L'Angelo di Verola 1999
Mensile di Vita Parrocchiale - Anno XXIV n° 12
Dicembre 1999
Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Giovanni Gritti
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati
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Parrocchia di Verolanuova |
SOMMARIO |
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3 Invito (D.L. Corrini) 6 Lettera aperta (I missionari) 8 Calendario Liturgico 14 Giornata Mondiale per la pace 15 Ogni mese...una preghiera (D. Giovanni) vita parrocchiale 16 Festa della famiglia dagli oratori 35 Apritemi le porte: voglio entrare |
le nostre rubriche 50 Da un orfanotrofio
(Gr. Conoscerci) varie - cronaca 59 Natale (R. Mor) |
PAROLA DEL PREVOSTO
INVITO
So che a Natale anche i più renitenti non possono sottrarsi al fascino del mistero. Sarà lultimo Natale del secondo millennio. Come ogni chiesa anche la nostra Basilica registrerà il tutto esaurito.
Vorrei che questo gesto religioso, che per molti rimane lunica esperienza di culto, fosse vissuto in tutta la sua portata di fede.
Natale non è celebrazione di sentimenti, anche se nobili: la festa dellintimità familiare, il giorno della bontà, della solidarietà con chi soffre. O, meglio, non è principalmente questo. È lasciarsi coinvolgere da un evento straordinario: Dio che si fa uomo e viene ad abitare fra noi per offrirci la salvezza.
La liturgia della Notte Santa si apre con un invito alla gioia.
Rallegriamoci tutti nel Signore perchè è nato nel mondo il Salvatore.
Oggi la vera pace è scesa a noi dal cielo.
Linvito allora è semplice: venite al Signore nostro Salvatore.
Venite tutti, carissimi fratelli, perchè ne avete inconscio desiderio ed assoluto bisogno. Venite perchè il cammino delluomo è segnato verso la direzione alla quale il mistero che celebriamo ci chiama: la méta della vita umana è Dio. Venite per incontrare e scoprire Dio che non avete mai cessato di cercare.
Lo cercate anche quando apparentemente pensate che sia altrove...
Sentiamo il desiderio di Lui nel vuoto della nostra vita perchè Tu, o Dio, ci hai fatto per te e il nostro cuore è inquieto finchè non riposa in Te. (S. Agostino) Venite, fratelli, perchè siamo peccatori, diciamolo con umiltà e confessiamolo con franchezza.
Se non fosse avvenuto il prodigio del Natale non potremmo camminare con speranza: la nostra sorte sarebbe la disperazione.
Noi non abbiamo la capacità di raggiungere Dio, ma Lui ha avuto linfinita bontà di venirci incontro.
Questo è il Vangelo. Questo è il Natale: il punto di contatto vitale di Dio con noi, gente di questo piccolo pianeta che è la terra. Emmanuele è il suo nome che appunto vuol dire: Dio con noi.
Per incontrarci cè bisogno della fede: il coraggio di accettare la Parola di Dio. Poi, il coraggio di compiere il passo che il Natale ispira: la conversione del cuore, il ritorno alla casa paterna.
Lopportunità per compiere questi passi ci viene offerta da due eventi: il Giubileo e la Missione parrocchiale.
La notte di Natale il Papa aprirà la Porta Santa.
Il Giubileo sarà un richiamo forte del compiersi del secondo millennio del mistero dellIncarnazione.
Levento della nascita di Cristo, a distanza di duemila anni, ci interpella anche oggi.
Dio che è entrato nella storia da venti secoli nellumanità del suo Figlio vuole anche oggi essere accanto alluomo non solo per farsi suo compagno di viaggio, ma per salvarlo dal male che lo affligge.
Sarà un anno di intensa esperienza di verifica serena e seria sulla nostra vita personale e comunitaria che impegnerà ad esprimere segni di carità facendoci prossimo con i fratelli che vivono nel disagio.
I pellegrinaggi saranno esperienze forti di preghiera e di penitenza.
Per la nostra parrocchia lanno giubilare si aprirà con la Missione al popolo (15-30
gennaio).
Un evento di grazia che attraverso i Missionari porterà Gesù a visitare le famiglie della comunità per riproporre lannuncio del Vangelo.
Vorrà essere linizio di un impegno forte e costante al quale il nostro vescovo, con la Chiesa, ci richiama: La Nuova Evangelizzazione.
Cristo Signore è venuto per annunciare alluomo la buona notizia: il Vangelo di salvezza. Ha poi affidato alla Chiesa questo compito perchè agli uomini di ogni tempo, quindi anche a noi, fosse proclamato questo annuncio che illumina il senso della vita.
Natale che rinnova levento dellIncarnazione è grazia che il Giubileo ci aiuterà a rivivere come pienezza della verità su Dio e sulluomo.
La missione popolare ci annuncerà che Dio è Padre e vuole farci suoi figli per mezzo di suo Figlio. Proclamerà il perdono dei peccati (radice di ogni male) che Dio ci concede per i meriti di Gesù morto e risorto. Aprirà il cuore alla speranza nella vita che ha il suo pieno compimento oltre la morte.
Ci inviterà a fare di Cristo il modello della nostra vita nella convinzione che non può darsi esistenza umana felicemente riuscita, secondo il progetto di Dio, che sia diversa da quella vissuta da Gesù; una esistenza che unisce strettamente fede in Dio e amore concreto per luomo.
Laugurio di Buon Natale che rivolgo di cuore a tutti si realizzi in una festa che abbia a prolungarsi per lintero anno del Giubileo e si concretizzi nellaccoglienza della Nuova Evangelizzazione offerta dalla Missione come primizia del terzo millennio cristiano.
LETTERA APERTA DEI MISSIONARI
Carissimi, dal 15 al 30 gennaio del 2000 anno del
Grande Giubileo vivremo insieme lesperienza della missione.
Il lavoro di preparazione è stato lungo e a volte anche faticoso, ma per la buona
volontà di tutti, sacerdoti e laici ormai tutto è pronto per poter vivere questo Evento
della Missione che per Verolanuova apre idealmente il grande Pellegrinaggio dellanno
Giubilare.
La Missione! Un grande dono: la visita del Signore a tutta la parrocchia.
Eccoci, allora, con questa nostra lettera. Non è facile scrivere a chi non si conosce
ancora, e non è semplice leggere la posta che ci arriva da sconosciuti. È vero! Ma noi
ci proviamo lo stesso.
Che cosa è la missione?
Non si tratta di Africa o di Asia: si tratta, questa volta, del tuo paese, di Verolanuova.
Anche a Verolanuova cè bisogno di risvegliare la fede.
Ci siamo un po addormentati, talvolta abbiamo perduto il gusto di incontrarci, la
gioia di pregare, la semplicità di cantare nelle nostre chiese, di festeggiare insieme un
matrimonio, un battesimo di una famiglia della parrocchia.
Perchè? Perchè ci conosciamo di meno! Corriamo, presi dai nostri impegni di lavoro, di
studio, di famiglia. Non ci sentiamo più responsabili dei nostri fratelli che soffrono
per un dubbio, un dolore che non possono condividere con nessuno.
Ecco la missione!
Vogliamo fermarci un po, riflettere un po sulla nostra vita, su dove stiamo
andando, sul perchè andare.
La missione giungerà fino a casa tua, con la visita di un missionario che busserà alla
tua porta: è lamore di Dio, un Padre che ti si fa vicino, ti ricorda e, anche se
sai di avere limiti, difetti, peccati, Dio non ti ama perchè tu sei perfetto, ma perchè
tu sei figlio suo. Questo, la Missione te lo ricorderà.
La missione ti inviterà, nei centri di ascolto e nelle assemblee parrocchiali, ad
ascoltare Gesù che ha qualcosa da dirti. Sarai libero di dire di sì o di no, se vorrai
potrai spostare un po i tuoi programmi e i tuoi orari per trovare il tempo da
dedicare a ciò che Gesù vuole dirti. Quando Gesù parla, si rivolge sempre ai suoi
discepoli riuniti. Per questo la missione ci radunerà, perchè Gesù possa parlare come
vuole Lui, non a te solo ma alla sua Chiesa riunita.
La missione ti offrirà loccasione di riconciliarti con Dio, se ti sei reso conto di
averlo dimenticato, se ti sei accorto che non è più al primo posto della tua vita e non
sei più così come Egli ti ha pensato. Se farai il cammino della missione vedrai che lo
Spirito Santo demolirà alcune tue certezze e ti donerà nuove prospettive di vita.
Soltanto lo Spirito Santo può demolire e riedificare, ma bisogna lasciarlo lavorare.
Una lettera aperta, la nostra! Vuol dirti soltanto che, se nella vita non ti sei
arreso, se non ti senti già arrivato, se pensi di aver qualcosa da donare e da ricevere,
allora la missione è per te. Quando ci incontreremo di persona ti riconosceremo dal tuo
desiderio di vita, dalla tua voglia di dire al mondo che è possibile che Dio torni nelle
nostre case e nelle nostre famiglie.
La missione nella sua prima parte privilegerà la famiglia, ma anche i giovani, i ragazzi,
i bambini. Ognuno a suo livello sarà chiamato ad incontrarsi con Gesù e ad incontrare i
fratelli.
Poi ci saranno i momenti assembleari dove tutta la famiglia di Dio sarà chiamata ad
incontrarsi per celebrare la fede ritrovata.
La comunità missionaria sarà composta di sacerdoti, suore e laici, è una comunità
chiesa che vuole incontrare unaltra comunità per condividere la gioia di essere
cristiani, discepoli di Cristo, figli di Dio.
La Missione, una grande occasione, fatti trovare, il Signore passa e non potrebbe passare
più.
Fin da ora tutti vi salutiamo, e vogliamo porgere un saluto particolare sia alle persone
ammalate che ai giovani.
con affetto, i missionari
Calendario liturgico dall8 dicembre 1999 al 9 gennaio 2000
dicembre
ORARIO SANTE MESSE
In Basilica: Prefestiva :ore 18.00
Festiva : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
: ore 15.00 Celebrazione Liturgica
Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.00
S. Rocco: Festiva : ore 9.00
S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00
Cappella Casa Albergo: Feriale e prefestiva: ore 16.30
N.B.: In Basilica , ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.
8 Mercoledì IMMACOLATA CONCEZIONE della B.V. Maria.
Solennità
Dal Vangelo - (LAngelo, entrando da Maria) le disse: Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te. (Lc. 1,28)
Sante messe con orario festivo
ore 11.00 S. messa solenne
ore 17.30 Vespro solenne in onore della B.V. Maria. Benedizione eucaristica
12 Domenica Terza di Avvento
Dal Vangelo - (Giovanni disse): Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia. (Gv. 1,23)
Sante messe con orario festivo
ore 11.50 Celebrazione comunitaria dei battesimi
ore 15.00 Ritiro spirituale per le associazioni parrocchiali presso lOratorio
femminile
Guida il ritiro don Francesco Beschi
ore 15.00 Celebrazione liturgica - Preghiere per lAvvento
N.B. Si chiude oggi la settimana dedicata alla promozione della stampa cattolica,
dellAngelo di Verola e di Radiobasilica
13 Lunedì S. Lucia vergine e martire
Sante messe con orario feriale
15 mercoledì S. Maria Crocifissa di Rosa, fondatrice delle Ancelle della Carità
Sante messe con orario feriale
16 giovedì Sante messe con orario feriale
Si apre oggi la novena di Natale
Ogni giorno, nel corso delle sante messe, breve riflessione
17 venerdì Sante messe con orario feriale
ore 20.30 In Basilica per gli adulti: celebrazione penitenziale con il sacramento della
riconciliazione
18 sabato Sante messe con orario feriale
ore 15.00 Sante Confessioni di Natale per i fanciulli/e delle elementari
19 Domenica Quarta di Avvento
Dal Vangelo - LAngelo disse: Non temere, Maria, perchè hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. (Lc. 1, 30-31)
Sante messe con orario festivo
ore 15.00 Celebrazione penitenziale per gli adulti, con il sacramento della Confessione
ore 16.00 Presso il salone dellOratorio Maschile incontro con lAzione
Cattolica Adulti.
23 giovedì Sante messe con orario feriale
ore 15.00 Sante Confessioni per i ragazzi/e della scuola media e per gli adolescenti
24 Venerdì VIGILIA DI NATALE
ore 7.00 In Basilica sono presenti i sacerdoti per le sante confessioni fino alle ore
12.00
ore 15.00 Celebrazione della Parola e sante Confessioni
ore 18.00 S. messa nella Vigilia di Natale
ore 19.30 Si chiude la Basilica
ore 22.30 Si riapre la Basilica. Sante Confessioni e veglia di preghiera animata dai
giovani, accompagnata da musica e canti
ore 24.00 SANTA MESSA DELLA NATIVITA DEL SIGNORE
Partecipa il coro S. Lorenzo
Dal Vangelo - Un angelo del Signore si presentò davanti ai pastori e la gloria del
Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma lAngelo disse
loro: Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia che sarà di tutto il popolo:
oggi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. (Lc.
2,9-11)
BASILICA di S. PIETRO APERTURA DELLA PORTA SANTA
SI APRE IL GIUBILEO
25 SABATO NATALE DEL SIGNORE
Dal Vangelo - Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi, e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito del Padre, pieno di grazia e di verità. (Gv. 1,14)
ore 11.00 S. messa con la partecipazione del coro S. Lorenzo
ore 17.30 Vespri solenni con Benedizione Eucaristica
ore 18.00 Santa messa
26 Domenica S. Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
Dal Vangelo - Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la legge di Mosè, (Maria e Giuseppe) portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore. (Lc. 2,22)
ore 11.00 Santa messa per le famiglie. Si ricordano il 25° e il 50° di matrimonio
ore 17.30 Canto del Vespro e benedizione eucaristica
ore 18.00 S. messa
27 lunedì S. Giovanni Apostolo ed Evangelista. Festa
Sante messe con orario feriale
28 martedì Santi Innocenti - martiri. Festa
Sante messe con orario feriale
31 venerdì S. Silvestro papa. Ultimo giorno dellanno, del secolo e del
millennio.
Sante messe con orario feriale
ore 18.00 SANTA MESSA - Ultima del millennio. Seguita dal Canta del TE DEUM di
Ringraziamento. A GESU CRISTO IERI, OGGI E SEMPRE ONORE E GLORIA.
ANNO 2000
gennaio
ORARIO SANTE MESSE
In Basilica: Prefestiva :ore 18.00
Festiva : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
: ore 15.00 Celebrazione Liturgica
Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.00
S. Rocco: Festiva : ore 9.00
S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00
Cappella Casa Albergo: Feriale e prefestiva: ore 16.30
N.B.: In Basilica , ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.
1 Sabato OTTAVA DI NATALE
MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
GIORNATA DELLA PACE
Dal Vangelo - I pastori se ne tornarono glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, comera stato detto loro. (Lc. 2,20)
Sante messe con orario festivo
ore 11.00 S. messa solenne
ore 17.30 Canto del Vespro e Benedizione Eucaristica
ore 18.00 S. messa
2 Domenica II dopo Natale
Dal Vangelo - Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo... eppure il mondo non la riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non lhanno accolto. (Gv. 1, 9-11)
Sante messe con orario festivo
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Nel salone dellOratorio femminile incontro con i genitori, padrini e
madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di gennaio
6 Giovedì EPIFANIA DEL SIGNORE. Solennità.
Dal Vangelo - (I Magi) entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. (Mt. 2, 11)
Sante messe con orario festivo
ore 9.20 Arrivo in Basilica del corteo dei Magi
ore 11.00 S. messa con la partecipazione del coro S. Lorenzo
Annuncio della Pasqua e delle feste solenni dellanno
ore 16.00 Omaggio a Gesù Bambino dei piccoli della parrocchia. Giubileo dei bambini
ore 17.30 Celebrazione del Vespro. Professione di Fede. Benedizione Eucaristica
7 venerdì Primo del mese - Consacrato alla devozione del Sacro Cuore.
Sante messe con orario feriale
9 Domenica Battesimo di Gesù.
Dal Vangelo - In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E uscendo dallacqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto (Mc. 1, 9-14)
Sante messe con orario festivo
ore 11.00 S. messa con la celebrazione dei Battesimi
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Nel salone dellOratorio maschile incontro con i genitori dei fanciulli
della 3a elementare in preparazione alla Traditio del Padre Nostro
1° Gennaio 2000
Giornata mondiale per la pace
Il terzo millennio dellera cristiana si apre con la giornata per la pace. È
laspirazione di fondo di ogni uomo di buona volontà e di tutti i popoli.
Il Concilio Vaticano II ha trattato il tema della pace nella Gaudium et spes e
si è posto un interrogativo che continua ad avere attualità: I cambiamenti
intervenuti nelletà contemporanea sono tutti utili al vero bene
dellumanità?
Guerre, odi etnici e religiosi, fame, continuano infatti a tormentare questo mondo. Dunque è ora che lappello del Concilio venga ascoltato.
Papa Giovanni Paolo II ha richiamato recentemente come lo scenario mondiale sia cambiato ed abbia creato nuovi problemi: È finita da un decennio la guerra fredda, la scienza e la tecnica hanno realizzato progressi inauditi, dai voli nello spazio allatterraggio sulla luna, dai trapianti cardiaci allingegneria genetica, dalle telecomunicazioni alle più avanzate tecnologie telematiche. E poi si è aggiunto lenorme incremento dei massmedia che influenzano sempre di più la vita quotidiana degli uomini in ogni angolo della terra.
Sono cambiamenti che potrebbero aprire la prospettiva ad un futuro incoraggiante, ma che si scontrano con una realtà in cui lappello del Concilio ad eliminare la furia distruttrice della guerra e a promuovere la pace è tuttora quanto mai vivo. Purtroppo lodio etnico e religioso, rinfocolato da memorie tribali e nazionali, continua a fomentare conflitti e massacri con le terribili conseguenze di fame, di epidemie e di milioni di rifugiati in fuga. Il Papa afferma ancora:
È ora che lappello della pace del Concilio venga ascoltato. In questo i credenti hanno una speciale responsabilità, sorretti dalla fiducia di contribuire ad umanizzare la convivenza tra gli uomini ancora lacerata da contrasti mortali.
Non va dimenticato che il mondo del benessere ha grosse responsabilità nelle guerre tra i poveri perchè spesso offre vergognosi interessi il potenziale distruttivo di armi micidiali.
La giornata mondiale per la pace ci raccoglierà a pregare e a riflettere sulle responsabilità in positivo e negativo che abbiamo per la pace perchè smetta di essere negata agli uomini.
Lalba del duemila ci fa sperare che finalmente il nuovo millennio veda realizzarsi la profezia di Isaia: Le spade si cambieranno in vomeri e le lance in falci.
***
ogni mese...una preghiera a cura di don Giovanni
Siamo entrati nel tempo di Avvento. Stiamo celebrando il mistero della venuta del
Figlio di Dio alla fine dei tempi, stiamo per celebrare di nuovo il mistero della sua
prima venuta, quando la Parola si fece carne nel grembo di Maria. Entreremo
presto nel grande Giubileo che ricorda i 2000 anni dal realizzarsi di quellevento
inaudito.
Potremo essere pronti ad accogliere, con le lampade accese e i talenti
messi a frutto, il Signore, quando Egli verrà nella sua gloria di Signore e Giudice
se ora, in questo tempo intermedio tra la sua prima e seconda venuta, lo accogliamo nella
sua Parola. Così fece innanzitutto, la beata Vergine Maria. Proprio perché accolse la
Parola nella fede, con la disponibilità allascolto, questa stessa Parola in lei
poté prendere carne per opera dello Spirito santo.
Questa Parola attende di prendere carne nella nostra esistenza. Perché ciò accada,
dobbiamo prima accoglierla nellascolto pieno di fede e disponibile alla conversione.
La Missione parrocchiale, che vivremo proprio allinizio del Giubileo, nella seconda
metà di gennaio, rappresenta per tutti, vicini e meno vicini,
unoccasione speciale, un dono straordinario di grazia: saremo chiamati
allascolto, riceveremo lo stimolo per avviare un cammino, rinsaldarlo, riprenderlo,
secondo i casi.
La nostra preghiera perciò si orienta allattesa di questo evento, al quale,
pregando, ci prepariamo.
Presentiamo a questo scopo una delle due preghiere per la missione, quella non riportata
sullapposito fascicoletto in distribuzione e particolarmente intonata a questo
periodo di Avvento e Natale-Epifania.
O Gesù, missionario del Padre,
il tuo avvento tra noi
ci ha svelato il mistero
del nostro gioioso destino
di amici e di figli di Dio.
Sei tu, o Signore,
lunico Salvatore del mondo,
venuto nel grembo della storia;
ma hai bisogno della nostra voce
per parlare,
hai bisogno del nostro cuore
per amare,
hai bisogno della nostra vita
per comunicare la tua vita.
Fa che la grazia della Missione
nella nostra comunità parrocchiale
tutti ci avvolga e ci scuota
come il vento della Pentecoste,
perché alla svolta
del terzo millennio
ci rimettiamo in cammino
al servizio dellunica missione.
Il tuo Spirito, o Signore, irrompa
nel cuore del nostro paese,
perché spalanchi ogni porta a Cristo
e ridesti una coscienza vera di Chiesa
ospitale per tutti
e solidale con gli ultimi.
Amen.
vita parrocchiale
Domenica 26 dicembre 1999
- in parrocchia -
Festa della famiglia
Tutte le coppie di sposi per le quali il 1999 è stato lanniversario del 60° (e
oltre), del 50° (e oltre) e del 25° di matrimonio sono invitate alla S. Messa delle ore
11.00 per una solenne celebrazione di ringraziamento e per rinnovare con la preghiera la
Grazia del Sacramento.
Pubblichiamo lelenco delle coppie, con la speranza che tutti accoglieranno
linvito a partecipare alla festa.
Festeggiano il 67° di matrimono
1 Bonetti Felice
e Cremaschini Agostina
Via Forno, 2
Festeggiano il 65° di matrimono
1 Cervati Giacomo
e Bonetti Adele
Via G. Bruno, 10
Festeggiano il 62° di matrimono
1 Davide Carlo Giuseppe
e Stabilini Santa
Via Gramsci, 27
2 Gritti Angelo
e Sbaraini Luigia
Via Ricurva, 16
Festeggiano il 60° di matrimonio
1 Codignola Antonio
e Schwab Luisa
P.za M. Malvestiti, 2
2 Mombelli Bernardo
e Camisani Teresa
Via Castellaro, 54
Festeggiano il 58° di matrimonio
1 Colla Anselmo
e Ghiraldi Efigenia
Via Leonini, 22
2 Gennari Battista
e Reoletti Silvia
Via Castello, 30
Festeggiano il 57° di matrimonio
1 Calzavacca Domenico
e Bonometti Lina
Via G. Gaggia, 35
2 De Angeli Ettore
e Bonetti Faustina
Via G. Rovetta, 15
3 Girelli Battista Giuseppe
e Savio Lucia
Via L. Einaudi, 1
4 Moioli Vigilio
e Rossetti Angela
Via S. Rocco, 32
5 Tomasini Severino Giovanni
e Colbertaldo Censina
Casc. Pancera, 1
Festeggiano il 56° di matrimonio
1 Amighetti Giovanni
e Monteverdi Elisabetta
Via A. Donini, 4
Festeggiano il 55° di matrimonio
1 Barbieri Andrea
e Masotti Barbarina
Via L. Einaudi, 1
2 Pertica Francesco
e Barbieri Teresina
Via E. De Amicis, 19
3 Sbaraini Alessandro
e Forcella Faustina
Via Kennedy, 15
4 Venturini Giuseppe
e Stabilini Rachele
Via Matteotti, 4
Festeggiano il 54° di matrimonio
1 Amighetti Alessandro Mario
e Montani Elisabetta
Via G. Rovetta, 8
2 Bonetta Angelo
e Ardigò Palmira Elvira
Via Castellaro, 40
3 Camisani Angelo
e Bettoncelli Orsola
Via A. Volta, 30
4 Cremaschini Giacomo
e Bellomi Maria
Via Carducci G., 7
5 Dalè Battista Giovanni
e Gaggia Maria
Via G. Gaggia, 14
6 Mazzolari Luigi Alessandro
e Montani Maria
Casc. Aurora, 23
7 Penocchio Primo
e Bonetta Teresa
Via G. Verdi, 44
8 Staurenghi Francesco
e Bordonali Domenica
Via S. Rocco, 23
Festeggiano il 53° di matrimonio
1 Alghisi Giacomo
e Tedoldi Maddalena
Via E. De Amicis, 33
2 Bettoncelli Emilio
e Bonvicini Andreina
Via Dante, 26
3 Bettoncelli Remigio
e Trezza Radegonda
Via G. Leopardi, 7
4 Bonini Gaetano
e Fogazzi Lusitania
Via L. Semenza, 59
5 Camisotti Giuseppe
e Tugnolo Antonia
Via XXV Aprile, 11
6 Cestana Giovanni Santo
e Cima Pierina
Via F. Lenzi, 31
7 Lanzanova Ernesto
e Savio Giulia
Via Don P. Mazzolari, 8
8 Loda Battista
e Staurenghi Vincenza
Via Don A. Tadini, 30
9 Nervi Umberto
e Ricca Teresina
Via Don P. Mazzolari, 26
10 Sbarra Guerino
e Bergamaschi Lidia
Via Stadio, 23
11 Tomasini Silvio
e Barbieri Giuseppina
Via Risorgimento, 7
12 Tomasoni Silvio Tomaso
e Mazza Caterina
Via G. Verga, 3
Festeggiano il 52° di matrimonio
1 Amighetti Antonio
e Donini Luigia Maria
Via Dante, 68
2 Bonini Pietro
e Este Maria
P.zza Malvestiti, 11
3 Bornati Primo
e Delpero Jole
Via N. Biaggi, 8
4 Cervati Faustino
e Amighetti Caterina
Via Castellaro, 50
5 Colossi Andrea
e Trezza Margherita
Via Carducci G., 34
6 Fontana Carlo
e Bonini Erminia
Via N. Biaggi, 7
7 Loda Giuseppe Giulio
e Sarte Serafina
Vicolo Stretto, 3
8 Mazzola Giacomo
e Mambretti Irene
Via G. Verdi, 32
9 Monteverdi Lorenzo
e Seccardelli Rosa
P.za Donato, 5
10 Rossini Lorenzo
e Pelucco Rosa Giacoma
Via G. Gaggia, 32
Festeggiano il 51° di matrimonio
1 Alloisio Domenico
e Gritta Giacoma
Via Leonardo Da Vinci, 7
2 Amighetti Luigi
e Venturini Maria
Via E. De Amicis, 33
3 Barbieri Mario
e Barbieri Carolina Martina
Via V. Alfieri, 1
4 Cervati Luigi
e Burlini Angela
Viale Marconi, 14
5 Fogazzi Davide Angelo
e Camisani Maria Maddalena
P.za Donato, 1
6 Ghio Aldo
e Galvani Celide
Via Don A. Tadini, 22
7 Rossini Giovanni Battista
e Cavalli Claudia
Via F. Lenzi, 35
8 Tirelli Francesco
e Cervati Maria
Casc. Campagnola, 4
Festeggiano il 50° di matrimonio
1 Adami Sergio
e Ziletti Santina
Via Filadelfia, 34
2 Amighetti Pietro
e Pelosi Santa Maria
Via L. Da Vinci, 16
3 Amighetti Vincenzo
e Togni Santa Maria
Via Indipendenza, 36
4 Bonaglia Giuseppe Luigi
e Messa Fiorina
Via G. Cantoni, 5
5 Cervati Antonio
e Stanga Agnese
Via Carducci, 3
6 Cervati Pietro
e Minini Caterina
Via Castellaro, 41
7 Cremaschini Luciano
e Settoni Giuseppina
Via Prevostura, 6
8 Gritti Alessandro
e Pinelli Rosa
Via Castellaro, 55
9 Mazzolari Mario
e Fogazzi Giovanna
Via Valfogliata, 1
10 Miglioli Giovanni Giuseppe
e Ruggeri Rosa
Via G. Mazzini, 17
11 Nervi Angelo
e Renzi Maria
Via G. Puccini, 6
12 Tedoldi Luigi
e Girelli Giuseppina
Via U. Foscolo, 3
Festeggiano il 25° di matrimonio
1 Abrami Battista
e Fontana Giulietta Natalina
Via R. Sandri, 11
2 Accorinti Onofrio
e Istodorescu Georgeta
Via L. Semenza, 33
3 Alleazzi Socrate
e Bertolini Lucia
Via Patrioti, 23
4 Andoni Alessandro
e Cavedo Enrica Maria
Via Kennedy, 1
5 Aresi Francesco Girolamo
e Pizzamiglio Maria Rosa
Via Tito Speri, 16
6 Barbieri Mario Luigi
e Tedoldi Patrizia
Via Castellaro, 48
7 Barbieri Vincenzo Mario
e Monteverdi Maria Angela
Via G. Amendola, 1
8 Barbieri Virginio Angelo
e Mazzoleni Rina Angela
Via C. Colombo, 17
9 Bariselli G. Paolo
e Geroldi Maria
Via Raffaello, 18
10 Bariselli Sergio
e Laini Francesca
Via G. Mazzini, 13
11 Baronio Cesare
e De Angeli Giacinta
Viale Marconi, 31
12 Baronio Gianluigi
e Zeli Eva
Via Don P. Mazzolari, 33
13 Bettoncelli Bruno Giuseppe
e Amighetti Rosa Maria
Via Ricurva, 8
14 Bianchi Luigi Giuseppe
e Assini Amneris Lidia
Via Matteotti, 4
15 Bodini Angelo
e Vigna Maria
Via Bredadasso, 17
16 Bodini Luigi
e Girelli Maria Angela
Via S. Rocco, 26
17 Bonetta Giuseppe Colombo
e Noli Francesca
Via Castellaro, 40
18 Bonomo Adriano
e Bertoldo Giuseppina
Viale Europa, 14
19 Carrera Mario
e Fruschera Silvia Narcisa
Via Prevostura, 8
20 Cervati Giuseppe
e Rossini Anna Maria
Via Castellaro, 65
21 Cremaschini Domenico Alessandro
e Brunelli Angela
Via Bredadasso, 8
22 Davide Giuliano
e Girelli Angiolina
Via XXV Aprile, 3
23 Ferrabò Giacinto
e Resconi Domenica
Via Patrioti, 11
24 Ferrari Mario
e Calzavacca Cesarina
Via Raffaello, 10
25 Fogazzi Faustino
e Di Lazzaro Giuseppina
Via L. Semenza, 14
26 Fontana Faustino Angelo
e Fadini Emma
Via C. Colombo, 12
27 Galletti Adriano
e Gozzoli Maria Paola
Via N. Biaggi, 3
28 Gambassi Angelo Battista
e Cattina Delfina
Via Lombardia, 20
29 Godizzi Angiolino
e Canini Angiolina
Via M. Luther King, 9
30 Grazioli Giovanni Giuseppe
e Geroldi Claudia
Via Monti, 7
31 Manenti Luigi Pietro
e Tomasini Elsa
Via Valfogliata, 21
32 Marini Raffaele
e Pari Angela
Via Indipendenza, 29
33 Minini Antonio Giuseppe
e Cervati Maria Assunta
Via Lombardia, 49
34 Minini Bernardo
e Labinelli Maria Laura
Via G. Brodolini, 1
35 Mombelli Giambattista
e Belotti Wanda
Via Circonvallazione, 24
36 Monteverdi Antonio
e Pinelli Romina
Via M. Luther King, 27
37 Nervi Luigi
e Magri Teresa
Via A. Volta, 9
38 Pari Giuseppe
e Zanoni Pierina
C.na Le tre Querce, 2
39 Penocchio Giorgio Franco
Barbieri Maria
Via Indipendenza, 38
40 Pini Giuseppe
e Abrami Eugenia
Via G. Gaggia, 27
41 Raggi Cesare Augusto
e Broli Doris
Via Lombardia, 41
42 Reboani Angelo Giovanni
e Nardi Maria Teresa
Via G. Amendola, 13
43 Rodi Giovanni
e Tira Maria
Via M. Monti, 6
44 Rossetti Serafino
e Consolandi Anna Natalina
Via Lombardia, 7
45 Sala Aldemiro
e Rossini Rosa
Via Valfogliata, 12
46 Scalvi Antonio
e Beltini Alida
Via N. Biaggi, 8
47 Schilirò Vincenzo
e Biraghini Nunziata
Via G. Puccini, 8
48 Seniga Pietro
e Barbieri Nadia
Via L. Semenza, 37
49 Spinoni Eugenio
e Belli Severina
Via Circonvallazione, 20
50 Staurenghi Gianfranco
e Amighetti Rita
Viale Marconi, 22
51 Staurenghi Giuseppe Giancarlo
e Sterza Rosangela
Via G. Rovetta, 31
52 Taietti Francesco
e Gritta Ippolita
Via Don F. Manfredi, 18
53 Tiberio Mario
e Raggi Virginia
Via A. Gramsci, 31
54 Ubiali Italo
e Scaratti Maria
Via G.B. Trotti, 16
55 Ventura Eugenio
e Guzzoni Caterina
Via N. Biaggi, 15
56 Vigna Lorenzo
e Staurenghi Lidia Rosaria
Via E. De Amicis, 34
57 Zani Giuseppe
e Fogazzi Paola
Via N. Biaggi, 3
58 Zanini Alvaro
e Sala Adriana
Via Dante, 32
59 Zavaglio Luciano
e Pedraccini Franca Carolina
Via C. Colombo, 8
Una scelta... per sempre
di Felice Bonini
Istituto Artigianelli, sabato 11 settembre: nella cappella gremita di confratelli, familiari, amici e fedeli di Verolanuova, ho professato per sempre, nelle mani del Superiore Generale, i voti di povertà, castità, obbedienza, entrando definitivamente tra i figli del Beato Giovanni Piamarta.
A questo momento decisivo mi sono preparato nei tre mesi estivi, come prevede il diritto della Chiesa. In questi mesi bisogna portare a termine il movimento interiore intrapreso negli anni precedenti, movimento dalla dispersione alla concentrazione, dal provincialismo alla mondialità, dalla paura alla fiducia incondizionata, dallesitazione alla decisione sicura. Cose complicate? Non proprio, si tratta molto semplicemente di consegnare la propria vita al Signore per portarlo ai giovani e donare se stessi ai giovani per portarli a Lui.
Il mio viaggio è iniziato alletà di 13 anni, quando sono entrato nel seminario dei Padri Piamartini, per intraprendere un cammino di ricerca vocazionale. L11 settembre del 1993 ho professato per la prima volta i voti di castità, povertà e obbedienza e sono entrato a far parte della Congregazione della Sacra Famiglia di Nazareth fondata dal Beato Giovanni Piamarta. In questo modo mi sono impegnato, sullesempio di questo sacerdote, ad offrire il mio aiuto e la mia vita ai fratelli, in particolare ai giovani. Ho prestato il mio servizio negli Istituti dove i miei superiori mi hanno mandato e un anno fa sono giunto a Remedello, allIstituto Bonsignori, dove permango tuttora.
Il mio compito è di insegnare religione nella scuola Agraria e Geometri e di seguire, insieme a padre Igor, i ragazzi del Convitto.
Oggi parlare di vocazione, può apparire fuori moda, ma essa rimane sempre un immenso e meraviglioso dono di Dio. Il Signore, chiamando luomo, lo invita ad essere partecipe alla realizzazione del disegno damore che ha sullumanità. Rispondendo, luomo si impegna a collaborare con Dio nella costruzione del suo Regno, nella ricerca di quella felicità che viene dal compiere la Sua volontà.
Con i tre voti di castità, povertà e obbedienza ho impegnato la mia vita per Dio a servizio della Chiesa e dei fratelli che ogni giorno mi fa incontrare. Mi sono impegnato, con laiuto di Dio e dei miei fratelli, a vivere un amore disinteressato, ad essere libero di servire gli altri e ad essere umile di fronte a tutti. A capire limportanza di tutto questo, mi ha aiutato il periodo trascorso a Sao Bento (Brasile) nellAmazzonia, dove ho provato a vedere il mondo dallaltra parte e ho imparato, nuovamente, che ciò che conta di più non è tanto quello che hai o quello che sai fare, ma quello che sei e che vuoi donare agli altri.
Di fronte alle proposte che la società di oggi rivolge alluomo, professare i voti di castità, povertà e obbedienza può sembrare unassurdità che mette in crisi e che sconcerta; in realtà lapparente assurdità viene superata dallamore che Cristo dona. Ciò che mi ha spinto a consacrare per sempre la mia vita a Dio è stata lesperienza del suo amore e della sua misericordia, che in maniera misteriosa, ma reale mi hanno avvolto e hanno acceso in me il desiderio di essere segno dellAmore del Signore.
Scegliere di vivere per sempre casto, povero e obbediente non significa perdere la propria libertà, perché Dio è assoluta libertà e se chiede a un uomo di essere totalmente suo, di rinunciare al godere, al potere e allavere, significa che questi sono un ostacolo per essere più simili a Lui. Essere liberi, non vuol dire fare quel che si vuole, ma sentirsi chiamati ad amare... solo nellamare qualcosa che costa si è liberi.
Il mio viaggio prevede ancora due tappe importanti: il diaconato e lordinazione sacerdotale, dopodiché il cammino continuerà sulla scia luminosa di Dio, verso gli ampi orizzonti del servizio, con la certezza della Sua promessa: Io sono con voi fino alla fine del mondo.
Mentre scrivo, penso al beato padre Giovanni Piamarta che sognò e visse alla grande, offrendo tutto se stesso perché molti altri sogni e desideri, specialmente quelli dei giovani poveri, potessero realizzarsi e così facendo si rese attento e disponibile a concretizzare la volontà alla quale il Signore lo chiamava.
Anche a voi giovani il Signore vuole chiedere qualcosa, perché desidera che la vostra
vita sia vissuta alla grande.
La vocazione è un rapporto con Dio, è il vostro rapporto con Dio. E allora la vocazione
non è soltanto scegliere, ma scoprirsi scelti, scoprirsi amati e perciò chiamati dal
Signore a vivere questo progetto damore, che è il progetto di Dio su ognuno di noi.
La vocazione si coglie, perciò, ascoltando il Signore, e quanto più è profonda la
conoscenza di Lui, tanto più chiaramente sarà comprensibile ciò che Lui vuole. Ma la
vocazione è anche una nostra risposta che deve nascere dal nostro cuore.
Padre Piamarta diceva: La felicità non dipende dal nascere bene, ma dal vivere bene. E il vivere bene dipende dal compiere nella nostra vita la volontà di Dio.
Nodi damore
Verolanuova 1/12/1997
Carissima S. Lucia siamo 8 sorelle da poco arrivate in questo bel
paese, circa tre anni.
Ti scriviamo perché fra poco il 13 dicembre, arriverà il giorno della tua festa, il giorno della nostra festa: di tutti i bambini e bambine buone. Noi non siamo buonissime, ne abbiamo ancora tanta di strada da fare, ma vogliamo rischiare chiedendoti un regalo che desideriamo tantissimo, che ci renderebbe veramente felici.
Abbiamo sentito dire che cè in giro un gioco che si chiama Stringici insieme. Praticamente è una corda resistentissima, una corda che non si può rompere, perché forma nodi particolari che mai possono rompersi: nodi damore.
È una corda difficile da trovare in commercio con i tempi che corrono. Sono tempi duri in cui si è portati a pensare solo a se stessi, ai propri problemi: ci si stacca sempre di più convinti di essere felici pensando a se stessi, ma col tempo invece, almeno noi lo abbiamo scoperto, si diventa più tristi. Noi ci siamo stufate di questa tristezza, e allora abbiamo deciso di reagire cercando sempre più nuovi amici e amiche. Non è facile trovarli, ma noi lo vogliamo tanto, e per questo ti chiediamo come regalo questo corda Stringici insieme, che formerà fra di noi e gli altri nodi damore che mai si romperanno anche quando diventeremo impazienti, frettolose, gelose, vanitose, orgogliose, irriverenti, colleriche, incapaci di perdonare.
Se pensiamo alla nostra vita, ne abbiamo tanto bisogno di Stringici insieme, km e km con nodi damore che mai si romperanno anche quando non vorremmo scuse, dare fiducia, niente sopportare, essere portatrici di speranza.
Cara S. Lucia, anche se non lo meritiamo cerca di esaudirci. Tu che abiti in cielo certamente saprai dove si può trovare questo bel gioco damore che su questa terra stà diventando introvabile. Chiedi aiuto pure a due nostri concittadini che abitano con e, una da diverso tempo che si chiama Beata Paola e laltro più recente un certo Beato Arcangelo.
Noi ti promettiamo che cercheremo di diventare più buone, ma tu esaudiscici abbondantemente. Anzi, già che ci sei, se puoi, mandaci pure tante persone disposte a giocare con noi, ad aiutarci perché le Sante Missioni che a gennaio si svolgeranno nel nostro paese riescano nel modo più bello e santo possibile.
Ora ti salutiamo, ma tu ricordati che ti aspettiamo con impazienza.
Un grosso ciao e un grosso bacio
dalle 8 Diaconie di Verolanuova
Abbonati a LAngelo nellultimo quinquennio:
1995 n° 1330
1996 n° 1317
1997 n° 1324
1998 n° 1344
1999 n° 1344
Le quote di abbonamento per il 2000 rimangono invariate e cioè:
per labbonamento ORDINARIO L. 30.000
per labbonamento SOSTENITORE L. 35.000
per labbonamento BENEMERITO L. 40.000 (minimo)
Per la spedizione a mezzo posta L. 25.000
Un numero L. 3.000
5 - 12 Dicembre Settimana della STAMPA CATTOLICA
Anche tu: costruisci la Chiesa giorno per giorno
ricorda che non cè comunione senza comunicazione
conosci parla scambia informazioni ed esperienze coi fratelli
per tutto ciò: aggiornati sugli avvenimenti
rimani in contatto con la stampa cattolica.
Orientati leggendo: LA VOCE DEL POPOLO, il settimanale cattolico bresciano
che ti aggiorna puntualmente su tutti i problemi;
MADRE, il quindicinale che forma ed informa le mamme;
AVVENIRE, il quotidiano dei cattolici; la verità fino in fondo;
FAMIGLIA CRISTIANA, il rotocalco più completo e il più venduto in
Italia.
LANGELO DI VEROLA ci scrive...
A voi, amici carissimi, che mi leggete,
con il prossimo anno si chiuderanno il secolo ed il secondo millennio mentre io entrerò
nel 25° anno di età. Quando nacqui, di arrivare a tale compleanno non avevo pensato,
sicché... ancora una volta eccomi qui.
È tempo di consuntivi, dunque; ma le operazioni sono difficili: non si tratta, infatti di
cifre e calcoli ma di saper leggervi, nel segreto, giudizi, stima fiducia simpatia che
nutrite per me. A dire il vero un Angelo sa fare questo e altro e sa accettare consensi e
dissensi e a coloro che li manifestano vuole, comunque, un mondo di bene senza riserve.
Per il mio compleanno, allora, per ricambiare il bene che voglio a tutti, quale il regalo
più bello? Indovinato: rinnovare labbonamento per il 2000! E non dubitate:
lAngelo paga sempre in moneta calorosamente benefica e che le sue ali distribuiscono
senza rumore ma in grande abbondanza.
Leggetemi e poi.. ascoltate il cuore. Lo sentirete pulsare col mio. Potete volere di più?
Un abbraccio dal
vostro Angelo di Verola
A distanza di sette anni
SABATO 11 DICEMBRE 1999
ore 20.30
In Basilica
Giuseppe Verdi
MESSA DA REQUIEM
In memoria di:
Angelo, Enrico, Mariangela Nocivelli e Marco Cò.
Orchestra Sinfonica e Coro Filarmonico
di Radio Praga
Direttore: Vladimir VALEK
Solisti:
Jirina Markova - Soprano
Lenka Smidova - Mezzosoprano
Vladimir Dolezac - Tenore
Milan Burger - Basso
Ingresso Libero
La parrocchia sottopone allattenzione dei Verolesi la proposta di due pellegrinaggi da effettuarsi nel prossimo anno 2000 in occasione del Giubileo. Le iscrizioni sono già aperte e, di seguito, pubblichiamo i programmi particolareggiati dei singoli viaggi.
Pellegrinaggio in Terra Santa e Giordania
3/10 maggio 2000
3 maggio mercoledì - 1° giorno - Verona/Tel Aviv/Tiberiade (o Nazareth)
In mattinata ritrovo dei partecipanti allaeroporto di Verona/Villafranca: operazioni
dimbarco e partenza per Tel Aviv. Allarrivo trasferimento in pullman a
Tiberiade (o Nazareth). Nella cittadina della Galilea sosta alla sorgente della Madonna,
visita al museo, alle grotte dellantico villaggio e alla basilica
dellAnnunciazione. Cena e pernottamento.
4 maggio giovedì - 2° giorno - Lago di Galilea
Colazione. Di buon mattino arrivo alle pendici del Monte Tabor. Salita in taxi per la
visita. Continuazione per il Monte delle Beatitudini, indi Tabga, sosta alle chiese del
Primato e della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Arrivo a Cafarnao per la visita
della sinagoga, della casa di Pietro e degli scavi dellantica città.
Traversata in battello del lago e pranzo a Ein Gev. Sosta al fiume Giordano.
5 maggio venerdì - 3° giorno - Gerasa/Monte Nebo/Madaba/Petra
Colazione. Partenza verso Beit Shean e passaggio in Giordania attraverso il ponte Shek
Hussein. Sosta a Gerasa, visita alle grandiose rovine della città romana e pranzo. Nel
pomeriggio, percorrendo la Strada dei Re, sosta a Madaba e al monte Nebo, da dove Mosè
vide la Terra Promessa. In serata arrivo a Petra. Sistemazione in albergo: cena e
pernottamento.
6 maggio sabato - 4° giorno - Petra/Amman
Colazione. La mattinata è dedicata a Petra, la meraviglia del deserto. Attraverso uno
stretto canyon detto siq si raggiunge lantica città per la visita degli
edifici scavati nella roccia dai Nabatei e dai Romani. Pranzo e nel pomeriggio
proseguimento per Amman, capitale giordana. Sistemazione in albergo: cena e pernottamento.
7 maggio domenica - 5° giorno - Amman/Gerico/Gerusalemme
Colazione. Passaggio della frontiera sul Giordano al Ponte Allenby e arrivo a Gerico.
Visita degli scavi e pranzo. Proseguimento per Qumran, dove nelle grotte, nelm 1947,
furono trovati antichi manoscritti della Bibbia. Sosta al Mar Morto e trasferimento
attraverso il deserto di Giuda con sosta al Wadi el Quelt, a Gerusalemme. Sistemazione in
albergo: cena e pernottamento.
8 maggio lunedì - 6° giorno - Gerusalemme/Betlemme
Pensione completa. Al mattino inizio delle visite: valle del Cedron, Cenacolo, la basilica
della Dormizione di Maria, chiesa di S. Pietro in Gallicantus. Nel pomeriggio si raggiunge
il Campo dei Pâstori e Betlemme. Visita alla basilica della Natività, indi ad Ein Karem,
che ricorda la visita di Maria a S. Elisabetta e la nascita di S. Giovanni Battista.
9 maggio martedì - 7° giorno - Gerusalemme
Pensione completa. Sul monte degli Ulivi sosta a Betania, Betfage, edicola
dellAscensione, grotta e basilica del Getzemani. Visita entro le mura della vecchia
città: chiesa della Flagellazione e Via Dolorosa fino alla basilica della Risurrezione
con il Calvario e il Santo Sepolcro.
10 maggio mercoledì - 8° giorno - Gerusalemme/Tel Aviv/VeroNa Villafranca
Colazione. Visita al Muro del Pianto, alla Spianata del Tempio con le moschee e alla
piscina Probatica con la vicina chiesa di S. Anna. Trasferimento allaeroporto di Tel
Aviv per il rientro.
Quota di partecipazione L. 2.190.000
Supplemento L. 420.000 (camera singola)
escursione in taxi al Monte Tabor L. 14.000
Comprendente: Passaggio aereo in classe turistica con voli noleggiati Verona/Tel
Aviv/Verona - Tasse dimbarco - Trasferimenti in pullman da/per laeroporto di
Tel Aviv - Alloggio in alberghi di 4 stelle con sistemazione in camere a due letti con
bagno o doccia - Vitto dalla cena del 1° giorno alla colazione dell8° giorno -
Pasti e rinfreschi a bordo dove previsti - Visite, escursioni, guida locale parlante
italiano in Giordania come da programma - Guida abilitata dalla Commissione dei
Pellegrinaggi in Terra Santa - Tour in pullman - Ingressi - Mance - Tasse duscita e
ingresso in Israele - Visto dingresso in Giordania - Assistenza sanitaria e
assicurazione bagaglio Europ Assistance.
NON COMPRENDENTE: Bevande - Extra personali - Tutto quanto non menzionato sotto la voce
Comprendente.
NOTA BENE: È necessario il passaporto individuale valido almeno sei mesi oltre la data
del viaggio. Entro un mese prima della partenza è necessario che ci pervenga il modulo
discrizione con i dati anagrafici e gli estremi del passaporto (numero, luogo e data
di rilascio, eventuale rinnovo e scadenza).
Per le iscrizioni rivolgersi alle Calzature Geroldi tel. 030931129 versando un
acconto di L. 500.000 entro il 31 gennaio 2000
Pellegrinaggio a Roma e ad Assisi per il Giubileo
4/9 settembre 2000
Lunedì, 4 settembre 2000 - Verolanuova-Roma
Ritrovo dei signori partecipanti in piazza della Chiesa di Verolanuova alle ore 5.00;
sistemazione in pullman G.T. e partenza alla volta di Roma.
Soste lungo il percorso, Santa Messa nella Chiesa dellautostrada a Firenze e arrivo
a Roma; sistemazione in hotel e pranzo.
Nel pomeriggio, con la guida, inizio della visita della città: E.U.R., San Paolo fuori le
Mura, San Lorenzo fuori le Mura, via Appia Antica e le Catacombe di San Callisto. Rientro
in hotel, cena e pernottamento.
Martedì, 5 settembre - Roma
Prima colazione in hotel, poi con la guida visita di San Pietro e dei Musei Vaticani.
Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio, sempre con la guida, piazza Venezia, il Campidoglio, il Foro Romano, Via
dei Fori Imperiali, Arco di Costantino e Colosseo. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Mercoledì, 6 settembre - Roma
Prima colazione in hotel, poi partecipazione alla solenne udienza del Papa.
Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio, visita del Museo di Villa Borghese, Piazza del Popolo, Santa Maria del
Popolo.
Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Giovedì, 7 settembre - Roma
Prima colazione in hotel, poi con la guida si continua la visita della città: il
Pantheon, Piazza Navona, Montecitorio, Fontana di Trevi, Quirinale e Piazza di Spagna;
pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio, visita di Santa Maria degli Angeli, Santa Maria Maggiore, San Giovanni in
Laterano e San Pietro in Vincoli. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Venerdì, 8 settembre -Roma-Assisi
Prima colazione in hotel, poi partenza alla volta di Assisi, soste lungo il percorso,
arrivo, sistemazione in hotel e pranzo.
Nel pomeriggio, con la guida inizio della visita dei luoghi francescani: la Basilica di
Santa Maria degli Angeli con la Porziuncola e la Cappella del Transito e San Damiano.
Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Sabato, 9 settembre - Assisi-Verolanuova
Prima colazione prosieguo della visita dei luoghi francescani con la guida: Basilica di
San Francesco, Santa Chiara, il Duomo, Eremo delle Carceri.
Pranzo in hotel.
Nel pomeriggio, rientro a Verolanuova con arrivo alle 21.30 circa.
La quota individuale di partecipazione è di L. 1.170.000
Supplemento camera singola L. 200.000
La quota comprende:
- Viaggio A/R in pullman G.T.;
- Sistemazione in ottimi hotel 3/4 stelle;
- Trattamento di pensione completa;
- Bevande ai pasti: 1/4 di vino e 1/2 di acqua minerale;
- Guida come da programma;
- Escursioni come da programma;
- Assicurazione Europe Assistance;
- Organizzazione tecnica dellAliantour.
La quota non comprende:
- Ingressi;
- Extra personali;
- Tutto quanto non espressamente indicato alla voce comprende.
N.B. La tessera del pellegrino per il Giubileo che serve per vari servizi: autobus, metro, telefono, assicurazione infortuni e servizio medico costa L. 65.000 ma è ancora da definire per quanto riguarda i rapporti con il comune di Roma in merito al trasporto dei gruppi.
Per le iscrizioni bisogna rivolgersi alle Calzature Geroldi tel. 030931129 versando un acconto di L. 270.000 entro il 31 gennaio 2000.
Avvento / Natale / Epifania
28 novembre 1999 - 6 gennaio 2000
Cè un invito: con langelo della vita e della fede
Il fanciullo è invitato a partire per un viaggio. Uno zaino da riempire che rende
possibile il viaggio e le tappe indicate con il passaggio nelle varie porte.
Prova a pensare quando il papà carica il portabagagli dellauto e la mamma
arriva con gli ultimi pacchi e tu saltelli per la gioia perchè desideri di andare in
vacanza...
Nella proposta però ci deve essere il desiderio di qualcosa di più grande, per avanzare
fino al traguardo e raggiungere la maturità nella vocazione battesimale.
La prima porta è la porta della vita: è concretamente per il fanciullo lesperienza
che ha incontrato nella mamma che lha custodito nel suo seno e lo ha portato alla
luce. Qui il fanciullo è invitato a scoprire lamore del Padre nello Spirito
creatore che si rivela nella nascita alla vita.
La seconda è la porta della fede: è lingresso nella Chiesa come comunità che
educa e conduce oltre la famiglia: già nel battesimo questo passaggio è evidente. Qui si
rivela in Gesù salvatore che dona una vita nuova, Gesù si presenta come la porta, la
via, la verità, la vita. Nel Giubileo limmagine della porta viene certamente da
Gesù come autentico rivelatore del Padre e per questo unico salvatore.
Apritemi le porte
della giustizia.
Cè una porta aperta
per entrare e ripartire.
Il Giubileo è una occasione
che il Signore e la Chiesa
ci offrono perchè tu rinnovi
la tua vita e dia la tua
testimonianza di fede.
Apritemi le porte della
giustizia.
Recitate queste parole,
il tocco del martello sulla Porta
Santa farà sentire più forte la
richiesta del Santo Padre, nella
notte del Natale 1999. È il vero
inizio del Giubileo del 2000.
Il Papa attraverserà per primo
la Porta Santa, ne bacerà gli
stipiti ed entrerà nella basilica
di san Pietro per compiere la
sua professione di fede.
Apritemi le porte della
giustizia.
Queste parole del salmo 118
sono la domanda di chi è
arrivato davanti al tempio e qui
vuole entrare:
a lui viene risposto:
Questa è la porta
che conduce al Signore:
vi entrino coloro
che Lui ha salvati!.
Questo ingresso richiede la
purificazione del cuore e
limpegno per una vita
coerente e santa.
La porta santa del Giubileo del
2000 dovrà essere
simbolicamente più grande
delle precedenti, perchè
lumanità, giunta a quel
traguardo, si lascerà alle spalle
non soltanto un secolo, ma un
millennio....
(TMA 33).
Il mistero dellincarnazione
Il Giubileo è un invito straordinario a comprendere il mistero dellincarnazione:
ricordati che Dio ti ama perchè 2000 anni fa il Padre che è nei cieli ha mandato nel
mondo il suo Figlio e Gesù si è fatto uomo nello Spirito.
Ricordati che ogni persona è chiamata a riflettere che Dio è Amore. Lamore ti
conduce a Lui e alla serenità con te stesso. LAnno santo è lanno della
rinascita spirituale, lanno dellincontro personale con Cristo, lanno
dellamore di Dio e del prossimo.
Si legge nella scelta pastorale: Il Giubileo del 2000 non è una festa sociale e
folcloristica per celebrare il passaggio dal secondo al terzo millennio, in maniera
analoga a quella in cui la gente festeggia il passaggio dal vecchio al nuovo anno. Siamo
di fronte ad un evento di grazia, nel quale la fede del popolo di Dio, intende celebrare
i duemila anni della nascita di Cristo (TMA 15). È chiaro quindi, che
Il Giubileo dellanno 2000 vuole essere una grande preghiera di lode e di
ringraziamento soprattutto per il dono dellIncarnazione del Figlio di Dio e della
Redenzione da lui operata (TMA 32).
ANNO DOMINI
di don Giovanni
Riprendono anche nella nostra zona gli incontri mensili di preghiera del secondo martedì del mese, come nelle altre zone pastorali.
Per la nostra si tratterà del secondo (in dicembre, in marzo il terzo) giovedì, risultando questo giorno quello più adatto alle esigenze dei vari oratori della zona.
Il primo di questi incontri ha già avuto luogo; infatti, a sottolineare limportanza di questi appuntamenti, ha voluto essere il Vescovo ad avviarli in forma ufficiale e solenne in Cattedrale, con i giovani, per questa volta provenienti da tutta la Diocesi; in tale occasione egli ha affidato agli animatori e predicatori il compito di guidare gli incontri e ai giovani il mandato di parteciparvi per compiervi un cammino costante di ascolto, riflessione e dialogo personale e comunitario con il Signore.
Eravamo davvero in tanti.
È stato bello vedere tanti giovani in silenzio, davanti allEucarestia o approfittare della presenza di numerosi sacerdoti per accostarsi alla Riconciliazione sacramentale o intrattenere un dialogo spirituale - esistenziale.
La stessa cosa sarà possibile quando questi incontri avranno luogo in zona, nella casa della Carità a Verolavecchia.
Ceravamo anche noi della zona di Verola, da molte delle parrocchie che la compongono.
Ai giovani di buona volontà, anche coloro che non partecipano alla catechesi del giovedì, linvito a partecipare con fedeltà e puntualità; a tutti gli altri la richiesta di accompagnare questo cammino con la preghiera allo Spirito del Signore.
Giubileo
Is 61, 1-9 / Salmo 118 (117) / Lc 1, 39-56
MARTEDI 9
NOVEMBRE 1999
In Cattedrale
con il Vescovo
Pellegrinaggio
Dt 16, 13-17 / Salmo 122 (121) / Lc 9, 51-62
16 DICEMBRE 1999
Porta
Gn 28, 10-22 / Salmo 24 (23) / Gv 10, 1-18
13 GENNAIO 2000
Indulgenza
Es 34, 5-9 / Salmo 86 (85) / Gv 8, 1-10
10 FEBBRAIO 2000
Purificazione
della memoria
Ger 3, 19-4,4 / Salmo 90 (89) / Lc 15, 11-32
16 MARZO 2000
Carità
1Re 17, 7-16 / Salmo 103 (102) / Lc 16, 19-31
13 APRILE 2000
Memoria dei
Martiri
Ap 7, 9-17 / Salmo 17 (16) / Gv 15, 18-16, 4
11 MAGGIO 2000
S. LUCIA 99
UN DONO IN DONO
Ai genitori e agli educatori
MARTA
come un
pezzo di cielo
Progetto educativo
in San Salvador
Per conoscere
la situazione.
Il contesto metropolitano
La capitale è San Salvador, una città scossa spesso da violenti terremoti. Sorge in
una valle lunga che si stende tra due alte colline: il Vulcano e il Cerro San Jacinto, che
somigliano quasi a due alberi cui è collegata la città a forma di amaca.
Alcuni fattori quali le recenti guerre (con le sue violenze nelle campagne), i frequenti
terremoti, la trasformazione dellagricoltura e il conseguente svuotamento delle
campagne, hanno allargato le periferie della città. Sono state così urbanizzate le zone
agricole adiacenti alla città, e si sono formate delle vere e proprie baraccopoli, dette
champas, con tutte le conseguenze che queste comportano: miseria, violenza, droga,
sviluppo della prostituzione, nascita di alcune bande giovanili e altri fenomeni di grave
emarginazione.
La guerra soprattutto ha devastato le esistenze di molti bambini, costringendoli
allanalfabetismo, a vivere da soli, con la strada come unico luogo di crescita, di
educazione, di sostentamento, soprattutto come luogo dincontro con la droga e la
micro-criminalità. La situazione delle bambine e delle adolescenti, come si può intuire,
è particolarmente drammatica: molte hanno già uno o più figli e spesso sono oggetto di
ogni tipo di violenza.
Un fenomeno in forte espansione è rappresentato dalle maras giovanili, bande dove i
ragazzi vivono della piccola criminalità, vere scuole e luogo di reclutamento della
delinquenza ma per molti anche luogo di protezione, di amicizia, come mai hanno avuto
prima. Nella capitale San Salvador, dove questa situazione è particolarmente acuta,
operano - con scarse risorse disponibili - la Chiesa, le associazioni di volontariato e le
organizzazioni non governative.
È davvero senza limiti il contesto generale di povertà: la disoccupazione ha raggiunto
livelli vertiginosi, le condizioni abitative ed igienico-sanitarie sono addirittura
spaventose.
Si è creata una grossa frattura in seno alla città: i ricchi vivono nelle zone alte
della città, in quartieri abitati solo da loro; nelle zone periferiche di recente
urbanizzazione sorgono invece le abitazioni più povere. Esistono quartieri popolati da 20
mila persone formati da baracche di 20-30 metri quadrati! In ciascuna baracca vivono 8-10
persone. Nello stesso tempo, a pochi metri da questi concentramenti, vivono i ricchi con
case, automobili e stili di vita di tipo nordamericano! Lestrema ricchezza e
lestrema povertà convivono gomito a gomito e soprattutto i ragazzi
denunciano le enormi disuguaglianze.
Il progetto nasce nel Barrio San Jacinto, un quartiere della periferia sud orientale della
città sotto il Cerro San Jacinto. È stata la zona più colpita dal terremoto del 1986 e
dalla repressione militare e la popolano circa 25.000 abitanti. Allinizio cera
solo una chiesa parrocchiale incompiuta. Da lì è nato il progetto riassunto dalle
parole:
Suscitare speranza e vita in un popolo.
Non quindi una iniziativa volta a sanare necessità materiali, ma piuttosto un progetto
per educare le persone, per formarle culturalmente e socialmente, per sviluppare
larte di ispirare un popolo a creare una nuova città, una nuova storia.
Gradualmente il progetto si è concretizzato. È stato scritto e diffuso in 4 libri:
- Il sogno (1990-1991)
- Dentro de los confines de la San Roque (1992-1993)
- Dalla fondazione della città alla formazione dei costruttori (1993-1994).
- Hasta la medula de los huesos (fino al midollo delle ossa) (1994-1995).
Dato che è impossibile sintetizzare la storia di questo lungo percorso, eccone le linee
essenziali:
È stata individuata larea di intervento suddividendo la zona in cinque
settori.
In ogni settore sono state costruite ampie sale multiuso proponendo incontri,
destinati a donne e uomini adulti del territorio.
Si sono definite insieme le leggi del territorio e della città futura.
Attualmente le leggi sono 7:
1. Che nessun bambino muoia nei primi anni di vita
2. Che tutti possano andare a scuola fino a 18 anni
3. Che nessuna giovane resti incinta prima dei 20 anni, se non lo desidera
4. Che nessuna donna muoia di tumore al collo dellutero
5. Che nessun malato e nessun anziano si senta abbandonato o rifiutato
6. Che il territorio non si deteriori più e non continui ad essere un immondezzaio
7. Che a tutti possiamo offrire le possibilità di adorare il Padre in spirito e
verità
È nato infine il progetto Il Giardino dei bambini. Marta, la
protagonista della nostra Operazione Santa Lucia 99 rappresenta
simbolicamente il bisogno di far crescere lumanità. Nella condizione di Marta è
raffigurata la condizione del popolo salvadoregno. Il sogno di un mondo rinnovato e felice
si concretizza nella nostra responsabilità a far crescere, educare ed accompagnare nella
speranza ogni bambino. Fin dallantichità è scritto che la responsabilità
verso un bambino costituisce larchetipo di ogni responsabilità.
Linvito rivolto ad ogni educatore è quello di parlare con i ragazzi del problema,
aiutandoli a dare spazio e risposta alle attese di Marta, una bambina che raffigura il
sogno di un mondo migliore presente in ogni bambino.
Liniziativa di S. Lucia un dono in dono si colloca nella storia di Marta
a favore di tutti i bambini salvadoregni toccati da questo progetto.
Per sostenere il progetto
A favore di:
Don Andrea Marini
Parroquia san Roque
Calle San Martin
y Avenida Indiana
Colonia Harrison
BARRIO SAN JACINTO
SAN SALVADOR
(EL SALVADOR C.A.)
Telefono 00503-2703070
Progetto Educativo dellOratorio: rileggiamolo (2)
di don Giovanni
Continuiamo la rilettura del PEO, a partire da dove lavevamo interrotta la volta
scorsa. Eravamo alla seconda parte, da cui abbiamo iniziato, in concomitanza con la
presentazione dei gruppi catechistici; di essa abbiamo riportato per intero il capitolo 1
e alcuni paragrafi del cap. 2. Completiamo con la ripresentazione dei rimanenti paragrafi
del medesimo capitolo e di quello successivo.
PROGETTO EDUCATIVO DELLORATORIO DI VEROLANUOVA
parte seconda
ITINERARIO FORMATIVO CATECHISTICO
A - LINEE GENERALI
2 - OBIETTIVI DELLA CATECHESI
d - Il conseguimento di questi obiettivi viene realizzato tenendo presenti alcuni aspetti o dimensioni che devono costantemente caratterizzare il cammino di Iniziazione Cristiana.
1) dimensione ecclesiale: la vita cristiana a cui la catechesi educa è autentica se realizzata nella consapevolezza di appartenere ad una comunità, la Chiesa (cfr. RdC 42-43-48).
2) dimensione apostolica-missionaria: il cristiano che riceve il dono della vita nuova in Cristo Gesù, si sente impegnato a renderne partecipi gli altri, testimoniando, attraverso la carità, lamore che Dio nutre per tutti. Fanciulli, ragazzi e giovani vanno perciò educati ad un vivo senso dellapostolato tra i coetanei e i compagni di studio, di gioco o di lavoro; devono sentirsi impegnati nel collaborare, secondo le possibilità concrete di ciascuno, allopera di annuncio del Vangelo ad ogni uomo, missione essenziale della Chiesa (cfr RdC 47.49-51; AG2).
3) dimensione liturgica: la catechesi, in quanto nel suo svolgersi fa costante riferimento alla liturgia, sia per quanto riguarda i Sacramenti, sia per ciò che concerne i periodi e le feste liturgiche, educa alla partecipazione consapevole alle celebrazioni della comunità cristiana (cfr RdC 44-46).
4) dimensione vocazionale: la catechesi, in quanto introduce i soggetti alla vita cristiana, educa alla ricerca del progetto di Dio sulla vita di ciascuno, del posto che ognuno deve occupare nella Chiesa e nella società; insieme allatteggiamento di ricerca, mira a far nascere in tutti la disponibilità a Dio e al suo progetto, accolto con fiduciosa e gioiosa docilità, quando esso viene scoperto.
e - Dal parlare di Dio deve gradualmente scaturire lesigenza e la capacità di
parlare con Dio: la catechesi, almeno in forma essenziale, ha il compito di educare alla
preghiera, personale e comunitaria (V. Parte III, sez. B, par. 2d)
3 - NOTE DI METODO
a - Il cammino di Iniziazione Cristiana (catechesi) devessere:
- graduale, perchè adattato alle capacità delle diverse età;
- continuo: non si partecipa al catechismo solo perchè cè un Sacramento da
ricevere; non è il singolo anno catechistico che prepara al Sacramento; è tutto il
cammino di catechesi che, in quanto educa alla vita cristiana, rende capaci di accogliere
la grazia dei Sacramenti;
- attivo: il gruppo sia continuamente coinvolto nella realizzazione dellincontro
mediante opportune tecniche di animazione; sia offerta ai suoi membri la possibilità di
una concreta partecipazione attiva alla vita dellOratorio, della Parrocchia e della
Chiesa universale (opere di carità, iniziative missionarie, ecc.);
- aperto sulla vita e sulla storia (vedi par. 2, a-b di questa sezione):
lannuncio di Cristo deve avvenire anche partendo dai fatti della vita dei
ragazzi e dei giovani come pure dagli avvenimenti della cronaca locale, nazionale e
mondiale.
b - Nel cammino di catechesi vengono coinvolti i genitori e le famiglie. Con loro si promuovono perciò incontri periodici, o, almeno, occasionali come anche -auspicabilmente- momenti di preghiera e/o celebrativi e di festa (cfr parte 3, sez. A, par. 6).
c - Il rapporto tra catechista e ragazzi dovrebbe continuare, nel limite del possibile,
anche al di fuori dellincontro catechistico, in momenti di amicizia, di gioco, ecc.
Mi pare che non servano molti commenti. Queste righe dai contenuti fondamentali sono
poste come motivo di riflessione, confronto e verifica.
Non sembri una maniera più o meno elegante per scansare il dovere di scrivere; il fatto
è che su temi come la dimensione vocazionale, missionaria e apostolica, liturgica ed
ecclesiale della catechesi ci sarebbero tante cose da dire, tante al punto che
rischierebbero di diventare troppe. Senza parlare dellaltro aspetto,
fondamentalissimo, della catechesi come educazione alla preghiera. Si tratta di cosa tanto
determinante nella formazione di un cristiano che lambiente che la comunità
cristiana si è data per educare alla fede ragazzi e giovani, pur contemplando altre
attività, anche più cospicue riguardo al tempo impiegato, porta il nome di Oratorio:
luogo di preghiera.
A questo proposito, riporto lo stralcio da un articolo che fu pubblicato su
LAngelo di giugno 90, quando la riapertura era ormai prossima:
... Il centro del nuovo Oratorio, però, non saranno i campi da gioco, nè gli
spogliatoi, nè il salone, nè la veranda tirata a nuovo e nemmeno il bar. LOratorio
non sarà nuovo che esteriormente se non avrà un cuore. Già da alcuni mesi ormai, nella
stanza destinata a diventare la piccola cappella del nostro Oratorio, è stato murato il
tabernacolo che custodirà la presenza reale di Gesù risorto nellEucarestia. Quella
cappellina, con quella presenza, dovrà essere il cuore vero dellOratorio. Se il
cuore batte, lorganismo vive; se funziona male, anche il resto tira avanti meno
peggio che può. Un cuore nuovo per il nostro Oratorio: ragazzi, giovani e animatori che
pregano, che fanno dellincontro personale con il Signore e dellamicizia viva
con Lui il motivo principale della loro presenza in Oratorio, la sorgente del loro
servizio educativo. Se questo spazio tutto speciale non verrà disertato, se il nostro
Oratorio avrà un cuore che batte, potrà dirsi davvero nuovo; diversamente, tutto
tornerà come al giugno dell88.
La cosa almeno in parte si è realizzata. Inoltre sono state varie e intense, già a
partire dallinverno successivo, le esperienze di preghiera prolungata condotte
dallOratorio in altri ambienti. Qualcuno ha scoperto il bello della preghiera, anche
se si sogna che quella cappellina sia ancora più frequentata.
Dal Consiglio dellOratorio
di don Giovanni
Ci pare opportuno presentare la composizione del Consiglio dellOratorio, eletto
in gran parte nello scorso settembre, e, per quanto concerne gli eletti del Circolo, a
metà ottobre. Offriamo anche un sunto degli argomenti dibattuti in questi ultimi 2 mesi.
Presidente di diritto: Corrini Don Luigi
Membri di diritto: Goffi Don Giampaolo, Gritti Don Giovanni, Maestroni Sr. Emiliana
Membri eletti o nominati dal Prevosto: Bonetti Mauro, Cervati Giacomo Mario, Cervati
Simone Fabiano, Cocchetti Francesco, Dottorini Bruno, Gennari Maruska, Geroldi Giovanni,
Minini Annamaria, Mombelli Enrico, Nervi Iris, Pinelli Luigi Andrea, Rossi Attilio, Rossi
Alberto, Rossini Serenella, Stella Claudio, Tomasoni GianMaria, Vigna Ercolina.
A queste persone, che ringraziamo per aver accettato questo impegno, ci si può rivolgere per presentare rimostranze e/o lanciare idee e offrire suggerimenti. Alle sedute del Consiglio è possibile presenziare anche da parte dei non eletti, ma solo come uditori.
Consiglio di ottobre, seduta del 27-10
1 - Distribuzione degli incarichi statutari (vedi Prog. Educ. dellOrat., pag.
XXXIV): vengono nominati gli addetti allamministrazione (Rossini Serenella e Bruno
Dottorini) e alla segreteria (Giacomo Cervati per le convocazioni; Annamaria Minini,
Claudio Stella, Alberto Rossi per la stesura dei verbali di riunione).
Vengono inoltre nominati i componenti della commissione incaricata di seguire
lattività del bar: i due amministratori, Mauro Bonetti, Enrico Mombelli, Giacomo
Cervati.
2 - Si valuta la proposta di avere in Oratorio le riproduzioni delle immagini dei due
Beati verolesi.
3 - Si torna a discutere della necessità di adeguare limpianto di aspirazione fumi
nei bar. Il problema dovrà essere risolto entro fine novembre.
4 - Varie spicciole: calciobalilla, installazione di un telefono a schede, corrimano di
accompagnamento allo scivolo della cantina, possibilità o meno di commercializzare i
prodotti del Commercio Equo e Solidale nel bar, funzionamento tv nel bar, per
lennesima volta, il problema - da riportare nel Consiglio degli Affari Economici
della Parrocchia - della copertura del porticato, soprattutto nella parte che concerne gli
spogliatoi.
5 - Necessità di un parziale rinnovo dellarredamento delle aule, attraverso la
sistemazione di quelli già esistenti. Al fine di evitare che, una volta rinnovati, detti
tavoli non vengano nuovamente danneggiati dal continuo trasbordo da un piano
allaltro, si deve dare completa attuazione a quanto deciso, e parzialmente
realizzato, già anni or sono: avere un numero adeguato di tavoli da
battaglia, utilizzabili per tutte le attività, in modo che larredamento delle
aule non esca più dalle medesime. Se ne ricaverà una quindicina utilizzando i coperchi
attualmente danneggiati, che verranno sostituiti. La spesa di ricambio, in futuro
altrimenti necessaria, sarebbe notevole.
6 - Mostra dei quadri e mostra del libro; sistemazione convettori di riscaldamento degli
ambienti.
Consiglio di novembre, seduta del 17-11
1 - Presentazione di un sommario bilancio generale.
2 - Relazione sui problemi pratici emersi nel precedente Consiglio da parte delle persone
che si erano incaricate delle rispettive questioni.
3 - Iniziative del Gruppo di Animazione
4 - Orari del bar durante la prossima Missione al Popolo
A proposito di Tappe e Appuntamenti previsti dal Calendario Parrocchiale
delle celebrazioni del Cammino di Iniziazione Cristiana, a parziale rettifica di quanto
erroneamente pubblicato a pag. 59 de LAngelo di novembre, si precisa
che, rimanendo fissi gli appuntamenti descritti fino al n° 6, sono invece previsti al:
7) Celebrazione della Messa di Prima Comunione per i fanciulli di 3a elementare:
Domenica 28 maggio 2000, ore 11
8) Celebrazione della Cresima per i ragazzi di 3a media:
Domenica 11 giugno 2000, ore 11, solennità di Pentecoste
langolo delleducatore
da Noi genitori e figli (30 maggio 1999)
TV, la menzogna da svelare
di Rossana Sisti
Nei programmi televisivi riservati agli adolescenti la normalità non esiste mai. Da una parte cè la perfezione, dallaltra lemergenza. Adesso una ricerca di Alberto Pellai svela linganno: La tivù pensa agli affari e non si preoccupa della crescita dei ragazzi. È indispensabile che loro per primi ne siano consapevoli.
Con la Tv hanno un amore di lunga data in corso. LEtà 15, 17, 20 anni, poco
lettori, tanto spettatori, altrettanto navigatori. Adolescenti. Naturale evoluzione di
quei bambini televisivi venuti su a suon di cartoni e merendine, fruttoli e bim bum bam.
LIstituto di ricerca Iard li ha definiti consumatori consumati. Nel
senso di scafati. Disinvolti nello zapping: un telefim, un pezzo di documentario e un
po di talk show, una partita, un cartone animato, un altro pezzo di varietà.
Padroni del telecomando, sanno mixare frammenti provenienti da programmi di ogni tipo.
Dicono di apprezzare Superquark e la Tv che informa, ma se allora di cena danno
Friends o I Robinson, in famiglia non cè verso di vedere un Tg. Non si perdono Star
Trek, ma neppure il Commissario Rex e come i nonni vanno matti per un Medico in famiglia.
La Tv li diverte, li intrattiene, li rilassa; è compagna di ore di solitudine, il
sottofondo di quelle di studio. Una cosa è certa, per dirla con Alberto Pellai - medico e
ricercatore dellIstituto di medicina preventiva dellUniversità di Milano -
La Teen generation è ormai una Tv generation o meglio una video-generation. Della
Tv non possono nè vogliono fare a meno.
Dopo aver indagato per anni il mondo televisivo dei bambini, Alberto Pellai ha ora varcato
i confini della teen generation, cercando di capire qual è la tele che i ragazzi amano e
quanto lamore sia corrisposto: come la Tv li rappresenta, a chi li
vende. Ne è uscita una ricerca, intitolata appunto Teen
television, - pubblicata dalleditore Franco Angeli che mette a fuoco questa
terra di tutti e nessuno, comunque luogo di sottile e persuasiva socializzazione,
che passa attraverso programmi di bassa qualità. Perchè va detto che loro, gli
adolescenti, con un piede ancora ben piantato nellinfanzia e laltro che fatica
a radicarsi nelletà adulta, rappresentano soprattutto un bel target, più che
appetibile. Vedono tutto e tutto molto tranquillamente, spesso al riparo dei veti adulti o
dei controlli preventivi che i genitori in genere riservano ai più piccoli.
La Tv - spiega Pellai - non dà molta scelta ai ragazzi. Da un lato si è
specializzata per i bambini, dallaltro si è adultizzata. E il risultato è che gli
adolescenti, senza programmi seriamente su misura, pescano un po qua e un po
là. Eppure non si può non tenere conto che si tratta di un pubblico particolare, che ha
gusti tutti suoi, ma fluttuanti. La Tv che dobbiamo offrirgli deve tenere conto di
questo continuo evolvere, mutare, divenire. Non è un caso che lunica Tv giovane di
successo, Mtv, Music Television, risponda proprio a queste caratteristiche. Solo musica e
video di costante novità, velocità, colore. Dinamismo. Peccato che Mtv non vada oltre la
proposta ludica. È una bella scatola vuota. Anche se con i contenuti non si va meglio. Un
programma come Amici ad esempio, ha perso una buona occasione. Ma anche qui si è
preferito spingere sul drammatico, scatenare il vortice della drammaticità, portare gli
adulti in studio... per ragioni di audience. Daltra parte la Tv non conosce
sfumature: la normalità in video non esiste.
Un ragazzo che cresce non si vede nè riconosce se non tra due estremi, bellissimo e
perfetto o sbagliato e tutto rotto. Una menzogna che va svelata ai ragazzi. Pensare di
cambiare la Tv è come credere che le importi la crescita delle persone: assurdo. Più
ragionevole è invece insegnare ai ragazzi i meccanismi e gli obiettivi del
sistema. E cioè che la Tv è un colossale affare, che occorre imparare ad
usarla senza farsi usare.
Informagiovani
SCUOLA MEDIA: E POI?...
Anche questanno, lInformagiovani ha proposto alla Scuola Media
un percorso di orientamento per gli alunni delle classi terze, alle prese con quella che
si può forse definire la loro prima grande scelta.
Tale iniziativa va ad affiancarsi allattività di orientamento che gli stessi
insegnanti realizzano nella classi dal mese di ottobre al mese di gennaio di ogni anno.
Un incontro assembleare rivolto ai genitori, tenutosi martedì 16 novembre, a cura della
dott.ssa Marzia Poli, psicologa, ha dato il via alliniziativa.
Successivamente hanno avuto luogo tre incontri di due ore, classe per classe, relativi
alle seguenti tematiche:
Conosci te stesso: obiettivo di tale incontro è far emergere limportanza di
conoscersi per orientarsi nella scelta;
Presentazione delle opportunità formative: illustrazione dei vari ordini e dei
diversi indirizzi in cui è suddivisa la scuola superiore;
Presentazione del mondo del lavoro: settori primario, secondario, terziario e
quaternario (terziario avanzato), i contratti di apprendistato e formazione lavoro, le
professioni ed i relativi percorsi di studio;
Presentazione dellInformagiovani: incontro realizzato presso
lInformagiovani comunale volto a presentare il servizio e ciò che offre, ed a
verificare , attraverso giochi, quali esiti hanno avuto nei ragazzi i tre precedenti
incontri.
Considerato il fatto che non solo i ragazzi di terza media hanno bisogno di un aiuto in
ambito di orientamento, ma che anche i giovani frequentanti la classe quinta superiore ed
i giovani in generale necessitano di una mano, lInformagiovani ha proposto alle
classi quinte dellistituto Tecnico Commerciale Primo Mazzolari un
incontro sul tema Le Professioni in ambito amministrativo aziendale. Tali
incontri, tenuti da un professionista dellorientamento, sono stati realizzati
mercoledì 10 e giovedì 11 novembre scorso presso lI.T.C. Mazzolari.
LInformagiovani ti augura un felice Natale, e...
un consiglio..
nellacquisto dei tuoi regali, ricordati della solidarietà!
Puoi fare regali che contribuiscono a dare una mano a chi sta peggio di te. Non chiudiamo
gli occhi, le opportunità sono moltissime.
BUON NATALE E FELICE ANNO
a.z.
le nostre rubriche
Verola missionaria a cura del Gruppo Volontari delle Missioni Conoscerci
Da un orfanotrofio del paese più povero del mondo alladozione, tramite il Centro aiuti per lEtiopia
Addis Abeba, Pàpa,
pàpa implora il bambino dai riccioli neri e dagli occhi color notte, che ti si
aggrappa ai calzoni e ti abbraccia come fossi la sua àncora di salvezza. Pàpa,
pàpa dice la più grandicella accarezzandoti la mano e rimirando la pelle così
stranamente chiara rispetto alla sua.
La sorte, la disponibilità di una famiglia italiana e linfaticabile attività del
Centro aiuti per lEtiopia (Casa madre ad Albo di Mergozzo in provincia
di Verbania, ma solide radici operative anche nel Bresciano) presto compiranno il
miracolo: dare genitori, genitori italiani a questi bambini che vivono da alcuni mesi nel
Centro Madonna della vita in Addis Abeba e nei cui occhi leggi ancora la
tristezza dei mesi, a volte degli anni, trascorsi negli orfanotrofi statali
dEtiopia.
In un Paese in cui la natalità è altissima, morire giovani è allordine del
giorno. Lasciare dei figli orfani a popolare laltopiano e le strade di Addis Abeba
è cosa di tutti i giorni. Ecco allora che gli Istituti statali si gonfiano di piccoli
ospiti. Eppure essi sono fortunati: gli altri finiscono direttamente sulle polverose
strade della capitale a vivere di espedienti.
I bambini lindi e puliti che ti si aggrappano alle gambe e ti invocano come
Pàpa nel Centro Madonna della vita hanno davanti a sè invece un
destino diverso. Molti di loro (sono ormai 115) sono già venuti a vivere a Brescia. Molti
altri ci verranno. E la catena umana che farà di questi piccoli Etiopi dei perfetti
Italiani, dei perfetti Bresciani, ha laria di rafforzarsi ogni giorno che
passa.
Così diceva il giornalista e aveva ragione.
Alessandra Rossini, verolese, domiciliata a Brescia, dopo aver avviato ladozione
a distanza di una bimba etiope (con venticinquemila lire mensili è possibile attenuare la
sofferenza e combattere la precarietà della vita di un essere umano garantendogli due
pasti giornalieri e lassistenza medica indispensabile), ha voluto
personalmente rendersi conto della realtà di questo Centro ed ha visitato con il marito
il villaggio Madonna della vita.
Dice Alessandra: Vidi nei loro lettini due fratellini gemelli. Mi dissero che la
mamma era morta a poche settimane dal parto. Mi guardavano e nei loro occhi lessi
unimmensa fama di affetto. Non ebbi alcuna esitazione e, daccordo con mio
marito, avviai le pratiche di adozione giuridica. Posso affermare con certezza che, da
allora, i tempi si sono rivelati abbastanza brevi. Superate le trafile burocratiche con
laiuto di Hailu, il procuratore del Centro aiuti nella capitale, abbiamo potuto
portare a Brescia in pochi mesi Andrea e Francesca. Dopo un anno di permanenza con noi, il
Tribunale li ha ufficialmente dichiarati nostri figli.
Alessandra Rossini è docente di Lingua Italiana presso lUniversità degli Studi
di Dakar, in Senegal, e prevede di vivere i prossimi due anni in Africa con il marito e i
due figli.
Dice: Sono così felice; vorrei che altre famiglie seguissero il percorso da noi
scelto e provassero la nostra stessa gioia di genitori effettivi.
Gruppo Conoscerci
Ai due splendidi gemellini etiopi di tre anni, Francesca e Andrea (nella foto), che con
nonna Luigina e nonno Achille fanno parte anche della nostra comunità, dedico volentieri
questa piccola poesia, con laugurio di una sana e promettente crescita.
Ai genitori, Alessandra Rossini e Luigi Carimando, che, a fatti e non a parole, hanno
saputo offrire un esempio schietto e altamente qualificato di generosità e di altruismo,
i più vivi complimenti, uniti allauspicio che possano in futuro cogliere grandi,
meritate soddisfazione.
Rosetta Mor
Oltre ogni arcobaleno
Mano nera
e mano bianca
congiunte:
ellisse che chiude
allestremo confine
spazi
di pregiudizio.
Pelli diverse
per un sentire
simile, inalterabile
nel tempo,
protetto
dallo stesso
vibrare dellanima.
Sotto lopacità
e il buio crudo
della pelle,
il sangue batte
la lucentezza
della vita.
E tu, fratello,
sei vita,
oltre ogni arcobaleno
di colori,
allapparenza spenti.
Solidarietà: capire, dare, ricevere
di Renato Kizito Sesana
Nel gennaio di questanno, nel corso della Giornata Mondiale per la Pace, papa
Giovanni Paolo II ha lanciato un nuovo appello per un progresso globale nella
solidarietà. Il Papa ha dato un nuovo significato al termine solidarietà,
che cosa implica in un mondo oggi tanto più diviso che in passato?
Lanno scorso la ricchezza prodotta dalleconomia mondiale è stata di 6 volte
superiore rispetto al 1950, doppia rispetto al 1975. Dovremmo forse dedurne che lo
standard di vita della popolazione mondiale sia migliorato? No, risponde categoricamente
un rapporto diffuso nel settembre scorso dal Programma di sviluppo delle Nazioni Unite
(UNDP). E il motivo non è che nel frattempo anche la popolazione mondiale è aumentata,
sebbene in percentuale di molto inferiore a quella della ricchezza; la ragione principale
è che la ricchezza viene sempre più prodotta e consumata da una minoranza. Il 20% della
popolazione mondiale possiede l86% della ricchezza ed all80% della popolazione
rimane il 14%. Oltre un miliardo di persone non è in grado di soddisfare i bisogni più
elementari, come, ad esempio, avere cibo a sufficienza.
Nel suo messaggio per la Giornata della pace, papa Giovanni Paolo II, dopo aver illustrato
come la negazione dei diritti umani fondamentali sia un grave ostacolo alla costruzione
della pace, fa seguire un lungo paragrafo intitolato Progresso globale nella
solidarietà, dove afferma: È urgente lesigenza di sviluppare una nuova
ottica di progresso globale nella solidarietà, in modo da permettere a chiunque di
realizzare il proprio potenziale sviluppo. È necessario uno sforzo immediato ed energico
per garantire che il più alto numero possibile di nazioni sia in grado di liberarsi da
questa situazione intollerabile.
Solidarietà è un termine sempre più usato da predicatori e operatori sociali. Suona
bene, deriva dalla stessa radice di solido. Quando si parla di una nazione o di una
società che pratica la solidarietà, pensiamo a un corpo dove le persone sono
responsabili luna dellaltra, e anche alla forza, perchè lunione
sviluppa la forza. Ma la solidarietà non è la soluzione che può essere imposta. Implica
la libera partecipazione, deve scaturire dal cuore delle persone e (...) può essere
sviluppata solo con una scelta personale e un processo educativo. (...)
Per non correre il rischio di redigere un lungo elenco di buoni pensieri e nobili
intenzioni, cerchiamo di esprimere la solidarietà con il comportamento e atti che siano
concreti e pratici.
Imparare e a vedere. Per la maggior parte del giorno, i nostri occhi sono aperti ma non
vediamo veramente che cosa ci circonda. Ad esempio non prestiamo attenzione a cose che
vediamo spesso o abitualmente. La banda di bambini di strada accanto alla fermata
dellautobus, il cassiere del centro commerciale o i troppo frequenti mucchi di
immondizia disseminati in tutta la città. Potremmo persino aver preso consapevolmente la
decisione di non parlare o coinvolgerci con i rifugiati o gli sfollati che sono venuti a
stabilirsi non lontano da noi.
Imparare a vedere significa guardare tutte le persone e gli eventi che ci circondano con
la volontà di capire. Vogliamo essere una parte attiva e consapevole della società che
ci circonda, non solo a livello episodico e superficiale. Vogliamo capire le cause degli
eventi sociali importanti, come le migliaia di rifugiati che vivono in Kenya, i turisti
che vengono a trovarci e le conseguenze del loro comportamento, lanimosità nei
confronti di certe classi della popolazione. Vedere significa voler conoscere le
motivazioni degli altri attori sociali. Con empatia, che significa apertura alla
comprensione, ma senza rinunciare al nostro giudizio critico, valutando i fatti e le
persone in base alle nostre convinzioni e valori. Il mondo è uno ma è composto da
popolazioni, istituzioni, nazioni diverse con collegamenti e rapporti che non sono sempre
molto chiari. Per poter capire devo tenere gli occhi aperti e fare uno sforzo positivo.
Questo è il primo passo, perchè la solidarietà può basarsi solo sui fatti, eventi
concreti, non sullimmaginazione. Il secondo passo è Imparare a Dare. Una volta
conquistata unidea più chiara della società, posso decidere cosaltro posso
offrire per sviluppare la solidarietà con gli altri. Potrebbe trattarsi di tempo, denaro,
professionalità, affetto, persino della vita. Qualsiasi cosa decida di dare, devo
offrirla nel modo giusto. In effetti la scelta del modo giusto è altrettanto importante
di quanto viene offerto. Un modo di dare che inchiodi laltro nella posizione di
eterno beneficiario è insostenibile e inutile perchè, alla fine, dopo il mio dono, non
avrò cambiato niente. Il mio dare deve sempre offrire allaltro la possibilità di
diventare indipendente, anche se in un futuro lontano. Un buon educatore, che si tratti di
un allenatore di calcio o di un educatore politico vuole che il suo allievo sia migliore,
capace di essere autonomo ed eventualmente insegnare ad altri. Ed è qui che molti
falliscono: i genitori che non sviluppano nei loro figli il senso di responsabilità, gli
insegnanti che non hanno fiducia nel potenziale dei loro allievi, il donatore che dà solo
quanto basta a rendere dipendente il beneficiario, che non avrà mai la forza di crescere
per conto proprio, il leader che non è affidabile, finanziariamente o altrimenti, verso
la sua gente. Un giorno questi genitori, insegnanti, donatori, leader si lamenteranno di
essere stati abbandonati dalle persone che hanno aiutato, ma lerrore è loro.
Poi arriva il passo più difficile: Imparare a ricevere. Vera solidarietà significa
accettare che esistono settori dove devo essere disposto ad accogliere laiuto degli
altri. Siamo tutti membri pari della società e nessuno può essere superiore alla
possibilità di ricevere dagli altri. I proverbi africani offrono molti esempi della
stupidità delle persone che credono di sapere tutto e di non avere bisogno di nessuna
istruzione o consiglio, che si mettono poi nei guai, diventando lo zimbello del villaggio.
Invece, nel ricevere con gratitudine dagli altri qualsiasi contributo possano offrire, noi
riconosciamo la nostra umanità e il fatto che non siamo superiori, in modo significativo,
a nessun altro. Nellultimo esempio dovrei essere in grado di capire che quando offro
diventa vero e genuino solo quando sono in grado di ricevere con spirito di semplicità
quanto gli altri hanno da offrirmi. Solo se i miei atti di solidarietà seguono queste
fasi, aiutano la società intorno a me a muoversi verso la vera solidarietà.
Unanalisi rispettosa della situazione, una attenta ricerca dei mezzi adeguati, in
modo che gli altri si trovino con me su basi paritarie e possano finalmente dare il loro
contributo, sono prassi essenziali. Altrimenti avremo una solidarietà che lo
è solo di nome, perchè in realtà soppesa laltro gravato dal pesante fardello
della dipendenza emotiva, organizzativa o finanziaria.
Questo è valido anche per la richiesta della cancellazione del debito dei paesi poveri.
Se viene fatta nel modo sbagliato, la cancellazione del debito può trasformarsi in un
dono graziosamente concesso dallalto. Non deve essere così, deve essere una
decisione comune presa da partner paritari per il vantaggio comune. Solidarietà significa
rispetto della dignità dellaltro. Di più, significa mettere in grado laltro
di dimostrare il proprio valore. Significa spezzare lo stereotipo che rende laltro,
lhandicappato, il rivale, il luo, larabo, lindiano, il pagano, il
reietto e scoprire che è solo un altro essere umano.
Da questottica capiamo che essere poveri economicamente non è la forma di povertà
peggiore. La povertà veramente ignobile è quella di una persona che sceglie di non
partecipare, di non contribuire alla vita della sua comunità secondo le proprie
possibilità. Forse in questo mondo i più poveri sono quelle 250 curiose persone che,
secondo le statistiche dellUNDP, detengono oltre il 4% della ricchezza
mondiale. Come gruppo possiedono abbastanza da offrire accesso ai servizi sociali di base:
sanità, istruzione e cibo, alla popolazione di tutto il mondo. Ma hanno deciso di non
farlo.
Le mie notti sarebbero insonni se io fossi uno di loro.
Da Amici dei lebbrosi n. 7
Piccola storia de (20)
I CONCILI ECUMENICI di Rino Bonera
Dopo aver pubblicato, dal gennaio 1998 fino allo scorso novembre, la piccola
storia dei Concili Ecumenici, ritengo opportuno fare sintesi degli stessi nel
prospetto che segue. Si avrà, così, una panoramica completa delle vicissitudini della
Chiesa attraverso la storia degli stessi Concili nei quali furono trattate e definite le
questioni spettanti alla fede, alla morale ed alla disciplina.
N. Località Data Papa che principali argomenti trattati
lo convocò
1 Nicea 1 20.5 - 25.7.325 Silvestro I Condannò la dottrina di Ario, definì la consustanzialità del Verbo col Padre, compilò il Credo, istituì il celibato ecclesiastico.
2 Costantinopoli I maggio-luglio 381 S. Damaso Condannò Macedonio, definì che lo Spirito santo è Dio come il Padre e il Figlio.
3 Efeso 21.6.430-17.7.431 S. Celestino Condannò Nestorio, attribuì alla Vergine Maria il titolo di Madre di Dio.
4 Calcedonia 8.10-1.11.451 S. Leone Magno Confermò che in Cristo vi sono la natura umana e quella divina.
5 Costantinopoli II 5.5-2.6.553 Vigilio Riconfermò la condanna dei nestoriani che negavano a Maria lattributo di Madre di Dio.
6 Costantinopoli III 7.11.680-16.9.681 S. Agatone Condannò il monotelismo che affermava essere in Cristo la sola volontà divina.
7 Nicea II 24.9-23.10.787 Adriano I Stabilì la legittimità del culto delle immagini.
8 Costantinopoli IV 5.10.869-28.2.870 Adriano II Compose lo scisma di Fozio e mise in particolare rilievo il primato del Papa.
9 Laterano I 18.3-6.4.1123 Callisto II Stabilì che linvestitura dei vescovi era riservata al Papa, condannò la simonia (mercato delle cose spirituali) e il concubinato ecclesiastico.
10 Laterano II Aprile 1139 Innocenzo II Condannò lo scisma dellantipapa Anacleto II e gli errori di Arnaldo da Brescia.
11 Laterano III 5 - 22.3.1179 Alessandro III Condannò i càtari e gli albigesi e stabilì la validità dellelezione del Papa con i due terzi dei voti.
12 Laterano IV 11-30.11.1215 Innocenzo III Stabilì il principio della transustanziazione nellEucaristia e lobbligo della confessione annuale e della comunione pasquale.
13 Lione I 28.6-17.7.1245 Innocenzo IV Condannò e depose limperatore Federico II come usurpatore dei beni e oppressore della libertà della Chiesa.
14 Lione II 7.5-17.7.1274 Gregorio X Stabilì il regolamento per il conclave, sancì la temporanea unione con la Chiesa greca e migliorò la disciplina ecclesiastica.
15 Vienne (Francia) 16.10.1311-6.5.1312 Clemente V Soppresse lOrdine dei Templari, condannò gli errori dei beguardi e delle beghine e quelli del teologo P. Olieu. Venne discusso il problema della povertà dei francescani e fu emanata la normativa per il controllo ecclesiastico sui luoghi pii e gli ospedali.
16 Costanza 5.11.1414-22.4.1418 Giovanni XXIII Pose termine allo scisma dOccidente e promulgò il decreto circa la supremazia del Papa.
17 Basilea-Ferrara 23.7.1431-6.8.1445 Eugenio IV Realizzò per breve tempo, lunione coi Greci; rimase sul tappeto la questione della superiorità del Papa sul Concilio.
18 Laterano V 10.5.1512-16.3.1517 Giulio II Confermò limmortalità
dellanima e condannò il Concilio ribelle di Pisa.
Leone X
19 Trento 13.12.1545-3.12.1565 Paolo III Condannò Lutero, Zwinglio e Calvino;
trattò delle questioni dogmatiche e della riforma della disciplina ecclesiastica.
Proclamò che Sacra Scrittura e Tradizione sono le fonti della Rivelazione Divina; emanò
decreti vari.
20 Vaticano I 8.12.1869 Pio IX Definì la dottrina sulla fede e la rivelazione e il primato dellinfallibilità del Papa quando sentenzia ex cathedra in materia di fede e di morale.
21 Vaticano II 1.12.1962-8.12.1965 Giovanni XXIII Promulgò costituzioni, decreti
e dichiarazioni per aggiornare la presenza della Chiesa di fronte alla società e alla
cultura contemporenee
Paolo VI
VEROLA SPORT
attività
risultati
commenti
Risultati delle partite giocate dalle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese:
CALCIO
Terza Categoria - Girone A
8a giorn. (07.11): Mairano - Verolese 2 - 4
9a giorn. (14.11): Verolese - Torbole 0 - 2
10a giorn. (21.11): Cignano - Verolese N. D.
11a giorn. (28.11): Verolese - Cologne 0 - 0
Allievi - Girone B
7a giorn. (07.11): Verolese - Orceana 0 - 2
8a giorn. (14.11): Verolese - Castelcovati 2 - 4
9a giorn. (21.11): Verolese: riposo
10a giorn. (28.11): Verolese - Orzinuovi C 1 - 4
Giovanissimi - Girone H
6a giorn. (06.11): Verolese - N. S. Paolo 0 - 3
7a giorn. (13.11): Orzinuovi C - Verolese 2 - 1
8a giorn. (20.11): Verolese - Quinzanese 1 - 5
9a giorn. (27.11): Urago - Verolese 3 - 0
Esordienti - Girone H
6a giorn. (06.11): Pontevichese - Verolese 0 - 2
7a giorn. (13.11): Verolese - Villaclarense 2 - 3
8a giorn. (20.11): Verolese: riposo
9a giorn. (27.11): Verolese - Verolavecchia 3 - 0
Queste le posizioni delle varie squadre nelle rispettive Classifiche Generali:
Terza Categoria: 10° posto con 9 punti
Allievi: 11° posto con 4 punti
Giovanissimi: 10° posto con 4 punti
Esordienti: 5° posto con 12 punti
BASKET
Juniores maschile - Girone C
Verolese - Poncarale N. D.
Cagi - Verolese 79 - 91
Verolese - Flero 82 - 81
Cadetti maschile - Girone C
Verolese - Travagliato 88 - 71
Orzinuovi - Verolese 70 - 100
VOLLEY
2a Divisione femminile - Girone B
Borgo S. G. - Verolese 3 - 2
Manerbio - Verolese 1 - 3
3a Divisione femminile - Girone C
Ghedi - Verolese 3 - 2
Verolese - E. Faber 0 - 3
Ragazze - Girone G
Verolese - Ghedi 3 - 0
Remedello - Verolese 3 - 0
Verolese - Juvolley 0 - 3
varie - cronaca
Arte & cultura
Le poesie di Rosetta
La poesia, composta nel 1998 in versi endecasillabi abbinati a settenari, è stata premiata nella 3a Edizione del Concorso Andrea da Pontedera (maggio 1999) ed è risultata finalista nel Premio Letterario Nazionale Alessandro Manzoni 1999. Pubblicata anche sul libro Le ore del silenzio, vuol essere un caldo auspicio di pace e di serenità per tutti i lettori, nellatmosfera misteriosa ed impareggiabile del santo Natale.
Natale
Sulla cima dei pini luci doro
apre la sera in filamenti accesi
oltre la siepe, nel giardino accanto.
E nel mio cuore pace.
Entra il Natale con il suo planare
docile e misterioso
nellanima in attesa e nelle case
a rinnovare lala dun mistero.
Una musica e un canto
si perdono nellaria dinnocenza
con sorriso stellato.
Rosetta Mor, recentemente, ha vinto, tra molti altri, i seguenti premi:
1) VINCITRICE SUPERPREMIO TERZO MILLENNIO conferito dal Centro Europeo di
Cultura Passaporto per il Premio Letterario Internazionale Anno Santo
del Duemila - Roma, 31 ottobre 1999;
2) VINCITRICE 1° PREMIO, diploma di merito, medaglia doro e ceramica con la lirica
Alla piccola Margot nella XXVI Ed. del Premio Letterario Internazionale
dedicato allinfanzia Cera una volta - Deruta, 10 dicembre 1999;
3) VINCITRICE 1° PREMIO con la poesia in lingua francese Grandes chaleurs
nella XV Edizione del Concorso Letterario Internazionale e Multimediale di poesia
NOSSIDE 1999 - Reggio Calabria, 11/12/1999.
Congratulazioni da parte di tutti i lettori.
Sullonda delle pagine di un bel libro, ecco un affettuoso intimo ideale dialogo
tra padre e figlio.
Tutto avviene nellanimo dellautore del testo che segue chiamandole, assai
modestamente, divagazioni.
Ma tanto di più cè in esse: latmosfera di una famiglia dove i valori veri
hanno salde radici, le riflessioni della piena maturità, una mano sicura costantemente
tesa a quella del figlio Francesco per trasmettergli tutto il calore di un cuore
sensibile, un desiderio di totale generosa offerta per raggiungere quella salvezza che
soltanto nel mare dellamore è possibile trovare e, da esso, attingere.
Se lo Strone porta al mare
Divagazioni su: Oceano mare (romanzo di Alessandro Baricco - Rizzoli 1995 pagg. 51-52)
Perchè nessuno possa dimenticare di quanto sarebbe bello se, per ogni mare che ci aspetta, ci fosse un fiume, per noi. (pag. 51)
Forse tu non sai Francesco che, al mio paese, cè un fiume. Si chiama Strone.
Per il suo percorso breve, non è preso in considerazione nemmeno dalle carte geografiche
(1/250.000).
Stando a quello che leggo, per Baricco ci sono più mari che ci aspettano o, forse, ogni
uomo ha il suo mare.
Limportante, il sarebbe bello, è trovare il fiume.
È lo Strone capace di portarti al mare?
Se osservo il suo percorso, capisco che non ha avuto una vita facile.
Ha dovuto sudare ogni metro, scendendo a compromessi più che con luomo, con la
terra e gli alberi.
Anche il nostro scorrere, mi stai dicendo?.
Perchè nessuno possa dimenticare di quanto sarebbe bello se, per ogni mare che ci aspetta, ci fosse un fiume, per noi. E qualcuno - un padre, un amore, qualcuno - capace di prenderci per mano e di trovare quel fiume... (pag. 51-52)
Oggi mi domando pensando a te Francesco, se ricordo la mano di tuo nonno nella mia.
Una sera mi chiese di uscire con lui.
Era fine settembre e camminammo lungo il viale che porta alla stazione.
Mi comprò il gelato e mi disse che non avevo superato gli esami di riparazione.
Ricordo il suo braccio sulla mia spalla e la sua mano che avvicinava il mio fianco al suo.
È difficile ritornare a scuola, vedere i tuoi amici entrare in unaula e tu in
unaltra.
Ti dicevo dello Strone.
Un disattento potrebbe attraversare il paese senza accorgersi del fiume.
Solo oggi mi rendo conto che il fiume passa basso e il mio paese è costruito su una
terrazza naturale.
Basterebbe la fantasia di qualcuno - un padre, un amore, qualcuno. Lui saprebbe inventarla una strada, qui, in mezzo a questo silenzio, in questa terra che non vuol parlare. Strada clemente, e bella. Una strada da qui al mare (pag. 52)
Poco dopo essere uscito dallabitato e prima di unirsi allOglio, lo Strone
vive il suo momento di mistero.
Se penso allemozione che allora provavo seguendo i saliscendi dei sentieri, credo
proprio che alle Vincellate, lo Strone ha creato la purezza (e il suo rimpianto).
Io ero impegnato a non perdere lequilibrio. Pedalavo sulla spinta del timore e
dellattrazione di quel luogo così diverso, non manipolato.
Oggi mi domando, pensando a te Francesco, se ricordo anche la mano di un amore.
Era proprio la mia mano - nelloscurità del cinema - che cercava - forse era il
primo gesto di coraggio - una mano femminile.
Era un contatto lieve, delicato.
Allora mi sembrava che, tra tutte le mani, quella mi avrebbe portato al fiume, verso
loceano mare.
Basterebbe la fantasia di qualcuno - un padre, un amore, qualcuno. Lui saprebbe inventarla una strada.... (pag. 52)
Vedi Francesco la necessità di creare, inventare, la strada.
Non cè una strada belle fatta.
E forse, la strada di ognuno di noi, deve esserci indicata.
Tu mi chiedi: Che senso ha allora parlare di autonomia, responsabilità,
libertà?
E le cose non farebbero male, ma si avvicinerebbero portate dalla corrente, si
potrebbe prima sfiorarle e poi toccarle e solo alla fine farsi toccare. Farsi ferire,
anche. Morirne. Non importa. Ma tutto sarebbe, finalmente, umano. (pag. 52)
Quando vedo i ragazzi - io ragazzo, tu ragazzo - lottare per unora in più la
notte e non accorgersi dei milioni di uomini senza libertà, credo proprio che autonomia,
responsabilità e libertà siano solo alla fine della strada, alla fine del fiume.
La libertà è nelloceano mare?
E qualcuno - un padre, un amore, qualcuno - capace di prenderci per mano e di trovare quel fiume... (pag. 51-52)
Non dimenticare Francesco che, quel qualcuno capace di prenderci per mano, non toglie
niente alla nostra solitudine di viaggiatori.
A noi piace poco accostare autonomia, libertà, responsabilità alla solitudine.
E se questa fosse la condizione?
Alle Vincellate mi sentivo immerso in questa solitudine.
in mezzo a questo silenzio, in questa terra che non vuol parlare (pag. 52)
Capisci anche il perchè della mia attrazione e del mio timore.
Si alternavano il fascino e la paura.
Mi chiedi se, alla mia età, ho raggiunto il mare o, almeno, se ho trovato il fiume. Pensando a te, sulle righe di Oceano mare e sulla nostalgia del mio fiume ignorato dalle carte geografiche, credo proprio che, dove lautore scrive qualcuno intenda un figlio.
Perchè nessuno possa dimenticare di quanto sarebbe bello se, per ogni mare che
ci aspetta, ci fosse un fiume, per noi. E qualcuno - un padre, un amore
un figlio -
capace di prenderci per mano e di trovare quel fiume...
Una strada da qui al mare.
Ti piace poco questultimo qualcuno?
Se osservi con attenzione, nelle difficoltà non distingui la mano di chi chiede dalla
mano di chi offre.
Le mani si serrano.
Il pericolo delluno diventa il pericolo dellaltro; la salvezza delluno
quella dellaltro.
E qualcuno.
Un compagno dotato di infinita fantasia e di incommensurabile pazienza, in grado di
assecondare e la nostra precipitazione e la nostra apatia, di volta in volta,
figlio, padre,
di volta in volta,
amore
capace di prenderci per mano e di trovare quel fiume..; (pag. 51-52).
Lautore, ben conosciuto, desidera mantenere lincognito. Rispettiamo volentieri la sua volontà.
Nel salone dellOratorio sono allestite
LA FIERA DEL LIBRO
LA MOSTRA DI QUADRI
Orari di apertura dellOratorio
In occasione delle festività natalizie, saranno aperti
LA PESCA DI BENEFICENZA A FAVORE DELLORATORIO E IL PRESEPE
Dal 2 (mattino) al 4 (sera) gennaio 2000, viene riproposta, per il 5° anno,
lesperienza degli esercizi spirituali per gli adolescenti e i giovani della nostra
Zona pastorale.
Questa volta sperimentiamo una nuova sede: Fantecolo, nella casa delle suore fondate dal nostro concittadino, il beato Arcangelo Tadini.
Per ulteriori informazioni, contattare lOratorio.
Servizio Sanitario di Continuità Assistenziale
(prefestivo, festivo e notturno)
Gli interventi del Medico di Continuità Assistenziale si effettuano:
dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00
e tutte le notti dalle ore 20.00 alle 8.00
Chiamando il 118 solo nei casi di effettiva URGENZA.
Non verranno effettuate attività ambulatoriali ordinarie e visite domiciliari non
urgenti.
GRUPPO VEROLESE VOLONTARI DEL SOCCORSO
Via Gramsci, 4 - Verolanuova (Bs)
Tel. 030 9361662
SERVIZI con AUTOAMBULANZE
Per ogni EMERGENZA comporre il 118 (Centrale Operativa di Brescia)
Per richiedere una PRENOTAZIONE di trasporto con Autoambulanza di persone non
autosufficienti, comporre il
tel. 030 9361662
nei seguenti orari:
Dal lunedì al Venerdì: dalle 8,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00
ed initerrottamente dalle 8,00 del Sabato alle 7,00 del Lunedì
Associazione iscritta allAlbo Regionale del Volontariato della Regione Lombardia dal 27.6.1994 con D.P.G.R. n. 61230
CARABINIERI - PRONTO INTERVENTO: tel. 112
Turni domenicali di guardia farmaceutica
dellAzienda S.L. 19
Dicembre 1999
5 S. Paolo - Alfianello
12 Verolanuova (Comunale) - Bagnolo Mella (dr. Ingardi)
19 Quinzano dO. - Leno (dr. Bravi)
26 Verolavecchia - Orzinuovi (Coniolo)
gennaio 2000
2 Verolanuova (dr. Colosini) - Cigole
9 Manerbio (dr. Parati) - Bagnolo Mella (dr. Donini)
16 S. Gervasio - Leno (Castelletto)
Pensi di aver PROBLEMI CON LE DROGHE? Forse possiamo aiutarti
Contatta: NARCOTICI ANONIMI - TEL. 030 9937210
Narcotici anonimi è unassociazione di tossicodipendenti in recupero che si
incontrano regolarmente per aiutarsi a rimanere puliti. Non costa niente appartenere alla
nostra fratellanza. Sei un membro quando decidi di esserlo.
Che nessun tossicodipendente debba morire senza avere avuto lopportunità di
trovare un nuovo modo di vivere.
CLUB DEGLI ALCOLISTI IN TRATTAMENTO
Facciamo presente che il club di cui sopra è in attività ogni martedì dalle ore 19
alle 20,30 presso il palazzo comunale, in una delle aule delle ex scuole elementari (alla
sinistra dello scalone che porta agli uffici).
Come è noto esso è al servizio di tutte le famiglie che abbiano membri vittime
dellalcol.
I componenti del club si prestano per aiutare tutti coloro che sfortunatamente sono
cascati nel vizio.
Invitiamo pertanto tutte le famiglie interessate a partecipare alle nostre riunioni.
Per eventuali informazioni rivolgersi a:
VENTURINI GIUSEPPE tel. 030 931019 - BONETTI GUIDO tel. 030 932245.
Per i collaboratori de «LAngelo di Verola»
Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12 di venerdì 17 dicembre. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.
La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione
degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati
entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.
LA REDAZIONE
Per i più piccoli
In Biblioteca
Due amici sono seduti a un tavolo, in biblioteca.
Uno dei due dice:
- Sai, io mi divoro un libro ogni mezzora!
- Beh - risponde il secondo - a me ci vuole un po di più: ho la dentiera.
Pistaa!
- Lo sai che metà dei romani va in automobile?
- E laltra meta?
- Cerca di non andarci sotto!
A tavola
Il grissino chiede al panino:
- Hai freddo?
- No, sono imbottito!
Colmo
- Qual è il colmo per un elettricista?
- Avere qualche kilowatt di troppo!
Relax...iamoci un po (a cura di errebi)
Il pensiero...
La follia è molto rara negli individui, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli,
nelle epoche è la regola.
(Nietzsche, Di là dal bene e dal male)
...e il proverbio del mese:
La fürtüna lè come losèl èn gabia:
se tè la làsset scapà tè la ciàpet pö.
(La fortuna è come un uccello in gabbia:
se la lasci scappare non la prendi più).
Il Santo del mese
S. Nicola (protettore degli artigiani) - 6 dicembre - lunedì
Santo popolarissimo e leggendario.
Nato nellattuale Turchia, allinizio del IV secolo fu designato vescovo di
Mira.
Circondato di fama di grande taumaturgo, il suo culto si diffuse in tutta Europa.
La tradizione nordica lo ha abbinato al benevolo ruolo di Babbo Natale.
La Risposta
Da che deriva il detto Menare per il naso?
Far credere a qualcuno quello che si vuole, prendere in giro.
Lespressione deriva dallabitudine dei domatori girovaghi di mettere al
naso dellorso addomesticato un anello, nel quale sinfila la corda che serve a
guidare la bestia.
Si dice lo stesso anche in francese: Mener quelquun par le nez. Il modo di dire era
già usato dai Greci e dai Latini.
La pigrizia in gioventù porta dolore nella vecchiaia
(Antico proverbio cinese)
Quel Natale un po cupo
È di nuovo Natale ed il nuovo millennio sta per arrivare, ma in tutto questo cè
una sofferenza grande nel mio cuore. Manca la voglia di festeggiarlo, di scambiarsi gli
auguri; manca il desiderio di farsi regali, di addobbare e costruire alberi natalizi e
presepi.
Lentusiasmo va sempre più indebolendosi!
Come vivremo la magnifica sera di Natale, ed apprezzeremo la stupenda tavola imbandita per
loccasione, quando sulla seggiola mancherà lui, mio padre?
Non ci sarà la battuta, il sorriso, la sua grande voglia di vivere che trasmetteva in
quei momenti a noi, accaldati, in parte a quel caminetto che non sembrava mai volersi
spegnere!
Speriamo che anche lui da lassù possa festeggiare il Natale, magari anche con un sorriso
rivolto a noi con viso tenero e affettuoso come quello che gli avrebbe voluto regalare la
sua nipotina.
Valerio C.
Questa riflessione la dedico a tutti coloro che hanno perso un loro caro perchè in queste festività così importanti come il Natale, non si abbandonino al pianto, ma rivolgano un sorriso e una preghiera al loro amato.
AVIS
Avviso importante ai soci donatori
Chiamata alla donazione di sangue
Dal prossimo mese di gennaio, la nostra sezione di Verolanuova provvederà direttamente alla chiamata dei soci per la donazione di sangue, contrariamente a quanto avveniva in passato che i nominativi dei soci chiamati per la donazione ci venivano inviati dal Centro trasfusionale di Manerbio.
Perchè questo radicale cambiamento?
In primo luogo per razionalizzare al meglio le donazioni; alcuni donatori venivano
chiamati regolarmente, altri con intervalli molto lunghi fra una donazione e laltra
(molti di voi, con piena ragione, si sono lamentati di questa carenza).
Un altro motivo importante che ci ha portato a questa decisione, non poco impegnativa, è
di evitare che i donatori chiamati non si presentino alla donazione per svariati e validi
motivi; essendo noi dellAvis di Verolanuova a contattare direttamente il donatore
conosceremo in tempo reale la disponibilità dello stesso.
Cosa cambia per il donatore?
Per quanto concerne lavviso di chiamata verrà presumibilmente fatto tramite
telefonata, pochi giorni prima della donazione, in questo modo avremo immediatamente una
conferma o meno della disponibilità; sarà importante ricordarsi che bisognerà
comunicare allAvis di Verolanuova eventuali presunte sospensioni per interventi o
malattie nonchè viaggi allestero e quantaltro porti ad una sospensione
temporanea della donazione.
Avremo bisogno di un periodo di rodaggio, essendo un nuovo compito che dobbiamo
affrontare, ciò non toglie che ci impegneremo perchè vi siano meno disagi possibili.
Chiediamo anche la Vostra collaborazione perchè ciò vada a buon fine, comunicandoci
eventuali problemi che potrebbero sorgere e consigliandoci per risolverli.
Vi chiediamo anche di comunicarci tempestivamente eventuali cambi di indirizzo o di
recapito telefonico.
Una informativa più dettagliata verrà consegnata ad ogni socio donatore.
Cogliamo loccasione per porgere auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutta la popolazione di Verolanuova
Il Presidente
Vigna Battista
AVIS-DAY
Domenica 19 dicembre 1999
Il Consiglio Direttivo dellAVIS Comunale invita i propri Soci nella Sede, in via
Castello 6, per lo scambio degli auguri di Natale.
Per loccasione sarà offerto un rinfresco per ringraziarvi della vostra adesione
allAssociazione.
Saranno benvenuti anche i familiari, gli amici e tutta la popolazione.
Un simpatico omaggio verrà consegnato ai soci.
La sede rimarrà aperta dalle ore 09,30 alle 18.00.
Radiobasilica Verolanuova
(91.2 Mhz)
Radiobasilica trasmette tutte le celebrazioni liturgiche
dalla Basilica di San Lorenzo in Verolanuova
SANTE MESSE:
Feriali: 7.00 - 9.00 - 18.00
Festive: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
NOTIZIARI
Nazionali: 6 - 10 - 11 - 12 - 13 - 20 - 22
Locali: 7.30 - 8.30 - 9.30 - 10.30 - 12.30 - 15.30 - 18.30 - 20.30
Notiziari Radio Vaticana: 8 - 12 - 19 - 21 - 23.30
Oltre ai consueti programmi vi segnaliamo:
Ogni giorno
ore 7.30
APRO GLI OCCHI E TI PENSO
Tre salmi, una lettura, un canto e un pensiero per cominciare bene la giornata
a cura di Don Paolo
Da Lunedì 6 Dicembre 1999
inizia una nuova trasmissione:
CALEIDOSCOPIO
Le Lenti Colorate
Rassegna stampa, fatti del giorno, notizie da Verola e dintorni
commentati ed approfonditi da
Mirella Raneri
Ogni mattina, dal Lunedì al Venerdì, dalle 9.30 alle 10.00
abbiamo un obiettivo: guardare insieme gli eventi della vita locale
per capire noi stessi e la realtà che ci circonda
Ogni Sabato
ore 9.30
QUI FILA TUTTO LISCIO
con Daria Cremaschini
ore 10.15
LE CANZONI DEL CUORE
a cura Daria Cremaschini
ore 14.00
TIME OUT
con don Paolo Goffi e Marilisa Labinelli
14.30
SLOW HAND
Jazz, blues, funky, fusion
a cura di Alessandro Sala
Ogni Domenica
ore 10.20
ACCORRETE NUMEROSI
a cura di Sergio Ferrari
ore 12.00
RADIOGIORNALE VEROLESE
a cura di Tiziano Cervati
ore 12.30
TAVOLA GRANDE
con Daria Cremaschini e Marco Barbieri
ore 13.30
SCALA MERCALLI
con Giacomo Cervati, Alberto Rossi e Luca Vigna
PROGRAMMI SPECIALI DI DICEMBRE
Domenica 12 alle ore 12.30
telefonando al 030 932464 parlerete
IN DIRETTA CON SANTA LUCIA
Dal 16 al 24 ogni sera alle 19.30
in diretta
DI CASA IN CASA
Preghiera in famiglia aspettando il Natale
Giovedì 23 alle 20.30
In diretta dal Cinema Vittoria di Verolanuova
CONCERTO DI NATALE 1999
del Complesso Bandistico
STELLA POLARE
Venerdì 24, giorno della Vigilia di Natale, a partire dalle ore 21
VERSO LA MEZZANOTTE
Musiche, canti, letture, telefonate, racconti collegamenti con le strade
in attesa della
SANTA MESSA DI MEZZANOTTE
Il 26, giorno di Santo Stefano, alle 12.15
CONCERTO DI NATALE 1999
del Complesso Bandistico
STELLA POLARE
(replica)
Il 6 gennaio 2000 alle ore 12.10
NATALE CON IL CORO
VIROLA ALGHISE
Radiobasilica augura a tutti un lieto Natale ed un felice, felicissimo 2000
Appello
Come tutti sapete, la nostra radio non ha altre entrate che quelle che provengono dalla parrocchia e la necessità di rinnovare le apparecchiature è sempre più pressante.
Pubblichiamo lelenco delle necessità più urgenti con la speranza che anche per la radio arrivi... Santa Lucia.
2 microfoni 400.000 totale 800.000
1 Lettore Compact Disc 350.000 350.000
1 Registratore Dat (digitale) 1.200.000 1.200.000
1 Stampante 1.000.000 1.000.000
100 CD registrabili per archivio audio 3.500 350.000
Materiali audio di consumo 400.000 400.000
A questo elenco aggiungiamo che nel corso del mese di Gennaio Radiobasilica dovrà
pagare, fra Canoni, Tasse di Concessione, abbonamenti e scadenze varie, la bella somma di
L. 4.900.000 (quattromilioninovecentomila)
Ricordiamo che le eventuali donazioni sono interamente deducibili dalla dichiarazione dei
redditi fino allimporto di due milioni.
Ancora grazie
Last Updates - Ultimi aggiornamenti
Ecco gli ultimi aggiornamenti:
in La Parrocchia di San Lorenzo:
1. Nuova pagina dei numeri e degli indirizzi utili;
2. Nuova pagina degli appuntamenti per i genitori;
3. Nuova pagina del Calendario Liturgico.
E prima del 31 Dicembre 1999 ci saranno altre belle novità che saranno prontamente
segnalate nella Home Page e che potrete leggere cliccando su Ultimi
Aggiornamenti.
Ricordiamo che molte parti del sito, oltre che in italiano, sono in Francese, Inglese,
Tedesco ed ora alcune, anche in Portoghese.
Desideriamo ringraziare i 6.400 naviganti che hanno finora contattato il sito della
parrocchia ed i 140 che hanno contattato quello fresco fresco del Coro San Lorenzo.
Continuate a contattarci e non dimenticate di votare il sito della parrocchia nei
Top Ten di Profeta cliccando sullapposito pulsante in fondo alla
Home Page.
Tutti gli indirizzi sono indicati sul retrocopertina.
Il sito Internet della Parrocchia di San Lorenzo è una iniziativa di Radio Basilica di
Verolanuova ed è redatto da Piero Lò, Tiziano Cervati e Mauro Loda.
Anche il sito del coro è una iniziativa di Radio Basilica ed è redatto da Stefano
Barbieri.
La situazione finanziaria dei lavori di restauro e di manutenzione dei beni artistici parrocchiali
Poichè i lavori di restauro dei beni artistici parrocchiali continuano senza sosta, è opportuno per doverosa informazione, presentare la situazione attuale dei lavori finiti e in corso di realizzazione, ma soprattutto la situazione finanziaria della Parrocchia alla fine del 1999.
Per chiarezza elenchiamo le opere con i relativi costi e finanziamenti già presentati
sullAngelo del dicembre 1998 precisando che alcuni restauri hanno subìto in corso
dopera sensibili variazioni.
1) Restauro del dipinto di Andrea Celesti
Il Martirio di San Lorenzo L. 159.000.000 finito
a carico della Soprintendenza L. 139.000.000
a carico della Parrocchia L. 20.000.000
2) Restauro della Cappella dellImmacolata L. 60.000.000 finito
a carico del Museo Civico di Riva del Garda L. 20.000.000
a carico della Parrocchia L. 40.000.000
3) Restauro della Cappella dellAngelo Custode L. 56.000.000 finito
finanziato dalla Banca di Credito Cooperativo di Verolavecchia
e dalla Sig.na Elena Spalenza
4) Restauro del dipinto Il Golgota
di Ludovico Gallina L. 250.000.000 finito
a carico della Soprintendenza L. 41.750.000
contributo di generosissimo benefattore L. 100.000.000
a carico della Parrocchia L. 108.250.000
5) Restauro dei banchi della Basilica L. 115.000.000 finito
finanziato da generosi sottoscrittori L. 60.000.000
a carico della Parrocchia L. 55.000.000
6) Restauro tetto della Disciplina e messa in sicurezza
dellarcone lesionato L. 360.000.000
a carico della Regione Lombardia L. 100.000.000
a carico della Parrocchia L. 260.000.000
7) Restauro della macchina delle Quarantore L. 180.000.000
finanziato da un generoso benefattore L. 120.000.000
a carico della Parrocchia L. 60.000.000
8) Restauro preziosi libri sacri L. 40.000.000
a carico della Parrocchia
9) Rifacimento del tetto della Chiesa di San Rocco L. 60.000.000 finito
a carico della Parrocchia
10) Restauro della facciata della Casa Canonica L. 30.000.000 finito
a carico della Parrocchia
11) Restauro della Chiesa di San Donnino L. 350.000.000 finito
finanziato dalla comunità parrocchiale verolese
12) Restauro della Via Crucis di Roberto Galperti L. 12.960.000
a carico del Comune L. 7.560.000
a carico della Parrocchia L. 5.400.000 finito
13) Restauro della Cappella di San Francesco Saverio
finanziato dai Signori Virginio e Loredana Fidanza L. finito
14) Restauro della Cappella delle Sante L. 81.785.000
contributo della Cassa di Risparmio
della Province Lombarde L. 30.000.000
a carico della Parrocchia L. 51.785.000 finito
15) Restauro della Cappella dei Sacerdoti
al cimitero L. 25.000.000 finito
a carico della Parrocchia
Limporto totale dei lavori di restauro eseguiti o in corso di realizzazione
ammonta quindi a L. 1.779.745.000
già finanziati e pagati L. 1.251.460.000
rimangono da finanziare e pagare: L. 528.285.000
a) Restauro de Il Golgota L. 108.250.000
b) Restauro della Cappella dellImmacolata L.
c) Restauro de Il Martirio di San Lorenzo L.
d) restauro tetto della Disciplina L. 230.000.000
e) Restauro dei banchi della Basilica L. 18.240.000
f) Restauro della macchina della Quarantore L. 60.000.000
g) Restauro libri sacri L. 40.000.000
h) Rifacimento tetto San Rocco L. 20.000.000
i) Restauro della facciata della Casa Canonica L.
l) Restauro delle 14 stazioni della Via Crucis L.
m) Restauro Cappella delle Sante L. 51.785.000
n) Restauro Cappella dei Sacerdoti al cimitero L.
per un totale di L. 528.285.000
La messa a norma dellimpianto elettrico e di illuminazione e il nuovo e
modernissimo impianto di riscaldamento indispensabile per una corretta conservazione
dellinestimabile patrimonio artistico della nostra Basilica regolarmente approvato
dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici e dalla Soprintendenza
Archeologica sono stati realizzati grazie al finanziamento totale di due munifici
benefattori. Limporto da aggiungere a quello dei lavori summenzionati è di L.
500.000.000 circa.
Il Consiglio parrocchiale per gli affari economici fa notare che in presenza di impegni
finanziati notevoli le offerte finalizzate al restauro delle opere darte hanno avuto
un calo sensibile rispetto al 1998 e ricorda che il rendiconto economico dello scorso anno
si è chiuso con un disavanzo di L. 58.427.362 (vedi Angelo giugno 1999).
I beni sopraelencati, vincolati ai sensi della legge 1/6/1939 n. 1089 consentono le
seguenti detrazioni fiscali:
a) per liberalità di persone fisiche, detrazione dimposta del 19% della somma
erogata ai sensi dellart. 13 comma 1 lettera H del DPR 917/86 e successive
modifiche;
b) per liberalità di soggetti IRPEG (società) stesse modalità di detrazione ai sensi
dellart. 110 bis del DPR 917/86
Gli impegni finanziati come si può vedere sono notevoli; per questo lAngelo di
Verola si appella ancora alla generosità dei verolesi. Sarà possibile versare
direttamente a Don Luigi offerte e contributi finalizzati al pagamento dellopera
scelta o accordare prestiti finalizzati.
A tutti i verolesi un grazie grande, grande, grande e tanti auguri di buon Natale e felice
Duemila.
p. il Consiglio
per gli affari economici
Prof. Alberto Rossini
ANAGRAFE PARROCCHIALE
Battesimi
38 Labinelli Alessia di Battista e di Rubini Caterina
39 Zani Veronica di Giambattista e di Biaggi Rachele
40 Bertoni Virginia di Paolo e di Masotti Silvia
41 Alessandrini Tommaso di Federico e di Rogato Barbara
42 Staurenghi Leonardo di Fabio e di Ghidoni Elena
43 Ferrari Elisa di Giambattista e di Azzini Monica
Defunti (nessuno)
Matrimoni (nessuno)
Offerte pro restauri
tele e altari della Basilica
Giornata celebrata nel mese di novembre 2.074.000
Inter Club Boys Verola 150.000
N.N. 100.000
Per la Giornata del Ringraziamento 3.106.000
In memoria di Bianca Girelli 200.000
I condomini della Filanda in memoria di Maria Lorella 400.000
Sezione Alpini di Verola 150.000
In memoria di Pini Luigi 100.000
N.N. 200.000
In memoria dei cari defunti 200.000
Dalla Cappella Casa Albergo 280.000
N.N. 115.000
Totale 7.075.000
Langelo di Verola
agli abbonati agli amici lettori
ai verolesi tutti anche lontani
ai collaboratori in particolare
ed alle loro famiglie porge Vivissimi Auguri
di un Santo Natale e Buon Anno Nuovo
Sito Internet
Nuovo indirizzo : www.verolanuova.com
(entro breve tempo anche www.verolanuova.it)
Queste le nuove E-mail, gli indirizzi di posta elettronica:
per la parrocchia: parrocchia@verolanuova.com
per Radio Basilica: rbv@verolanuova.com
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