidente legame tra servizio e redenzione, come pure tra servizio e sofferenza, tra Servo e Agnello di Dio. Il Messia è il Servo sofferente che si carica sulle spalle il peso del peccato umano, è lAgnello "condotto al macello" (Is 53, 7) per pagare il prezzo delle colpe commesse dallumanità... 3. ...come il Figlio delluomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire (Mt 20, 2). ...Gesù non è venuto per esser servito, "ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti" (Mt 20, 28); ha lavato i piedi dei suoi discepoli e ha obbedito al progetto del Padre fino alla morte e alla morte di croce (cf Fil 2,8). Per questo il Padre stesso lo ha esaltato dandogli un nome nuovo e facendolo Signore del cielo e della terra (cf Fil 2, 9-11)... Il servizio diventa allora via e mediazione preziosa per giungere a meglio comprendere la propria vocazione. La diaconia è vero e proprio itinerario pastorale vocazionale (cf NVNE, 27c). 4. Dove sono io, là sarà anche il mio servo (Gv 12, 26). Gesù, il Servo e il Signore, è anche colui che chiama. Chiama ad esser come Lui, perché solo nel servizio lessere umano scopre la dignità propria ed altrui. Egli chiama a servire come Lui ha servito: quando le relazioni interpersonali sono ispirate al servizio reciproco, si crea un mondo nuovo, e in esso si sviluppa unautentica cultura vocazionale. Con questo messaggio, vorrei quasi prestare la voce a Gesù, per proporre a tanti giovani lideale del servizio, e aiutarli a superare le tentazioni dellindividualismo e Iillusione di procurarsi in tal modo la felicità. Nonostante certe spinte contrarie, pur presenti nella mentalità odierna, cè nel cuore di molti giovani una naturale disposizione ad aprirsi allaltro, specie al più bisognoso. Ciò li rende generosi, capaci di empatia, disposti a dimenticare se stessi per anteporre laltro ai propri interessi. Servire, cari giovani, è vocazione del tutto naturale, perché lessere umano è naturalmente servo, non essendo padrone della propria vita ed essendo, a sua volta, bisognoso di tanti servizi altrui. Servire è manifestazione di libertà dallinvadenza del proprio io e di responsabilità verso laltro; e servire è possibile a tutti, attraverso gesti apparentemente piccoli, ma in realtà grandi, se animati da amore sincero. Il vero servo è umile, sa di essere "inutile" (cf Lc 17, 10), non ricerca tornaconti egoistici, ma si spende per gli altri sperimentando nel dono di sé la gioia della gratuità. Vi auguro, cari giovani, di saper ascoltare la voce di Dio che vi chiama al servizio. È questa la strada che apre a tante forme di ministerialità a vantaggio della comunità: dal ministero ordinato ai vari altri ministeri istituiti e riconosciuti: la catechesi, Ianimazione liturgica, Ieducazione dei giovani, le più varie espressioni della carità (cf NMI, 46). Ho ricordato, a conclusione del Grande Giubileo, che questa è "Iora di una nuova fantasia della carità" (ivi, 50). Tocca a voi giovani, in modo particolare, far sì che la carità si esprima in tutta la sua ricchezza spirituale ed apostolica. 5. Se uno vuol essere il primo, sia I ultimo di tutti e il servo di tutti (Mc 9, 35). Così Gesù disse ai Dodici, sorpresi a discutere tra loro su "chi fosse il più grande" (Mc 9, 34). È la tentazione di sempre, che non risparmia nemmeno chi è chiamato a presiedere lEucaristia, il Sacramento dellamore supremo del "Servo sofferente". Chi compie questo servizio, in realtà, è ancor più radicalmente chiamato a esser servo. Egli è chiamato, infatti, ad agire in persona Christi, e perciò a rivivere la stessa condizione di Gesù nellUltima Cena, assumendone la medesima disponibilità ad amare sino alla fine, sino a dare la vita. Presiedere la Cena del Signore è, pertanto, invito pressante ad offrirsi in dono, perché permanga e cresca nella Chiesa latteggiamento del Servo sofferente e Signore. Cari giovani, coltivate lattrazione per i valori e per le scelte radicali che fanno dellesistenza un servizio agli altri sulle orme di Gesù lAgnello di Dio. Non lasciatevi sedurre dai richiami del potere e dellambizione personale. Lideale sacerdotale deve essere costantemenle purificato da queste e altre pericolose ambiguità. Risuona anche oggi lappello del Signore Gesù: "Se uno mi vuol servire mi segua" (Gv 12, 26). Non abbiate paura di accoglierlo. Incontrerete sicuramente difficoltà e sacrifici, ma sarete felici di servire, sarete testimoni di quella gioia che il mondo non può dare. Sarete fiamme vive di un amore infinito ed eterno; conoscerete le ricchezze spirituali del sacerdozio, dono e mistero divino. 6. Come altre volte, anche in questa circostanza volgiamo lo sguardo verso Maria, Madre della Chiesa e Stella della nuova evangelizzazione. Invochiamola con fiducia, perché non manchino nella Chiesa persone pronte a rispondere generosamente allappello del Signore, che chiama ad un più diretto servizio del Vangelo...1 1 Il Messaggio si conclude con la preghiera che si trova qui di seguito.
Nella vita quotidiana... (4)
"La vostra vocazione a educare è benedetta da Dio. Perciò trasformate le
vostre apprensioni in preghiera, confronto pacato. Educare è come seminare: il frutto non
è garantito e non è immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà il
raccolto". Marco e Giulia vivono la maggior parte delle ore fuori casa. Escono presto la mattina, dopo una colazione che non assomiglia a quelle della pubblicità, raggiungono il loro posto di lavoro e di studio. Anche il piccolino di due anni si deve alzare e presto per andare al nido o dai nonni. Si ritrovano insieme alla sera dopo aver trascorso le ore di maggior energia fuori casa. Ciò va a scapito della qualità del tempo trascorso insieme. Il lavoro nel progetto di Dio Davanti a questa situazione è opportuno riflettere sul significato del lavoro. Torniamo allinizio della Bibbia, quando il Signore pone Adamo in un giardino, affinché egli lo coltivi, lo renda bello e ne diventi, insieme a Dio stesso, Iartefice e ledificatore. Adamo rappresenta lopera creatrice di Dio che prosegue per le mani delluomo. Il peccato delluomo ha stravolto questo progetto, ha costretto Adamo in una terra che potrà tornare ad essere un giardino solo attraverso la fatica e il dolore. Si tratta allora di tornare al progetto originario: il lavoro, realtà della vita da "vivere" e, in qualche modo, da gustare. Il cristiano deve sforzarsi di rendere il lavoro una cosa umana liberandolo dalle alienazioni con cui gli egoismi e il profitto lo appesantiscono, trasformandolo in schiavitù. Spesso non è la fatica a rendere duro il lavoro, quanto il contesto che si crea intorno: egoismo, carrierismo, prevaricazione, pettegolezzo, invidia... È sempre necessario porre il lavoro tra i diversi valori della vita ma non al primo posto, sapendo che legoismo ci fa divenire lavoratori indolenti oppure ci rende schiavi della carriera e della prevaricazione sullaltro. Dobbiamo lavorare sentendoci partecipi della gioia, tutta di Dio, di edificare per amore. Il tempo libero Per Marco e Giulia come per molte famiglie il tempo libero è ridotto al fine settimana. Questi due giorni vengono caricati di aspettative, si desidera realizzare mille cose: riposarsi, divagarsi, incontrare amici e parenti, curare la casa... Spesso si vive una sorta di schizofrenia che ci rende impazienti nelle ore di lavoro e preoccupati nelle ore di svago, sicuramente sempre insoddisfatti, giacché non si sperimenta una pace e una serenità necessarie a fare della vita un tuttuno integro e unificato. Si sente parlare oggi addirittura di "stress da week-end" causato dallincapacità di vivere un tempo prolungato in armonia con i propri familiari. A ciò che si vuol fare del proprio tempo libero è bene dedicare il dialogo in famiglia, valutando le aspettative di tutti, rispettando i desideri di ciascuno, disposti anche a farsi indietro per favorire ciò che desidera laltro. La domenica giorno del Signore Anche il tempo libero dal lavoro è stato voluto da Dio. In principio il sabato era il giorno in cui ci si fermava a godere del lavoro svolto, dedicandosi alla scoperta del vero e giusto valore di ogni cosa. Oggi il giorno di riposo ha assunto un significato ancora più grande: è la domenica, il giorno della Resurrezione del Signore. Per la famiglia questo è il giorno in cui si incontra il Signore. Abbiamo appena detto che il fine settimana è carico di aspettative; questo rischia di far passare in secondo piano anche la partecipazione alla santa Messa. È bene invece che questa sia il centro di tutta la giornata qualsiasi siano le attività: svago, riposo... Il tempo del volontariato Per chi ha questa possibilità, il tempo libero è anche il temo da dedicare al volontariato nella propria parrocchia o nelle mille associazioni che promuovono cause per luomo: ammalati, bambini e ragazzi, anziani, disabili... Questa scelta va fatta con la propria famiglia perché non sia un tempo sottratto ai familiari o una fuga dalle proprie responsabilità verso di loro, ma sia una scelta familiare di uscire dalla propria casa per dedicarsi agli altri. La scuola Spesso linflusso della scuola per il futuro dei figli è determinante. I genitori devono evitare che ad essa venga delegata incondizionatamente la formazione e leducazione dei loro figli. Ecco perché è quanto mai necessaria la presenza attiva dei genitori nella scuola attraverso gli organismi di partecipazione in cui si può migliorare la scuola. (4) VII - Non rubare Questo comandamento, con tutte le tangentopoli di questi anni, sembrerebbe andare per la maggiore. Ma anche in questo caso, dal punto di vista delleducazione alla fede, è necessario far riscoprire le motivazioni profonde che stanno dietro. Non rubare non vuol dire non portare via la roba degli altri; questo è scontato e ogni uomo ne avverte limportanza. Noi dobbiamo ricollegare il comandamento al significato primo, e cioè che la terra è di Dio, che noi siamo di Dio. Non basta non sottrarre agli altri quello che hanno: bisogna fare in modo che tutti abbiano quello che è giusto avere. Il nostro tempo, non è nostro, è di Dio. Così come le nostre capacità. Dico spesso, per esempio, agli studenti, che lintelligenza, la capacità di apprendere, non è loro ma di Dio. Se non studiano, se non si preparano, rubano agli altri qualcosa. La nostra capacità di amare, i nostri sentimenti, sono di Dio; se noi li teniamo per noi e non li investiamo per coloro che hanno bisogno, rubiamo. E Gesù? Gesù non si è accontentato di non andare a rubare nelle case, ma ha dato tutto il suo tempo, tutto se stesso alla gente che aveva bisogno: il conforto a chi era nel dolore, la salute a chi era malato, il perdono a chi aveva sbagliato, Iospitalità a chi era emarginato. Non aveva più nemmeno il tempo di mangiare, come dice il Vangelo (Mc 6, 30-32). E noi cristiani? Dobbiamo ritenerci dei ladri fino a quando, per aiutare gli altri, non avremo nemmeno il tempo di mangiare. Bisogna avere il coraggio di capire che anche allinterno delle nostre comunità cristiane ci sono dei ladri; molti credenti, infatti, quando hanno fatto la loro devozione, le loro preghiere, e qualche elemosina sul portone della Chiesa si sentono a posto. Non è così! Per non rubare dobbiamo donarci agli altri. Donare un po del nostro tempo, un sorriso una parola buona... Perché noi siamo di Dio, e se siamo di Dio dobbiamo essere di tutti. È importante, poi, non dimenticare lammonimento di Gesù a coloro che rubano agli altri il Regno dei Cieli: "Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!" (Lc 11, 46). Come dire: "Guai a voi che predicate bene e poi mettete il popolo nelle condizioni di non poter camminare su quella strada". Bisogna stare attenti a non rubare la possibilità di aderire alla fede. I cristiani, ed i sacerdoti in primo luogo, devono stare attenti a non educare alla fede in modo superficiale o sbagliato, a non proporre ai bambini una catechesi inadeguata, a non fare omelie incomprensibili per la gente, a imporre divieti e obblighi non giustificati, a offrire contro testimonianze clamorose... perché così fanno allontanare dalla fede, rubano la fede. E questo è il furto contro il quale Gesù è stato più deciso e determinato. Infine, bisogna far riflettere i fedeli che in confessione affermano tranquillamente: "Io non rubo" che viviamo in un pianeta in cui il 20% della popolazione possiede molto di più del necessario e il restante 80% ha difficoltà a mettere insieme pranzo e cena. Come si può essere tranquilli in coscienza? "Sì, ma cosa possiamo fare noi semplici cristiani?", si dirà. Intanto incominciamo a convincerci che la terra è di Dio e che quindi viviamo in una ingiustizia manifesta. Con questa convinzione "dentro", diminuiranno lo spreco, il lusso, il consumismo sfrenato. Occhio! Il vestito che abbiamo nellarmadio e che non adoperiamo, è un furto.
VIII - Non dire falsa testimonianza Nei Vangeli, molti sono gli episodi in cui Gesù discute e si scontra con i Farisei. La ragione è sempre la stessa: la loro falsità. I farisei non dicevano bugie ma avevano scambiato la legge di Dio con il loro modo meschino di vedere le cose. Avevano scambiato il bene con la facciata del bene: vestiti, riti, pratiche... A questa morale fatta di apparenze Gesù dice: "Il vostro parlare sia sì al sì e no al no. Il resto viene dal maligno" (Mt 5, 37). Oggi viviamo in una società dellapparenza in cui conta soprattutto la facciata mentre ciò che cè dietro viene nascosto. Tocca a noi cristiani riproporre con forza la verità sulla storia delluomo. Questo comandamento ci invita a dire alle donne che non accettano letà, alle ragazze che inseguono il sogno di finire su qualche copertina di giornale, a coloro che sono depressi perché non possono sfoggiare vestiti firmati, macchine sportive, ville al mare e in montagna... che la gioia e la bellezza della vita sono altrove. Non dire falsa testimonianza è il Comandamento del gusto per la verità e del coraggio di testimoniarla fino in fondo. Nellepoca del sondaggio, il pensiero della maggioranza - spesso fatta di persone totalmente incompetenti e facilmente influenzabili dai mass media - diventa legge. Contro tutto questo dobbiamo rimanere da soli. Non dire falsa testimonianza è anche libertà di criticare. Chi più di Gesù è stato critico? Ha criticato i farisei, i sadducei, gli scribi... La critica, infatti, se fatta per il bene altrui e mira a costruire e non a distruggere, non è peccato.
Avete fatto molto, per tanti
Domenica 4 maggio 2003. Lappuntamento con la Giornata nazionale di sensibilizzazione per il sostegno economico alla Chiesa tramite firma dellOtto per mille torna nelle 26.000 parrocchie italiane. Tutte sono chiamate a coinvolgere i fedeli, in unoccasione comune di partecipazione alla vita della Chiesa. La firma va vissuta non come gesto abituale, ma come una scelta consapevole, segno di comunione con le necessità quotidiane e missionarie di tante parrocchie, sacerdoti e fratelli da soccorrere, in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. Come firmare: Modalità di firma per la destinazione dellOtto per mille e di consegna per i diversi modelli fiscali-2003. Modello CUD 2003 Chi può firmare? Come scegliere? 2. Firmare anche nello spazio "Firma" posto nella certificazione sotto al riquadro riservato alla scelta per lOtto per mille. Quando e dove consegnare? 1. In una normale busta bianca chiusa, presso qualsiasi agenzia postale o sportello di banca. La busta deve recare nome, cognome, codice fiscale del contribuente e la dicitura "Scelta per la destinazione dellOtto per mille dellIrpef - Anno 2003". Il servizio di ricezione è gratuito. 2. Ad un intermediario fiscale abilitato alla trasmissione telematica (commercialisti, CAF). Gli intermediari hanno facoltà di accettare il CUD e possono chiedere un corrispettivo per il servizio. Modello 730 2003 Chi può firmare? Come scegliere? Quando e dove consegnare? 1. consegnare al proprio sostituto dimposta (datore di lavoro o ente pensionistico) entro il 30 aprile: chiudere la scheda 730/1 nella busta predisposta dal Ministero delle Finanze, oppure in una normale busta bianca con scritto nome, cognome, codice fiscale del dichiarante e la dicitura "Scelta per la destinazione dellOtto per mille dellIrpef - Anno 2003" 2. A un CAF entro il 31 maggio: il contribuente deve presentare al CAF la scheda 730/1 senza busta. Modello Unico 2003 Chi può firmare? Come scegliere? Quando e dove consegnare? 2. Per chi invece predispone da solo il modello, la consegna deve essere effettuata presso qualsiasi agenzia postale o sportello di banca, dal 2 maggio al 31 luglio, ovvero direttamente via internet entro il 31 ottobre.
Gli aggiornamenti sulla situazione finanziaria della Parrocchia Con riferimento allimpegno assunto informiamo i gentili lettori che la situazione finanziaria al 31 marzo 2003 è la seuente: Entrate I° trimestre 2003 (gennaio, febbraio, marzo) 61.398,76 Uscite I° trimestre 2003 (gennaio, febbraio, marzo) 94.750,53 Disavanzo I° trimestre 2003 (gennaio, febbraio, marzo) 33.351,77 Disavanzo al 31 dicembre 2002 (debito) 548.686,53 Disavanzo al 31 marzo 2003 (debito) 582.038,30
La Parrocchia di San Lorenzo in Verolanuova propongono Fede dalla memoria Incontri di "Catechesi attraverso l'arte" Programma
Gli incontri vogliono essere una forma particolare di catechesi per giovani e adulti Parteciperà il Coro San Lorenzo della Basilica di Verolanuova Struttura delle serate Per maggiori informazioni clicca qui |
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Centro di
Ascolto: 7 aprile
"Il Padre che è nei cieli sa di che cosa avete bisogno"
Continuando nellapprofondimento della Preghiera insegnataci da Gesù, in questo mese di aprile abbiamo approfondito la richiesta " Dacci oggi il nostro pane quotidiano": siamo stati invitati a fidarci del Signore come ci ricorda questo brano tratto dal Vangelo di Matteo, 25-33: Abbandonarsi alla Provvidenza Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere unora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così lerba del campo, che oggi cè e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si occupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. Ma cosa significa "dacci oggi il nostro pane quotidiano"? Il pane. Nella visione Biblica, lesperienza umana, oltre allo spirito sottolinea pure la dimensione del corpo. Per questo cè il riferimento al pane concreto. Il pane dal popolo di Israele era visto come un dono di Dio. Nostro*. Essenziale al nostro vivere. *Nostro perché dobbiamo procurarcelo noi. *Nostro perché è un bisogno condiviso da tutti. Quello necessario. Il pane necessario per la vita quotidiana, di ogni giorno. Dona a noi. Primo aspetto: è un dono di Dio. Secondo aspetto: a noi, mette in evidenza il senso comunitario della preghiera. Oggi. Non dobbiamo preoccuparci per il pane di domani perché come discepoli di Gesù siamo chiamati soprattutto ad annunciare il Regno di Dio, e la preoccupazione del "pane" non ci deve distogliere dalla nostra missione. La manna che raccoglievano gli ebrei serviva solo per un giorno, quella raccolta in più per il successivo marciva. Il pane di oggi ci porta a guardare al domani con la fiducia dei figli di Dio, non con la preoccupazione per il futuro: ci allena ad affrontare con fiducia nel Signore i momenti difficili della vita. Pane quotidiano, quello necessario, segno di amicizia con Dio e di condivisione fra gli uomini.
Proviamo a vivere il Vangelo Ascoltiamo questa testimonianza da un Centro di Ascolto della Diaconia S. Rocco: Come ogni Centro di Ascolto, il momento della condivisione inizia con la frase: "Tutto questo è molto difficile!!!" Come si fa a lasciare tutto, non possiamo "vendere" proprio tutto perché quasi tutto ciò che abbiamo è necessario per poter vivere una vita dignitosa, per poter stare al passo con i tempi, per essere indipendenti e non dover chiedere niente a nessuno... I segnali riportati sul foglietto ci hanno fatto riflettere: Quante preoccupazioni, quante tentazioni ci spingono dalla parte opposta a Dio. La nostra corsa per avere ciò che secondo noi è necessario ci toglie tempo per pensare a Dio, per aiutare gli altri e per parlare con gli altri. Quando poi una disgrazia ci tocca da vicino allora si ridimensiona tutto, allora forse le cose veramente necessarie sono altre. Ci siamo accorti che nonostante abbiamo molto, noi continuiamo a chiedere a Dio non solo il pane quotidiano ma anche qualcosa di più. Ci sono sorte anche altre domande: Con tutti questi divieti e pericoli, cosa devo fare allora domani quando mi sveglio ed inizio la mia giornata? Ma Dio sa veramente di quanto ho bisogno io? Abbiamo poca fiducia in Dio, ci manca il coraggio di affidarci totalmente a Lui e di staccarci un po dalle nostre cose ed allora non ci resta che pregare per noi che abbiamo partecipato a questo Centro di Ascolto, per la nostra comunità e soprattutto per la pace nel mondo. Grazie Gesù. Anche questa sera eri fra noi e con la tua Parola ci hai fermato un attimo e ci hai permesso di riflettere, di guardarci negli occhi alla fine e di vedere un po di cielo!!!
Concludendo: Nella nostra vita chiediamo il superfluo o il necessario, lessenziale? Lasciamoci provocare...: "Se ciascuno si tenesse solo ciò che gli serve per le normali necessità e lasciasse il superfluo agli indigenti, ricchezza e povertà scomparirebbero... Allaffamato spetta il pane che si spreca nella tua casa. Allo scalzo spettano le scarpe che ammuffiscono sotto il tuo letto. Al nudo spettano le vesti che sono nel tuo baule. AI misero spetta il denaro che si svaluta nella tua cassaforte..." Per aiutarci a chiedere a Dio lessenziale che ci aiuta a costruire la nostra vita solo su di Lui mettendola al seguito del suo Regno, vi proponiamo un piccolo test. Tra i segnali stradali che ora riportiamo, che si riferiscono ad alcuni brani di Vangelo, quale vi sembra il più utile da rispettare per rivolgerci a Dio con purezza di cuore dicendo: "Dacci oggi il nostro pane quotidiano"?
Di fronte al dono dei 5 Nuovi Misteri della Luce, diverse persone si sono chieste se era proprio necessaria questa aggiunta: "Non bastavano i 15 già esistenti?" Se preghiamo meccanicamente è difficile trovare il senso del dono ricevuto, ma se la preghiera è vissuta come unoccasione per stare con il Signore, per ricaricarci di Lui, allora, non possiamo che gioire e ringraziare per questo dono. Infatti contemplando i Misteri della Luce siamo invitati a prendere coscienza che noi siamo chiamati a passare dalle tenebre alla luce, a vivere da figli della luce, a produrre "il frutto della luce che consiste in ogni bontà, giustizia e verità (Ef 5, 9)". "Se camminiamo nella luce, come egli è nella luce - conclude la prima Lettera di Giovanni - siamo in comunione gli uni con gli altri" (1 Giov. 1, 7). La Missione di Gesù diventa la nostra missione. La Luce che splende sul suo volto deve splendere anche sul volto della Chiesa che gli fa da specchio. Lui presente in mezzo a noi continua ad essere luce che illumina ogni uomo che viene nel mondo. Dal Convegno diocesano delle Scuole di Vita Familiare
Una felice esperienza Tema: Liberiamo Peter Pan... Oggi, 30 marzo 2003, cè grande fermento allOratorio di Chiesanuova: arrivano da varie parti della provincia i ragazzi e le ragazze delle Scuole di Vita Familiare per il loro Convegno annuale. Ci sono anche quelli di Verolanuova (pochi ma buoni) con gli animatori. Questanno hanno unimportante missione da compiere e la parola dordine è: "Liberiamo Peter Pan". Per chi non lo sapesse Peter Pan è un personaggio inventato, che non vuol crescere, non vuole diventare adulto, ma rimanere sempre bambino. Per questo fugge via dalla mamma e va a vivere nellisola che non cè. Ideatrice e regista dellincontro è la dott.sa Mariafranca Sacristani Mottinelli, che ci presenta un Peter Pan incatenato e lo intervista. Dalle sue risposte comprendiamo che scappa dai suoi problemi perché non li vuole affrontare e perché non vuole assumersi delle responsabilità. I ragazzi vengono poi divisi in gruppi per fasce detà e vengono date loro delle domande su cui riflettere e discutere; dovranno infine farne una sintesi ed illustrarla su un cartellone. Tutti si sono impegnati seriamente ed i loro lavori, commentati di volta in volta dalla dott.sa Mariafranca, hanno dimostrato maturità, responsabilità e voglia di affrontare i problemi tipici delladolescenza: desiderio di autonomia e consapevolezza di essere ancora dipendenti. La conclusione della dott.sa Mariafranca ci ha fatto capire che ognuno di noi non è mai completamente autonomo e che, per crescere, deve mettersi in relazione con gli altri. La dipendenza dalle persone che amiamo e che ci amano non è un peso, ma un vero aiuto a crescere... e non si finisce mai di crescere. Intesa in questo modo la nostra dipendenza da Dio, che ci ama infinitamente e che ha un progetto per ognuno di noi, diventa una cosa stupenda. Il momento più intenso e commovente di tutta la giornata è stata la conclusione: una messa seguita dai ragazzi con un raccoglimento eccezionale. Non so se siamo riusciti a liberare il Peter Pan, soprattutto quello che è dentro di noi, di sicuro abbiamo sperimentato la gioia di stare insieme. Arrivederci al prossimo incontro.
E... state... con noi
Unocchiata alle attività estive Carissimi ragazzi, certo che il tempo vola! Sembrava ieri quando, entrando in Oratorio, guardavo il Presepio Vivente che animava non solo qualche pomeriggio ma quasi lintero avvento. Eccoci catapultati già dopo Pasqua, ed è tempo di programmi; sì perché stanno per partire nuove proposte. Subito dopo la scuola prenderanno vita i turni del campo estivo, questanno suddiviso in 4 turni. È mio desiderio favorire il più possibile unesperienza - seppur limitata nel tempo - ai ragazzi della 4a elementare che, insieme agli amici di 5a formeranno il Primo Turno ... è meglio che vi faccia uno schemino: 1° turno dal 23 giugno al 30 giugno: per le classi di 4a e 5a elementare 2° turno dal 30 giugno al 12 luglio (è possibile lo slittamento di un giorno finale): per le classi di 1a e 2a media 3° turno dal 22 luglio al 3 agosto: per la 3a media, la 1a e 2a superiore 4° turno dal 4 al 16 agosto: dalla 3a superiore in poi Per qualsiasi problema o disguido - visto che di cose se ne sono dette tante e forse troppe - fatemi sapere personalmente voi stessi o tramite i vostri genitori. E ora veniamo alle New Entry: il primo e il secondo turno saranno vissuti nella casa vacanze di Temù, a pochi passi da Ponte di Legno. È una casa attrezzata, messa completamente a nuovo, con un campo di calcio esclusivamente nostro. Permette delle buone escursioni (da quella facile facile, a quella un po più impegnativa) ed ha al suo interno un servizio esistente di cucina. Può accogliere un massimo di 100 posti, ma chiuderò le iscrizioni per un massimo di 60 ragazzi. Il terzo turno salperà alla volta di Campolaro, una casa in provincia di Cividate Camuno, immersa nel verde, per un vero periodo di amicizia, lontano da TV e da bar, a contatto con la natura e con Dio. Lì sono stupendi i momenti attorno al fuoco, prima della nanna. Anche qui accoglierò un massimo di 60 iscritti. Il quarto turno è quello ancora in costruzione. Sto pensando di vivere unesperienza intensa verso Assisi, per passare gli ultimi 2 giorni al mare, magari presso la colonia Leone XIII, la famosa casa di Cesenatico, di proprietà della diocesi di Brescia. Ma don...Chi può venire al Camposcuola? Tutti quelli che questanno hanno partecipato al Catechismo e alle catechesi. Come per gli altri anni lesperienza è aperta solo ai verolesi. Per ogni chiarimento, per la quota discrizione, per la data delle iscrizioni... vi verrà consegnato al catechismo lapposito depliant. Stavolta vi ho parlato del Campo estivo... La prossima vi dirò del Grest (che sarà dal 27 agosto al 14 settembre) Ciao e a presto. Il vostro don Valentino Eccoci di nuovo qui per ricordarvi le date in cui si esibiranno i fantastici bambini di "Stassera debutto" 1 giugno ore 20.45 7 giugno ore 20.45 15 giugno ore 15.00 11 luglio ore 21.00 Vi aspettiamo numerosi e "caldi" come sempre!! Briciole francescane Il Signore vi dia pace!
Oggi sentiamo molto parlare di guerra preventiva, ecco un esempio di come Francesco "combatteva le sue guerre preventive". I ladroni convertiti In un eremitaggio situato sopra Borgo San Sepolcro venivano ogni tanto certi ladroni a domandare del pane. Costoro stavano appiattati nelle folte selve di quella contrada e talora ne uscivano, e si appostavano lungo le strade per derubare i passanti. Per questo motivo alcuni frati delleremo dicevano: "Non è bene dare lelemosina a costoro, che sono dei ladroni e fanno tanto male alla gente". Altri, considerando che i briganti venivano a elemosinare umilmente, sospinti da grande necessità, davano loro qualche volta del pane, sempre esortandoli a cambiare vita e a fare penitenza. Ed ecco giungere in quel romitorio Francesco. I frati gli esposero il loro dilemma, dovevano donare il pane a quei malviventi? Rispose il Santo: "Se farete quello che vi suggerisco, ho fiducia nel Signore che riuscirete a conquistare quelle anime. Andate, acquistate del buon pane e del buon vino, portate le provviste ai briganti nella selva dove stanno rintanati e gridate: Fratelli ladroni, venite da noi! Siamo i frati, e vi portiamo del buon pane e del buon vino. Quelli accetteranno allistante. Voi allora stendete una tovaglia per terra, disponete sopra i pani e il vino, e serviteli con rispetto e buon umore. Finito che abbiano di mangiare, proporrete loro le parole del Signore. Chiuderete lesortazione chiedendo loro, per amor di Dio, un primo piacere, e cioè che vi promettano di non percuotere o comunque maltrattare le persone. Giacché, se esigete da loro tutto in una volta, non vi starebbero a sentire. Ma così, toccati dal rispetto e affetto che dimostrate, ve lo prometteranno senzaltro. E il giorno successivo tornate da loro, e in premio della buona promessa fattavi, aggiungete delle uova e del cacio; portate ogni cosa ai briganti e serviteli. Dopo il pasto direte: "Perché starvene qui tutto il giorno, a morire di fame e a patire stenti, a ordire tanti danni nellintenzione e nel fatto, a causa dei quali rischiate la perdizione dellanima, se non vi ravvedete? Meglio è servire il Signore, e Lui in questa vita vi provvederà il necessario e alla fine salverà le vostre anime". E il Signore, nella sua misericordia, ispirerà i ladroni a mutar vita". Si mossero i frati e fecero ogni cosa come aveva suggerito Francesco. I ladroni, per la misericordia e grazia che Dio fece scendere su di loro, ascoltarono ed eseguirono punto per punto le richieste espresse loro dai frati. Molto più, per laffabilità e lamicizia data loro dai frati, alcuni di quei briganti entrarono nellOrdine, altri si convertirono a penitenza, promettendo nelle mani dei frati che dallora in poi non avrebbero più perpetrato quei mali e sarebbero vissuti con il lavoro delle loro mani. Verola Missionaria
La lotta di ogni giorno Larcivescovo di San Salvador, Romero, diceva: "Chi tocca lidolo muore!". Un giorno di primavera, a Korogocho, un boato spaventoso ha sventrato gli uffici del Kituo Cha Sheria, il Centro di Assistenza Legale dove lavorano alcuni avvocati che difendono i diritti dei nostri poveri. Quel mattino, due persone sono entrate negli uffici del Kituo, hanno gambizzato con pistole a silenziatore i guardiani, poi hanno buttato una bomba che solo tecnici dellesercito saprebbero preparare. Era il quarto attentato nel giro di pochi mesi. Per noi è stato uno shock, poiché gli avvocati del Kituo difendono gratuitamente i poveri di Korogocho e preparano i paralegali, specie di difensori popolari che operano in baraccopoli. Sembra che alle radici di quella bomba ci sia il problema terra. E quella bomba è scoppiata anche dentro di noi, nel nostro cuore: ora sappiamo ciò che ci attende. "Non sai che la terra è il problema più scottante del Kenya, oggi? - mi dice il Chief, il responsabile civico della nostra zona - Sappi che i tuoi avvocati non ti salveranno dalle pallottole dei miei poliziotti". La terra è il problema numero uno del Kenya. E di Nairobi, forse una delle città più scandalose del mondo: secondo dati dellambasciata americana confermati dallo stesso sindaco, il sessanta per cento della popolazione, più di un milione e settecentomila persone, è "sardinizzata" nelluno per cento della terra disponibile in città. Mentre le bestie esotiche, nei parchi nazionali, sono trattate da signori per i casti occhi dei turisti! E questo uno per cento della terra non appartiene ai poveri, ma al governo. Il governo può livellare le circa cento baraccopoli di Nairobi quando e come vuole! Da poco abbiamo di nuovo sperimentato la durezza di questo regime: una porzione di Korogocho, il quartiere di Ngomongo, è stato spianato. Che sofferenza vedere migliaia di abitazioni distrutte nel giro di poche ore! È incredibile che il governo non possa cedere ai poveri luno per cento della terra. Al contrario: sembra che il suolo sia stato lottizzato a vantaggio di gente che ha i soldi, con lobiettivo di cacciare i poveri e mandarli più in là. Questo è leterno destino dei poveri: sono sempre "più in là", perché sono poveri. Ma non è tutto: Iottanta per cento dei baraccati non possiede nemmeno le baracche. I poveri sono in affitto! E pagano, subendo uno sfruttamento pauroso. Ci sono pochi ricchi che, da questo giro, guadagnano un sacco di denaro. E rendono impossibile la solidarietà tra gli ultimi, divisi tra i pochi che possiedono la propria baracca, e i molti che vivono in affitto. Così, quando abbiamo deciso di portare in tribunale il caso Ngomongo, non ci siamo riusciti: la comunità si è spaccata tra proprietari e affittuari. Non si è potuti arrivare in Corte. Lunità tra i poveri non si costruisce in breve tempo! Né in Brasile, né in Sudafrica, né nelle Filippine, ho visto una situazione così assurda. Gli avvocati del Kituo tentano di combatterla. Jane Weru, responsabile del Centro, mi racconta: "La notte prima della bomba, ho sognato tre persone che dalla finestra ci sparavano addosso, mentre con te e gli avvocati parlavamo del problema della terra. Mi sono svegliato urlando". A mezzogiorno, la bomba. "E il velo del Tempio si squarciò in due": Gesù ha avuto la croce, la più crudele forma di deterrenza dell'Impero, Romero una scarica di pallottole in corpo, gli avvocati del Kituo una bomba. "Costi quel che costi - ripete Jane Weru - siamo decisi a continuare". Insieme agli avvocati e ad altri specialisti ci ritroviamo ora una volta al mese, fuori da Korogocho, per cercare piste da percorrere. Il nostro scopo è riuscire ad ottenere la terra, il che risolverebbe però solo una parte del problema: saremmo sempre nelle mani dei proprietari delle baracche. E la nostra lotta finirebbe per trasformarsi in una battaglia a vantaggio dei ricchi. Vogliamo allora il Land Community Trust, un atto del governo che affidi per legge la terra alla comunità di Korogocho. Certo, oggi i poveri non sarebbero capaci di organizzare e coordinare la suddivisione e lamministrazione di tutta la terra: ma inizieremo a lottare per questa nuova consapevolezza. Perché i poveri vogliono vivere! È un sogno, ma noi continuiamo a sognare nella profonda convinzione che Dio è fedele, che Dio è il Dio della gente del Mukuru, delle ragazze dellUdada, dei giovani deviati del Kindugu, dei bambini di strada, dei malati di Aids. È il loro Dio! È il Dio della vittima del Golgota! Verola sport Risultati delle partite giocate dal Cadignano, del Gruppo Sportivo Verolese, militante in Terza Categoria. Girone di ritorno:
Posizione in Classifica Generale della squadra: Terza Categoria: 9° posto con 35 punti.
Le poesie di Rosetta
Il tempo passa. La figura della mamma che vive con noi e si è presa cura anche dei nostri figli si fa sempre più gracile, sottile. Viene da pensare, con dolcezza e gratitudine, a quel tramonto luminoso come perla cui tutti ci avviamo e che dovrebbe recare pace a tutte le mamme che hanno fatto della loro vita unofferta di bene. Perle
Verso il XV anno Introduzione - Il 4 aprile 2003 si è concluso il XIV anno accademico, un anno importante per vari motivi: per il nuovo primato delle iscrizioni, per la lunga durata, superiore a quella degli anni precedenti, per la presenza di validi relatori provenienti da Università diverse che ci hanno onorato con i loro interventi, esprimendoci la soddisfazione per essere stati tra noi ed assicurandoci la loro disponibilità per il futuro. E stata molto gradita la visita, breve ma significativa, del dr. De Giuli, presidente della Commissione Cultura della Provincia di Brescia, il quale si è complimentato per questo raro esempio di iniziativa culturale, seguita da così numerosi associati. Uniniziativa culturale di qualità, se la notorietà si è rapidamente diffusa nei paesi vicini, se altri comuni hanno tentato di imitarla, se è stata scelta da Associazioni e scrittori prestigiosi per presentare le loro opere (ci riferiamo ai Lions Club "Bassa Bresciana", alla Fondazione Civiltà Bresciana, ai vari Bonomi, Bernardelli Curuz, Zana, Moroni, Valzelli ed altri). Il merito di ciò spetta indubbiamente al Presidente, M° Bonera, che con intelligenza, sensibilità e capacità organizzativa ha guidato il nostro gruppo nelle scelte e nelle decisioni. Informazioni - Per la prima volta nella storia dellUniversità Aperta, cioè da quando essa ha aperto i battenti nel 1990, è avvenuto un fatto straordinario: Lelezione del nuovo Gruppo Dirigente da affiancare al gruppo Promotore per il prossimo triennio 2003/2006. Un fatto che segna una svolta importante, in quanto si passa dall"Era dei chiamati" dal Gruppo Promotore a quella degli "eletti" dai Soci, per dare un volto più limpido e trasparente a questa istituzione di cui Verolanuova potrà sempre ed a lungo vantarsi ed essere fiera. Il consenso e lapprezzamento non sono mancati e non mancheranno, proprio perché lUniversità Aperta è unassociazione nella quale si vivono ideali comuni e le stesse aspirazioni socio-culturali, dove letà non conta, dove la politica è sconosciuta, dove tutti hanno pari dignità, dove senti lamicizia di chi ti siede accanto, dove rimane in soffitta ogni ambizione personale. E un patrimonio ideale che non deve andare disperso e tutte dipenderà da una volontà costante, dallo spirito di sacrificio, dal desiderio di donare, senza prevaricazione alcuna. Auguri, dunque, al nuovo G.D. che si riunirà il prossimo settembre per lassegnazione degli incarichi e per la programmazione delle attività. Non possiamo però tacere il grande vuoto che, purtroppo, si è creato nel G.D. uscente: la prof.ssa Franca Vergine, che ne ha fatto parte per tre anni e ha dato il meglio di se in sapere, intelligenza, saggezza e volontà, ci ha lasciati per sempre lo scorso mese di gennaio. Ci sentiamo orfani di lei, ma osiamo pensarla sorridente, con il suo sguardo benevolo rivolto alla nostra Università per la quale ha dato tanto finché la salute glielha concesso. Inoltre, tra il G.P. dobbiamo registrare con rammarico il ritiro della sig. Preside prof.ssa Maria Bonanomi. La sua presenza ci ha onorato fin dalla nascita dellU., in quanto cofondatrice della stessa, e ponderati sono stati i suoi consigli, sempre ben e saggiamente indirizzati nelle più importanti decisioni. A lei va tutta la nostra riconoscenza con lassicurazione che il suo nome rimarrà sempre e comunque iscritto "ad honorem" tra quelli del G.D. Ringraziamenti - Anno, anche questo, che ha potuto beneficiare del pieno appoggio della Amministrazione Comunale che, assieme al contributo finanziario, ci ha messo a disposizione lauditorium con luce e riscaldamento e ci ha consentito luso dei sussidi didattici. Per questo allAmministrazione Comunale va tutto il nostro più caloroso e doveroso ringraziamento. Si ringrazia altresì il nostro prevosto, Mons. Luigi Corrini, che ci ha permesso di far conoscere le nostre iniziative attraverso il mensile di vita parrocchiale "LAngelo di Verola" e ha autorizzato il direttore di Radiobasilica, M° Tiziano Cervati,a fare altrettanto. Un grazie particolare, poi, al bibliotecario, rag. Sergio Amighetti, per la sua sempre pronta e generosa disponibilità. Dati statistici - Questanno abbiamo avuto n° 153 iscrizioni, di cui 27 uomini e 126 donne, provenienti dai seguenti paesi: 104 da Verolanuova - 20 da Pontevico - 8 da Manerbio - 8 da Quinzano dOglio - 4 da Verolavecchia - 2 da Pralboino - 1 da Borgo San Giacomo - 1 da Corzano - 1 da San Paolo - 1 da Barbariga - 1 da San Gervasio - 1 da Corte de Cortesi - 1 da Bordolano Sono state effettuate numerose uscite, ben 7, per conoscere località di interesse storico-culturale o visitare mostre. Ricordiamo:
Enrica De Angeli
Ritorna un atteso appuntamento
Avrà luogo, il prossimo sabato 17 maggio, la Rassegna "Cori in Primavera" organizzata, come sempre, dal locale coro "Virola Alghise" diretto dalla Ma Elena Allegretti Camerini. La manifestazione, che giunge questanno alla XV edizione, si svolgerà, tempo permettendo, nel giardino antistante il Palazzo Comunale e, in caso di pioggia, nellauditorium della Biblioteca Comunale. Oltre al nostro che darà il via alla rassegna, interverranno i cori: "La Clape" di Cervignano del Friuli (UD) e "Montenero" di Ponte dellOlio (PC). Sarà, come nelle edizioni precedenti, una serata di sicuro interesse e grande godimento per gli appassionati del bel canto. Intanto il coro "Virola Alghise" ha rinnovato recentemente il Comitato Direttivo per il triennio 2003-2005. Dopo democratiche elezioni sono stati chiamati a farne parte i signori: Amighetti Franco confermato, per la seconda volta, nella carica di Presidente; Mosca Carlo Vice Presidente; Scartapacchio Giuseppe, confermato nella carica di Segretario; Diterlizzi Michele, Aiuto segretario e Cattina Fausto con lincarico di Tesoriere. A tutti i componenti il rinnovato Comitato "LAngelo di Verola" augura buon lavoro ed auspica un grande successo per la XV Rassegna del Prossimo maggio. (r.b.) |
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Mesi di aprile e maggio Le acli ci sono e ci puoi essere anche tu. Il patronato acli a Verolanuova ti offre tanti servizi utili a te stesso e ai tuoi familiari.Rivolgiti al nostro ufficio in via Dante 13, il giovedi dalle ore 8.30 alle 12.30, troverai cordialità e competenza per qualsiasi risoluzione dei tuoi problemi. La nostra onestà è al servizio di tutti. Tel. 030 932174
Questo ed altro tu puoi trovare Circolo ACLI Verolanuova Gruppo Anziani Lavoratori dAzienda
La rottamazione, e poi...
Nel mese di marzo 2003 la OCEAN S.p.A. dopo diverse vicissitudini, è stata finalmente salvata. Questa è la cosa più importante per chi lavora allinterno, ma anche per i familiari dei dipendenti che ora si sentono più tranquilli e fiduciosi per lavvenire, considerando anche lincremento dellindotto collegato a questa ripresa produttiva. Sicuramente è una nota positiva e rilevante, un po meno per i lavoratori anziani. In questi giorni, in seguito agli accordi presi con la nuova società BRANDT ITALIA S.p.A. del gruppo Israeliano ELCO, sto assistendo alluscita silenziosa del personale che ha contribuito al buon successo dellOCEAN S.p.A. e sinceramente vivo una nostalgica e triste situazione pensando ad una dipartita così forzata ma necessaria. Purtroppo per il rilancio della fabbrica, che si spera sia duraturo e sano essi devono essere allontanati come dei lebbrosi e messi forzatamente in prepensionamento, per salvare il salvabile. Pensare, che otto anni fa (1995) con la prima festa del Gruppo Lavoratori Anziani dovevano essere desempio per i "nuovi" giovani lavoratori perché con il fardello desperienza acquisita nel tempo, la loro presenza era significativa e importante, serviva a mantenere vivo un buon equilibrio sociale che migliorava il rapporto tra la proprietà e le maestranze. Peccato che la società che ci ha generato non sempre ci considera, anzi il sacrificio degli innocenti si è compiuto, largo ai giovani... la fabbrica è salva e può proseguire. Mi auguro che nel tempo non diventi una cattedrale nel deserto. Giuliano Baronio
"Chiedete e vi sarà dato..." Ogni anno richiediamo materiale e documentazione agli Uffici di promozione Turistica delle Regioni italiane: alberghi, ostelli italiani ed esteri, campeggi, itinerari consigliati, mappe e guide delle città più richieste. Riceviamo quindi gratuitamente materiale utile per le vacanze e per il tempo libero ...e lo mettiamo a disposizione di TUTTI. Su richiesta degli utenti possiamo chiedere e ricevere materiale turistico anche dagli Enti Turistici dei Paesi Esteri. Sono a disposizione per la consultazione anche le riviste TUTTOTURISMO e ITINERARI. "Guida allUniversità" Per gli studenti delle superiori che intendono completare la propria formazione e prepararsi al futuro professionale attraverso un percorso di studi nellUniversità, (o in uno degli altri ambiti dellistruzione superiore), è a disposizione presso lInformagiovani la guida "Università e Professioni 2002/2003", predisposta dal Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca. La guida si può ritirare gratuitamente. "Servizio volontario europeo" LUnione Europea sostiene le opportunità di educazione non-formale per i giovani attraverso il volontariato transnazionale. Il progetto SVE permette ai ragazzi tra i 18 e i 25 anni di svolgere attività di volontariato in unaltra nazione, per un periodo compreso tra i 6 e i 12 mesi. I settori in cui è possibile svolgere questo progetto sono molteplici, ne cito alcuni a titolo di esempio: arte e cultura, ambiente, ragazzi e bambini, esclusione sociale, politiche giovanili, disabili, ecc. È unesperienza impegnativa, ma sicuramente interessante. Il mondo in cui viviamo offre molteplici opportunità: ragazzi non lascatevele scappare!!! Al ritorno dal servizio SVE la valigia è più pesante: più indipendenza e capacità di adattamento, qualche sorriso in più, tante emozioni diverse, tanti amici sparsi per il mondo... Ma è anche più leggera: meno pregiudizi, meno chiusura nei confronti degli altri, meno difficoltà nel parlare unaltra lingua, meno difficoltà nel trovare lavoro... Per svolgere un progetto SVE è necessario contattare unorganizzazione di invio che si occuperà di ricercare un progetto che corrisponda alle esigenze del candidato, e del progetto. Se sei interessato, o vuoi almeno saperne di più, tutti i primi giovedì di ogni mese, dalle 14.30 alle 16.30, si terrà un incontro formativo sul programma SVE. Lincontro è gratuito e si terrà presso la Cooperativa Tempolibero, via Spalto San Marco, 37/bis a Brescia - tel. 0302808350. Questultima è lorganizzazione di invio più vicina. l.b. Turni domenicali di guardia farmaceutica
N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nellelenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00. Servizio Sanitario (soltanto nei casi di urgenza e di emergenza): 118 Gruppo Verolese Volontari del Soccorso: 030 936 1 662 (via Grimani) Problemi con le droghe?: 030 993 7 210 Alcolisti in trattamento: 030 931019 oppure 030 93 22 45 Vigili del Fuoco: 030 93 10 27 Carabinieri - Pronto intervento: 112 N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00. Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì. Per i collaboratori de "LAngelo di Verola" Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 16 maggio. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati. La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino. LA REDAZIONE (a cura di errebi)
Il Pensiero
...e il proverbio del mese: La Santa del mese La "Risposta" Indica la solitudine sdegnosa e aristocratica di chi si astrae dalla realtà per chiudersi nella contemplazione del suo mondo interiore. È unespressione biblica che si trova nel Cantico dei Cantici:
collum tuum sicut turris eburnea; oculi tui sicut piscinae in Hesebon (il tuo collo è una
torre davorio, i tuoi occhi vasche di Hesebon). Fu riferita poi alla Madonna, che
nelle litanie del Rosario è chiamata Turris eburnea. Più ampiamente, lepiteto si
attribuisce ad una donna di decisa inavvicinabilità. Antico proverbio cinese Un minuto con don Primo
Sentendosi chiamata da Dio a liberare la Francia occupata dagli Inglesi, a soli 17 anni Giovanna dArco ottenne di poter cavalcare alla testa dellesercito che scacciò gli invasori dalla città di Orléans. Due anni più tardi, però, finita nelle mani degli Inglesi, la giovane fu condannata al rogo come "scomunicata ed eretica".
Arrigo Boito aveva letto il libretto de "La Bohème", scritto da Giacosa e Illica, prima che fosse terminato: consigliò allora a Puccini di non musicarlo, poiché secondo lui non avrebbe avuto successo. In verità, lopera presentata nel 1896 con la direzione del giovane Toscanini, ebbe inizialmente unaccoglienza piuttosto tiepida, ma ben presto si rivelò un autentico trionfo. In seguito Boito commentò: "Difficile mestiere, quello di profeta!".
Sul finire del 500, furono di moda in tutta Europa i "tondi di San Giovanni", i larghi colletti rotondi confezionati con tela bianca. Erano chiamati in quel modo perché facevano pensare ad un piatto con una testa sopra, proprio come quella mozzata di san Giovanni Battista che venne presentata su un piatto a Salomè durante il banchetto dErode.
Quando, nel 1506, Papa Giulio II gli affidò la decorazione della volta della Cappella Sistina, Michelangelo provò una cocente delusione: il sommo artista pensava infatti che il Pontefice gli avrebbe finalmente commissionato il proprio sepolcro, come da tempo gli aveva promesso. Tentò perciò con tutti i mezzi di convincerlo ad affidare ad altri quellopera, dicendogli che lui era uno scultore, e non un pittore, e che non conosceva la tecnica dellaffresco. Giulio II si dimostrò però irremovibile: fu così che Michelangelo si vide costretto a cedere, e a realizzare contro la propria volontà uno fra i massimi capolavori dellarte di tutti i tempi.
Nel 500, i magistrati francesi erano soggetti a una disciplina ferrea. Sotto pena dammenda destate dovevano trovarsi in tribunale alle 6.00 del mattino e dinverno alle 6.30, poiché prima delle udienze erano tenuti ad ascoltare la Messa celebrata nel Palazzo di Giustizia. Severi regolamenti fissavano inoltre la foggia, il colore e lampiezza delle loro vesti; fra laltro, le calze e le scarpe non potevano essere altro che nere. Un solo mezzo di locomozione era loro consentito: una mula.
Lettera ai 18enni (e oltre...)
Da questanno hai raggiunto la maggiore età, ti senti grande, maturo, maggiorenne, forse con troppe responsabilità, tutte da un giorno allaltro; non importa, rimboccati le maniche e dimostra che ce la fai che non hai paura del futuro. Ti offriamo unoccasione per dimostrare subito il tuo coraggio e la tua sensibilità, lo puoi fare da adesso, puoi diventare anche tu un Donatore di sangue. Come fare? Come funziona? A Verolanuova ci sono più di 300 donatori di sangue, sicuramente conosci almeno uno dei nostri soci, rivolgiti a lui, oppure vieni a trovarci nella nostra sede in via Castello il venerdì alle 20.30 o il lunedì alle 18.30, troverai persone che sapranno rispondere alle tue domande; se poi ti convincerai sarai il benvenuto nella tua Avis, in caso contrario sarai comunque ringraziato per il tuo interessamento e in futuro chissà... ti aspettiamo! Battista Vigna Tantissimi auguri alla nonna Felicita Ruggeri ved. Migliorarti che lo scorso 24 marzo, ha raggiunto le 99 primavere. Festeggiata dai suoi 6 figli, generi e nuore, nipoti e pronipoti. Di nuovo auguri di tanta serenità.
Buon compleanno a nonno Luigi Monteverdi che il prossimo 31 maggio festeggerà le sue 90 primavere insieme ai suoi cari: figli, nuora, generi, nipoti, pronipoti e fratelli. A lui laugurio di continuare così, offrendo con la sua vita un esemplare modello di forza interiore e profonda cristianità, a tutti coloro che gli sono vicini, linvito a perseverare in questa opera di solidarietà che li fa strumento damore; al Signore la preghiera che ci illumini tutti anche attraverso questi piccoli grandi segni quotidiani della Grazia Divina. Radiobasilica di Verolanuova
Radiobasilica trasmette tutte le celebrazioni liturgiche dalla Basilica di San Lorenzo in Verolanuova Tra gli altri programmi vi ricordiamo:
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