L'Angelo di Verola
Mensile di Vita Parrocchiale - Anno XXVI n°
1 Gennaio 2001
Inserto:
Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Giovanni Gritti
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati
MESSAGGIO
DI SUA SANTITA'
GIOVANNI PAOLO II
PER LA CELEBRAZIONE DELLA GIORNATA
MONDIALE DELLA PACE
SOMMARIO |
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3 Caro Angelo (D. L. Corrini) 6 Calendario liturgico 11 Giornata per la Vita 13 Giornata Mondiale della Pace (M. Nicolais) 16 Festa della Beata Paola Gambara 17 Settimana per l'Unità dei Cristiani 19 Ogni mese...una preghiera (D. Giovanni) 20 Solidarietà verso i sacerdoti 22 Ai fidanzati... (Zone Pastorali) vita parrocchiale 24 Centri di Ascolto dagli Oratori 36 Il Giubileo è finito..anzi continua (Don
Giovanni) |
le nostre rubriche 40 Verola
missionaria (Gr. Conoscerci) varie - cronaca 46 Nel sonno dei pensieri (R. Mor) |
la parola del Prevosto Caro Angelo, tanti auguri e grazie Nel mese di dicembre lAngelo di Verola ha bussato alla porta ed è entrato nelle case, con discrezione, secondo lo stile di sempre: lo ha fatto per la duecentocinquantesima volta. Nel venticinquesimo compleanno. Non aveva pretese quando venne alla luce, ma solo un grande desiderio: essere al servizio dei verolesi e degli amici. Si era prefisso di arrivare puntualmente in ogni famiglia. La stragrande maggioranza, dapprima scettica, gli ha fatto poi buona accoglienza e lui, lAngelo, non ha mai mancato lappuntamento. Anche se qualche porta gli è stata chiusa non si è perso danimo, sapeva che in moltissime case era il benvenuto. Metteva in conto anche il rischio di vita breve, magari solo qualche apparizione, ma subito ha incontrato simpatia e larga ospitalità. Per strada poi ha incrociato tanti amici che lo hanno aiutato a camminare e anche a volare. Un Angelo, infatti, deve sapere anche volare perché ha mansioni da svolgere anche quando mancano strade e sentieri. Ha cercato di essere la voce anche di chi non ha voce: quelli che vengono alla vita e si presentano alla comunità; quelli che per amore decidono di vivere insieme per sempre e vogliono partecipare ai fratelli il loro progetto di vita; coloro che sono passati alla Casa del Padre ed intendono assicurare della loro presenza vigile la famiglia parrocchiale in cui hanno vissuto la loro vicenda terrena. LAngelo ha cercato anche di leggere, per tutti, nei fatti, i segni dove Dio si manifesta e quindi interroga, e talora in questo sevizio ha rischiato di essere impertinente. Ha frugato nei cassetti cercando fogli ingialliti dal tempo per mettere a disposizione di tutti lopportunità di conoscere meglio noi stessi attraverso le vicende del passato. Non ha mancato di aprire orizzonti e dilatare gli spazi del cuore e della mente a dimensioni universali: lui dallalto del suo osservatorio, in posizione geostazionaria, ha potuto cogliere le voci e gli avvenimenti del mondo e li ha fatti piovere poi nelle nostre case. Grazie, caro Angelo, per la fedeltà ai tuoi appuntamenti, per la discrezione del tuo servizio, per le tue provocazioni che ci hanno aiutato a curare il dolce male dellindividualismo. Grazie per il richiamo al fruire della tradizione da dove viene lacqua che scaturisce dalle fonti del nostro vivere. Grazie per le gioie e i dolori che non sono stati solo bene e croci di qualcuno, ma tramite tuo si sono fatte condivisione e la comunità ha potuto così crescere come famiglia di Dio. * * * Ed ora lAngelo, da giovane venticinquenne educato e gentile, sente il dovere di ringraziare la grande famiglia che gli ha dato vita, lha accolto, lha aiutato a crescere. Grazie - dice lAngelo - a chi mi ha assistito dalla nascita e non mi ha più lasciato. Grazie a chi mi ha dato occhi per vedere, orecchi per sentire, voce per parlare. Ancora grazie ai tanti amici che mi hanno incontrato per strada e quando ho chiesto loro una mano me lhanno donata con tanta cordialità. Grazie alla folla anonima di tutti coloro che mi hanno accompagnato per le vie di Verola, portandomi affettuosamente sulle braccia e consegnandomi con premura nelle case dove ero atteso. Grazie alle persone buone che ogni mese, con pazienza e costanza mi hanno indicato città, paesi e vie dove tanti amici mi attendevano. Grazie, infine a tutte le famiglie che mi hanno accolto, che mi hanno offerto un posto a tavola, mi hanno fatto accomodare in poltrona, mi hanno tenuto a portata di mano per conversare con me: mente a cuore, nei ritagli di tempo. Sono grato allaffetto con cui molti mi conservano e mi consultano. Sento di essere ormai entrato nella vita di tanti e sono un po orgoglioso di sentirmi utile. Ormai mi chiamano tutti per nome perché mi conoscono e mi sono affezionati. * * * LAngelo del venticinquesimo anno si presenta allinizio del terzo millennio che porta con sé attese e speranze. Non a caso. LAngelo viene a parlarci non a nome di un Dio lontano, assiso nei cieli, ma di Dio che ama vivere nella vita di ogni uomo come Padre e Fratello. Laugurio è che a tutti sia concesso il dono della speranza che viene offerta e ad assaporarne il compimento. AllAngelo, per lennesima volta, affido i miei auguri per i malati, gli anziani, per coloro che sono soli, senza amicizie, per quelli che soffrono, per tutta la grande famiglia dei lettori. Sono certo che li accoglierete perché presentati con laffetto di sempre. Don Luigi Calendario liturgico dal 7 gennaio al 4 febbraio Gennaio ORARIO SANTE MESSE In Basilica: Prefestiva : ore 18.00 7 Domenica Battesimo di Gesù Dal Vangelo - Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il Battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e ci fu una voce dal cielo: Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto. (Lc. 3, 21-22) Sante messe con orario festivo 14 Domenica IIa del tempo ordinario Dal Vangelo - Il maestro di tavola disse allo sposo: - Tutti servono da principio il vino buono... tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono. Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. (Gv. 2, 10-11) Sante messe con orario festivo 17 mercoledì S. Antonio abate 18 giovedì Sante Messe con orario feriale 21 Domenica IIIa del tempo ordinario Dal Vangelo - Gesù si recò a Nazareth... nella sinagoga si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia, apertolo... trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me... e mi ha mandato ad annunziare ai poveri un lieto messaggio... per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista. (Lc. 4, 17-18) Sante Messe con orario festivo 22 lunedì Sanate Messe con orario feriale 23 martedì Festa della Beata Paola 25 giovedì Conversione di S. Paolo Apostolo. Festa. 28 Domenica IVa del tempo ordinario Dal Vangelo - Tutti rendevano testimonianza (a Gesù) ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca. (Lc. 4, 22) Sante Messe con orario festivo 31 mercoledì S. Giovanni Bosco - Patrono dei giovani e del nostro Oratorio. Febbraio ORARIO SANTE MESSE In Basilica: Prefestiva : ore 18.00 2 venerdì Primo del mese 3 sabato S. Biagio vescovo e martire 4 Domenica Va del tempo ordinario Dal Vangelo - Gesù disse a Simone: Non temere, dora in poi sarai pescatore di uomini (Lc. 15, 10) Sante Messe con orario festivo Pubblichiamo il testo integrale del Ogni figlio è Parola Ogni essere umano si affaccia alla storia come soggetto del tutto singolare e irripetibile, come parola detta da Dio. Una parola, per ciò stesso, portatrice di un significato che va oltre la storia terrena per inscriversi nel disegno eterno e amorevole del Padre. 1. Eco della Parola eterna Sulla scia del Grande Giubileo dellIncarnazione appena celebrato siamo invitati a contemplare in ogni figlio che nasce come un riflesso del Figlio unigenito di Dio, uneco della Parola eterna. In principio era il Verbo... tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini (Gv 1, 1-3.4). Ogni uomo è creato in Cristo e in lui è chiamato a trovare la sua perfezione e la sua beatitudine. Ogni uomo è una risorsa, un bene prezioso per gli altri e, a sua volta, chiede agli altri di essere accompagnato e aiutato nel suo cammino verso il compimento definitivo. 2. Parola detta ai genitori In ogni persona che viene alla vita, Dio rivolge ai genitori una parola che prolunga lantica promessa e benedizione rivolta ad Abramo (cf Gen 15, 5). Lattesa del parto offre loro linsostituibile opportunità di partecipare,
affascinati e stupiti, al misterioso dispiegarsi di un processo, che sfiora il mistero
della creazione. Ben a ragione, infatti, si parla di pro-creazione (cf Gen 1, 28). Da questa comunicazione vitale può sorgere una falsa e distorta, ma forte e istintiva, idea di possesso nei confronti della nuova creatura prima ancora che sbocci, quasi si avesse il diritto di disporre di essa ed eventualmente anche di manipolarla ed eliminarla. Al contrario il figlio è una persona distinta dai genitori e di pari dignità. È quindi da rispettare incondizionatamente: è parola da ascoltare e dono da accogliere con amore. 3. Parola detta alla società La speranza e la premura dei genitori nei confronti del proprio figlio vanno oltre la sfera strettamente privata e coinvolgono la responsabilità e limpegno di tutta la società. Il figlio che nasce è un bene prezioso e una parola che interpella tutti e chiede a tutti di essere ascoltata. Naturalmente non solo al momento della nascita, ma per lintero arco della sua esistenza, nella molteplice varietà delle situazioni e dei passaggi. Prendersi cura della vita e accompagnare la persona verso la sua piena e integrale maturità sono i compiti altissimi affidati in primo luogo alla famiglia e poi, a sostegno e integrazione di essa, alle altre istituzioni e presenze educative della società. Tradire questa missione è assumersi una grave responsabilità davanti a Dio e alla coscienza civile. Come non ricordare a riguardo alcune vergognose prevaricazioni nei confronti dei minori, quali la pedofilia, lo sfruttamento, la violenza omicida? Contro di esse giustamente si leva unondata di indignazione e di condanna morale. Ma ciò non basta: occorre sviluppare un clima diffuso di rispetto e di costante attenzione educativa. Ogni giorno, nella famiglia, nella società e nella comunità ecclesiale, il figlio dice: ascoltami. Roma, 26 ottobre 2000 Celebrata la Giornata Mondiale della Pace Dialogo fra le culture Il dialogo tra i popoli è il tema centrale del messaggio di Giovanni Paolo II per la Giornata che si è celebrata il 1° gennaio del 2001. Invitare i credenti in Cristo, e con essi tutti gli uomini di buona volontà, a riflettere sul dialogo tra le differenti culture e tradizioni dei popoli, inteso come via necessaria per ledificazione di un mondo riconciliato, capace di guardare con serenità al proprio futuro. Questo, scrive Giovanni Paolo II, lobiettivo principale del messaggio per la 34a Giornata Mondiale della Pace, che si è celebrata il 1 gennaio del 2001. Diamo una sintesi del messaggio del Papa, che ha come titolo Dialogo tra le culture, per una civiltà dellamore e della pace Diversità delle culture e rispetto reciproco La cultura - per Giovanni Paolo II - è espressione qualificata delluomo e della sua vicenda storica, a livello sia individuale che collettivo. Essere uomo significa necessariamente esistere in una determinata cultura. Nel passato, tuttavia, le diversità tra le culture sono state spesso fonte di incomprensioni tra i popoli e motivo di conflitti e guerre. Ancora oggi assistiamo al polemico affermarsi di alcune identità culturali contro altre culture: un fenomeno, questo, che può sfociare in tensioni e scontri disastrosi e rende penosa la condizione di talune minoranze etniche e culturali, che si trovano a vivere nel contesto di maggioranze culturalmente diverse, inclini ad atteggiamenti e comportamenti ostili e razzisti. Di qui la necessità di interrogarsi sugli orientamenti etici fondamentali di ogni cultura, la cui autenticità si misura dal suo essere per luomo e per la promozione della sua dignità ad ogni livello ed in ogni contesto. Dialogo tra culture, globalizzazione e migrazioni Il fenomeno delle migrazioni, poi, pone il problema dellintegrazione culturale, su cui non ci sono formule magiche, visto che non è facile individuare assetti e ordinamenti che garantiscano, in modo equilibrato ed equo, i diritti e i doveri tanto di chi accoglie quando di chi viene accolto. Essenziale è coniugare laccoglienza che si deve a tutti gli esseri umani con la valutazione delle condizioni indispensabili per una vita dignitosa e pacifica per gli abitanti originari e per quelli sopraggiunti. Più difficile - osserva Giovanni Paolo II - è determinare dove arrivi il diritto degli immigrati al riconoscimento giuridico pubblico di loro specifiche espressioni culturali, che non facilmente si compongano con i costumi della maggioranza dei cittadini. Molto dipende, in questi casi, dallaffermarsi di una cultura
dellaccoglienza che, senza cedere di fronte allindifferentismo circa i valori,
sappia mettere insieme le ragioni dellidentità con quelle del dialogo. Le differenti religioni possono portare un contributo decisivo per la causa della pace e del bene comune dellumanità. La solidarietà tra le persone e gli Stati va incentrata partendo dalla promozione della giustizia, intesa non solo come dare il superfluo a chi è nel bisogno, ma soprattutto come cambiamento degli stili di vita, dei modelli di produzione e di consumo, oltre che di gestione del potere. Il valore della pace è lobiettivo primario di ogni società e della convivenza nazionale e internazionale, ma è minacciato da sfide come la preoccupante crescita degli armamenti, il permanente rischio di conflitti tra nazioni o di guerre civili, dalla violenza diffusa. Altro valore a rischio è quello della vita, minacciato da una tragica spirale di morte che comprende omicidi, suicidi, aborti, eutanasia, ma anche irresponsabili pratiche di ingegneria genetica, quali la clonazione e lutilizzo di embrioni umani per la ricerca; la stessa nozione di famiglia umana è gravemente intaccata. Di qui limportanza di assumersi la responsabilità delleducazione, che deve assolvere il duplice compito di trasmettere ai soggetti la consapevolezza delle propria radici e di insegnare il rispetto per le altre culture. Perdono e riconciliazione: questi i due tratti giubilari che iI Papa invita a coltivare, concludendo il suo messaggio con un appello ai giovani, chiamati ad essere uomini e donne capaci di solidarietà, di pace e di amore alla vita, nel rispetto di tutti. Michela Nicolais 23 gennaio Ogni anno quando ritorna la Festa della Beata Paola cè il rischio di concedersi
alla retorica nellevocare la figura. Settimana di preghiera per lunità dei Cristiani Presentazione Cari fratelli e sorelle in Cristo Il secondo millennio, detto delle divisioni, del grande scisma della Riforma, della creazione della Chiesa Anglicana e della serie di chiese protestanti-evangeliche, conosce anche la nascita del movimento ecumenico moderno, che nel ventesimo secolo ha dato voce allardente desiderio di unità ecclesiale. Il processo di unione ha registrato significative convergenze teologiche, gesti simbolici di ritrovata fraternità, di riscoperta dellecclesialità altrui, ma anche momenti di incomprensione e di smarrimento in cui ci siamo chiesti, con Tommaso: Signore:.. come facciamo a sapere la strada? (Gv. 14, 5). E Gesù ci risponde, come ai suoi discepoli: Io sono la via, la verità e la vita. Solo per mezzo di me si va al Padre (Gv. 14, 6). Questa parola del Signore, proposta alla comune riflessione allinizio del terzo millennio, rivela che la meta del nostro cammino è Dio Padre. Ma sulla strada verso il Padre e verso lunità, due movimenti che coincidono, non siamo soli, bensì accompagnati da Gesù Cristo, il Figlio di Dio incarnato, crocifisso, risorto e asceso ai cieli. È Lui la Via verso il Padre. Nel nostro mondo moderno ci troviamo davanti ad una rete stradale molto complessa e
intricata. Ma la segnaletica ci aiuta a prendere la direzione desiderata. E su questa strada, quella dellunico mediatore, lasciamoci guidare dallo Spirito Santo! La motivazione del nostro orientamento è la verità. Ma la Verità per eccellenza è Cristo, in quanto svela il mistero di Dio e, alla sua luce, il mistero delluomo. La verità non è un assioma, un principio, unideologia: è una persona che rivela limmagine del Padre, la sua volontà e il suo amore. È questa la verità da accogliere nella fede. Per la comprensione della sua parola e per vivere nella verità occorre invocare lo Spirito che insegna. Quale Vita, il Signore Gesù Cristo, per lopera dello Spirito vivificatore ci libera dal peccato, dalla morte, dalla corruttibilità. Egli è la Vita perché quale Dio-Uomo dà senso superiore alla nostra vita, ridà gioia di vivere, ci guida alla partecipazione al Regno, ci mette in comunione con la fonte della vita che è il Padre, il Vivente. Allinizio del ventunesimo secolo che sorge siamo chiamati a liberaci dalla paura di perdere le nostre strade, le nostre verità e le nostre vite per ricuperare pienamente e accogliere il Cristo Via, Verità e Vita e diventare un solo gregge e un solo pastore, una sola Chiesa con a capo il Signore Gesù Cristo che adoriamo con il Padre e con lo Spirito Santo. La Commissione interconfessionale LAnno del Giubileo, che ci fornirà ancora occasione per pregare, ci ha
consegnato, tra le altre cose, una maggiore attenzione ai poveri. Presentiamo una
riflessione, tolta da Italia Caritas, sulle varie forme di povertà interiore, generatrici
spesso di altre povertà a danno del prossimo. Sono espressione di queste povertà
interiori la mancanza di pace e la disunione tra i cristiani. Ma gli atteggiamenti che
indicano atteggiamenti di vita nuova ci aiutano a capire in che direzione la grazia che lo
Spirito ha riversato attraverso il Giubileo - cammino di liberazione - dovrebbe continuare
a condurci. Chi è veramente povero e chi è ricco Cè una povertà che è povertà È povero chi è vuoto. Fin qui la povertà che impoverisce. Solidarietà verso i sacerdoti Cara lettrice, caro lettore, Arcivescovo I sacerdoti hanno Il tuo contributo Sui sacerdoti Le Offerte Offerte per N.B.: Anche presso lUfficio Postale di Verolanuova sono disponibili i bollettini di c.c. per il versamento dei contributi di solidarietà. Ai fidanzati Carissimi, I Sacerdoti delle zone A Pontevico Gennaio: 25-28 A Verolanuova Primo percorso Febbraio: 1-3-8-10-15 Secondo percorso Settembre: 10-11-12 A Verolavecchia Ottobre: 18 Zona Pastorale XI Primo percorso Gennaio: 20-24-27-31 Secondo percorso Aprile: 21-24-28 Terzo percorso Ottobre: 13-17-20-24 Gli incontri Per le iscrizioni: Mettetevi in contatto per tempo (almeno un mese prima
dellinizio del corso) con i vostri Parroci, Per comodità vi diamo il numero di telefono delle rispettive sedi degli incontri: Pontevico 030930113 Centri di Ascolto: Questo è il mio comandamento: Sintesi di un centro di ascolto: Dobbiamo amare anche quelle persone che ci fanno dei torti? Gesù dice: Ama anche i tuoi nemici. Ma se siamo noi a chiedere scusa, anche se non abbiamo fatto niente, passiamo per tonti. Per essere giusti, deve essere quella persona a chiedere scusa, non io. Gesù ci dice: Se non è il tuo fratello a fare il primo passo, fallo tu. Non sappiamo quante persone ci sono al mondo che fanno il primo passo, ma forse ce ne sono più tante di quelle che noi pensiamo, sicuramente anche nella nostra comunità ci sono. Questo lo scopriremo solo se sapremo aprire il nostro cuore al nostro fratello. Per questo o Signore così ti preghiamo: Ti preghiamo o Signore con laiuto dello Spirito Santo Non è facile amarci secondo questo stile, ma con laiuto di Dio ce la possiamo fare. Per dimostrarvelo, ogni mese pubblicheremo una esperienza di vita che attesta la veridicità di questa possibilità. In questo numero lesperienza di Angelo e Piero, abitanti di Torino, che ci dimostra che è possibile amarci come il Vangelo ci propone, al di là di ogni barriera. Non sono esperienze inventate per nosti fini, sono solo... Fatti di Vangelo Pietro era per i lavori di precisione, Angelo per quelli pesanti. Pietro era un uomo giusto. Rispettava il prossimo e se lo poteva aiutare lo aiutava, ma aveva un piccolo particolare: ce laveva con i preti, con la Chiesa. Un giorno raccontò ad Angelo che era per qualche cosa successo in tempo passato .Gli aveva detto: Finché vivrò, nessun prete entrerà a casa mia. Pietro aveva un grande rispetto per Angelo e da lui si aspettava la coerenza cristallina, quella che non aveva visto negli altri. Un giorno, lo vide passare in auto col rosso e non risparmiò: Tu che vai in Chiesa passi col rosso?. Sul lavoro Angelo era sempre imbarazzato davanti ai capi, Pietro si faceva avanti e rispondeva per lui. E quando cera sciopero decidevano insieme il da farsi, tanto che gli altri operai dicevano: Ma guarda come si vogliono bene, sembrano fratelli. Ogni tanto a qualcuno veniva chiesto di lavorare di sabato. Se interpellavano Pietro, lui rispondeva: E ad Angelo avete chiesto? Se era no: Allora prima chiedete a lui, lui ha quattro figli. Io ne ho uno e posso restare a casa. Poi, prima uno e poi laltro, andarono in pensione. Continuavano a frequentarsi. Morì la madre di Pietro e questi chiamò Angelo: Senti vacci tu a parlare con
quei pretacci per tutte le cose che ci sono da fare: io non voglio averci a che
fare! E durante il funerale non mise il piede in Chiesa. Poi un giorno Pietro si ammalò e disse ad Angelo: Tu che vai in Chiesa prega per me. Ma la salute peggiorava e lui era con il morale a terra: Basterebbe una puntura e tutto finito, che ne dici Angelo?. Non so cosa risponderti, ma penso che anche Cristo avrebbe preferito non soffrire se avesse potuto, invece per amore nostro accettò il dolore; tu accettalo per la tua famiglia... Hai ragione, gli confidò Pietro, vorrei avere più fede in Dio. La sua salute peggiorava sempre di più. Angelo andò a trovarlo. Voleva proporgli una certa cosa, ma non sapeva; come affrontare il discorso, la prese un po alla larga, poi arrivò al sodo: Senti vorrei farti conoscere un amico, ma è un prete!. Non mi importa, i tuoi amici sono i miei amici, rispose Pietro. Poi aggiunse sottovoce: Ho sempre detto che ne un prete, ne vescovo, ne Papa mi avrebbe mai convertito. Ma accidenti, tu ci stai quasi riuscendo. Venne il prete, e Pietro ritornò ai sacramenti dopo quarantanni. Poco tempo dopo morì. E al funerale parenti, amici ci rimasero un po lì nellapprendere dallomelia del sacerdote, lo stesso che lo aveva confessato, la storia di Pietro non più mangiapreti. Prossimo Centro di Ascolto Insegnaci, Signore, Signore insegnaci, aiutaci, a vivere tutto quanto ci accadrà in questo nuovo anno
confidando in Te, in Te nostra forza. Quando sei nella gioia Quando hai paura Quando senti il bisogno di pace Quando sei ammalato Quando senti il bisogno di pregare Quando hai bisogno di un po di coraggio Quando ammiri la natura Quando sei nel dolore Quando hai peccato Quando sei stanco Quando Dio ti sembra lontano Quando senti il bisogno di ringraziare Quando stai per metterti in viaggio Quando hai voglia di criticare Dai
Missionari Oblati di Maria Immacolata di Passirano Veniva nel mondo Santo Natale 2000 Carissimi, il cammino di questo Anno Santo riconduce i nostri passi verso la grotta di Betlemme. Ancora una volta ci troviamo davanti al mistero dAmore di un Dio che viene per condividere il nostro cammino nel tempo. È Natale e il mondo nel quale siamo immersi, a dispetto della sua sbiadita felicità, continua ad aver bisogno di incontrarsi con Colui che riempie la vita di significato. È Natale! E il nostro canto unito a quello degli angeli vuole essere un annuncio di gioia serena capace di mettere pace nei cuori. Ritrovandoci tutti idealmente uniti attorno al mistero della Sua verità, lasciamogli i nostri doni e portiamolo come Dono ad ogni prossimo. La Missione ha bisogno di uomini e di donne che lascino trasparire nel quotidiano la presenza del Vangelo, così che anche oggi si possa dire con meraviglia: «Hai visto il fratello, hai visto il Signore!». Buon Natale! Che la compagnia di questa straordinaria presenza rimetta in moto i nostri passi nel cammino verso la meta. Ad accoglierci, domani come oggi, troveremo Gesù. Varcare con Lui la soglia di un nuovo millennio vuol dire sentire la responsabilità di condividere la sua stessa missione, non da soli, ma come una famiglia: la famiglia più unita della terra! Auguri! I Missionari La
Parrocchia di Verolanuova Un pellegrinaggio Mercoledì, 2 maggio 2001: Verolanuova-Bergamo-Istambul Ritrovo dei Signori Partecipanti in piazza della Chiesa alle ore 6.00. Sistemazione in pullman e trasferimento allaeroporto di Bergamo/Orio al Serio: operazioni dimbarco e partenza per Istambul alle ore 9.00 circa. Arrivo, visita panoramica della città, poi sistemazione in hotel, cena pernottamento. Giovedì, 3 maggio: Istambul Pensione completa. Intera giornata dedicata alla visita della città sul Corno dOro e il Bosforo, punto dincontro tra Asia ed Europa: Santa Sofia, lIppodromo, la Moschea blu, la Moschea di Solimano, la cisterna sotterranea, la Chiesa bizantina di San Salvatore in Chora che conserva preziosi mosaici. Venerdì, 4 maggio: Istambul-Ankara Prima colazione e pranzo in hotel. Visita del palazzo di Topkapi, che fu residenza dei sultani ottomani e del gran bazar. Partenza in pullman per Ankara, capitale della Turchia. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento. Sabato, 5 maggio: Ankara-Urgup Prima colazione in hotel, poi visita di Ankara: il museo delle civiltà anatoliche, la Cittadella e il mausoleo di Ataturk. Partenza in pullman per la Cappadocia, seguendo il vasto lago salato. Pranzo lungo il percorso. Sistemazione in hotel a Urgup, cena e pernottamento. Domenica, 6 maggio: Cappadocia Pensione completa. Intera giornata dedicata alla visita di questa regione posta sullaltopiano Anatolico, uno dei luoghi più affascinanti: paesaggio lunare, abitazioni troglodite, chiese rupestri ricche di opere darte bizantina, dove fiorì la spiritualità dei padri cappadoci. Visita alla valle di Goreme con il suo Museo allaperto e alla città sotterranea di Kaymakli. Sosta a Zelve e ai villaggi di Avcilar e Uchisar. Lunedì, 7 maggio: Urgup-Konya-Pamukkale Prima colazione in hotel, poi partenza per una lunga tappa di trasferimento con sosta al caravanserraglio di Sultanhani del XIII secolo e a Konya per la visita del mausoleo di Mevlana e della chiesa di San Paolo. Proseguimento per la regione dei laghi e pranzo lungo il percorso. Arrivo in tarda serata a Pamukkale, sistemazione in hotel, cena e pernottamento. Martedì, 8 maggio: Pamukkale-Efeso-Smirne Prima colazione in hotel, poi visita alle cascate pietrificate e alle imponenti rovine di Hierapolis. Partenza per Efeso, visita ai monumenti dellantica città romana alla cui comunità cristiana San Paolo si indirizzò con toni vivaci: la Biblioteca di Celso, il teatro, il tempio di Adriano e la Basilica dellomonimo concilio che proclamò la divina maternità di Maria. Pranzo in ristorante. Visita della Basilica di San Giovanni e salita alla collina degli Usignoli dove si trova il santuario della Casa della Madonna. Prosieguo per Smirne, sistemazione in hotel, cena e pernottamento. Mercoledì, 9 maggio: Smirne-Istambul-Bergamo-Verolanuova Prima colazione in hotel, trasferimento allaeroporto per il rientro via Istambul a Bergamo, quindi trasferimento in pullman a Verolanuova con arrivo alle ore... La quota individuale di partecipazione è di L. 1.950.000 La quota comprende: La quota non comprende: N.B. È necessario il passaporto individuale valido o la carta didentità validi e il visto consolare da pagarsi in aeroporto a Istambul (5 dollari). Le iscrizioni si ricevono presso Calzature Geroldi tel. 030.931129 entro e non oltre 31 gennaio 2001 versando un acconto di L. 500.000 e il saldo entro il 31 marzo 2001. Lorario esatto dei voli Bergamo/Istambul e Smirne/Istambul/Bergamo verrà comunicato più tardi. La
Parrocchia di Verolanuova Sabato, 1° settembre 2001: Verolanuova-Loreto-Motonave Ritrovo dei Signori Partecipanti in Piazza della Chiesa alle ore 5.00 e partenza alla
volta di Loreto con soste lungo il percorso; visita della bella cittadina sorta intorno
alla Casa di Maria di Nazareth che secondo la tradizione vi sarebbe giunta miracolosamente
il 10 dicembre 1294. Il Santuario della Santa Casa, che sorse a racchiuderla, è il
risultato di interventi successivi, dal 1468, di alcuni dei maggiori architetti del
Rinascimento. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, prosieguo per Ancona, disbrigo delle
formalità doganali e imbarco alle ore 19.00; sistemazione in cabine a due letti con
servizi e partenza alle ore 20.30 (cena e pernottamento a bordo). Prima colazione e pranzo a bordo. Arrivo a Igoumenitsa alle ore 13.00, sbarco, incontro con la guida e partenza per Kalambaka via Joannina. Arrivo a Kalambaka in serata, sistemazione in hotel, cena e pernottamento. Lunedì, 3 settembre: Kalambaka-Meteore-Delfi Prima colazione in hotel; poi con la guida visita dei famosi e straordinari Monasteri bizantini delle Meteore; pranzo in hotel; nel pomeriggio, partenza per Delfi con arrivo in serata, sistemazione in hotel, cena e pernottamento. Martedì, 4 settembre: Delfi-Atene Prima colazione in hotel, poi con la guida visita della zona archeologica dominata dal Grande Tempio di Apollo, dal Santuario di Atena Pronaia, dal Teatro, dallo Stadio e dalla Fortezza di Filomelo. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, partenza per Atene con arrivo in serata, sistemazione in hotel, cena e pernottamento. Mercoledì, 5 settembre: Atene Prima colazione in hotel, poi intera giornata dedicata alla visita di Atene con la guida: in mattinata, il Palazzo Reale, la Piazza della Costituzione, la Tomba del Milite Ignoto, il Tempio di Zeus, lArco di Adriano, lUniversità, la Biblioteca Nazionale e lAccademia Ellenica. Pranzo. Nel pomeriggio, visita dellAcropoli e del Museo Archeologico Nazionale. Rientro in hotel. Cena tipica con folclore alla Vecchia Stalla e pernottamento. Giovedì, 6 settembre: Atene-Corinto-Micene-Patrasso Prima colazione in hotel, poi partenza per lArgolide; sosta a Corinto per ammirare il famoso canale, poi prosieguo per Nauplia, Micene con visita della Cittadella, le Mura Ciclopiche, la Porta dei Leoni e le Tombe reali. Pranzo in ristorante a Micene. Nel pomeriggio, prosieguo per Patrasso, disbrigo delle formalità doganali, alle 19.00 imbarco su motonave e partenza per Brindisi alle 20.00. Cena e pernottamento a bordo. Venerdì, 7 settembre: Brindisi-San Giovanni Rotondo Prima colazione a bordo; arrivo a Brindisi alle 8.00; disbrigo delle formalità doganali, poi prosieguo per San Giovanni Rotondo, arrivo, sistemazione in hotel e pranzo. Nel pomeriggio, visita del convento di Santa Maria delle Grazie in cui viveva padre Pio da Pietrelcina poi partecipazione alle funzioni religiose; rientro in hotel, cena e pernottamento. Sabato, 8 settembre: San Giovanni Rotondo-Verolanuova Prima colazione in hotel, poi partenza per San Benedetto del Tronto; Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, prosieguo per il rientro a Verolanuova previsto per le ore 21.30 circa. La quota individuale di partecipazione e il supplemento per camera singola saranno comunicati prossimamente La quota comprende: La quota non comprende: N.B. La carta didentità deve essere valida per lespatrio. Sulla nave occorre tenere a disposizione un piccolo bagaglio per la notte in quanto il resto rimane nel bagagliaio del pullman. Le iscrizioni si ricevono presso Calzature Geroldi tel. 030.931129 entro il 30 aprile 2001 e non essendoci pervenute le quote del 2001 per il passaggio in motonave per e dalla Grecia il costo del viaggio sarà comunicato successivamente così come lacconto e il saldo. Il Giubileo è finito. Si è concluso lAnno Santo del Grande Giubileo del Duemila, (iniziato la notte di Natale del 99 con lapertura della Porta Santa in S. Pietro, concluso con la chiusura della medesima Porta la mattina dellEpifania, 6 gennaio u.s.). Il nostro Oratorio non ha mancato di tenersi collegato costantemente al Giubileo e tra
gli eventi mondiali, a quello che maggiormente lo ha interressato: la fantastica e
indimenticabile Giornata Mondiale della Gioventù; lo ha fatto anche attraverso il
richiamo visivo dei vari logo esposti negli ambienti dellOratorio e
riportati sui vari sussidi predisposti in questanno. Soprattutto, attraverso la
preparazione, la in-formazione e la partecipazione. A tutti coloro che vivono il cammino
di catechesi è stato presentato che cosa sia, in cosa consiste e quali finalità abbia.
Con alcuni pullmans abbiamo partecipato alla festa per il Giubileo dei fanciulli e dei
ragazzi, allo Stadio di Brescia, il 28 maggio: una manifestazione molto ben preparata e
coinvolgente. Ai giovani è stata offerta la possibilità sia di vivere
lappuntamento diocesano nella veglia delle Palme, sia la Giornata romana di metà
agosto. Indipendentemente dallOratorio, lhanno vissuta anche altri giovani
della Parrocchia. Purtroppo ha fatto cilecca - non per colpa degli interessati - la festa
diocesana del Giubileo per gli adolescenti. Nellinsieme, la partecipazione dei Verolesi a iniziative diocesane o mondiali non ha brillato quanto a elevatezza di numeri. Ma è possibile recuperare con il dopo. Non potremo, infatti, nel nostro compito di formazione, soprattutto nei confronti dei
giovani, non tenere conto e non valorizzare le tante indicazioni, gli stimoli,
lentusiasmo, la gioia sperimentata, lo slancio a vita nuova, lattenzione ai
poveri che il Giubileo ci lascia in eredità. Soprattutto cercheremo il modo di tenere
vive le consegne che il Papa ha affidato a ragazzi e giovani, loro che sono promesse del
futuro in questo nuovo secolo e millennio che iniziano. Avvicinare i bambini allamore di Dio serve per metterli al riparo dai tre pericoli mortali che oggi minacciano la loro crescita: la superficialità dei rapporti umani, lesuberanza di beni materiali, legoismo che respirano in troppe situazioni. Solo leducazione al senso del mistero può preservare i nostri figli dallo sbandamento che rischia di confonderli e di suggerire loro falsi e fuorvianti valori. La vita e la fede Non rubiamo il catechismo ai bambini Nelle varie parrocchie è ormai ripreso da qualche settimana linsegnamento del catechismo. Ebbene, ci pare utile, una volta tanto, chiarire le ragioni per cui iscriviamo e mandiamo nostro figlio a quella che, una volta, era detta la "dottrina". Non gli basta, forse, la scuola? Che cosa trova di diverso al
catechismo? Rispondiamo subito e con la massima convinzione: Al catechismo, infatti, il bambino trova cose che nellaula
scolastica difficilmente può trovare. Intanto al catechismo il bambino trova una bella manciata di Valori che lo umanizzano sempre più. Ad esempio, trova chi gli parla di silenzio e quindi lo difende dal primo dei tre pericoli mortali che, oggi, minacciano i nostri ragazzi: il rumore. Tutti sanno che senza silenzio non si pensa in profondità: senza silenzio non si può essere che superficiali; senza silenzio si sbanda: non si sa più chi si è, cosa si fa, dove si va. Ecco, allora la morte dellUomo! Ben venga, dunque, il catechismo dove si sente proporre il silenzio; dove il silenzio è considerato argomento essenziale, perché chi non arriva al silenzio non arriva a Dio. Oltre al silenzio, al catechismo il bambino trova chi gli parla di sacrificio, e quindi lo difende dal secondo pericolo mortale: il comodismo. Non è forse vero che i nostri ragazzi stanno morendo di troppo? Troppo
benessere finisce con luccidere lessere! Al catechismo il bambino trova chi gli parla di amore (di amore vero non di quello deturpato e sfregiato così reclamizzato oggi), e quindi lo difende dal terzo pericolo mortale: legoismo, il narcisismo, il pensare solo a sé. Gli psicologi sono convinti che chi si avvita su se stesso è destinato a morte psichica. Una voce tra tante, quella di Viktor Frankl: "Noi ci realizziamo
solo nella misura in cui doniamo". Al catechismo il ragazzo trova certezze. Il catechista, non dice certe cose, ma cose certe. Il catechismo offre punti di riferimento che orientano e illuminano la
vita. E così, proprio il catechismo, diventa la cura allo sbandamento e al
disorientamento di cui, oggi soprattutto, gli adolescenti sono ammalati. Al catechismo il ragazzo trova Cristo. Dire che trova Cristo significa dire che trova il modello più alto a cui possa ispirarsi per migliorarsi. Lo ammettono tutti: Gesù è luomo più riuscito, luomo normativo, il miglior successo della specie umana. Georges Clemenceau, uomo politico francese (1841-1929), si augurava che in ogni uomo scorresse almeno una goccia di sangue di San Francesco dAssisi. Che succederebbe se vi scorresse una goccia di sangue di Cristo, del suo modo di parlare, di amare, di vivere? Tutto si metterebbe a girare dalla parte giusta. Finalmente, al
catechismo il ragazzo trova Dio. A scuola gli danno "scienza", al catechismo
"sapienza". A questo punto due conseguenze si impongono. Seconda conseguenza: se quello che abbiamo detto è vero, non diventa ingiusto guardare al catechista come a colui che ruba unora pomeridiana al figlio? Dovremmo invece ringraziarlo. E solo doverosa giustizia dire "grazie" a chi regala al nostro figlio ciò che più gli serve per restare in piedi come uomo, prima ancora che come cristiano. Verola missionaria a cura del La Giornata di Solidarietà Domenica 28 gennaio 2001 sarà celebrata la giornata di solidarietà per i malati di
lebbra: tutti con gli ultimi per unalternativa di giustizia. Esperienza nel sud del mondo per i giovani Centro Missionario Diocesano È una proposta destinata a giovani I paesi da conoscere e scoprire sono: Se desideri conoscere altre culture, Informazioni e iscrizioni presso: Iscrizioni aperte fino al termine ultimo del 15/01/2001 Primo incontro: Domenica 21 gennaio 2001 Fondazione
aiutiamoli a vivere Ci serve un cuore grande... Il comitato di Borgo San Giacomo della Fondazione Aiutiamoli a vivere per
lottavo anno promuove liniziativa di accoglienza di un gruppo di bambini
Bielorussi, provenienti da villaggi disastrati dalla catastrofe di Chernobyl. Per qualsiasi informazione, vi preghiamo di contattare: In questa pagina, dal prossimo numero, verrà pubblicato un servizio a brevi puntate, su Lopera dei Conti Gambara e di Agostino Gallo per la rinascita dellagricoltura. Il testo, del nostro collaboratore Renato Savaresi, nome che ci è assai familiare, è tratto da una sua relazione già tenuta presso lUniversità Aperta di Verolanuova. La pubblicazione avverrà con lautorizzazione dello stesso relatore al quale esprimiamo, pertanto, il più vivo ringraziamento con la speranza che, come nel passato, non venga meno la sua collaborazione con quegli argomenti che tanto interesse e apprezzamento hanno sempre suscitato nei nostri lettori. Contiamo sempre su di lui. La redazione Loro vero non teme il fuoco; la vera virtù non teme nessun nemico. Sulle strade della giustizia e della carità, un cristiano che non sia un di più è un perduto. Lamore più grande fa la rivoluzione più grande, la sola di cui il mondo ha bisogno. (Don Primo Mazzolari) Ai nostri lettori, VEROLA SPORT CALCIO I risultati delle partite giocate dalle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese: Terza Categoria - Girone A Juniores - Girone E Allievi - Girone B Giovanissimi - Girone G Esordienti - Girone H Posizioni in Classifica Generale delle varie squadre: Arte Le poesie Per il nuovo anno che nasce, Rosetta desidera rivolgere un caldo invito a Dio, perché
protegga in modo particolare la vita di alcuni giovani che, a volte inavvertitamente, a
volte pensando di affrontare esperienze diverse ed eccitanti, non riescono a riflettere
sui pericoli che li circondano, mettendo a repentaglio la loro esistenza e la serenità
della loro stessa famiglia con luso di sostanze stupefacenti. È una preghiera
rivolta a Dio con tutta lanima e un augurio sentito rivolto alle giovani vite. Nel sonno dei pensieri (ecstasy) Non adagiarti, Signore, Non lasciarti ingannare, Non lasciarti trascinare Risuonano passi di gelo Guarda, Signore, queste Don Luigi Lussignoli Si è fatto carne Il Verbo Il Figlio di Dio Il Creatore Il Tutto LUniversale Limmenso Il Trascendente Colui che è si è spogliato ha assunto è divenuto ha umiliato se stesso sino alla morte è lEmmanuele, La terra prima le tenebre la divinità lo Spirito la pienezza del tempo nessuno poteva vedere Ora la Luce Colui che è la Via sulle strade sino agli estremi confini sino alla consumazione incontro a ogni creatura Da Lui riceviamo Per Lui abbiamo il potere Attenzione... Sei disoccupato? Attenzione... Se non lo farai perderai importanti opportunità quali colloqui orientativi proposti
dai centri per limpiego. Quindi segnati questa data: 15 GENNAIO! Il centro per limpiego per i residenti a Verolanuova Orario di apertura al pubblico: Passa allInformagiovani ed avrai tutte le informazioni ed i chiarimenti in merito
a questa nuova normativa. Nel salone del Cinema Vittoria, venerdì 22 dicembre, alle ore 21.00, Diretto dal m° Giuseppe Rivetti Sigla: Trio da Gli Acrobati di Bertolucci Hanno presentato Tiziano Cervati e Daria Cremaschini Nel corso della serata don Luigi Lussignoli, graditissimo ospite, ha proposto a scopo benefico il terzo volume di Briciole di Bontà, edito a favore della Compagnia di San Vincenzo. Il coro Virola Alghise, invece, ha eseguito per i Verolesi il suo 15° Natale con il coro nellauditorium della Civica Biblioteca, la sera di sabato 23 dicembre alle ore 20.45. Diretto dalla m° Elena Allegretti Camerini e presentato da Rino Bonera il concerto ha proposto le seguenti interpretazioni: 1 - Rifugio bianco, B. De Marzi Due serate gradevoli con scroscianti applausi e registrazioni da parte di Radiobasilica, delle esecuzioni dei due concerti ritrasmessi il 26 dicembre quello della Stella Polare ed il 6 gennaio quello del coro Verola Alghise. Turni
domenicali di guardia farmaceutica Gennaio 14 21 28 Febbraio 4 11 18 N.B.: Lelenco è provvisorio. N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nellelenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00. Servizio Sanitario (soltanto nei casi di urgenza e di emergenza): 118 N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina
alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore
8.00. Per i collaboratori de «LAngelo di Verola» Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12 di venerdì 19 gennaio. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati. La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione
degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati
entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino. Paolino Geroldi Il 2 dicembre scorso nella sala del Consiglio Provinciale in Palazzo Broletto si è svolta la cerimonia di consegna delle targhe ai Maestri del lavoro residenti nella provincia di Brescia, insigniti il 1° maggio della Stella al merito. Tra gli altri il verolese Paolino Geroldi. Prima della consegna dei riconoscimenti, Cavalli ha rivolto ai maestri del lavoro i più vivi ringraziamenti meritati in virtù di una vita di lavoro, di impegno, di responsabilità che fa di voi un esempio per tutti i cittadini. È anche merito vostro - ha aggiunto il presidente della Provincia - se oggi la nostra società è più capace di quella di ieri di rinnovarsi, di adeguarsi ai nostri tempi, articolandosi in modo nuovo, ricca di doti di invenzione, aperta al mondo e in grado di aprirsi ai mercati globali. Ma voi non siete solo questo: voi rappresentate anche quei valori morali e civili che si esprimono col lavoro, con la coerenza morale, con la dignità della vita. È il 1957, quando Paolino Geroldi inizia la sua attività lavorativa come apprendista alla Officina costruzioni elettriche Angelo Nocivelli: è uno dei primi dipendenti della piccola officina artigianale che nel corso degli anni diverrà la Ocean, una delle più importanti aziende produttrici di elettrodomestici, nella quale si svolgerà tutto il suo cammino professionale. Nel 1965 passa da operaio comune a operaio specializzato, fino ad assumere nel 1995 la qualifica di impiegato di 7° livello, operando sempre nellambito del laboratorio sviluppo e ricerca, raggiungendo una notevole esperienza sul processo termodinamico e il funzionamento dei frigocongelatori per uso domestico. Attualmente presta una collaborazione di tipo tecnico per la definizione di circuiti frigoriferi per le apparecchiature prodotte dal Gruppo. Al neo Maestro del Lavoro le felicitazioni più vive e le più calorose congratulazioni da parte de LAngelo di Verola che le esprime anche a nome di tutti i Verolesi. Il pensiero... La civiltà ha reso luomo, se non più sanguinario, ...e il proverbio del mese: La ròba de fortüna Il Santo del mese S. Martina - 30 gennaio - martedì (Primo giorno della merla) La Risposta Da che ha origine il detto: Legarsela al dito? Animali Pierino Fra amici Sfortuna Incontri Esattamente un anno fa ci siamo presi un impegno: cioè effettuare le chiamate per le
donazioni dei nostri Soci direttamente dalla nostra sede e non tramite elenco che ci
veniva inviato dal Centro Trasfusionale; questo per razionalizzare al meglio le donazioni
ed avere una produttività maggiore rispetto al passato. Traendo un primo
bilancio ci siamo accorti che i risultati sono incoraggianti e ci fanno ben sperare per il
futuro. Gran parte del merito va riconosciuto al nostro Vicepresidente Luigi Martinelli
che sistematicamente si occupa delle chiamate; mentre per i donatori domenicali nulla è
cambiato, cioè continueranno a ricevere lavviso a mezzo posta; a tal proposito
ricordo a tali Soci che le date delle donazioni domenicali per il 2001 sono: Il Presidente LAssociazione Nazionale Rivolgersi ai seguenti recapiti: Organizza una gita sulla neve Programma: Quota discrizione: Modalità discrizione: Le iscrizioni si ricevono presso la Sede Avis di via Castello nei giorni: lunedì e
giovedì dalle ore 18.15 alle 19.00 e il venerdì dalle 20.30 alle 22.00; oppure tramite
conoscenza di componenti del Consiglio Direttivo entro venerdì 26 gennaio. La gita è aperta a tutti! Hai rinnovato il tuo abbonamento a LAngelo di Verola? Lo sai che le quote Lo sai che passare Lo sai che nellanno 2000 Lo sai che... LAngelo Abbonamenti
a Ordinari Sostenitori Benemeriti Battesimi 37 Tedoldi Andrea di Giuseppe e di Gatto Noemi Matrimoni 35 Scalvi Carlo con Collufio Anna Maria Defunti 55 Mazza Oliva Scalvi di anni 84 Prospetto
anagrafico parrocchiale
1996 1997 1998 1999 2000 Offerte pro
restauri Giornata celebrata nel mese di dicembre 2.903.000 TOTALE 21.898.000 Offerte a Radiobasilica Offerte per gestione N.N. 500.000 |
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