L'Angelo di Verola 1999
Mensile di Vita Parrocchiale - Anno XXIV n° 11
Novembre 1999
Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Giovanni Gritti
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati
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Parrocchia di Verolanuova |
SOMMARIO | |
3 Il Beato Arcangelo... (D. L. Corrini) vita parrocchiale 36 Caro Arcangelo... dagli oratori 42 Scuola R.U.M. (Sr. Emiliana) |
le nostre rubriche 65 Vento di pace (Gr. Conoscerci) varie - cronaca 74 La povertà... (A. Rossini) |
la parola del Prevosto
Il Beato don Arcangelo:
un dono e un impegno
Il mese di ottobre per Verola è stato uno straordinario tempo di grazia.
La mattina di domenica 3 ottobre Giovanni Paolo II ha presieduto, in Piazza S. Pietro, la Concelebrazione Eucaristica nel corso della quale ha proclamato sei nuovi beati.
Tra questi ha elevato alla gloria degli altari il nostro concittadino don Arcangelo Tadini.
La parrocchia si era preparata allevento fin dal giugno u.s.
Nel corso dei campi estivi i ragazzi e i giovani avevano conosciuto la figura del sacerdote verolese. Gli adulti si erano accostati a don Arcangelo negli incontri di preghiera, nel corso delle omelie e in alcune conferenze.
Radiobasilica e il mensile di vita parrocchiale LAngelo avevano offerto servizi sulla persona e sullopera di don Tadini.
Alla solenne Eucarestia presieduta dal Papa, alla quale sono stato associato come concelebrante, con le migliaia di persone che gremivano piazza S. Pietro, hanno partecipato più di duecento Verolesi mentre il nostro coro parrocchiale ha contribuito a solennizzare la liturgia.
Nelle case di Verola levento è stato seguito attraverso la radio e molti hanno potuto fruire del servizio televisivo.
È stata una grande esperienza di fede, ma anche di commozione quando è stato annunciato il nome del Beato Arcangelo Tadini nato a Verolanuova.
Le celebrazioni di ringraziamento ci hanno portato in devoto pellegrinaggio alla tomba del Beato e in visita ai luoghi dove don Arcangelo ha svolto il suo ministero ed ha lasciato memoria di sè nelle opere uscite dal suo grande cuore.
Moltissimi Verolesi erano presenti in Cattedrale alla Celebrazione Eucaristica presieduta dal nostro vescovo nel corso della quale la Chiesa bresciana ha ringraziato il Signore per il dono del Beato che è stato un eloquente segno di Dio tra gli uomini.
Al termine della settimana pastorale una grande folla ha partecipato alla processione in onore della Madonna del Rosario, presieduta dal Vescovo ausiliare, nel corso della quale è stata scoperta e benedetta una lapide posta allingresso della casa natale del Beato a perenne memoria dellevento.
Preceduta da una veglia di preghiera in casa Tadini, domenica 24 ottobre ha avuto luogo la celebrazione conclusiva presieduta dal Vescovo emerito Bruno Foresti. Hanno concelebrato i sacerdoti nativi di Verola e quelli che hanno svolto il ministero nella nostra parrocchia, insieme ai sacerdoti della zona pastorale.
Alle molte religiose, figlie spirituali del Beato, presenti, si è unita idealmente tutta Verolanuova nella liturgia di lode e di ringraziamento.
Il discorso pronunciato dal Vescovo che qui viene pubblicato a pag. 23, è un testo di riflessione che merita una lettura meditata.
Mentre siamo onorati per la beatificazione di don Arcangelo ci sentiamo anche fortemente richiamati a riscoprire il battesimo che ci ha associati alla stessa dignità cristiana che il nostro Beato ha vissuto in modo esemplare.
Una consegna per tutti
Vorrei qui richiamare la settimana mariana pastorale, vissuta come ogni anno nel mese di ottobre, che ha introdotto in modo pieno la parrocchia nellattività pastorale.
I genitori hanno presentato i loro figli per le catechesi e per la preparazione ai sacramenti delliniziazione cristiana mentre loro stessi si sono impegnati a seguire i ragazzi nel cammino di fede.
È stato fatto, insieme, un serio esame di coscienza: per chi ha impegni di servizio, sacerdoti, religiose e laici, ma anche per i genitori che hanno chiesto il battesimo per i loro figli e si sono ufficialmente impegnati a crescerli cristianamente.
Nessuno può invocare scusanti per responsabilità mancate.
Siamo tutti facilmente tentati di scaricare sugli altri i nostri peccati di omissione.
Se non è mai lecito ricorrere allistituto della delega lo è ancora meno quando si tratta di presenza insostituibile nel ruolo di guida nel cammino di fede dei figli per i quali è stato chiesto il battesimo.
La scelta pastorale del nostro Vescovo per lanno che apre il terzo millennio ha come impegno principale la nuova evangelizzazione. Cè bisogno dellapporto di tutti.
Il Signore affida questo mandato ai sacerdoti, alle religiose, agli organismi di corresponsabilità pastorale, ai catechisti, ai laici impegnati.
A nessuno è lecito declinare linvito, sarebbe tradire il proprio dovere.
Il Beato Arcangelo Tadini, educatore e catecheta instancabile ci ottenga, con il dono dello Spirito Santo, fantasia pastorale e coerenza di vita per essere annunciatori credibili del Vangelo.
Calendario liturgico dal 7 novembre all8 dicembre
ORARIO SANTE MESSE
NOVEMBRE
ORARIO SANTE MESSE:
In Basilica: Prefestiva :ore 18.00
Festiva : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
: ore 15.00 Celebrazione Liturgica
Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.00
S. Rocco: Festiva : ore 9.00
S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00
Cappella Casa Albergo: Feriale e prefestiva: ore 16.30
N.B.: In Basilica , ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a
disposizione per le confessioni degli adulti.
7 Domenica XXXII del tempo ordinario
Dal Vangelo - Gesù disse: Vegliate dunque perchè non sapete nè il giorno, nè lora in cui il figlio delluomo verrà. (Mt. 25,13)
Sante messe con orario festivo
ore 11 S. messa in onore dei Caduti di tutte le guerre
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Presso le rev.de Suore incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini
che saranno battezzati nel mese di novembre
ore 16.00 Oratorio maschile: incontro con i genitori dei fanciulli della 3a elementare
9 martedì Dedicazione della Basilica lateranense. Festa
Sante messe con orario feriale
11 giovedì S. Martino di Tours - vescovo
Sante messe con orario feriale
14 Domenica XXXIII del tempo ordinario
Dal Vangelo - Gesù... disse: Un uomo partendo per un viaggio chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo le sue capacità e partì... (Mt. 25,14-15)
Giornata nazionale del Ringraziamento per i frutti della terra e del lavoro
delluomo
ore 11.00 S. messa solenne per tutti i lavoratori. Al termine, in piazza della Basilica,
benedizione dei mezzi di lavoro
Sante messe con orario festivo
Giornata per le migrazioni
Questa giornata richiama per noi Italiani il problema migranti. Il tema
è di grave riflessione e stimolo alla preghiera e alla concreta solidarietà.
ore 12.00 Celebrazione comunitaria dei Battesimi
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Nel salone dellOratorio maschile incontro con i genitori dei fanciulli di
4a e 5a elementare
21 Domenica XXXIV del tempo ordinario. Ultima dellanno liturgico.
NOSTRO SIGNORE GESU CRISTO RE DELLUNIVERSO
Dal Vangelo - Gesù disse ai suoi discepoli: Quando il Figlio delluomo verrà nella sua gloria... dirà a quelli che stanno alla sua destra: venite benedetti dal padre mio... (Mt. 25,31... 34)
Sante messe con orario festivo
ore 11.00 Santa messa in canto
ore 15.00 Esposizione del Santissimo, canto del Vespro, adorazione comunitaria. Atto di
consacrazione a Cristo Re. Ladorazione privata prosegue fino alle ore 18.00
ore 16.00 Nel salone, primo piano, dellOratorio maschile, incontro con lAzione
Cattolica Adulti
ore 16.00 Alloratorio maschile, incontro con i genitori dei ragazzi di 2a e 3a
media.
22 lunedì S. Cecilia vergine e martire
Sante messe con orario feriale
27 sabato ore 15.00 - Con il suono delle campane si annuncia lapertura del tempo
di Avvento.
Inizia il NUOVO ANNO LITURGICO
ore 20.30 In Basilica veglia di preghiera
Entriamo con cuore nuovo nel tempo dellAvvento
NUOVO ANNO LITURGICO
Con lAvvento entriamo in un tempo sacro nel quale si celebra la venuta di Nostro
Signore Gesù Cristo. Mentre nel tempo di Natale contempliamo il mistero di Dio fatto uomo
e dellUomo Gesù che si manifesta come Dio, le quattro settimane di Avvento che
questanno inizia con la domenica 28 novembre, hanno lo scopo di farci guardare
allavvenire, nellattesa del glorioso ritorno del Signore.
La sintesi della liturgia dellAvvento la troviamo nei due prefazi di questo tempo:
il primo rende grazie al Signore che è già venuto nellumiltà della nostra
natura umana: il secondo prefazio che si prega dal 17 al 24 dicembre evoca i
profeti, S. Giovanni Battista, la Vergine Maria perchè ci prepariamo con gioia al
mistero del Natale.
28 Domenica Prima di Avvento
Dal Vangelo - Gesù disse ai suoi discepoli: ... Vegliate, dunque, poichè non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perchè non giunga allimprovviso trovandovi addormentati. Quello che dico a voi lo dico a tutti: vegliate. (Mc. 13, 35-37)
Sante messe con orario festivo
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Incontro con i genitori dei fanciulli della 2a elementare, presso
lOratorio maschile
N.B. 1) Si apre la settimana della stampa cattolica
2) Durante il tempo dellAvvento alle ore 9.00, nel corso della s. messa sarà
celebrata Lora di Lodi e verrà dettato un pensiero di riflessione dopo
il Vangelo. Così alla messa delle ore 18.00 verrà cantato il Vespro e sarà offerta una
riflessione.
DICEMBRE
2 giovedì Primo del mese. Dopo la s. messa delle ore 9.00, esposizione del Santissimo
e adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00
3 venerdì Primo del mese, dedicato alla devozione del Sacro Cuore.
S. Francesco Saverio - patrono delle missioni
Sante messe con orario feriale
5 Domenica Seconda di Avvento
Dal Vangelo - Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. Come è scritto nel profeta Isaia: Ecco io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri (Mc. 1; 1-3).
Sante messe con orario festivo
ore 9.30 Ammissione al Cammino di Iniziazione Cristiana per i fanciulli della 2
elementare.
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Nel salone dellOratorio femminile incontro con i genitori, padrini e
madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di dicembre.
7 martedì S. Ambrogio - vescovo, dottore della Chiesa, patrono della regione Lombardia
Sante messe con orario feriale
8 Mercoledì IMMACOLATA CONCEZIONE della B.V. Maria. Solennità.
Dal Vangelo - (LAngelo, entrando da Maria) le disse: Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te. (Lc. 1,28)
Sante messe con orario festivo
ore 11.00 S. messa solenne
ore 17.30 Vespro solenne in onore della B.V. Maria. Benedizione eucaristica
N.B. Si chiude oggi la settimana dedicata alla promozione della stampa cattolica,
dellAngelo di Verola e di Radio Basilica.
AVVENTO INSIEME A MARIA
Domenica 28 novembre si aprirà il nuovo anno liturgico. Entreremo nel tempo di Avvento
che celebra la triplice venuta del Signore: nel passato, nel presente, nel futuro.
Vivremo questo tempo con i sentimenti e lo spirito della Vergine Maria: la figura
insostituibile per ogni battezzato che vuole incontrare il Signore che viene.
La Madre di Dio è stata la creatura che si è posta continuamente in ascolto della Parola
del Signore.
La vita di Maria fu un costante fidarsi di Dio anche quando molte cose che le venivano
chieste non le comprendeva.
In questo Avvento guardiamo alla Madonna che ci viene proposta come pellegrina di fede,
camminando anche noi incontro al Signore che ci parla e ci invita a percorrere strade
misteriose e talora umanamente assurde.
Nella preghiera che, come il calendario liturgico parrocchiale richiama, sarà intensa
durante la novena dellImmacolata chiederemo al Signore che ci faccia dono di essere
sempre disponibili alla sua Parola, sullesempio di Maria che accolse Gesù, prima
nella mente, per fede, e poi lo concepì nel grembo, per amore.
Domenica 3 Ottobre
Don Tadini
fedele operaio
nella vigna del Signore
Giovanni Paolo II ha beatificato, con altri cinque sacerdoti e religiosi, don Arcangelo
Tadini. Sono gli ultimi beati di questo millennio. Il Papa ha ricordato che don Tadini
alla scuola dellEucarestia ha imparato a rispondere con intraprendenza pastorale
alle sfide sociali e religiose della fine del secolo scorso.
UNA DATA
DA RICORDARE
Nella storia della Chiesa bresciana bisognerà ora scrivere anche la data di
domenica 3 ottobre, giorno in cui un altro bresciano si è aggiunto alla schiera dei
beati. Don Arcangelo Tadini, fondatore delle Suore Operaie della Casa di Nazareth con
altre cinque splendide figure di santità è stato proclamato beato da Giovanni Paolo II
durante la solenne eucarestia celebrata in San Pietro a Roma.
Fra i fedeli che gremivano la piazza antistante la Basilica restaurata vi erano oltre
mille bresciani guidati dal Vescovo mons. Giulio Sanguineti che ha concelebrato con il
Papa leggendo la biografica del Tadini e chiedendone la beatificazione. Accanto al Vescovo
la Superiora Generale delle Suore Operaie suor Emma Arrighini e la postulatrice della
Causa di beatificazione suor Maria Regina Biscella. Presente anche mons. Bruno Foresti.
Pubblichiamo i passi relativi al Tadini tratti dalla omelia della messa di beatificazione
e dal discorso delludienza di lunedì 4 ottobre nellaula Paolo VI in Vaticano.
Dallomelia del Papa
Esempi di servizio
del Regno
La vigna del Signore è il suo popolo.
Così abbiamo pocanzi ripetuto nel Salmo responsoriale.
Lodierna Liturgia della Parola ci presenta limmagine della vigna e pone in evidenza lamore che Dio ha verso il suo popolo.
Questa allegoria, presente sia nella prima Lettura che nel Vangelo, diviene ancor più eloquente in questo tempo autunnale, nel quale si effettua la vendemmia e si raccolgono i frutti della terra prima dellinverno.
Vigna del Signore è la casa dIsraele, che nella parabola evangelica
sallarga ad abbracciare anche i pagani, quegli altri vignaioli, appunto
a cui il padrone affida la sua vigna.
È così delineata la missione della Chiesa, popolo della nuova Alleanza, chiamato a
portare frutti di verità e di santità.
Nellodierna celebrazione abbiamo la gioia di vedere elevati alla gloria degli altari sei fedeli operai della vigna del Signore.
Essi sono: Ferdinando Maria Baccilieri, Edward Joannes Maria Poppe, Arcangelo Tadini, Mariano da Roccacasale, Diego Oddi, Nicola da Gesturi.
In tempi diversi e con modalità differenti, ciascuno di essi ha speso generosamente la propria vita a servizio del Vangelo. (...)
Chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto (Canto al Vangelo).
Lunione a Cristo, lo spirito di preghiera e la forte tensione ascetica furono il segreto della straordinaria efficacia pastorale di un altro generoso operaio della vigna, il sacerdote Arcangelo Tadini, che oggi la Chiesa iscrive nellalbo dei Beati.
Alla scuola dellEucaristia egli imparò a spezzare il pane della Parola di Dio, ad esercitare la carità, a rispondere con intraprendenza pastorale alle sfide sociali e religiose che contraddistinsero la fine del secolo scorso.
Proprio perchè uomo tutto di Dio, egli potè anche essere sacerdote tutto per gli uomini.
I bisogni allora emergenti dal mondo del lavoro stimolarono il suo cuore di pastore alla ricerca di nuove modalità di annuncio e di testimonianza evangelica.
Il suo ideale di vita e di solidarietà da lui esercitata verso le fasce più deboli della società proseguono ancora oggi nellimpegno della Congregazione religiosa da lui fondata, le Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth. (...)
Canterò per il mio diletto il mio cantico damore per la sua vigna (Is. 5,1).
Mentre contempliamo i prodigi che Iddio ha compiuto in questi nostri fratelli, il nostro spirito si apre alla lode ed al ringraziamento.
Ti rendiamo grazie, Signore, per il dono di questi nuovi Beati.
Nelle loro vite, interamente dedicate al servizio del tuo Regno, ammiriamo i copiosi frutti di bene che tu hai compiuto in loro ed attraverso di loro.
Possa il loro esempio e la loro intercessione spingerci ad imitarli, perchè anche noi, con la nostra fedeltà al Vangelo , rendiamo gloria a Colui che è fonte di ogni bene (cfr. Colletta).
Interceda per noi Maria, Regina di tutti i Santi; ci sorreggano ed incoraggino i beati Ferdinando Maria Baccilleri, Edward Joannes Maria Poppe, Arcangelo Tadini, Mariano da Roccacasale, Diego Oddi e Nicola da Gesturi, che contempliamo nella tua gloria celeste. (...)
Alludienza del 4 ottobre
Un messaggio tanto attuale
La solenne celebrazione liturgica di ieri si prolunga in un certo senso nellodierno nostro incontro, durante il quale vogliamo rinnovare il cantico di lode e di ringraziamento al Signore per i nuovi beati, che la Chiesa ci addita come esempi da imitare.
Con grande affetto saluto ciascuno di voi, che siete venuti numerosi per rendere onore a questi fedeli testimoni del Vangelo.(...)
Vogliamo andare in cielo? Coraggio: la preghiera è la scala per giungervi.
Con questa esortazione del beato Arcangelo Tadini, quanto mai attuale, desidero salutare le Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth, insieme con i pellegrini provenienti dalla Diocesi di Brescia e quanti oggi gioiscono per la beatificazione di questo generoso e intrepido Pastore del popolo di Dio.
Egli sentiva fortemente la responsabilità delle persone a lui affidate e non lasciava nulla di intentato per preservarle da ogni sorta di pericolo.
Alla preghiera intensa e costante, alla predicazione efficace e popolare il beato Tadini sapeva unire un forte coraggio nelle iniziative pastorali.
Dal suo animo intraprendente sgorgarono realtà ecclesiali e sociali innovative per rispondere ai segni dei tempi: la filanda per dare lavoro alle giovani della parrocchia, il convitto per le operaie vicine; nonchè la Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth, che ne proseguono il ricco e fecondo apostolato.
Auspico di cuore che il messaggio di questo beato, tanto attuale perchè tocca la dignità del lavoro e la vocazione della donna nella Chiesa e nella società, sia fedelmente vissuto e trasmesso dalle Suore Operaie e da tutti quelli che fanno riferimento alla sua spiritualità. (...)
Carissimi fratelli e sorelle! Ringraziamo insieme il Signore per il dono prezioso di questi nuovi beati.
Facendo ritorno alle vostre terre dorigine ed alle vostre case, porterete con voi limpegno di seguire lesempio dei nuovi beati.
Vi sostenga ora e sempre la materna protezione di Maria, Regina di tutti i Santi.
Vi conforti anche la certezza dellintercessione dei nuovi beati e vi accompagni la mia Benedizione, che di cuore imparto a voi qui presenti, alle vostre comunità e alle vostre famiglie.
Lomelia di mons. Re
Un esempio davanti a noi
Sacerdote innamorato delleucarestia, vicino alla gente, valorizzatore del genio femminile, fedele al Papa e al Vescovo: questo il profilo del nuovo Beato tracciato da mons. Re nellomelia della messa in San Pietro celebrata il 4 ottobre. Sette Suore Operaie hanno rinnovato i voti.
Quando studiavo nel seminario di Brescia, don Berardi, nostro maestro di canto, mise in
musica un inno che iniziava con queste parole: Brescia, patria di santi e di
eroi.
Ieri, nel corso della solenne celebrazione in Piazza San Pietro, mi sono tornate alla
mente tali parole. Sì, la nostra Diocesi conta numerosi beati, santi e perfino martiri
dei primi secoli. Ma non aveva finora un parroco elevato allonore degli altari. Ora,
grazie a Dio, ce lha! Oggi ci stringiamo ancora una volta intorno a lui, don Tadini,
in questa Basilica legata al Successore di Pietro, dove il sapore di famiglia di questo
incontro di preghiera si apre al respiro della Chiesa universale...
Era un uomo e un sacerdote tutto dun pezzo; un uomo di Dio ed un pastore
danime estremamente attento ai problemi pastorali e alle esigenze sociali della
popolazione del suo tempo.
Guardare, oggi, a don Arcangelo Tadini, ci fa ricordare che Brescia ha avuto
linestimabile dono dal Signore di avere tanti grandi sacerdoti che hanno alimentato
e sostenuto la fede della gente con dedizione e generosità ammirevoli...
Tra il clero bresciano della fine del secolo scorso e linizio di questo, Tadini è
certamente una cima che svetta, ma nello stesso tempo, si può ben dire con verità, che
è circondato da numerose figure di preti esemplari e zelanti. Uomini totalmente di Dio e
pienamente a servizio della gente.
Osservando da vicino don Tadini, scopriamo che fu un sacerdote innamorato
dellEucarestia. LEucarestia è stata per lui il centro e il vertice della vita
cristiana, al punto da giungere a non prendere mai nessuna decisione importante senza aver
prima pregato a lungo davanti al Santissimo Sacramento...
Di lui si può dire che fu uomo del sacro. Ma proprio a motivo del suo stare
con Dio fu anche uomo di pensiero e di rinnovamento spirituale.
Fu un sacerdote vicino alla gente, secondo la migliore tradizione del clero bresciano,
della quale condivideva le gioie ed i dolori. Sensibile alle necessità di tutti, giungeva
a sfidare lincomprensione e limpopolarità.
A Botticino Sera il suo ministero ebbe un timbro di incisivo impegno sociale. In quel
periodo - segnato dalla Rerum Novarum e dalle altre Encicliche di Papa Leone XIII -
Arcangelo Tadini ne abbracciò lo spirito e ne concretizzò il contenuto con intuizioni
moderne e con profonda ispirazione evangelica.
Sostenitore della riforma sociale, difese e proclamò limportanza del lavoro,
sottolineò la necessità di unaccelerazione riformista, ma, al tempo stesso,
propugnò una visione del lavoro che fosse vera promozione umana...
Non si perse danimo di fronte alle enormi difficoltà che incontrò.
Valorizzò il genio femminile, fu sensibile alle difficoltà delle donne del
suo tempo, alla cui promozione cooperò con molteplici iniziative e, in particolare, con
la fondazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth.
Egli voleva che le sue Suore fossero per tutti aiuto, sostegno, conforto, parola
illuminante, voce amica in grado di consolare e di indirizzare al bene: donne capaci di
tendere alla santità e di invitare ogni donna ad essere coerente con la propria fede.
In questa Basilica, che si innalza sopra la tomba dellapostolo Pietro, vorrei
ricordare un tratto eloquente e caratteristico del nuovo Beato: il suo amore per il Papa.
E per capire meglio la radicalità e la forza del suo amore sincero e totale al Papa,
riconosciuto come Vicario di Cristo e roccia su cui Gesù ha voluto fondare la sua Chiesa,
è bene tener presente la storia di quegli anni, che ci fa cogliere la natura
dellamore di don Tadini per il Papa.
Don Tadini fu ordinato sacerdote nel 1870. È lanno della breccia di Porta Pia.
Lanno in cui le truppe piemontesi, entrando nella Roma papale, pongono termine al
potere temporale della Chiesa e del Papa...
È noto il modo in cui venne attuandosi lunità dItalia e come non mancarono
perfino invettive pesanti e, talvolta, volgari contro il Papa, che portarono i cattolici a
stringersi attorno a lui.
Don Tadini fu un difensore del Papa. Fu suo programma: sempre col Papa, fino alla
morte. Soprattutto diede prova del suo amore per il Papa, pregando per il Papa,
ascoltandone con docilità, intelligenza e fede la parola, studiandola e facendola
conoscere.
Un certo atteggiamento di fronda di chi, per motivi politici o per il vento che tirava in
quegli anni, prendeva le distanze dal Magistero papale non ha trovato ascolto in don
Tadini. Accanto al Papa, punto di riferimento di don Tadini fu il Vescovo, del quale aveva
grande venerazione. E con intelligenza e zelo sapeva trasmettere il senso
dellubbidienza e della fedeltà al vescovo, specialmente quando leggeva e commentava
ai suoi fedeli di Botticino Sera le Lettere pastorali del Vescovo di Brescia. Ecco,
dunque, il Beato che il Papa, ieri, ha consegnato alla venerazione della Chiesa ed ha
posto come esempio davanti a noi...
Mentre ringraziamo il Signore per avercelo donato, noi sentiamo anche la grande
responsabilità di percorrere i suoi stessi passi di santità: con la stessa forza del
beato Tadini, con lo stesso amore per il Signore, con la stessa volontà di testimoniare
il Vangelo nella storia di oggi e con lo stesso vigoroso attaccamento al Papa e al suo
Magistero.
Il 21 maggio: memoria
e giorno di festa per i Verolesi
Giovanni Paolo II ha fissato, annunciandolo al termine del rito di beatificazione, che la data della memoria del Beato Arcangelo Tadini nel calendario della Chiesa bresciana sarà il giorno 21 maggio. Si tratta del giorno liturgicamente libero da altre memorie più vicino alla data della morte del Tadini, avvenuta il 20 maggio del 1912.
La Reliquia
La reliquia del Beato Tadini, offerta al Papa durante il rito di beatificazione,
consiste in una costola tratta dai resti mortali del Tadini, conservati nella cappella
della casa Madre di Botticino Sera, nellurna realizzata dallo scultore Federico
Severino. Il reliquiario è una teca esagonale di cristallo sorretta da un gambo che
poggia sul piedistallo. Lopera è stata realizzata dallorafo Lineo Tobarin di
Verona. Dividono le facce di cristallo della teca colonnine di lapislazzolo. Ovali di
lapislazzolo e di pietra detta occhio di tigre ornano il piedistallo. Il gambo è inciso
con i simboli del lavoro umano, dallagricoltura allofficina, dagli attrezzi
edili al computer. Vi è anche la scritta con una frase significativa del nuovo Beato:
Onorate le fatiche del Verbo.
Oltre al reliquiario la Congregazione delle Suore Operaie ha donato al Papa una pisside e
le 20.000 ostie che servivano per la comunione delle Beatificazioni del 3 ottobre con 12
bottiglie di vino per la messa.
Una scuola in Burundi
Al momento delloffertorio alcune Suore Operaie africane e amici della
Congregazione hanno portato allaltare, deponendolo nelle mani di Giovanni Paolo II,
il plastico di una scuola che sorgerà a Gitega in Burundi, in memoria del Beato Tadini.
Si tratta di una scuola professionale finalizzata a preparare al lavoro giovani e ragazze
del paese africano che ha tanto bisogno di preparare il suo futuro. La nuova scuola si
chiamerà Ndaragakura, espressione che può essere tradotta dal kirundi con
aiutare e crescere.
Proprio quello che voleva il Tadini per le giovani ragazze operaie del suo tempo. Per la
realizzazione di tale Scuola anche la nostra parrocchia ha offerto un contributo di alcuni
milioni.
Note di cronaca
I bresciani hanno scoperto
che uno di loro è santo
Tre intense giornate dei pellegrini che hanno partecipato a Roma alla beatificazione di don Arcangelo Tadini. Brescianità e mondialità si sono incontrate.
Non erano pochi i bresciani presenti, di tutte le età, di tutti i ceti. Vi erano le Suore Operaie, con un sorriso contagioso... E come potevano non essere felici quei giorni? Ma i visi della Superiora generale suor Emma Arrighini e della Postulatrice della causa suor Maria Regina Biscella sembravano riflettere i sentimenti di tutte le Suore Operaie.
Vi era il Vescovo mons. Giulio Sanguineti e il Vescovo emerito mons. Bruno Foresti. I Vescovi bresciani mons. Gian Battista Re e mons. Luigi Ventura, Nunzio in Cile.
Tanti i sacerdoti, con i loro parrocchiani o a rappresentare in forma più completa la diocesi come il Vicario episcopale mons. Fortunato Spertini, il Rettore del Seminario don Gian Mario Morandini e don Felice Montagnini e più di duecento verolesi guidati dal parroco.
Fra le autorità civili il sindaco di Brescia Paolo Corsini, Margherita Peroni, consigliere della Regione Lombardia, i sindaci dei paesi legati al Tadini con alcuni Consiglieri comunali.
Emozionante è stato il viaggio iniziato allalba di sabato 2 ottobre. Su ogni pullman vi erano due Suore Operaie e gli animatori. Il viaggio è stato occasione, grazie alla guida appositamente preparata, di avvicinare la figura del Tadini, uno di noi in modo simpatico. Poi la sera lo spettacolo al Teatro Orione di Roma ha consentito di allargare lo sguardo cogliendo un fatto forse poco sottolineato nei giorni precedenti alla beatificazione: il carisma del Tadini ha varcato i confini di Brescia e dellItalia arrivando a Paesi africani e latino americani, pienamente inserito nelluniversalità della Chiesa.
Ma il momento più toccante è stato certamente la messa di beatificazione presieduta da Giovanni Paolo II in piazza San Pietro.
Gli arazzi raffiguranti Arcangelo Tadino e gli altri cinque beati pendevano dalla facciata di una basilica che i recenti lavori hanno resa splendida, illuminata da un sole autunnale che rimandava ad altri arcani splendori.
Il Papa, visibilmente provato nel fisico, ma forte nellanimo (ha cantato lui
stesso parti della messa), ha presieduto il rito di beatificazione. Il vescovo mons.
Sanguineti ha letto (come non immaginare la sua profonda soddisfazione interiore?) la
breve biografia del Tadini. È stato poi il card. Biffi, arcivescovo di Bologna, a
chiedere al Papa a nome di mons. Sanguineti e degli altri vescovi presenti di annoverare
nel numero dei Beati: Tadini, Poppe, Baccilieri, Oddi, Mariano da Roccacasale, Nicola da
Gesturi.
Poi la presentazione delle reliquie, lo scoprimento delle effigi dei nuovi beati,
labbraccio di pace fra il Papa, i Vescovi e i Postulatori.
Lomelia di Giovanni Paolo II ha fatto riferimento ai testi della XXVII domenica del tempo ordinario che parlavano della vigna, immagine usata dai profeti e da Gesù per parlare del Regno di Dio. E i nuovi beati sono stati operai fedeli nella vigna del Signore, hanno portato frutti abbondanti di opere buone.
Alla fine della messa lAngelus nel quale il Papa ha ricordato che tutte le sei figure dei nuovi beati erano devoti della Madonna.
Nel pomeriggio le Suore Operaie hanno ospitato per il pranzo le autorità religiose e
civili che hanno condiviso con loro la gioia della beatificazione. Anche questo è stato
un momento di serenità durante il quale hanno preso la parola la Superiora generale suor
Emma Arrighini, mons. Gian Battista Re, Sostituto alla segreteria di Stato, il Sindaco di
Brescia prof. Corsini che ha voluto sottolineare che la beatificazione di don Tadini è un
fatto che tocca positivamente anche la società civile bresciana oltre che quella
ecclesiale.
Lunedì 4 ottobre un altro momento saliente. Innanzitutto la concelebrazione eucaristica
in San Pietro, allaltare della Cattedra nella parte absidale della basilica
vaticana. Mons. Re ha presieduto il rito e tenuto lomelia.
Accanto a lui mons. Sanguineti, mons. Foresti, mons. Ventura. Dopo lomelia sette giovani Suore Operaie hanno rinnovato i loro voti di religiose. Le loro promesse e le loro parole apparivano a tutti più chiare dopo aver conosciuto di più lorigine della loro avventura.
Dopo la messa i bresciani, con i pellegrini delle altre diocesi, si sono recati nella vicina grande aula dedicata a Paolo VI e progettata da Nervi.
Un incontro per ringraziare il Papa per i nuovi beati. Certamente un dono, ma anche un impegno che Giovanni Paolo II non ha evitato di rimarcare: seguire i loro esempi.
Lentusiasmo era grande nei confronti del Papa. I bresciani, particolarmente cordiali, sventolavano i loro fazzoletti color ciclamino con limmagine del Tadini che voleva portare tutti in Paradiso.
Poi il ritorno a casa. Il ritorno alla quotidianità. Ma forse con una convinzione in più dopo aver conosciuto il nuovo beato: un po di Paradiso è possibile trovarlo e portarlo nella vita di tutti i giorni. Una speranza, una certezza, una consegna.
Tre corali
Tre corali bresciane hanno solennizzato la messa di ringraziamento in San Pietro lunedì 4 ottobre: quelle di Botticino Sera, Botticino Mattina, Verolanuova, dirette dal maestro Tommaso Ziliani con lorganista Yuri Lanzini e la solista Gloria Busi. Le corali hanno eseguito alcuni canti preparati lo scorso anno per la visita del Papa a Brescia.
Ma anche canti appositamente composti per la beatificazione, curati soprattutto da suor Alessandra Falco e da Antonio Giovannini.
Il pellegrinaggio dei bresciani a Roma per la beatificazione è iniziato sabato 2 ottobre e si è concluso lunedì 4 sera.
Tre belle giornate
Oltre mille i bresciani coinvolti. I gruppi più numerosi quelli dei paesi legati al Tadini: Botticino, Lodrino, Noce e Verolanuova che era presente con circa duecento pellegrini tra i quali: il sindaco dr. Stefano Dotti, il suo vice prof. Mauro Rossini e gli Assessori prof.ssa Maria Carlotta Bragadina e arch. Antonio Pagiaro.
I pellegrini erano giunti da tutta la provincia con pullman e mezzi personali. Significativa la presenza dallAfrica e dal Brasile dove operano le Suore Operaie.
Il viaggio, gli spostamenti e il soggiorno dei pellegrini verolesi sono stati curati dalla Gavazzoli Viaggi con lattenta e precisa professionalità che ha permesso a tutti di trascorrere le ore romane in serenità e senza disguidi.
Venerando il Beato Arcangelo Tadini
(Basilica di Verolanuova, 24 Ottobre 1999)
OMELIA DI MON. BRUNO FORESTI
Domenica 24 ottobre, con la presenza di una folla devota che gremiva il tempio, si sono
concluse le celebrazioni verolesi a ricordo della beatificazione del concittadiono don
Arcangelo Tadini. Alle ore 18.00, in Basilica, il Vescovo emerito mons. Bruno Foresti, con
un foltissimo stuolo di sacerdoti ha concelebrato una solenne messa. Erano presenti, con
la loro Madre Generale, molte Suore Operaie ed una nutrita rappresentanza di quelle della
Gongregazione di Maria Bambina. Sono intervenute ufficialmente anche le autorità civili e
militari locali.
Larticolato discorso, letterariamente raffinato, pronunciato dal Vescovo e che qui
pubblichiamo, merita una lettura attenta e meditata.
Cari fedeli di Verolanuova, il 3 ottobre u.sc. giorno della beatificazione del vostro concittadino il prete Arcangelo Tadini, mentre a Roma partecipavo al sacro rito, la mia fantasia e il mio desiderio venivano già qui, dove, in questa sera, avremmo reso un solenne omaggio alla sua memoria in questa vostra basilica dalle volte armoniose e ardite, vero capolavoro di arte architettonica e museo straordinario di tele da capogiro estetico, inserite in cornici decorative ad esse appropriate.
Oggi quellevento gioioso si verifica. Lodiamo il Signore.
A Roma la delegazione di Verola era ben nutrita e qualificata, guidata comera
dalle autorità più rappresentative della comunità religiosa e civile. La letizia
cristiana si sposava alla fierezza umana per aver dato i natali al nuovo Beato; e
luna e laltra si specchiavano nei volti di tutti, si riflettevano nel
conversare animato di molti, nellincedere ieratico dellarciprete quando,
uscendo dalla basilica Vaticana, procedeva verso laltare papale.
Quando, a proclamazione avvenuta, lo stendardo del Tadini appeso alla facciata di S.
Pietro, venne scoperto, il battimani divenne frenetico, qualche grido di gioia non potè
rimanere represso nel petto, e certo una lacrima dovette rigare alcuni volti.
Allorchè la pienezza dei sentimenti colma lanimo e anzi ne tracima, la voce diventa
un amen festoso, un alleluia sonante. Quando per ciascuno arriva il giorno delle lacrime,
non è necessario reprimerle in nome di una falsa dignità: nè quelle amare di
redenzione, nè quelle dolci di commozione e damore.
Oggi i medesimi sentimenti si rinnovano, prendono forma e sostanza durante questa
celebrazione eucaristica, che si configura come inno di ringraziamento a Dio per aver
chiamato il Tadini alla vita, al sacerdozio e alle vette della santità eroica; inoltre
come gesto di venerazione per la sua persona, come omaggio semplice a coloro che qui gli
hanno dato la vita e alla comunità cristiana la quale, nella seconda metà
dellottocento, lo ha educato ai valori supremi dello spirito.
Dunque una nuova luce si è accesa per questa parrocchia, una nuova lampada pende dalle
pareti del suo tempio. Non le sfugga lo splendore della sua fiamma nè la lasci
indifferente loscillare silenzioso e emblematico di quella lampada.
Durante la mia prima adolescenza, talvolta, durante le notti chiare, mi ponevo in osservazione del firmamento e, sezionando con il dorso della mano un angolo di cielo, tentavo di contarne il numero di stelle. Invano... Allora sceglievo lastro più luminoso e mi abbandonavo a fantasticare sul suo palpitare misterioso.
Voi, cari fedeli di Verola, non prigionieri di sogni adolescenziali, bensì stimolati dalla sapienza del Vangelo, sappiate ammirare e apprendere dal vostro astro di evangelica carità le più vere e le più salutari lezioni di vita.
Don Arcangelo Tadini
Della sua vicenda umana e pastorale hanno scritto in molti, sollecitati specialmente
dalle sue figlie spirituali, le Suore Operaie della S. Casa di Nazareth. Gli autori più
acuti hanno scandagliato le acque più profonde del suo animo portando in superficie i
tesori meravigliosi condensati in esso dallo Spirito Santo e alimentati dalla perseverante
vicinanza dellEucaristia.
Le indagini meticolose della Congregazione vaticana per le cause dei santi, mentre
vagliarono lautenticità delle testimonianze rese alla virtù del Tadini, concorsero
ad evidenziare sempre maggiormente la statura eccezionale di questo verolese puro sangue.
Non è mia intenzione addentrarmi, qui, nella presentazione, nè analitica, nè sintetica, delle sfaccettature della sua figura poliedrica. Per altro non lo saprei neppure fare se non scopiazzando di qua e di là come per la composizione disarmonica di un mosaico barocco. Mi limito, pertanto, ad esporre alcune considerazioni pastorali, affidando la loro verifica a chi ne è interessato. Lo Spirito Santo assista e ispiri me e voi.
1 - La prima di esse sottolinea che non soltanto a Assisi (San Francesco), a Siena
(Santa Caterina), a Torino (San Giovanni Bosco), a Foligno (SantAngela), a
Cascia (Santa Rita) e in altri luoghi illustri possono spuntare i cristiani eroici, ma
anche a Verolanuova. Lo Spirito del Signore passeggia sulla superficie della terra
dispensando doni eccezionali un po dovunque. Si tratta di accoglierli. Verola lo ha
fatto ieri, lo può fare anche oggi.
Su tutti i tornati della storia si combatte la lotta tra il signore della notte e
larcangelo del giorno e sempre dalla folla anonima dei buoni emergeranno nomi nuovi
di uomini eccezionali per virtù, veri capitani coraggiosi dellesercito di Cristo.
Di ciò è speranza e profezia la esistenza di alcuni fenomeni consolanti, quali, anche
qui, il continuo spuntare di vocazioni verginali, in unepoca nella quale la
gioventù pare naufragare nel mare limaccioso della sessualità disordinata, e lo sviluppo
di un volontariato altruista, in una società che, mitizzando il primato
delleconomia, pare ricordare la biblica Babele dove, secondo un idrash, se un uomo
precipitava dalla torre, nessuno se ne accorgeva, mentre la rottura di un mattone
suscitava lamenti e pianto.
Verolanuova può ben essere la terra fortunata dove sotto il fluire dello Strone, canale dal nome stridulo, scorre la limpida vena di un fiume carsico che convoglia la simbolica ricchezza biblica del latte e del miele. Questa comunità ne possieda la coscienza e la speranza.
2 - Una seconda lama di luce è irradiata dalla memoria del prete Tadini che, come pochi altri, seppe cogliere con tanta acutezza il valore umano e cristiano del lavoro.
Chi si avvicina, per la prima volta, a Verola, è persino sorpreso dalla ricchezza industriale che vi è insediata. Là dove, nel passato, si estendevano a vista docchio campi di cereali e aree coltivate di foraggio per gli animali da stalla, oggi sorgono molte officine artigianali e inoltre numerosi capannoni industriali dalle ampie arcate; dove, ieri, isolate abitazioni di contadini oppure lunghi caseggiati padronali erano invasi da mosche e tafani, oggi, le famiglie occupano dimore decorose prospicienti su aie invase da enormi macchinari agricoli e da silos slanciati in verticale.
Come appaiono remoti i tempi nei quali il Tadini avvertì la opportunità di aprire una
filanda per ovviare alla uscita dal proprio contesto familiare di tante ragazze e poi
creò un convitto per evitare alle operaie i disagi e i pericoli del pendolarismo!
Egli fu mosso da sensibilità umana verso le persone avvinte dalla catena delle necessità
quotidiane e, congiuntamente, fu spinto da ansia apostolica per la custodia delle loro
virtù cristiane.
Così, in lui, la sua umanità splendidamente pura si spalancava a una passione
autenticamente evangelica e si protendeva a divenire slancio profetico, ispirato alla
logica che integra la verità con la carità.
Il ritmo del progresso per stare al linguaggio rurale, ha liberato le ruote del carro
dalle zolle fangose e le ha spinte in avanti sul terreno solido.
Eppure la nostra terra è più che mai assediata da problemi che vanno in direzione
opposta alla letizia che la crescita delle possibilità economiche dovrebbe aver portato.
Molte ne sono le cause, ma indubbiamente una di esse è la materializzazione
dellattività lavorativa, cioè la spogliazione del lavoro del suo significato più
nobile e più elevante.
Si dice: il lavoro è per luomo, ma si dovrebbe doverosamente aggiungere che
anche il guadagno che se ne ricava è per luomo, considerato nella sua integrale
verità. I beni di fortuna faticosamente e onestamente guadagnati non possono poi essere
utilizzati insipientemente per il divertimento eccessivo e per alimentare acriticamente il
mercato del consumismo. Il desiderio del denaro non deve trasformarsi in tali bramosia da
spingere a eliminare gli spazi necessari per la educazione personale e per alimentare la
comunione in famiglia.
Questo vuol richiamare il beato Tadini ai suoi compaesani e a tutti gli uomini di buona
volontà, questo vuol intercedere dal cielo colui che ora, con accresciuta limpidezza di
visione, conosce le vie delluomo autentico e i sentieri della vera gioia.
E congiuntamente lesempio e linsegnamento del beato Tadini chiedono che i cristiani si riapproprino della concezione rivelata del lavoro; esso venga da loro colto come atto di obbedienza a Dio creatore, come elemento di sviluppo e di nobilitazione della persona, come gesto di offerta amorosa a Dio della fatica ad esso connessa. Il cristiano è chiamato a portare nel momento Eucaristico, con lincenso della sua adorazione, anche la mirra del suo sacrificio.
3 - Cari fedeli, le opere realizzate dal nuovo Beato offrono anche utili indicazioni per la impostazione della azione pastorale della Chiesa e per coloro che guidano politicamente o amministrativamente la comunità civile.
Alla comunità cristiana ricordano che ogni iniziativa di servizio deve riguardare il bene di tutto luomo; il primato dello spirituale non comporta disattenzione alle realtà corporali, anzi la mediazione del Vangelo implica il continuo sguardo ai segni dei tempi e la proposta della salvezza eterna deve tenere conto della situazione delluomo terreno.
Ogni chiesa locale è chiamata a discernere il sentiero percorribile dalla persona nella propria situazione storica, cercando un equilibrio costante tra le esigenze delluomo eterno e delluomo temporale.
Benintesi, la teologia della croce non può mai essere disattesa dal credente in
Cristo Gesù; essa è la luce superiore alla quale ispirarsi e, contemporaneamente, è il
lievito da porre nella massa della storia.
Ponendosi allinterno di tale linea sapienziale, con il suo temperamento severo e
conforme alla sensibilità del suo tempo, il parroco Tadini simpegnò curando che la
logica del Vangelo incontrasse, elevandolo, il naturale buon senso della gente.
Dal canto suo, la autorità civica è chiamata a promuovere una legislazione volta alla umanizzazione del mondo del lavoro, nel rispetto dei princìpi di sussidiarietà e di solidarietà, valorizzando gli apporti che, al fine della crescita sociale, sono dati dalle singole istituzioni educative.
Come, per la Chiesa, la scelta del primato dello spirituale non può significare trascuratezza per lelemento materiale della vita e non può far ignorare il contributo dato dellautorità civica al bene comune, così, per questa, la cura primaria delle strutture del servizio pubblico non può esonerarla dal considerare la questione morale e, in particolare, leducazione del popolo alla stima per il lavoro onesto e alla cura per il denaro ben speso.
4 - Il sacerdote Arcangelo Tadini istituì una famiglia religiosa femminile in funzione
dellapostolato cristiano nellambiente di lavoro: la congregazione delle Suore
Operaie della S. Casa di Nazareth. Nelle sue intenzioni, questa compagnia di umili e
coraggiose testimoni del Vangelo messe a fianco a fianco di altre centinaia di lavoratrici
doveva costituire una punta di diamante nel settore della pastorale operaia. Ogni sorella
veniva istituzionalmente garantita, quanto a solidità spirituale, da una vita eucaristica
intensa, mentre era protetta dalle insidie della solitudine operativa missionaria mediante
la appartenenza a una convivenza familiare ordinata.
In tempi più recenti anche alcuni sacerdoti entrarono in fabbrica come operai, senza
però godere, per lo più, del supporto della vita comune. Altri presbiteri si dedicarono,
invece, completamente alla evangelizzazione delle fabbriche entrandovi come cappellani.
Le esperienze diverse, nate tutte con buona intenzione, hanno sortito risultati diversi.
Il Vaticano II, sottolineando vivacemente la specifica vocazione del laicato a operare nelle realtà temporali, parla anche della sua presenza nel mondo del lavoro considerato non soltanto come attività di fabbrica, ma nella sua accezione universale.
Noi preghiamo per la Congregazione delle suore Operaie e apprezziamo la ragione profonda della intuizione tadiniana: e cioè la opportunità che, allinterno di un determinato ambiente di lavoro si costituisca un gruppo, presente in modo informale e spontaneo, di amici cristianamente ispirati e apostolicamente impegnati. Come esistono consigli di fabbrica, così, dirò con unanalogia lontana e al di fuori di ogni utopia integrista e antistorica, potrebbe esistere un gruppo di laici cristiani liberamente uniti fra loro, i quali, regolarmente alimentati dellEucaristia e sorretti da incontri fraterni, vi promuovono i valori della visione cristiana del lavoro e i vincoli della solidarietà fraterna.
5 - Unultima considerazione.
La santità non è innanzitutto una attività esteriore, bensì quella dimensione dello
spirito che sa ispirare, caratterizzare e sostenere lazione.
Il sacerdote parroco Tadini è stato proclamato beato non per le sue illuminazioni
profetiche e neppure tanto per lintensità e lampiezza del suo ministero
vissuto a Lodrino, a Noce e a Botticino sera. Lo è stato, invece, per il suo amore
straordinario a Dio e per lardore apostolico che ha caratterizzato la sua vicenda
umana. A testimoniare siffatta verità stanno gli scritti riguardanti la sua persona, ai
quali non soltanto rimando, ma invito ad accedere con frequenza.
Qui mi limito a brevi accenni su quegli aspetti dellanimo del nuovo Beato che sono adombrati dai testi biblici pocanzi letti e che lautorità della Chiesa ha prescritto per la Messa votiva in suo onore.
a) Il primo di essi fa pensare alla conformità del cuore del Tadini al cuore di S.
Paolo.
Nel discorso di congedo rivolto agli anziani di Efeso, lapostolo dichiara di aver
cercato in mezzo a loro di rendersi utile in tutte le maniere, persino lavorando con le
proprie mani e mettendo a disposizione dei poveri i frutti della sua fatica. Egli si è
occupato soprattutto di annunziare il Regno di Dio, affidando alla grazia la salvezza
delle loro persone.
Lesempio di San Paolo interessa innanzitutto coloro che presiedono la comunità
cristiana; in tal senso è stato scritto: Il prete è luomo che si rompe il
cuore per Dio (M. Buber) e non semplicemente uno degli impiegati della Chiesa e,
ancora un santo ha sentenziato che le anime si conquistano in ginocchio e con le lacrime
sante.
La preghiera di intercessione è la risposta alla parola di Gesù Chiedete e vi
sarà dato e scaturisce dalla fede che soltanto Lui è il Salvatore.
Le lacrime sono lespressione più significativa delladesione alla passione di
Cristo per completare ciò che ad essa manca a favore della Chiesa.
Ora, il sacerdote Arcangelo Tadini si inserì decisamente in questa spiritualità dellapostolato della orazione e del sacrificio, così normale alle convinzioni del suo tempo.
Se linfermità alla gamba gli impediva di assumere la posizione genuflessa,
tuttavia, come dice di sè S. Paolo, non gli negava di piegare le ginocchia della mente
davanti a Dio con la profonda umiltà dello spirito e con la fede incrollabile nella
presenza di Gesù nella Eucarestia.
O meraviglia che si possa donare ciò che non si possiede, o dolce miracolo delle
nostre mani vuote. Ecco il valore dellapostolato della preghiera!
Il passaggio dal momento contemplativo allazione pastorale, scrive S. Tommaso
DAquino, avviene non per modo di sottrazione, ma di addizione. Don Arcangelo
dimostrò di capirlo se scrisse: Tutta la mia scienza la croce; tutta la mia forza
la stola.
Il nuovo Beato concepì la Provvidenza divina non come una sorgente dalla quale
attendersi tutto passivamente, bensì come una realtà divina con la quale collaborare.
Per questo donò tutto il suo patrimonio familiare per la causa della evangelizzazione e
attuò un programma di azione indefessa che lo vide insegnante nelle elementari a Lodrino,
operatore di misericordia a Noce e di sostenitore della dignità delluomo lavoratore
a Botticino Sera.
Lo zelo per il bene delle anime, da implorarsi a prezzo del sacrificio personale, lo
condusse a dormire normalmente cinque ore per notte e a nutrirsi solo di minestra, verdura
cruda, decotto di avena e frutta.
b) Il secondo brano biblico proclamato, dal Vangelo secondo Matteo, ci regala due brevi
parabole sul regno di Dio: esso si sviluppa partendo da una piccola dimensione, quale è
quella di un granellino di senape; esso porta nel mondo il fermento di una vita nuova.
Tutto questo per la forza di Dio.
Il cristiano, perciò, pur non rimanendo con le mani in mano, deve vivere di fede
attendendo con pazienza il mutare della messe evangelica.
Il Tadini si collocò allinterno di questa logica quando promosse iniziative in
se modeste, come una Società di Mutuo Soccorso, una filanda e un pensionato per operaie;
e persino quando raccolse un esiguo numero di donne consacrate allapostolato nel
mondo del lavoro.
La fede gli ricordò che Dio retribuisce persino per un bicchiere dacqua dato a Lui
nella persona del bisognoso e dunque tanto valeva fare questo nella prospettiva della sua
eternità personale; soprattutto gli disse che il disegno di Dio relativo allo sviluppo
delle opere a lui dedicate sarebbe rimasto misterioso. Occorreva abbandonarsi nelle mani
della Provvidenza.
In realtà, il seme è cresciuto, la Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di
Nazareth si è sviluppata e ora conta anche alcune comunità, cariche di dolci promesse,
anche in America latina e in Africa.
Preghiamo perchè essa, oltre la diffusione del Vangelo, promuova anche la conoscenza del
suo Fondatore. Anche la sua vita è annuncio di salvezza.
Concludo.
Pensando alla figura del nuovo Beato, noi troviamo in lui la risposta a invocazioni come le seguenti: Oh, esistesse davvero un vero prete (Sorel), un prete prete (D. Giuseppe De Luca) un prete corpo e anima (Abbe Huvelin). Don Arcangelo Tadini lo è stato.
Dietro lui sè snodata una lunga teoria di preti nativi di questa parrocchia la
cui grandezza è nota solo a Dio. Mi piace ricordare soltanto uno di loro, don Primo
Mazzolari, il quale, acuto conoscitore della vicenda tadiniana e suo emulo nellamore
ai poveri, impresse alle sue parole la forza e talvolta la violenza della profezia.
La schiera benedetta di questi sacerdoti si allunghi e si arricchisca di figure insigni.
Siano uomini capaci di porre le mani dei fratelli in quelle del Signore, siano impegnati a
rendere il mondo attento a Dio, stimolandolo con la testimonianza di chi, per la fede
lucida, vede lInvisibile.
Ora il Dio invisibile si è perfettamente manifestato a don Arcangelo Tadini. Il Magistero papale , nella domenica 3 ottobre 1999, ce lo ha assicurato.
Verolanuova ne è straordinariamente felice. E canta gloria al suo Signore. Amen.
Bruno Foresti
Ogni mese...
...una preghiera
La nostra comunità, dopo la beata Paola, venera tra i suoi concittadini un nuovo
Beato: don Arcangelo Tadini. Le celebrazioni di diversi tipi, protrattesi a lungo,
dovrebbero averci sensibilizzato ed entusiasmato e, soprattutto - è ciò per cui
preghiamo - acceso il desiderio di vivere la nostra vita come risposta alla vocazione che
portiamo in noi per il battesimo e la Cresima: siamo chiamati a diventare santi. Il beato
Arcangelo e la beata Paola, insime a chissà quanti altri verolesi già arrivati in
Paradiso, ci sostengono con la loro preghiera presso lo Spirito santo, Spirito che,
abitando in noi, vuola trasformarci in santi.
Proponiamo la preghiera al nuovo Beato composta dal nostro Vescovo.
Al ricordo della nostra vocazione ad essere tutti santi, associamo quello - connaturale -
per i defunti.
Preghiera
al beato Arcangelo Tadini,
sacerdote
Uomo di Dio
che ti sei consegnato a Lui
accogliendo la chiamata quotidiana
ad adorarlo nellEucaristia,
ti chiediamo di ammetterci alla tua scuola
di cristiano fedele e intraprendente,
di sacerdote testimone e fedele,
di fondatore illuminato e profeta.
Noi facciamo fatica a metterci
alla scuola del Signore!
Donaci di farci servi della Parola:
rendici capaci di obbedienze gioiose come le tue.
Fa che il Vangelo diventi la norma ispiratrice
delle nostre scelte quotidiane
e il motivo del nostro annunzio missionario
fino agli estremi confini della terra.
Tu che hai provveduto ai poveri del tuo tempo
apri il nostro cuore alle sofferenze dei fratelli,
delle famiglie e dei giovani lavoratori:
aiutaci a mettere a loro disposizione la nostra vita
con gesti di silenzio e condivisione
quali le tue figlie
oggi sanno offrire al secolo che si rinnova
nel nuovo millennio che inizia. Amen.
Giulio Sanguineti
Li affidiamo alle tue mani
Ti ringraziamo, o Dio, Padre di Gesù,
perchè egli vive,
e con Lui, nel suo santo Spirito,
sono vivi quelli che gli hai affidato.
Per noi egli ha vinto la morte,
per noi e per tutti i nostri defunti.
Sappiamo che tu hai per loro
un amore più grande ancora del nostro;
noi non finiremo di amarli
perchè tu ci metti nel cuore, per loro,
il tuo amore.
Sui loro volti abbiamo scoperto
il volto del tuo Figlio Gesù:
per questo la morte non può cancellarli,
perchè tu sei la vita
per i secoli dei secoli.
vita parrocchiale
Caro Arcangelo,
Ti scrivo...
Le foto che pubblichiamo sono state riprese nelle varie Diaconie. Sono state un aiuto
offerto in questo periodo di preparazione alla beatificazione del concittadino don
Arcangelo Tadini. Un suo pensiero, per ogni zona, ha voluto essere di stimolo ad una
profonda riflessione personale e comunitaria.
Ora le Diaconie rispondono alle provocazioni del nuovo Beato.
A chi lavora: ...Fatelo non per solo guadagno, ma per ottenere la gloria della
vita con Dio.
La fatica di ogni giorno ha un valore superiore rispetto al compenso in denaro che si
ottiene; poichè anche svolgendo con dedizione e abnegazione limpegno quotidiano,
mettiamo le basi per un compenso ben più grande nella vita eterna con Dio.
San Donnino
A chi cerca Dio: Non sulle nubi, ma a un Dio che vive in mezzo agli uomini.
Grazie Signore perchè hai scelto di essere vicino agli uomini. Grazie perchè ogni giorno
sei con noi al lavoro, a scuola, a casa... Apri i nostri occhi e il nostro cuore perchè
impariamo a riconoscerti presente.
Sacro Cuore
A chi ama i soldi: Le ricchezze ci sono date per mantenere con decoro la
famiglia, il resto va al povero.
A dirlo si fa presto, metterlo in pratica ben più difficile: occorre laiuto
di Dio. E allora chiediamo al Beato Arcangelo Tadini di intercedere per noi, perchè il
Signore apra i nostri cuori e ci renda capaci di donare il sovrappiù ai bisognosi.
S. Anna
A chi si sente debole: La preghiera è la forza del debole.
La preghiera sta alla radice della vita cristiana. Luomo che prega supera
infinitamente se stesso. Se non prega, non arriva nemmeno ad essere uomo.
Crocifisso
A chi ha sbagliato: Confessati bene ed è rimediata ogni cosa.
Se sei pentito veramente dei tuoi peccati, sei già sulla giusta via. Apri il tuo cuore a
Dio: nessuno ti comprende meglio di Lui.
S. Antonio
A chi vuole impegnarsi: La carità è come il fuoco: o brucia o si spegne.
Padre, Tu che ci hai amati per primi manda il Tuo Spirito ad accendere il nostro cuore di
carità. Il nostro amore ha poco ossigeno e rischia sempre di spegnersi: aiutaci a tenere
in vita la fiamma della Carità, perchè diventi un grande fuoco, caldo e luminoso.
Sullesempio del Beato Don Arcangelo Tadini possa scaldare le persone che vivono
attorno a noi.
S. Rocco
A chi è superficiale: Il male inizia sempre dal poco.
Impariamo a non ignorare i piccoli gesti di non amore, impariamo a prestar
loro la giusta attenzione. Il male inizia anche dai piccoli semi di gramigna che gettiamo
senza accorgercene.
Madonna di Caravaggio
Ai genitori: Voi avete in mano la società.
Ti ringrazio Signore perchè ogni bimbo che ogni giorno nasce è un messaggio che Tu mandi
agli uomini per dire loro che li ami: per noi, nonostante le nostre mancanze, cè
ancora un futuro in cui sperare.
S. Lorenzo
GRAZIE...
... per tutti i fiocchi sbocciati in questi giorni sulle nostre case, per la fantasia
dimostrata nelladdobbare le vie della nostra Verola, per aver risposto positivamente
allinvito fattovi di manifestare anche esteriormente la gioia per la Beatificazione
del nostro concittadino Don Arcangelo Tadini.
Per averci fatto sentire Comunità non solo in Basilica, ma pure nelle vie, nelle
piazze...
Per tutto questo grazie.
Le Vostre Diaconie
Scuola di vita familiare
OBIETTIVO:
È rivolta ai giovani fin dalla preadolescenza per una formazione globale: in particolare
per favorire la maturità affettiva che consente di capire il vero significato della vita
e per acquisire pratiche per una capacità di dono nella famiglia e nella società.
DESTINATARI:
Ragazze e ragazzi dalla terza media in avanti.
LUOGO:
Presso le Rev. Suore di Maria Bambina e all'oratorio maschile.
TEMPO:
Si apre l8 novembre e si svolge tutti i lunedì, dalle ore 19,45 alle ore 21,30.
N.B.: La scuola di vita familiare prevede momenti formativi di tipo teorico e attività pratiche (cucina, taglio, galateo )
Vieni alla scuola di vita
familiare, ti aspettano
tanti amici per aiutarti a
ritrovare il vero valore di
te stesso e per cercare di
capire insieme:
quale significato ha la vita, anche la tua;
quanto è bello lamore umano fra luomo e la donna;
quanto è grande e buono Colui che ci ha creato per amare;
quale progetto damore può illuminare lesistenza, ogni esistenza, anche
la tua.
In occasione della beatificazione
Il Coro S. Lorenzo
pellegrino a Roma
Sono le cinque e mezzo di sabato 2 ottobre. Fatto lappello, sospiro di sollievo generale e grandi sorrisi dintesa. Si parte!
Da tutta la Diocesi di Brescia, Vescovo in testa, decine di mezzi stanno viaggiando alla volta di Roma per partecipare alla Beatificazione del nostro concittadino Don Arcangelo Tadini.
Per questo evento eccezionale canteremo insieme ai cori di Botticino Sera e Mattina,
paesi nei quali Don Tadini ha vissuto, è morto e ha fondato la congregazione delle Suore
Operaie della Santa Casa di Nazareth.
Queste, ci hanno donato una sacca, contenente tra laltro una sciarpa color fucsia
che ci servirà come segno di riconoscimento e da pass per quando saremo ricevuti in
udienza dal Santo Padre.
Don Gianpaolo accompagna il nostro gruppo, guida le nostre riflessioni sui giorni di grazia che vivremo, ricorda chi, meno fortunato di noi, è rimasto a casa per gravi problemi.
Veniamo invitati a pregare per le persone che con i loro contributi hanno reso possibile la partecipazione del coro al pellegrinaggio.
La prima sosta è verso Firenze dove partecipiamo alla Santa Messa concelebrata dai sacerdoti che accompagnano i pellegrini.
Piero e Don Gianpaolo, a sorpresa, hanno organizzato una tombola e fra indovinelli, canti e chupa-chupa premio, siamo a Roma in un baleno. Il nostro autista è Mario. Guida con prudenza e perizia tra i cantieri aperti ed il traffico urbano e con Rita, la nostra guida romana ci porta alla scoperta della città. Ammiriamo panorami bellissimi. Dopo cena ci rechiamo al Teatro Don Orione dove le Suore Operaie recitano in una drammatizzazione sulla vita di Don Tadini, ma vi arriviamo tardi a causa di una deviazione. Stanchissimi rientriamo in albergo verso mezzanotte. È domenica. Siamo in una delle più monumentali piazze del mondo che fa da vestibolo alla superba Basilica di San Pietro. Il sole è caldo. Siamo schierati ai lati del grande altare, due cori per parte. Sorridiamo agli sconosciuti coristi nostri vicini mentre Piero parlotta col loro maestro. Sono di Miami, scopriamo poi. In un attimo alcune nostre spille sono sui loro baveri e nelle nostre mani alcuni loro spartiti. Siamo in trepidante attesa e gli sguardi che ci scambiamo sono lingua universale. È comunione non solo di voci. E poi, che dire? Il Papa che avanza col suo passo incerto. Uomo indomito! I nostri sacerdoti al suo fianco. Decine i Cardinali e i Vescovi. La piazza piena di persone festanti. Che stordimento! Ci troviamo sul pullman senza rendercene conto. Svelti a pranzo e poi in giro tra le piazze e le fontane più belle dellUrbe. Mi sorprende incontrarvi amici o vicini di casa. In molti dopo cena fanno una passeggiata in centro, altri si fermano nel bar dellHotel per due chiacchiere.
È lunedì, siamo nella meravigliosa Basilica di San Pietro, cantiamo nella Santa Messa di ringraziamento per i nuovi Beati. Alcune suore rinnovano i voti. Le nostre sciarpe colorate ci permettono di arrivare in sala Nervi da un percorso interno al Vaticano. Nella grande sala cè unaria strana, come prima di un temporale. Vorremmo sederci tutti in prima fila. Alcune suore cantano, altri battono le mani chiamando a gran voce il Santo Padre come allo stadio. Non riusciamo nè a stare fermi nè a stare zitti. La folla ha un sussulto, il Papa entra accolto da un boato. Credo abbia sentito tutto il nostro effetto. Saluta le autorità, gli alti prelati convenuti, ricorda le opere di ogni nuovo beato. Ci esorta a seguirne lesempio. I disabili vengono accompagnati a Lui e sono carezze e strette di mano. Ci saluta benedicendo ogni paese e le nostre famiglie. Siamo commossi alle lacrime. È sparito dietro la piccola porta e noi ancora applaudiamo. A presto Santità! Che Dio la conservi a lungo!
Mentre il pullman si avvia diamo un ultimo sguardo alla maestosa cupola e al superbo colonnato del Bernini. Poco più avanti ci fermiamo per far salire Don Gianpaolo che ci aspetta con due sacchi enormi di panini. Li mangeremo a cena, farciti col buon salame offertoci da Vincenzo. Sulla via del ritorno canti e tombolate. Devo essere fortunata in amore! Non vinco neanche un fischietto. Siamo a casa verso mezzanotte. Dal telo affisso sulla facciata della nostra Chiesa, il Beato sembra controllare: state bene?
Tutto a posto? E domani provate ad imitarmi.
dagli oratori
ORATORIO ESTATE 1999
1) Il camposcuola (v. LAngelo) di settembre)
2) La Scuola R.U.M.
A distanza di tanto tempo mi trovo a disagio parlare dellesperienza della
scuola R.U.M. vissuta nel mese di luglio perchè la sento ormai lontana.
Mi ritrovo però alcune foto fatte durante il lavoro e allora si risvegliano i ricordi di
fatti di canti, racconti, lavoretti di ricamo e non, e tanta tanta amicizia.
So che alle ragazze è piaciuto un sacco ciò che hanno vissuto qua alloratorio
femminile per tre settimane: si sono divertire con gite, tuffi in piscina, scorpacciate di
ghiaccioli ed esperienze di fraternità, mettendo sempre al primo posto la preghiera e i
lavoretti (ci sanno fare sapete?).
Si percepiva ovunque serenità e gioia, rispetto e condivisione perchè ce labbiamo
messa tutta per costruire in positivo ogni iniziativa.
Aiutata da Rosa, Laura, sr. Carla e sr. Letizia il tempo è volato rapidamente... e chi
sentiva il caldo!!!
Ho promesso una settimana in più lanno prossimo e spero di farcela.
Loro hanno accolto con grande entusiasmo questa decisione; sentono che siamo lì per loro,
avvertono un senso di accoglienza che le fa sentire bene, valutate, amate.
Riandando a questa esperienza mi ritorna in cuore tenerezza e gratitudine per queste
ragazze che con la loro esuberante freschezza mi hanno permesso di dedicare parte delle
mie ferie in un campo apostolico così somigliante a quello della mia fondatrice
S.Bartolomea Capitanio, che per la gioventù ha dato tutta se stessa e ha fondato un
istituto.
Grazie ragazze e grazie a te Bartolomea per la grande passione che hai messo in cuore alle
tue figlie che come te lavorano negli oratori del 2000 e, sperano, con la stessa voglia
che ti ha caratterizzata.
Suor Emiliana
3) Il Grest
ZABRAKATÉ - Tu sei re
di don Giovanni
I tempi di redazione del nostro Angelo non hanno collimato con gli impegni
personali (esercizi spirituali) dellarticolista; per questo motivo il nostro
Angelo di ottobre non ha riportato nessuna pagina sulla vita
dellOratorio, nemmeno questa, del Grest. Provvediamo ora anche se andare in stampa a
fine ottobre con un articolo riguardante unattività estiva ha un sapore di non so
che di innaturale.
Anche questanno erano circa 180 (ormai il numero pare stabilizzarsi su questi
livelli) i fanciulli da 1a elementare e i ragazzi fino a terza media che hanno partecipato
allultimo Grest del decennio.
Che dico del decennio? Del secolo! E non andiamo oltre...
Zabrakatè - Tu sei re: questo il titolo, un po strano forse - ma da qualche anno a
questa parte è ciò a cui siamo stati abituati dal nostro solerte Segretariato degli
Oratori - che ci ha accompagnato lungo le tre settimane dal 23 di agosto al 12 settembre.
La prima parola è tolta da una formula magica del mago Merlino; chiamato a rendersi conto
di essere re è Semola, futuro re Artù.
Ancora una volta, lavete capito, gli autori del sussidio si sono rifatti a un film -
cartone animato della Disney, a conferma dellalta valenza educativa di queste
produzioni: anche il Grest e il Camposcuola ragazzi dello scorso anno si rifacevano a due
film di questo genere, rispettivamente Aladin e Il Re Leone.
Nel dipanarsi della trama si rivelano inviti a prendere coscienza di chi si è e di ciò
che si porta dentro, sollecitazioni a crescere.
Per Semola - Artù è pronto un regno che solo lui può governare, perchè egli solo sarà
in grado di estrarre la spada dalla roccia. Nel regno che ci è preparato, ciascuno di noi
ha un suo ruolo, che solo lui può svolgere. La creazione, il mondo in cui viviamo, è il
regno - provvisorio - che il Signore ha preparato per noi e nel quale siamo chiamati a
spenderci, perchè lo Spirito possa realizzare il vero e definitivo Regno della Vita.
Dono della vita, creazione, chiamata: sono i temi che, necessariamente solo per accenni,
venivano sviluppati nella preghiera.
Se la scenografia ben preparata da alcuni degli animatori e vice faceva riferimento al
tema indicato dal sussidio, vale a dire il mondo di Artù e Merlino, rapidamente
presentato sia attraverso la narrazione della storia iniziale, il primo giorno, sia
mediante la visione del film di cui si faceva cenno poco sopra, a tenere la parte del
leone nella nostra attenzione, sia nella preghiera che nelle sceneggiature, di cui si
dirà, non poteva essere che il nostro don Arcangelo, allepoca in procinto di venir
proclamato beato.
Del resto chi meglio di lui ha scoperto la chiamata a portare a compimento,
attraverso la nostra collaborazione, il mondo creato (cfr. prefazio della messa in
onore del beato Arcangelo)? Chi, in altre parole, meglio di lui ha intuito di essere
re? Nel Battesimo e nella Cresima siamo stati consacrati con unzione
sacerdotale, profetica e regale: siamo chiamati ad essere cittadini del Regno di Dio e a
fare la nostra piccola parte perchè esso si realizzi. Inoltre, don Arcangelo ha risposto
alla sua vocazione di cristiano, innanzitutto, e di pastore del popolo di Dio; in questo
modo ha messo a disposizione degli altri il dono della vita che aveva ricevuto.
Abbiamo conosciuto meglio questo nostro illustre concittadino grazie allimpegno di
uno degli animatori, che si è letto la sua biografia e lha sceneggiata al fine di
poterla rappresentare, a puntate, al Grest.
Ma il tempo del Grest era dedicato solo in parte a queste attività: si cantava, spesso
e volentieri, soprattutto si giocava e si andava a spasso: ricordiamo allora la meta delle
tre gite:
la multipiscina di Ostiano, dove quasi tutti si sono divertiti un
mondo;
la casa madre delle Suore Operaie a Botticino Sera, ove abbiamo potuto vedere i
resti, riesumati e ricomposti, del Beato: scopo della sosta a Botticino era infatti la
visita alla sua tomba, che non sapevamo non essere ancora sistemata, dopodichè, Gardaland
con tutto il mondo di sano (anche se un po costoso) divertimento. Val la pena
precisare che la sosta a Botticino non ha rubato tempo al divertimento a
Gardaland, poichè apposta siamo partiti prima e rientrati dopo rispetto allorario
che avremmo osservato se questa sosta non ci fosse stata. E poi, quandanche questa
sosta spirituale avesse sottratto un po di tempo al divertimento a Gardaland, non si
poteva certo programmare unapposita gita solo a Botticino (tra parentesi: ogni gita
erano quattro pullman)!
il santuario della Madonna di Ardesio (val Seriana) e il Passo della Presolana, con
i suoi magnifici panorami.
Vediamo i gruppi nei quali erano suddivisi:
i Rossi: Alberto Rossi, animatore, affiancato spesso da Matteo De Angeli, con Stefano
Simonini, Laura Penocchio, Damiano Micheli, Carlo Abrami e Roberto Andrini;
i Verdi: Elena Gennari e Maruska Gennari/Ettore De Angeli, animatori, con Antonio Ciatti,
Elisa Ferrari e Desirée Pedrinelli;
gli Azzurri: Claudio Stella e Cecilia Geroldi, animatori, con Elisa Lampugnani e Diego
Mombelli;
i Gialli: Carolina Tironi e Domenico Baronio, con Pietro Carini, Claudio Guerreschi, Laura
Cremaschi e Francesco Temporin;
i Blu: Elisa Rossi e Stefano Barbieri, animatori, con Lorenzo Canini, Marco Barbieri,
Chiara Anni;
gli Arancioni: Annamaria Minini e Giovanni Geroldi, animatori, con Mirko Ferrazzi, Simona
Turetta e Francesca Ballarin.
Spero di non aver dimenticato nessuno.
A tutti coloro che hanno collaborato, il grazie sincero mio e dei ragazzi, oltre che, penso, delle loro famiglie. Un ringraziamento aggiuntivo ai curatori della scenografia, allanimatore che ha esteso la sceneggiatura della vita del beato Arcangelo, a coloro che hanno prestato la loro collaborazione anche oltre lattività del Grest strettamente detta, collaborando a momenti o aspetti che coinvolgevano anche la festa dellOratorio. Non possiamo dimenticare il ringraziamento a Iris e Betta che hanno confezionato i panini per la merenda e alle nostre suore che le hanno ospitate in cucina; come pure ci pare giusto fare presente che non è mancato chi, attraverso la generosa offerta per le attività estive dellOratorio, sia maschile che femminile, ha fatto sì che si potessero realizzare le gite senza ulteriori aggravi di spesa per le famiglie: con la cifra versata alliscrizione non sarebbe certo stato possibile effettuare gratuitamente tre gite col solo ulteriore impegno economico di quel molto parziale contributo richiesto per lingresso a Gardaland.
Lappuntamento è al prossimo Grest, il primo del nuovo decennio. Che dico del decennio? Del nuovo secolo! E non vado oltre...
L11 settembre Felice ha emesso la Professione perpetua, attraverso i voti di castità, povertà e obbedienza, nella Congregazione della S. Famiglia del Beato P. Giovanni Piamarta. Accompagnamo con la nostra preghiera allo Spirito il suo cammino, contenti come parrocchiani di poterlo avere ancora, almeno qualche volta, tra noi; contenti come lettori di poter leggere il mese prossimo qualche sua riflessione.
Nel mese di settembre, a causa di una svista tanto involontaria quanto spiacevole, nellelenco delle cuoche del 2° turno e stata omessa Laura Ballarin. Rimediamo ora allerrore, scusandoci con linteressata.
Vita di Oratorio
La festa dellOratorio
3-12 settembre
di don Giovanni
Il tempo, va detto, ci ha abbastanza favorito, diversamente dallo scorso anno.
Si è iniziato venerdì 3 settembre, si è finito domenica 12. Quattro serate musicali, di cui due da ballo, per tutti i gusti, cene, giochi, momenti di ritrovo, stands, celebrazioni e preghiera: è linsieme degli ingredienti di una festa ben riuscita, grazie soprattutto allimpegno dei soliti, finora irriducibili, pochi. Però, qualcuno in più che si è preso a cuore e si è sentito come mobilitato per lOratorio nel periodo della sua festa, cè stato; come pure maggiore è stato il numero di presenze della gente. Certamente questo è dovuto anche al fatto che lesperienza, non sempre del tutto positiva degli scorsi anni, ci ha suggerito una diversa collocazione di alcune serate strategiche, cosicchè, per esempio, anzichè proporre la cena il sabato e la domenica, la si è distribuita sulle due serate domenicali in calendario; così quella che lo scorso anno era stata una serata scarsa (la cena di sabato) è stata questanno ben animata da presenze più numerose, la domenica.
I giochi di s. Luigi, per il secondo anno, sono stati vissuti soprattutto dai ragazzi del Grest. Anche questa risulta una scelta vincente.
Sempre nellambito dei giochi, venuto a mancare anche questanno lintrattenimento per gli adulti, si è riempita la serata a ciò destinata con un riuscito torneo di play-station per i ragazzi.
Laspetto celebrativo, oltre che dalla consueta liturgia penitenziale per gli adolescenti e i giovani in S. Rocco e dalle confessioni dei ragazzi il sabato mattina, è stato caratterizzato anche da una novità: fortemente caldeggiata da sr. Emiliana in Consiglio dellOratorio, la Messa in Oratorio, ben preparata e ben riuscita, nonostante il sole un po fastidioso; nel corso di questa celebrazione è stato consacrato il pane che, collocato nel tabernacolo in cappellina, ha riportato la presenza del Corpo di Gesù in Oratorio. Sempre nel corso di questa Eucaristia, abbiamo accolto il nostro Felice, fresco di professione perpetua nella Congregazione del beato p. Piamarta.
Altra novità: la Marcia della Gioia, festoso corteo che ha visto alcune vie del paese
ordinatamente invase dai ragazzi, che schiamazzavano o cantavano gioiosamente, mentre si
recavano dallOratorio alla casa natale di don Arcangelo.
Su un altro versante, ha costituito una novità il ritrovo della Comunità Educativa
dellOratorio nel corso della Festa. Pare essersi rivelata la collocazione migliore,
non solo da un punto di vista ideale, ma anche logistico.
Sul versante dellintrattenimento - spettacolo, è stata davvero bella la serata curata dalle Suore Operaie, che ha dato avvio ufficiale ai festeggiamenti per la beatificazione di don Arcangelo.
Festosamente caotica la serata conclusiva, animata dai ragazzi dei Campiscuola e del Grest.
A fare da cornice, laddobbo, nuovo di zecca, con le bandierine bicolore, molto efficace, insieme agli addobbi interni, molto carini.
Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione delle varie
iniziative attraverso cui si è snodata la festa di questanno:
- i gruppi musicali che sono intervenuti, con lAssociazione Arcobaleno che li ha
coordinati;
- i catechisti e animatori che hanno preparato ed animato la celebrazione della
Riconciliazione per i giovani la sera di giovedì 9, in S. Rocco e la Messa di domenica 12
alle 9.30;
- le suore Operaie di Passirano che ci hanno offerto la bella e ricca serata di sabato 11;
- gli animatori che hanno organizzato e seguito i giochi dei ragazzi, sabato 4 e domenica
12;
- gli animatori e i ragazzi del Grest e del Camposcuola che hanno animato la serata di
domenica 12,
- quanti hanno lavorato alla preparazione e al servizio della cena di domenica 5 e
domenica 12; un particolare pensiero agli amici dellAvis; quanti hanno tenuto in
funzione lo stand gastronomico nelle altre giornate,
- le persone che hanno allestito e gestito la pesca delle piante;
- quanti hanno curato la preparazione dei manufatti di gesso e ne hanno gestito la
distribuzione;
- le persone che hanno provveduto a raccogliere i tesseramenti al Circolo parrocchiale
dellOratorio;
- gli animatori che hanno curato la Marcia della Gioia;
- le persone che hanno lavorato alla confezione delle numerose bandierine e coloro che
hanno provveduto agli addobbi;
- quanti hanno lavorato a trasportare, montare e rimontare impianto luci e impianto voci;
- quanti hanno dato una mano al trasporto, alla collocazione e allasportazione delle
sedie;
- quanti hanno prestato materiali o strutture;
- coloro che non fossero stati espressamente sopra ricordati e tutti quanti sono
intervenuti a queste iniziative, non ultimi quanti si sono prestati nei giorni successivi,
a rimettere ordine e pulizia negli ambienti dellOratorio.
La partecipazione più sostanziosa di questanno fa sperare, che dopo anni di
tentativi, finalmente qualche cosa si sta smuovendo, per quanto riguarda la mentalità e
latteggiamento verso lOratorio.
Anche a Verola.
Progetto Educativo dellOratorio:
rileggiamolo
di don Giovanni
Il numero del settembre 1990 de LAngelo di Verola, già voluminoso e ricco molto più del consueto, recava come allegato un fascicolo di 48 pagine, numerate con cifre romane, recante in copertina il disegno, ben tracciato e simbolicamente efficace, di un compasso: era il Progetto Educativo dellOratorio (PEO).
Si stava per riaprire loratorio, dopo più di due anni di chiusura e di snervante attesa per una ripresa dellattività che ci vedevamo costretti a dover rimandare di data in data.
Dopo aver sistemato i muri, era necessaria unaltra sistemazione, quella della mentalità: quella di coloro che avrebbero ripreso a frequentarlo e, soprattutto, quella di chi avrebbe operato in questo ambiente. E così, mentre muratori, idraulici, falegnami, lattonieri, ecc. ecc., lavoravano sodo a sistemare i muri, i Consigli dellOratorio (a quei tempi ancora identificati con il Direttivo Anspi) succedutisi in quel periodo furono impegnati in una seria e lunga riflessione per sistemare gli atteggiamenti: era necessaria unopera di ricostruzione soprattutto di questi; la sistemazione del tetto e degli ambienti forniva uno stimolo che non poteva essere lasciato perdere; diversamente lo slogan che accompagnò lavvio dei lavori - Ricostruire per costruirci - sarebbe rimasto una frase ad effetto. La riflessione coinvolgeva anche le altre persone che collaboravano allopera educativa delloratorio, in primo luogo i catechisti. Anche la comunità parrocchiale fu invitata a farsi sentire: attraverso LAngelo venivano pubblicate di volta in volta le bozze, sulla base delle quali non giunsero però grandi suggerimenti. Da ultimo, il tutto passò al vaglio del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Il responsabile del Segretariato Oratori di allora ebbe ad esprimere apprezzamento e ne chiese delle copie da rendere disponibili in Segretariato anche per altri.
Mi pare bello riandare con il ricordo alle persone che collaborarono allora: per quasi tutte si è verificato il ricambio. Menzioniamo solo Sr. Bartolomea, allora co-direttrice dellOratorio femminile, e don Francesco, fedele collaboratore e saggio, disincantato consigliere.
Sono passati nove anni. I muri, e non solo quelli, hanno bisogno di essere ripresi qua e là; lumidità sa fare il suo mestiere, qualche vandaletto, pure. E il Progetto? A che punto siamo con la sua attuazione? Anni fa, se ne riprese qualche parte in alcune riunioni del Consiglio dellOratorio. Ora mi pare bene tornare a rileggerlo. Lo scopo è lo stesso che portò a scriverlo: chiarirsi le idee.
(Riscriverlo non sembra il caso, anche se qualche piccola operazione di plastica facciale non starebbe male in qualche punto. La sostanza è però più che valida, soprattutto per quanto concerne i princìpi generali).
A cominciare da questo mese lo riprendiamo; vedremo se sarà il caso di ripescare anche alcuni articoli con i quali esso, tempo fa, venne commentato e spiegato in alcune sue parti. È pure nostra intenzione collocarlo al più presto sul sito internet della Parrocchia, insieme ad altro materiale, prevalentemente di carattere catechistico.
Visto che nelle pagine che seguono si parla della catechesi, anzichè riprendere le primissime pagine del PEO, riportiamo i paragrafi iniziali della seconda parte, concernenti appunto tale attività.
Progetto educativo dellOratorio di Verolanuova
parte seconda
Itinerario formativo catechistico
A - Linee Generali
1 - Natura della catechesi e sua finalità generale
a - La catechesi è educazione alla vita di fede; questa non è, prima di tutto, un insieme di verità da credere ma, soprattutto, è scoperta, incontro e rapporto vivo che lo Spirito Santo ci fa realizzare con Gesù Cristo, dono del Padre. (cfr RdC 56-68).
b - Perciò la catechesi non consiste solo nellinsegnare e nellapprendere delle nozioni riguardanti la dottrina cristiana; non è la pura e semplice comunicazione di verità. Essa è cammino comunitario di fede che conduce alla scoperta e alla accettazione, nella vita, di questa Persona, con cui condividere il cammino della propria esistenza personale e comunitaria. Essa mira alla formazione di personalità cristiane, consapevoli ed autonome: è percorso di iniziazione alla vita cristiana.
c - Va pertanto superata la mentalità che vede lincontro di catechismo come una sorta di lezione scolastica, affinchè prenda consistenza la capacità di vivere lincontro come esperienza di gruppo, nel quale sia il catechista, sia i ragazzi o i giovani, insieme, camminano verso Cristo, guidati dallo Spirito (cfr. RdC 30-52-55).
2 - Obiettivi della catechesi
La catechesi, con le altre attività formative ad essa connesse (vedi parte 3, sez. B, par. 2), raggiunge la sua finalità generale mediante il perseguimento di questi essenziali e fondamentali obiettivi:
a - sviluppo costante di una mentalità di fede: Educare al pensiero di Cristo, a vedere la storia come Lui, a giudicare la vita come Lui, a scegliere e ad amare come Lui, a sperare come insegna Lui, a vivere con Lui la comunione con il Padre e lo Spirito Santo (RdC 38).
b - formare atteggiamenti conseguenti, conformi al Vangelo, in modo tale che il cristiano sia segno sacramentale di Cristo nel mondo; la catechesi, in quanto incontro con la Parola di Dio, fa sorgere un impegno di costante conversione per una vita nuova in Cristo risorto (cfr RdC 52-53).
c - introdurre gradualmente alla conoscenza della Storia della Salvezza e dei contenuti
principali della fede cristiana (Dio - Trinità, Gesù Cristo, la Chiesa, i Sacramenti) e
delle esigenze morali derivanti dalla vita nuova in Cristo. Tutto questo viene presentato
non come astratta dottrina ma come insieme di realtà che gettano luce sulla storia e
sulla vita di ciascuno e la interpellano continuamente (cfr. RdC 39-41).
Ci fermiamo qui, nella lettura.
Nella affermazione che la catechesi è percorso di iniziazione alla vita cristiana sta la premessa di quanto si è attuato un bel po di anni dopo, allorquando si è ristrutturato il cammino catechistico nella forma in cui ora procede, come Cammino di Iniziazione Cristiana, con le sue tappe e le sue celebrazioni.
La maniera di intendere lincontro di catechesi come una specie di lezioncina (v. 1, c) è dura a morire, sia nei catechisti che nei fanciulli e nei ragazzi. Ci vorrà ancora tempo, sarà necessaria anche qui una conversione mentale o anche di più; fare la lezioncina o andarci o mandarci i figli impegna quel tanto; camminare insieme nella fede è ben altra cosa: chiama in causa personalmente, spinge a mettersi in discussione e a cambiare vita: v. tutto il cap. 2. È a questo che la catechesi mira: cambiare mentalità, formare atteggiamenti. È ciò che la differenzia dalla lezione scolastica di religione.
Il Cammino di Iniziazione Cristiana 1999/2000
1 - I gruppi Catechistici
Invitiamo alla lettura delle pagine che precedono: fungono da introduzione. Presentiamo i gruppi nei quali i nostri fanciulli, ragazzi, adolescenti e giovani vivono i rispettivi incontri formativi in questo anno pastorale - oratoriano. Di ciascuno vengono indicati i catechisti (in neretto), gli assistenti, giorno, luogo e ora dellincontro. Vengono anche indicate tappe del Cammino di Iniziazione Cristiana (I.C.) legate alle rispettive classi.
Ricordiamo che il Cammino di catechesi comprende altri momenti, oltre lincontro di catechismo: la Messa domenicale, innanzitutto, alla quale si è chiamati a partecipare anche quando il catechismo non cè (!); i tre ritiri annuali, collocati intorno al tempo di Natale-Epifania, Quaresima-Pasqua e Ascensione-Pentecoste, con preciso riferimento a questi momenti liturgici. Fanciulli, ragazzi e giovani sono anche chiamati a prestare il loro contributo alla vita della Comunità parrocchiale, attraverso il servizio allaltare o lanimazione del canto; si vedrà se sarà possibile ripristinare anche il gruppo liturgico e quello missionario.
Indichiamo i nomi dei catechisti, soprattutto per farli conoscere alla Comunità
parrocchiale e alle famiglie interessate.
Ci auguriamo che queste manifestino stima e riconoscenza per i catechisti dei loro figli.
Esprimiamo la fiducia che vi sia, da parte dei genitori, sempre maggiore interessamento,
con i figli, verso ciò che essi fanno a catechismo.
ELEMENTARI
1a elementare (gruppo unico):
Suor Ester, la domenica mattina, alle ore 9.30, alloratorio femminile.
2a elementare:
1° gruppo: Federica Bonera, con Bellomi Stefania e Martino Canini
2° gruppo: Rosa Filippini, con Nicola Staurenghi e Monteverdi Laura
3° gruppo: Ippolita Burlini, con Chiara Mondini e Fabio Lodrini
4° gruppo: Ambra Migliorati, con Alessandro Gavazzoli e Reoletti Monica
5° gruppo: Annamaria Minini, con Giovanni Pizzamiglio e Girelli Chiara
Tutti i gruppi si incontrano la domenica mattina, allOratorio maschile, dopo la
Messa delle 9.30, eccettuato il 3° , che si trova il sabato alle 14,30.
3a elementare
1° gruppo: Claudio Stella ed Elisa Rossi, con Matteo Di Terlizzi
2° gruppo: Elena Geroldi e Luca Barbieri, con Elisa Ferrari
3° gruppo: Francesca Bodini e Cecilia Geroldi, con Chiara Anni
4° gruppo: Elena Gennari e Claudio Guerreschi, con Giulia Platto
I 4 gruppi si incontrano la domenica mattina, allOratorio maschile, dopo la Messa
delle 9.30
4a elementare
1° gruppo: Sr. Carla, con Stefano Simonini ed Elisa Guarneri
2° gruppo: Ettore De Angeli con Giacomo Cervati, con Elisa Lampugnani e Damiano Micheli
3° gruppo: Alberto Rossi e Alessandro Sala, con Laura Penocchio
4° gruppo: Domenico Baronio e Annamaria Minini, con Laura Cremaschi
5° gruppo: Elena Minini, con Anna Bodini e Simona Turetta
Tutti i gruppi si incontrano la domenica mattina, allOratorio femminile, dopo la Messa delle 9.30, eccettuato il 4°, che si trova il sabato alle 14.30, allOratorio femminile.
5a elementare
1° gruppo: Maruska Gennari e Giovanni Geroldi
2° gruppo: Matteo De Angeli e Roberta Sala
3° gruppo: Parenti Laura e Marianna Venturini, con Carini Pietro
4° gruppo: Raffaella Tomasoni con Pinelli Cristina
Questi gruppi si incontrano la domenica mattina, dopo la Messa delle 9.30: i primi due allOratorio maschile, gli altri al femminile.
MEDIE
Lincontro dei gruppi delle medie ha luogo allOratorio maschile.
1a media
1° gruppo: Carolina Tironi, con Antonio Ciatti; la domenica dopo la Messa delle 9.30
2° gruppo: Giacomo Cervati, con Marco Barbieri; il sabato alle 14.30
3° gruppo: Pezzoli Michela, con Francesco Bertoni
4° gruppo: Ria van der Akker, con Mattia Girelli
5° gruppo: Maria Barbieri, con Diego Mombelli
I gruppi 3, 4, 5 si incontrano il giovedì, alle 14.30.
2a media
1° gruppo: Sr. Emiliana, con Mirko Ferrazzi
2° gruppo: Giusy Angelozzi Rizzo
3° gruppo: Sabrina Montani, con Lorenzo Canini
4° gruppo: Sr. Bernardina
Il gruppo di Sabrina si incontra la domenica dopo la Messa delle 9.30, gli altri il giovedì alle 14.30
3a media
1° gruppo: Giusy Angelozzi Rizzo
2° gruppo: Sr. Elisabetta
3° gruppo: Angela Sbaraini
4° gruppo: Maristella Pezzoli
Gruppi 1 e 2: mercoledì, ore 16.00; gruppo 3, la domenica dopo la Messa delle 9.30;
gruppo 4, il giovedì alle 14.30.
ADOLESCENTI E GIOVANI
Lincontro di questi gruppi ha luogo allOratorio femminile
1° gruppo: Prima superiore 1 - Daria Mazzoleni
2° gruppo: Prima superiore 2 - Giambattista Zani e Daniela Laffranchi
3° gruppo: Seconda superiore 1 - Alba Salini
4° gruppo: Seconda superiore 2 - Monica Fontana
5° gruppo: Terza e Quarta Superiore - Luigi Pinelli e Francesco Checchi
6° gruppo: Giovani 1 - Don Giovanni
7° gruppo: Giovani 2 - Don Paolo
La maggior parte dei gruppi si incontra il giovedì alle 20.30, tranne il 4° e 5°, che si ritrovano il venerdì, alla stessa ora.
Sono in tutto 39 gruppi, con 46 catechisti/e e 33 assistenti. Con i nuovi gruppi (2a
el., 1a media, 1a sup.) si è cercato di fare in modo che il numero dei componenti di
ciascun gruppo non oltrepassasse le 14-15 unità.
Se un buon numero di coloro che si erano impegnati a fare da assistenti lo scorso anno ha
pensato di non continuare il servizio, molto più numerosi sono gli adolescenti che li
hanno rimpiazzati; auguriamo loro di conservare lentusiasmo di cui sono pieni. A
loro un benvenuto pieno di simpatia.
Porgiamo il benevenuto ai nuovi arrivati nel ruolo di catechisti e il bentornato a coloro
che hanno ripreso questo prezioso servizio dopo averlo dovuto interrompere per un
determinato periodo di tempo. A tutti il grazie sincero per la collaborazione che prestano
nelleducazione alla fede di fanciulli, ragazzi e giovani; lincoraggiamento ad
affrontare la fatica, che non manca, e le difficoltà, acuite dalla mancanza di
interessamento di buona parte dei genitori.
Una particolare nota di merito e gratitudine ai catechisti che, per tappare le
falle, si sono assunti il doppio incarico.
Coordinamento dei catechisti, secondo le fasce detà dei ragazzi.
I catechisti dei vari cicli (vedi anche più sotto) sono seguiti, per quanto riguarda la
strutturazione del cammino e la preparazione degli incontri e dei ritiri, da uno dei due
direttori dellOratorio o da don Gianpaolo. Può essere utile avere anche questo
punto di riferimento, per cui, di nuovo, pubblichiamo lo schema che segue:
- catechisti dei gruppi di 2a el.: don Giovanni;
- catechisti dei gruppi di 3a el.: don Giovanni;
- catechisti dei gruppi di 4a e 5a el.: Suor Emiliana;
- catechiste dei gruppi di 1a media: don Giovanni;
- catechiste dei gruppi di 2a media: don Giovanni;
- catechisti dei gruppi di 3a media: don Giovanni;
- catechisti degli adolescenti e dei giovani, fino a quarta superiore: don Gianpaolo;
- formazione del gruppo dei catechisti nel suo insieme (magistero): don Giovanni.
I cammini di 1a elementare, del Gruppo Giovani 1 e del Gruppo Giovani 2, sono autonomamente delineati dai rispettivi catechisti.
A tutti chiediamo di accompagnare con la loro preghiera lazione catechistica
dellOratorio e la sua opera educativa: lannuncio della fede è compito di
tutti; cè chi lo realizza facendo il catechista e chi accompagnando con la
preghiera lopera educativa di famiglie e parrocchia.
Domandiamo il dono della preghiera in primo luogo ai genitori.
2 - TAPPE E APPUNTAMENTI
Calendario Parrocchiale
delle celebrazioni del Cammino
di Iniziazione Cristiana
1) Ammissione ufficiale al cammino di iniziazione cristiana e avvio solenne
dellitinerario di catechesi per i fanciulli di 2a elementare:
Domenica 5 dicembre 1999, ore 9.30
2) Solenne Traditio (consegna) della preghiera del Signore (Padre Nostro)
ai fanciulli di 3a elementare:
Domenica 16 gennaio 2000, ore 9.30
3) Ammissione tra i candidati alla cresima e alla solenne professione pubblica di fede
per i ragazzi di 1a media
Domenica 20 febbraio 2000, ore 9.30
4) Solenne Traditio Symboli (consegna della professione di fede -
Credo) ai ragazzi di 2a media:
Domenica 9 aprile 2000, ore 9.30
5) Redditio del Padre Nostro, per i fanciulli di 5a elementare
Domenica 7 maggio 2000, ore 9.30
6) Celebrazione della Prima Riconciliazione per i fanciulli di 2a elementare
Domenica 14 maggio 2000, ore 15.00
7) Celebrazione della Cresima per i ragazzi di 3a media
Domenica 28 maggio 2000, ore 11.00
8) Celebrazione della Messa di Prima Comunione per i fanciulli di 3a elementare
Domenica 11 giugno 2000, ore 11.00, solennità di Pentecoste.
CALENDARIO DEGLI INCONTRI DEI GENITORI,
PER L'ACCOMPAGNAMENTO DEI FIGLI
NEL CAMMINO DI INIZIAZIONE CRISTIANA
Calendario degli incontri per i Genitori dei fanciulli di 2a elementare:
1 - Domenica 31 ottobre 1999, ore 16.00, salone dellOratorio maschile.
2 - Domenica 28 novembre 1999, ore 16.00, salone dellOratorio maschile, in
preparazione allAmmissione dei figli, la domenica successiva
3 - Domenica 27 febbraio 2000, ore 16.00, salone dellOratorio maschile.
4 - Domenica 7 maggio 2000, ore 16.00, salone dellOratorio maschile, in vista della
Prima Confessione.
Calendario degli incontri per i Genitori dei fanciulli di 3a elementare:
1 - Domenica 7 novembre 1999, ore 16.00, salone dellOratorio maschile.
2 - Domenica 9 gennaio 2000, ore 16.00, salone dellOratorio maschile, in
preparazione alla Traditio del Padre Nostro ai figli, la domenica successiva.
3 - Domenica 19 marzo 2000, ore 16.00, salone dellOratorio maschile.
4 - Domenica 21 maggio 2000, ore 16.00, salone dellOratorio maschile, in vista della
Prima Comunione.
Calendario degli incontri per i Genitori dei fanciulli di 4a e 5a elementare, incamminati verso la Redditio del Padre nostro:
1 - Domenica 14 novembre 1999, ore 16.00, salone dellOratorio maschile.
2 - Domenica 16 gennaio 2000, ore 16.00, salone dellOratorio maschile.
3 - Domenica 12 marzo 2000, ore 16.00, salone dellOratorio maschile.
4 - Domenica 30 aprile 2000, ore 16.00, salone dellOratorio maschile, in vista della
Redditio per 5a elementare, la domenica successiva.
Calendario degli incontri per i Genitori dei ragazzi di 1a media:
1 - Domenica 31 ottobre 1999, ore 16.00, salone dellOratorio maschile.
2 - Domenica 5 dicembre 1999, ore 16.00, salone o, eventualmente, saloncino al piano
superiore dellOratorio maschile.
3 - Domenica 13 febbraio 2000, ore 16.00, salone dellOratorio maschile, in vista
dellAmmissione dei figli, la domenica successiva.
4 - Domenica 30 aprile 2000, ore 17.00, salone dellOratorio maschile.
Calendario degli incontri per i Genitori dei ragazzi di 2a media:
1 - Domenica 21 novembre 1999, ore 16.00, salone dellOratorio maschile.
2 - Domenica 6 febbraio 2000, ore 16.00, salone dellOratorio maschile.
3 - Domenica 26 marzo 2000, ore 16.00, salone dellOratorio maschile, in preparazione
alla Traditio Symboli (Credo) ai figli, la domenica 9 aprile.
4 - Domenica 30 aprile 2000, ore 17.00, salone dellOratorio maschile.
Calendario degli incontri per i Genitori dei ragazzi di 3a media:
1 - Domenica 21 novembre 1999, ore 16.00, salone dellOratorio maschile.
2 - Domenica 6 febbraio 2000, ore 17.00, salone dellOratorio maschile.
3 - Domenica 9 aprile 2000, ore 16.00, salone dellOratorio maschile.
4 - Domenica 4 giugno 2000, ore 17.00 in vista della Cresima dei figli, la domenica
successiva.
Per i Genitori degli adolescenti di 1a superiore e 2a superiore, incamminati verso la Professione Pubblica di Fede e la Grande Comunione Eucaristica (Redditio Simboly), gli incontri verranno, eventualmente, fissati più avanti, in accordo con gli animatori-catechisti dei loro gruppi.
Notiziario:
Stassera debutto
...Lesperienza di stassera debutto è stata molto divertente.
Abbiamo fatto molte conoscenze con bambini di diverse età; tutti insieme ci siamo
divertiti molto.
Elena Eleonora Fabiana
È stato bello stare insieme... siamo entusiasti di ricominciare al più presto.
Anche tu?
Anche tu presentati domenica 28 novembre alloratorio maschile dalle 14.30 alle 16.30
con liscrizione compilata che verrà distribuita a scuola o potrai ritirare al bar
delloratorio o dalle suore.
Arrivederci a presto...
stassera debutto
Il Comitato per Stefania attraverso le varie iniziative da esso promosse o a cui ha collaborato (per es. Stassera debutto), ha raccolto fondi per un saldo attivo di L. 17.597.000.
langolo
delleducatore
da Noi genitori e figli (n. 15 - 27 dicembre 98)
Vietare
o spiegare?
di L. Colizzi e R. Alberti
Perchè non posso stare fuori tardi la sera con i miei amici? Perchè non posso
vestirmi come preferisco?, chiedono i ragazzi ai genitori, sempre in bilico tra
raffiche di comodi no e più impegnative aperture al dialogo.
Ecco qualche strategia positiva per trasformare i divieti in risposte davvero educative.
Chi ha detto che in famiglia va sempre tutto bene? Ne sa qualcosa chi ha figli in età
adolescente. Non cè frase che incontri il favore del nostro ragazzo o della nostra
cara figlia che adesso ci guardano perennemente con occhio critico. Ammettiamolo: molto
spesso anche noi genitori siamo sulle difensive, ci sfuggono frasi secche che vorrebbero
essere indifferenti, invece...
Come si fa a sembrare indifferenti davanti a richieste che ci paiono assurde? Tutti
i miei amici escono alla sera, perchè io no?, frase tipica detta con tono tagliente
e corpo che sembra una corda di violino pronta a saltare.
Perchè non posso truccarmi, eh, dimmi una buona ragione!
Non ti permettere di guardare il mio diario, sì, quello scolastico! È mio.
Il tono non è dei migliori, daccordo. Ma siamo proprio sicuri di aver affrontato il
problema, qualunque esso sia, dalla parte giusta? Il problema siamo noi, genitori adulti,
consapevoli, attenti e sofferenti. E sempre genitori. Finchè non accetteremo nel profondo
che siamo adulti e parliamo a degli adolescenti, che il ruolo genitore-figlio cè e
ci deve essere, non riusciremo a superare psicologicamente interi la barriera
della comprensione. Vivere le diverse tappe di crescita dei nostri figli non è affatto
facile. Non siamo neanche aiutati dalla capacità di adattarci velocemente ai cambiamenti,
caratteristica questa che invece appartiene ai nostri ragazzi. Anche il genitore con le
migliori intenzioni tende a chiudersi nel rassicurante ruolo di certi comportamenti e
spesso gli sfuggono i repentini cambiamenti - di umore, di linguaggio, di look - che sono
tipici, non solo di questa cosiddetta età ingrata, ma anche del territorio adolescente.
Analizziamo quali sono i motivi più ricorrenti di scontro in famiglia, quelli che fanno
vivere male i nostri ragazzi che si sentono schiacciati dalla nostra ingiustizia.
1) Non puoi uscire alla sera!
Di che cosa abbiamo paura? Dei cattivi incontri o della conquista di libertà?
Quanto siamo disponibili al compromesso?
Potremmo gettare un ponte di comunicazione e dire ai nostri: Ti vengo a prendere a
mezzanotte e ti aspetto fuori dal locale (o dalla casa dei tuoi amici o dal cinema)
Dimmi unora che vada bene anche ai tuoi amici, così, se vuoi posso anche
accompagnarli a casa. Oppure: Vi trovate una volta per uno a casa di amici?
Che bella idea! Quando li inviterai a casa nostra? Così mamma ed io avremo
loccasione per uscire e lasciarti invitare a cena i tuoi compagni. Non distruggerci
la casa, però.
Basta un pizzico di disponibilità per sgonfiare un problema che potrebbe portarci
allincomunicabilità.
2) Non vestirti in quel modo assurdo!
Proprio ci disgusta il suo look o anche in questo caso possiamo incontrarci? Molti
genitori hanno superato coraggiosamente la fase dei capelli arancioni o blu, i pantaloni
penzolanti, lorecchino al naso, le scarpe con la zeppa. Anche qui ci possono essere
varie strategie: accettare una sola stravaganza, determinare il tempo permesso per un look
speciale, regalargli un capo straordinariamente inconcepibile per noi (dopo esserci
ben documentati che è proprio quello che desidera).
3) Abbassa il volume! (di solito piazzato a livello massimo, se non è un
semplice stereo, su canali televisivi che trasmettono solo videomusic). Quando ci casca
locchio sui video delle loro musiche preferite, non sappiamo se scandalizzarci per
le immagini o irritarci per quelli che consideriamo suoni disturbanti. Un consiglio?
Chiudere la porta della loro e della vostra camera, per creare lillusione di un
po di privacy e non brontolare. Riflettete che è meglio averli a casa ad assordarci
piuttosto di saperli in discoteca. E poi... è comodo dimenticare. Forse nellangolo
in basso della libreria cè ancora un posticino con i vostri 45 giri, che
ascoltavate a tutto volume, esattamente come fanno adesso i vostri figli.
I motivi di scontro possono essere tantissimi e partono sempre dai nostri divieti. Divieti
sacrosanti, direte voi genitori. Forse. Ma non bisogna esagerare. Ci sono genitori che
cadono nelleccesso opposto: sembrano preda della paura di negare. Credono che un
No sia un trauma nella crescita del loro ragazzo e così, inconsapevoli,
alimentano comunque una sensazione di ingiustizia. Non esserci o esserci troppo sconcerta
ladolescente. Ricordiamoci che siamo genitori, non amiconi, fratelli, compagni.
Questo diverso aspetto del ruolo del genitore talvolta è solo un comodo alibi per
impedire di doverci imporre: una sorta di immaturità che ci trasciniamo. Non dobbiamo
invece aver paura delle nostre scelte. Possiamo imparare un modo migliore di rapportarci
che permetta al figlio adolescente di sentire che è seguito in famiglia, che è guidato.
Perchè non trasformare un divieto in una richiesta positiva? Se sappiamo tener vivo nella
nostra mente, ma soprattutto nel nostro cuore, il senso di sofferenza e frustrazione che
abbiamo subìto nella nostra crescita, saremo senzaltro in grado - proprio perchè
amiamo i nostri figli - di trasformare quel No gridato in un
Potresti sussurrato.
Ricordiamoci che abbiamo anche noi avuto la sensazione di vivere delle profonde
ingiustizie, ma se un tempo si poneva rimedio andandosene di casa presto e conquistando la
nostra indipendenza, oggi per oggettive condizioni di studio e di lavoro abbiamo con noi i
figli a lungo e se vogliamo farli crescere felici dobbiamo mettercela tutta per
trasformare lambiente familiare in un luogo che li aiuti a diventare degli adulti
aperti e responsabili.
Rassegnamoci: crescere vuol dire vedere la vita con altri occhi. Ma non dobbiamo far
credere ai nostri figli che diventare grandi significhi essere noiosi e un po
ottusi.
Informagiovani
Camminare sempre a testa bassa, oltre ad incurvare le spalle ed a trasmettere una sensazione di malinconia e rassegnazione, ti impedisce di cogliere interessanti opportunità...
Quindi, da domani, alto lo sguardo ed occhio ai manifesti...!
LInformagiovani di Verolanuova sta organizzando, in collaborazione con i Centri Servizio di Verolavecchia e Pontevico, un percorso di orientamento in sei incontri rivolto a giovani ed adulti che desiderano trasformare il lavoro in opportunità.
Lobiettivo degli incontri è offrire una panoramica, per quanto possibile, completa sul mondo del lavoro, sul rapporto fra titoli di studio e aziende, sugli strumenti utilizzabili nella ricerca del lavoro, tenendo conto della potenzialità individuale e della realtà locale in cui ci si muove.
Sui manifesti troverai le date in cui si terranno gli incontri e informazioni più dettagliate. Per maggiori dettagli rivolgiti alloperatrice dellInformagiovani.
Se sei un attento lettore della nostra rubrica, non puoi non ricordare gli articoli apparsi in passato, relativi al Mercato Equo Solidale.
(Se non ne hai mai sentito parlare... TI ASPETTO!)
Qualcuno si è dato molto da fare, e prossimamente sarà inaugurata una Bottega del Mondo a Manerbio, in collaborazione con lA.C.L.I.
Sei disposto a mettere a disposizione anche solo unora a settimana del tuo tempo
libero?
Sei disposto a collaborare con il Gruppo di Manerbio o, meglio ancora, a proporre qualche
cosa anche a Verola, vista la piena disponibilità della nostra A.C.L.I.?
Stiamo cercando collaboratori, giovani e non più giovani.
Per saperne di più sai a chi rivolgerti.
a.z.
le nostre rubriche
Verola
missionaria
a cura del
Gruppo Volontari delle Missioni
Conoscerci
Questa povera mamma malata di aids ha trovato una sistemazione in una missione di
suore.
Ha un bambino in fase terminale e quello che tiene tra le braccia è sieropositivo e
sembra che si stia interrogando sul futuro di questa sua creatura.
Vento di pace: la rinascita
del Mozambico
tra realtà e speranza
Si parla tanto di ricostruzione, come ad esempio del Kosovo o dei balcani in
genere, come pure di tutti i paesi usciti da un conflitto bellico che grazie
allopera delluomo si trovano nella miseria più assurda.
Luomo daffari, le società multinazionali con i loro interessi miliardari
pensano alla ricostruzione, la Chiesa pensa alla rinascita. Essa è più attenta
alluomo perchè, che senso avrebbe pensare ad uno sviluppo di un paese, ad un
astratto sviluppo sociale se non si pone in mezzo luomo con la sua storia, la sua
cultura, la sua famiglia, le sue aspirazioni e i suoi ideali? Queste sono le parole
di introduzione del nostro incontro con Padre Giovanni Barbieri, missionario verolese in
Argentina per 27 anni ed ora rientrato alla casa madre come segretario di tutte le
missioni dellistituto I Deoniani, Missione del Sacro Cuore, che si
estendono dallItalia alle Filippine, dal Camerum allUraguay, Congo e
naturalmente in Mozambico.
Non possiamo pensare di aderire a tutti i progetti che ci vengono proposti, dice P.
Giovanni, ma sforziamoci ad intensificare i nostri interventi là dove siamo chiamati
perchè il livello della vita, la dignità delluomo non sprofondino a livelli
irrecuperabili come ad esempio in Mozambico.
La guerra civile mozambicana condotta dalla Renamo (Resistenza Nazionale Mozambicana) e
dal Frelimo (Fronte di Liberazione del Mozambico) è durata 16 anni causando oltre un
milioni di vittime, un milione e mezzo di profughi allestero, oltre quattro milioni
e mezzo di sfollati. Questo il bilancio di un conflitto che ha fatto del Mozambico uno dei
paesi più poveri del mondo. Ora oltre alle difficili condizioni di vita cui sono stati
costretti i profughi allinterno e allesterno del Mozambico bisogna considerare
i costi sociali e culturali che il paese ha dovuto subire. Lo sfaldamento del tessuto
sociale e la perdita di unità del nucleo familiare sono solo alcune delle tristi
conseguenze lasciate in eredità dalla guerra. Il Mozambico deve Rinascere
nella totale ricostruzione; la sanità si presenta come un problema tra i più gravi che
il paese è chiamato ad affrontare perchè oltre allincapacità del governo
nellapprontare unefficace politica sanitaria, dalla metà degli anni ottanta
ha costantemente diminuito la spesa sanitaria a favore delle spese militari. Ora è
dobbligo pensare che non si può costruire un paese, il futuro di una nazione senza
considerare la sopravvivenza dei suoi abitanti, il loro diritto alla salute, il loro
diritto alla vita. Sul finire degli anni ottanta, con ladesione del Mozambico al
Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Mondiale si è aggiunta alla povertà assoluta
provocata dalla guerra e dalle calamità naturali una povertà congiunturale generata
dalle politiche assunte. La speranza per il futuro è che la ritrovata stabilità politica
e sociale e il sostegno della comunità internazionale possano produrre un governo in
grado di garantire una gestione efficace ed efficiente delle risorse del paese, anche se
per ora le notevoli risorse minerali ed energetiche rimangono inutilizzate. Cè chi
fa molto affidamento sul ruolo che la donna avrà nel prossimo futuro anche se il divario
che la separa dalluomo è particolarmente rilevante. La guerra ha privato la
famiglia della figura maschile, perchè impegnata a combattere oppure perchè vittima
degli scontri e la donna si è dovuta far carico anche dei lavori più pesanti per
far fronte al sostentamento del nucleo familiare senza venir meno ai tradizionali compiti
di cura della casa e della crescita dei figli.
Il Mozambico è un paese giovane o meglio di giovani, metà della popolazione ha meno di
quindici anni di età. La guerra, la malnutrizione e le malattie hanno avuto effetti
disastrosi sullinfanzia; il 10% della popolazione infantile ha perso il contatto con
i propri familiari o è rimasta orfana, come conseguenza ha creato quella drammatica
realtà dei ragazzi di strada, bambini e adolescenti abbandonati a se stessi, alle
periferie delle città presso le discariche dove si sostentano grazie ai commerci più
strani ricorrendo a mille espedienti, spesso nellillegalità. Guerra e violenza
hanno segnato profondamente queste giovani vite e in maniera, a volte, indelebile.
Il 4 ottobre 1992 a Roma, grazie anche alla mediazione del governo italiano e della
comunità di SantEgidio un rappresentante del FRELIMO e uno della RENAMO sancivano
un accordo di pace ponendo fine ad oltre sedici anni di guerra civile. Da quel giorno in
Mozambico sono cessati i combattimenti e, quello che conta di più è che la tregua non è
mai stata violata. Il rispetto degli accordi è sostanzialmente dovuto alla buona volontà
dei contendenti, stanchi di combattere una guerra senza via duscita e alla promessa
di aiuti finanziari da parte della Comunità Internazionale.
Non stiamo ad elencare tutte le emergenze per la rinascita del Mozambico, conclude P.
Giovanni, ma basti pensare alla ricostruzione in ambiente rurale per consentire a chi
rientra nella propria terra di ricominciare lì una attività produttiva che gli permetta
di sopravvivere e di elevare contemporaneamente la comunità di villaggio. Accanto alla
ricostruzione economica occorre garantire la riabilitazione dei servizi, in primo luogo
quello sanitario per la prevenzione, la riabilitazione e il reinserimento dei malati;
quindi occorre provvedere allinvio di medici volontari, infermieri, attrezzature e
medicinali. Per la formazione e leducazione giovanile si è già provveduto a
potenziare una biblioteca nel centro di Nampula e allimpianto di una tipografia per
la stampa di libri scolastici e non, e di altro materiale didattico-formativo. Sempre a
Nampula cè una grande cooperativa che opera a livello nazionale e che raggruppa
pazienti con handicap di qualsiasi origine: nel reparto calzoleria la gestione è condotta
da pazienti con handicap. Il reparto medicale è spesso a corto di medicinali ecc. ecc.
Tutti quindi siamo chiamati in questo progetto di rinascita democratica del Mozambico
aiutandolo a gettare le basi di un futuro migliore, un futuro di Pace.
Conoscerci
Per ulteriori informazioni ecco lindirizzo di P. Giovanni Barbieri: Missionari Deoniani via Andolfato, 1 - Milano - Tel. 0227088128
P.S. Nota in aggiunta di P. Gianni a riguardo della sanità.
Con il contributo di un gruppo di laici si è fondato a Quelimane un centro di recupero
per i malati di AIDS.
LAIDS è esploso in forma violenta, durante e dopo la guerra. Ne sono infettati dal
20 al 25% della popolazione. Gli ultimi resoconti dellONU sul Mozambico danno per
scontato che la vita media attualmente di 52 anni, scenderà nei prossimi dieci anni a
35/38 anni.
Piccola storia de (19)
I CONCILI ECUMENICI
di Rino Bonera
Dal Concilio di Trento (il XIX nella storia della Chiesa), chiuso il 3 dicembre 1565,
trascorsero ben trecentoquattro anni prima che avesse luogo il XX, Vaticano I, indetto dal
papa Pio IX (1) l8 dicembre 1869. Soltanto loccupazione di Roma da parte delle
truppe italiane (20 settembre 1870) ne determinò la sospensione e non fu mai
ufficialmente chiuso. In esso vennero definiti la dottrina sulla fede e la rivelazione
nonchè il primato dellinfallibilità del papa quando sentenzia ex cathedra in
materia di fede e morale.
A novantadue anni dal Vaticano I il papa Giovanni XXIII (2) indisse il Concilio Vaticano
II che ebbe luogo dal 1° dicembre 1962 all8 dicembre 1965. La conclusione avvenne,
però, durante il pontificato di Paolo VI (3) succeduto a Giovanni XXIII dopo la sua morte
avvenuta nel 1963. Scopo di questo Concilio fu lavvertito bisogno di aggiornare la
presenza della Chiesa di fronte alla società ed alla cultura contemporanee.
(1) Pio IX - (Conte Giovanni Maria Mastai Ferretti (1792-1878) - Papa dal 1846 era
successore di Gregorio XVI. Gli succederà, alla sua morte Leone XIII. Nel 1854 proclamò
il dogma dellImmacolata Concezione. Dopo lingresso dellesercito italiano
in Roma si considerò prigioniero in Vaticano. Interdisse ai cattolici la partecipazione
alle istituzioni politiche dello Stato italiano e rifiutò la Legge delle
Guarentige con cui il Parlamento italiano intendeva regolare i rapporti tra papato e
Stato. Tale legge, tuttavia, rimase in vigore fino alla Conciliazione del 1929.
2) Giovanni XXIII - (Angelo Giuseppe Roncalli (1881-1963). Successore di Pio XII e papa
dal 1958 al 1963. Eletto alletà di settantasette anni introdusse uno stile semplice
e pacato che lo rese popolare. Di risonanza mondiale le sue aperture verso
lecumenismo e le posizioni favorevoli al dialogo e alla promozione della pace (v. le
encicliche Mater et magistra e Pacem in terris).
3) Paolo VI - (Giovanni Battista Montini (1897-1978). Papa dal 1963 al 1978. Già grande
collaboratore di Giovanni XXIII portò a compimento il Concilio indetto dallo stesso.
Riformò la Curia, appoggiò la riforma liturgica, istituì il Sinodo dei vescovi, abolì
la commissione dellIndice dei libri proibiti, aggiornò il metodo della dottrina
sociale della Chiesa (v. lenciclica Populorum progressio), riaffermò la
condanna dellaborto e delluso dei mezzi contraccettivi (v. lenciclica
Humanae vitae), cercò nuovi rapporti con i Paesi dellEst comunista e
sollecitò anche la ricerca di nuovi metodi pastorali che non si contrapponessero alla
modernità. Suo successore fu il pontefice Giovanni Paolo I colto dalla morte ad un mese
dalla sua elezione. Dopo di lui, sulla cattedra di Pietro, lattuale papa Giovanni
Paolo II.
VEROLA
SPORT
attività
risultati
commenti
CALCIO
Risultati delle partite giocate dalle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese:
Terza Categoria - Girone A
3a giorn. (03.10): Lograto - Verolese 1 - 1
4a giorn. (10.10): Verolese - Alfianello 8 - 0
5a giorn. (17.10): S. Paolo - Verolese 3 - 0
6a giorn. (24.10): Verolese: riposa
7a giorn. (31.10): Verolese - Rudiano 1 - 1
Allievi - Girone B
1a giorn. (26.09): Verolese - Chiari 0 - 10
2a giorn. (03.10): Trenzano - Verolese 5 - 3
3a giorn. (10.10): Verolese - Rudiano 3 - 4
4a giorn. (17.10): Pontevichese - Verolese 1 - 1
5a giorn. (24.10): Verolese - Gabiano 0 - 5
6a giorn. (31.10): Or. Joung B - Verolese 2 - 8
Giovanissimi - Girone H
1a giorn. (02.10): Verolese - Rudianese 1 - 0
2a giorn. (09.10): Verolese - Orceana 0 - 1
3a giorn. (16.10): Trenzano - Verolese 3 - 0
4a giorn. (23.10): Verolese - Gabiano 0 - 1
5a giorn. (30.10): Olimpia - Verolese 0 - 0
Esordienti - Girone H
1a giorn. (02.10): Rudiano - Verolese 3 - 2
2a giorn. (09.10): Or. Pompiano - Verolese 2 - 5
3a giorn. (16.10): Verolese - Orzinuovi 4 - 2
4a giorn. (23.10): Orceana A - Verolese 6 - 0
5a giorn. (30.10): Verolese - Voluntas C 1 - 8
Queste le posizioni delle varie squadre nelle rispettive Classifiche Generali:
Terza Categoria: 10° posto con 5 punti
Allievi: 11° posto con 4 punti
Giovanissimi: 7° posto con 4 punti
Esordienti: 6° posto con 6 punti
BOCCE
Consuntivo attività
agonistica e ricreativa 1999
Finisce il secondo millennio e il 1999, per la Bocciofila Verolese, è stato un anno
ricco di avvenimenti significativi: la copertura completa del Bocciodromo Comunale di
viale Italia, i risultati agonistici e ricreativi di tutto rispetto, un calendario ricco
di iniziative, portate a termine con limpegno e il sacrificio di tutti i nostri
associati e dei Consiglieri.
Questi sono i principali risultati conseguiti:
1) Campionati Italiani, a Teramo 11-12 settembre: secondo posto con la terna composta da Brunelli Luigi, Amighetti Angelo, Pelosi Carlo (categoria D)
2) Campionati Italiani, a Brescia 17-18 settembre: qualificazione con la coppia Brunelli Luigi, Pelosi Carlo (categoria D)
3) 3° posto ai Campionati Regionali con la terna Brunelli Luigi, Amighetti Angelo, Pelosi Carlo
4) 3° posto al Campionato Provinciale a squadre, organizzato dalla Società Bocciofila Franzoni Auto di Brescia in collaborazione con il Comitato Brescia Centro, al quale hanno partecipato quarantaquattro Società. Risultati così numerosi non sono mai stati raggiunti nella storia della bocciofila Verolese, la cui fondazione risale al 1976.
Non da meno sono state le iniziative promozionali, che qui elenchiamo:
Gara Sociale individuale:
1° class. Amighetti Guglielmo
Gara Sociale a Coppie:
1a class. Venturini Fiorenzo, Vignaroli Franco
Gara Sociale a Terne:
1a class. Quaranta Franco, Rossini Vincenzo, Mondolo Enrico
Gara Promozionale Trofeo Milan Club Verolanuova:
1° class. Brunelli Luigi
Trofeo DellAnziano:
1a coppia class. Venturini Fiorenzo, Vignaroli Franco
Trofeo A.I.C.S. Provinciale:
2a coppia class. Venturini Fiorenzo, Vignaroli Franco
Gara Provinciale Trofeo Carrozzeria Lombarda:
4a coppia class. Brunelli Luigi, Pelosi Carlo (Società Verolese)
Partecipazione al Trofeo On. Nullo Biaggi, Gara Provinciale individuale
Con grande soddisfazione per tutti noi, ringrazio gli sponsor per i contributi a sostegno
delle nostre iniziative: un grazie anche a tutte le persone che in questi anni sono state
vicine al nostro sodalizio e per la fiducia che hanno riposto nei nostri confronti.
Grazie!
Il Presidente Mario Tadini
TENNIS
(G.L. Bresciani)
La Sezione Tennis è composta da un Consiglio Direttivo formato da Presidente, vice
Presidente, n. 5 Consiglieri e n. 40 Soci.
Alla scuola Tennis durata nove mesi hanno partecipato 42 ragazzi tra maschi e femmine.
La Società ha partecipato a diversi campionati a squadre e alcuni atleti anche a livello
di singolare.
Vediamo il dettaglio:
1 Coppa Italia M e F, 2 Under 16 F, 3 Under 12 M
1.a) Coppa Italia Maschile: girone interprovinciale con Le Querce A (Cr) -
Castelgoffredo (Mn) - Nave. Ultima posizione con una vittoria e un pareggio.
1.b) Coppa Italia Femminile: girone interprovinciale con Ghedi - Bovezzo - Viadana (Mn).
Secondo posto con passaggio del turno alle spalle del TC Ghedi.
2) Under 16 Femminile: girone interprovinciale con Canottieri Bissolati (Cr) e U.S.
Porto Mantovano (Mn). Primo posto e passaggio alla fase regionale.
Tabellone Regionale: 1° turno Chiavenna (SO) - Verolese 1-2
2° turno Verolese - Lumezzane 0-2
3) Under 12 Maschile: girone interprovinciale con Manerbio A - Lumezzane - AT Rigamonti
- GArdone VT - Kappa Tennis School - Pol. Torbole Casaglia.
Secondo posto con passaggio del turno alle spalle del TC Manerbio.
Tabellone Regionale: 1° turno US Suzzara (Mn) - Verolese 2-1
La scuola SAT ha vinto il raggruppamento al quale ha partecipato ottenendo
successivamente un terzo posto finale.
La competizione GO-BACK ci ha visti vincitori della fase Provinciale e terzi classificati
nella fase Regionale.
Singolare
Masneri Matteo anno 1989: vincitore del torneo di Natale
Farina Francesca anno 1990: vincitrice del torneo delle scuole SAT e quarti di finale al torneo di Natale.
Mombelli Camilla anno 1984: vincitrice del torneo di Bagnatica (BG), terzo posto torneo di Brusaporto (BG), terzo posto assoluto Master finale circuito orobico, secondo turno torneo nazionale B3-C a Brescia
Lampugnani Elisa anno 1983: secondo posto torneo di Manerbio, campionessa provinciale Under 16 femminile a Rezzato.
BASKET
Campionato Regionale Cadetti Maschile 1999/2000. Girone C
1a gior.: G.S. Verolese Condor - Basket Travagliato A. 09/11/99 h 19.15 - R. 17/01/2000 h
19.00
2a gior.: Pall. Orzinuovi - G.S. Verolese Condor A. 15/11/99 h 19.00 - R. 24/01/2000 h
19.00
3a gior.: G.S. Verolese Condor - Evergreen A. 23/11/99 h 18.30 - R. 01/02/2000 h 21.00
4a gior.: Montichiari Sportiva - G.S. Verolese Condor A. 29/11/99 h 19.00 - R. 07/02/2000
h 19.00
5a gior.: G.S. Verolese Condor - Ghedi Basket A. 06/12/99 h 19.15 - R. 14/02/2000 h 19.30
6a gior.: Aquile Lonato B - G.S. Verolese Condor A. 13/12/99 h 21.15 - R. 21/02/2000 h
19.00
7a gior.: G.S. Verolese Condor - Gambara Basket A. 20/12/99 h 19.00 - R. 29/02/2000 h
18.30
Campionato Regionale Juniores Maschile 1999/2000. Girone C
1a gior.: U.S. Gambara Basket - G.S. Verolese Condor A. 19/10/99 h 20.15 - R. 21/12/1999 h
19.00
2a gior.: G.S. Verolese Condor - Borgoponcarale A. 02/11/99 h 19.00 - R. 17/01/2000 h
20.30
3a gior.: Basket Ca.Gi - G.S. Verolese Condor A. 09/11/99 h 19.00 - R. 25/01/2000 h 19.00
4a gior.: G.S. Verolese Condor - Flero A. 16/11/99 h 19.00 - R. 31/01/2000 h 19.00
5a gior.: Elite87 Bagnolo Mella - G.S. Verolese Condor A. 22/11/99 h 19.15 - R.
08/02/2000 h 19.00
6a gior.: G.S. Verolese Condor - Borgosatollo A. 30/11/99 h 19.00 - R. 15/02/2000 h 19.30
7a gior.: Evergreen - G.S. Verolese Condor A. 07/12/99 h 21.00 - R. 22/02/2000 h 19.15
8a gior.: Leno - G.S. Verolese Condor A. 14/12/99 h 19.00 - R. 28/02/2000 h 19.15
Il complesso Bandistico
Stella Polare
di Verolanuova
in collaborazione con la Biblioteca Civica
organizza la
Scuola della Banda
Se ti piace la musica
e hai voglia di imparare a suonare uno strumento,
iscriviti al corso di lettura musicale
rivolgendoti alla Biblioteca Civica
o al maestro Giuseppe Rivetti entro il 31 dicembre.
ATTENZIONE!!!
Per lintera durata del corso viene richiesto
un contributo simbolico di L. 50.000
necessario, tra laltro, a coprire le spese dacquisto del metodo.
Il contributo deve essere versato allatto delliscrizione.
varie - cronaca
La povertà cresce dappertutto nel mondo
di Alberto Rossini
La Banca mondiale si inquieta, le crisi finanziarie hanno messo in grave difficoltà i
paesi emergenti, vale a dire 4,9 miliardi di persone.
I paesi in via di sviluppo non vanno bene e la povertà aumenta dappertutto nel mondo.
James Wolfensohn, presidente della Banca mondiale ha invitato la comunità internazionale
a inventare nuove strategie per impedire un vasto ritorno allindietro, 1,7 miliardi
di persone vivono in uno stato di estrema povertà (con meno di 1.800 lire al giorno).
Un anno fa si pensava di poter raggiungere senza difficoltà nel corso dei 20 anni a
venire, gli obiettivi che la Comunità internazionale si era fissata: diminuire la
povertà del 50%, ridurre di due terzi la mortalità infantile e assicurare
leducazione primaria a tutti i bambini del mondo. Ora tutti questi obiettivi sono in
pericolo come ha sottolineato James Wolfensohn in occasione della pubblicazione di uno dei
suoi rapporti (Gli indicatori dello sviluppo).
Gli handicaps si accumulano, secondo la Banca mondiale i paesi in via di sviluppo avranno
una crescita questanno dell1,5% contro il 4,7% di due anni fa. Le conseguenze
di un simile rallentamento sono drammatiche per le popolazioni che crescono ormai più
velocemente dei redditi disponibili (3-4%). Per avere un impatto significativo sul livello
di povertà, uneconomia deve crescere da due a tre volte più della popolazione.
Limpatto è particolarmente forte nei paesi che hanno enormi differenze tra il
livello di vita dei ricchi e quello dei poveri come nellAmerica latina. Il
rallentamento degli scambi internazionali a seguito delle crisi asiatica e russa e il
ribasso dei prezzi di molte materie prime hanno portato e portano un altro serio colpo
alla maggior parte dei paesi emergenti. Se poi si aggiunge lenorme debito estero e
la diminuizione degli aiuti allo sviluppo pari al 40% in rapporto a quelli
dellinizio degli anni 90 non si può che essere terribilmente pessimisti.
Ma quali dovrebbero essere i possibili rimedi? Il primo è la cancellazione totale del
debito estero, il secondo è lo stanziamento e lerogazione di fondi finalizzati agli
obiettivi sopra menzionati che la Comunità internazionale si era fissata e il terzo è un
radicale cambiamento delliniziativa politica nei riguardi dei Paesi poveri. Il Papa
da tempo sollecita i Grandi a decisioni improcrastinabili di grande solidarietà
cristiana. Recentemente, a Castengandolfo, in un incontro con economisti e musicisti sul
problema del debito estero dei Paesi poveri, il papa ha detto che il Giubileo,
nella Bibbia, è un momento nel quale le comunità devono sforzarsi di ritrovare
larmonia che Dio ha dato. Il debito estero è ingiusto, la legge del profitto non
può essere applicata per combattere la povertà. È un problema urgente. E sulla
scia del Santo Padre, economisti e grandi della musica hanno preso posizione sui grandi
temi umanitari, perchè bisogna uscire dalla cultura della compassione, creare una forza
durto e mobilitare lopinione pubblica. Tutte queste iniziative hanno dato il
loro frutto: allAssemblea annuale del Fondo monetario e della Banca mondiale del 29
settembre 99 il presidente si è impegnato ad annullare al cento per cento i debiti
contratti dai Paesi poveri con gli Usa a condizione che usino queste somme per i
bisogni umani basilari come la sanità e listruzione. E limpegno di
Clinton influirà certamente sulle altre potenze ed è motivo di soddisfazione per
lItalia che aveva proposto la cancellazione dei debiti al G7 di Colonia
lestate scorsa.
È il primo passo di un rinnovato impegno globale per far sì che i 40 milioni di persone
che muoiono ogni anno di fame diventino almeno 20.
Arte
&
cultura
Le poesie di Rosetta
Così ha scritto Rosetta accompagnando Consonanza che viene pubblicata in
questa pagina: La poesia, recentemente composta, vuole essere un piccolo, ma caldo
segno di riconoscenza rivolto a tutti coloro che leggono le liriche gentilmente pubblicate
sullAngelo di Verola e cercano di interpretarne i sentimenti. Sappiano
gli affezionati lettori, cui sono grata, che tale viva partecipazione costituisce per me
valido motivo per continuare su questa strada, al di là e al di sopra delle possibili o
reali premiazioni.
Siamo anche noi riconoscenti a Rosetta per così preziosa collaborazione della quale ci
sentiamo onorati e nella speranza che continui ancora a lungo.
Consonanza
Fare poesia
è tessere ragnatele
dargento,
bagnate di sole;
è stendere su fili
di seta
limmensità
dei sentimenti umani,
intrisi
di luce o di brivido;
è asciugare pensieri
al calore
di unumanità
partecipe.
Fare poesia
è condividere
con esseri
gracili o forti,
ai bordi
dogni strada
e dogni cielo,
i punti focali
della vita
e i margini
dellanima.
Fare poesia
è cogliere
nelluomo
dogni giorno
calici
di consonanza.
Briciole di bontà
Di professione fa langioletto
La malattia
ci insegna
quello che siamo.
Nella sofferenza
scopriamo
quello che valiamo.
Il dolore
ci purifica
dalla superficialità.
Ho incontrato
due genitori trasfigurati
dalla croce.
Il figlio
nato dal loro amore
è cerebroleso.
Ha diciotto anni
ma il corpo e la mente
hanno conservato
la fragilità
e la dipendenza
degli inizi.
Non parla e non si muove.
Ma una cosa capisce:
le coccole.
Lascia trasparire
che ha voglia di vivere:
vive di bacetti.
I genitori
mai lo cambierebbero
con nessun altro.
La mamma
che è sclusiva per Lui,
lo presenta così:
Germano
di professione
fa langioletto.
I suoi piedi
sono nuovi:
mai sono stati usati.
Le sue mani
sono candide:
mai si sono sporcate.
I suoi occhi
sono azzurri:
riflettono il cielo.
La sua pelle
è vellutata
come pesca profumata.
In quel corpicino
si sente ancora il tepore
della mani del Creatore
che lo posero come gemma
nello scrigno damore
di mamma e papà.
* Germano ha 18 anni. Vive circondato dalle premure di mamma Giovanna e di papà Sergio.
Servizio Sanitario di Continuità Assistenziale
(prefestivo, festivo e notturno)
Gli interventi del Medico di Continuità Assistenziale si effettuano:
dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00
e tutte le notti dalle ore 20.00 alle 8.00
Chiamando il 118 solo nei casi di effettiva URGENZA.
Non verranno effettuate attività ambulatoriali ordinarie e visite domiciliari non urgenti.
GRUPPO VEROLESE VOLONTARI DEL SOCCORSO
Via Gramsci, 4 - Verolanuova (Bs)
Tel. 030 9361662
SERVIZI con AUTOAMBULANZE
Per ogni EMERGENZA comporre il 118 (Centrale Operativa di Brescia)
Per richiedere una PRENOTAZIONE di trasporto con Autoambulanza di persone non
autosufficienti, comporre il
tel 030 9361662
nei seguenti orari:
Dal lunedì al Venerdì: dalle 8,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00
ed initerrottamente dalle 8,00 del Sabato alle 7,00 del Lunedì
Associazione iscritta allAlbo Regionale del Volontariato della Regione Lombardia dal 27.6.1994 con D.P.G.R. n. 61230
CARABINIERI - PRONTO INTERVENTO: tel. 112
Turni domenicali di guardia farmaceutica
dellAzienda S.L. 19
Novembre
7
S. Gervasio
Leno
(Castelletto)
14
Pontevico
(dr. Pinzi)
Manerbio
(dr. Bresadola)
21
Offlaga
Pontevico
(dr. Romano)
28
Bassano Br.no
Gambara
dicembre
5
S. Paolo
Alfianello
12
Verolanuova
(Comunale)
Bagnolo Mella
(dr. Ingardi)
N.B.: Lelenco è provvisorio.
N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nellelenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.
Pensi di aver PROBLEMI CON LE DROGHE? Forse possiamo aiutarti
Contatta: NARCOTICI ANONIMI - TEL. 030 9937210
Narcotici anonimi è unassociazione di tossicodipendenti in recupero che si
incontrano regolarmente per aiutarsi a rimanere puliti. Non costa niente appartenere alla
nostra fratellanza. Sei un membro quando decidi di esserlo.
Che nessun tossicodipendente debba morire senza avere avuto lopportunità di
trovare un nuovo modo di vivere.
CLUB DEGLI ALCOLISTI IN TRATTAMENTO
Facciamo presente che il club di cui sopra è in attività ogni martedì dalle ore 19
alle 20,30 presso il palazzo comunale, in una delle aule delle ex scuole elementari (alla
sinistra dello scalone che porta agli uffici).
Come è noto esso è al servizio di tutte le famiglie che abbiano membri vittime
dellalcol.
I componenti del club si prestano per aiutare tutti coloro che sfortunatamente sono
cascati nel vizio.
Invitiamo pertanto tutte le famiglie interessate a partecipare alle nostre riunioni.
Per eventuali informazioni rivolgersi a:
VENTURINI GIUSEPPE tel. 030 931019 - BONETTI GUIDO tel. 030 932245.
Per i collaboratori de «LAngelo di Verola»
Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12 di venerdì 19 novembre. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.
La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione
degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati
entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.
LA REDAZIONE
Per i più piccoli
Altruismo
Una bambina chiede alla mamma:
- Mamma, mi dai mille lire per uomo che sta urlando per strada?
La mamma, sorridendo per il gesto caritatevole della figlia, decide di accontentarla.
- Prendi cara - dice - ma cosa urla quel poveruomo?
- Gelatiiii!
Dal medico
- Dottore, guardi: se mi tocco qui (indica col dito il fegato) sento male, ma anche qui
(indica la milza) sento male, e anche qui (indica il ginocchio) sento male. Cosa può
essere?
Il medico guarda attentamente il paziente e poi dice:
- Secondo me si è fratturato un dito!
Relax...iamoci un po
Il pensiero...
Il tempo: ciò che luomo è sempre intento a cercar di ammazzare,
ma che alla fine ammazza lui.
(Herbert Spencer, Definizioni)
...e il proverbio del mese:
Quand San Martì el va zó n seré
vènd la aca e compra el fé; sè l va
zo n saca vènd el fé e compra la aca.
(Quando il giorno di S. Martino termina sereno vendi la mucca e compra il fieno; ma se
termina gonfio di nubi vendi il fieno e compra la mucca)
Il Santo del mese
S. Oreste - 9 novembre - sabato
Morì intorno intorno allanno 304. Esercitò la professione di medico a Tiana, nella
regione dellattuale Turchia. Era il periodo della dominazione dellimperatore
Diocleziano. Subì il martirio.
La Risposta
Piangere lacrime di coccodrillo. Che significa?
Lacrime di un pentimento vano e tardivo, dopo che il male è fatto e irrimediabile.
Secondo un pregiudizio popolare, il coccodrillo verserebbe lacrime dopo aver ucciso e
divorato i propri figli. Si dice anche che questo avvenga perchè la grossa preda, che il
coccodrillo può ingoiare intera, crea poi dei problemi di digestione. Il modo di dire
viene usato anche col significato di piangere lacrime false, di falso dolore. E questo
perchè gli antichi credevano che il coccodrillo, nascosto tra i canneti sulle rive dei
fiumi, imitasse il pianto delluomo, per muovere a compassione i passanti, attirarli
e divorarli.
La virtù è la base della felicità, il vizio è il presagio della
miseria.
(Antico proverbio cinese)
In ricordo
Si è spenta alletà di novantanni Colla Maria ved. Montani. Una lunga vita
vissuta in silenzio, con umiltà e modestia, accanto a familiari che per più generazioni
vissero direttamente, con particolare dedizione e sensibilità, le vicende legate alla
vita della nostra Basilica. Non sono pochi i decenni che le varie famiglie Montani furono
al servizio della parrocchiale e lei, Maria Colla, col marito prima ed un figlio poi,
condivise fatiche e preoccupazioni. Ha lasciato figli e familiari nel dolore ma anche nel
ricordo incoraggiante di una madre che agli esempi, alla sofferenza ed ai silenzi ha,
certamente, affidato il più consolante messaggio della speranza.
LAngelo di Verola è vicino ai figli ed ai parenti ed è sicuro
dinterpretare i sentimenti della cristiana solidarietà di tutti i suoi lettori e
dellintera comunità.
DallAVIS
Comunale
Purtroppo negli ultimi anni si sta verificando, nonostante non siamo autosufficienti,
un continuo calo delle donazioni di sangue da parte dei nostri soci; ciò è dovuto
principalmente alla riduzione di personale al Centro trasfusionale di Manerbio e ad un
aumento di controlli e di lavorazioni da effettuare sul sangue prelevato ai donatori;
tutto questo sta creando malumore fra i nostri donatori consapevoli dellimportanza
del dono del sangue; è anche vero che lintervallo fra una donazione e laltra
viene stabilito anche a seconda del bisogno di un gruppo sanguineo invece di un altro.
A tal proposito voglio raccomandare a tutti i nostri soci donatori di avvisare per tempo
il Centro trasfusionale di Manerbio nel caso in cui non si possa effettuare la donazione
nel giorno indicato sulla cartolina di chiamata.
Approfitto delloccasione per ricordare ai nostri soci, per fortuna molto pochi, che
non rispondono alla chiamata per la visita sanitaria di controllo annuale che le nuove
disposizione sanitarie sono molto severe: e in caso di mancato rispetto di tale
disposizione si deve provvedere alla sospensione dufficio del donatore.
Il Presidente B. Vigna
Radiobasilica
Verolanuova
(91.2 Mhz)
Last updates
Ultimi aggiornamenti - Nouveau sur ce site - A qui a de novo
Tutto quello che trovate di nuovo nel Sito Internet della Parrocchia
Il sito internet della parrocchia ci sta dando grandissime soddisfazioni. I visitatori
hanno già superato quota 4500. Grazie a tutti. E grazie anche a tutti coloro che ci
scrivono via email per manifestarci il loro apprezzamento o il loro dissenso, per darci
suggerimenti e per commentare le nostre posizioni.
La ciliegina sulla torta è però lannuncio che www.verolanuova.comè stato
classificato cool site (sito fresco), che in gergo significa, più o meno,
sito ben fatto, da visitare assolutamente e posto fra i venti migliori siti
cattolici dal motore di ricerca cattolico mondiale Profeta.
Permetteteci di essere un tantino (tanto) orgogliosi. Ma veniamo ai cambiamenti.
Come era prevedibile, gli ultimi aggiornamenti del Sito Internet della parrocchia
riguardano principalmente la Beatificazione di don Arcangelo Tadini, ma non solo.
Queste le ultime modifiche e aggiunte:
in LuceSaleLievito: don Arcangelo Tadini:
1. Nuova Home Page, aggiornata dopo la beatificazione
2. Aggiunte otto omelie, alcuni scritti e pensieri sparsi
3. Cenni biografici in Portoghese e Francese
4. Reportage fotografico del pellegrinaggio a Roma con linserimento di 22 nuove
immagini
5. Omelia del Santo Padre nel giorno della beatificazione
6. Discorso di Giovanni Paolo II nel corso delludienza di Lunedì 4 ottobre
7. Relazione della Madre Generale tenuta a Verolanuova il 24 settembre 99
8. Omelia di mons. Bruno Foresti tenuta a Verolanuova il 24 ottobre 99
9. Ampliamento (corposissimo) della bibliografia
10. Inserite nuove preghiere
11. Archivio delle vecchie pagine realizzate prima della beatificazione
in La Parrocchia di San Lorenzo:
1. Nuova Home Page
2. Attivata la pagina delle realtà parrocchiali: i gruppi, le comunità, le associazioni
3. Attivata la pagina delle Diaconie
4. Attivate le pagine del Coro San Lorenzo
nella Home Page generale:
1. Attivata la pagina Ultimi Aggiornamenti: chi si collega può sapere cosa
cè di nuovo nel sito
2. Riattiva la pagina degli appuntamenti verolesi: tutto ciò che Verolanuova offre ai
suoi ospiti
in Luoghi Amici:
1. Restiling della Home Page
2. Inseriti nuovi link con siti verolesi e non
lindirizzo del Sito è: www.verolanuova.com
le E-Mail, gli indirizzi di posta elettronica:
per la parrocchia: parrocchia@verolanuova.com
per Radio Basilica: rbv@verolanuova.com
ma... cè unaltra grandissima novità:
È nato il Sito del Coro San Lorenzo
Dopo il sito della Parrocchia, finalmente anche il Coro Parrocchiale ha le sua pagine
web.
Non si tratta certo di un atto di presunzione o di vanagloria. In realtà, già da qualche
tempo era in preparazione allinterno del sito della Parrocchia uno spazio dedicato
alle realtà parrocchiali. E il Coro è una di esse, opera di verolesi volonterosi,
disposti a mettere un po del loro tempo a disposizione della Comunità Parrocchiale.
Inoltre, poichè il Coro non è una realtà isolata o chiusa, abbiamo voluto ottenere
così una finestra sul mondo con la quale poter entrare in contatto con
persone di tutto il mondo che, come noi, si mettono al servizio del prossimo o
semplicemente che hanno interesse a conoscerci.
Pertanto, visitate anche voi le nostre pagine che saranno costantemente aggiornate. Ecco
ciò che ci trovate, per ora:
1. Breve storia del Coro
2. Immagini del Coro a Brescia per la beatificazione di Giuseppe Tovini e a Roma per
quella del Tadini
3. Il repertorio completo
4. Alcuni spartiti inediti
5. Lindice generale dellintero archivio musicale della parrocchia
Potete trovarci sul sito della Parrocchia o al nostro sito:
http://members.xoom.it/sanlorenzo
e inviarci i vostri messagi alla casella di posta elettronica
sanlorenzo@mail.xoom.it
Divertitevi con noi on line!
Il Sito Internet della Parrocchia di San Lorenzo è una inziativa di Radio Basilica di Verolanuova ed è redatto da Piero Lò, Tiziano Cervati e Mauro Loda.
Anche il sito del coro è una inziativa di Radio Basilica ed è curato da Stefano
Barbieri, al quale si deve anche la catalogazione dellarchivio musicale della
parrocchia, preziosissima opera di cui sarà buona cosa trattare ampiamente in un prossimo
articolo.
Il sito internet della parrocchia ci sta dando grandissime soddisfazioni. I visitatori
hanno già superato quota 4500. Grazie a tutti. E grazie anche a tutti coloro che ci
scrivono via email per manifestarci il loro apprezzamento o il loro dissenso, per darci
suggerimenti e per commentare le nostre posizioni.
La ciliegina sulla torta è però lannuncio che www.verolanuova.comè stato
classificato cool site (sito fresco), che in gergo significa, più o meno,
sito ben fatto, da visitare assolutamente e posto fra i venti migliori siti
cattolici dal motore di ricerca cattolico mondiale Profeta.
Permetteteci di essere un tantino (tanto) orgogliosi. Ma veniamo ai cambiamenti.
Come era prevedibile, gli ultimi aggiornamenti del Sito Internet della parrocchia
riguardano principalmente la Beatificazione di don Arcangelo Tadini, ma non solo.
Queste le ultime modifiche e aggiunte:
in LuceSaleLievito: don Arcangelo Tadini:
1. Nuova Home Page, aggiornata dopo la beatificazione
2. Aggiunte otto omelie, alcuni scritti e pensieri sparsi
3. Cenni biografici in Portoghese e Francese
4. Reportage fotografico del pellegrinaggio a Roma con linserimento di 22 nuove
immagini
5. Omelia del Santo Padre nel giorno della beatificazione
6. Discorso di Giovanni Paolo II nel corso delludienza di Lunedì 4 ottobre
7. Relazione della Madre Generale tenuta a Verolanuova il 24 settembre 99
8. Omelia di mons. Bruno Foresti tenuta a Verolanuova il 24 ottobre 99
9. Ampliamento (corposissimo) della bibliografia
10. Inserite nuove preghiere
11. Archivio delle vecchie pagine realizzate prima della beatificazione
in La Parrocchia di San Lorenzo:
1. Nuova Home Page
2. Attivata la pagina delle realtà parrocchiali: i gruppi, le comunità, le associazioni
3. Attivata la pagina delle Diaconie
4. Attivate le pagine del Coro San Lorenzo
nella Home Page generale:
1. Attivata la pagina Ultimi Aggiornamenti: chi si collega può sapere cosa
cè di nuovo nel sito
2. Riattiva la pagina degli appuntamenti verolesi: tutto ciò che Verolanuova offre ai
suoi ospiti
in Luoghi Amici:
1. Restiling della Home Page
2. Inseriti nuovi link con siti verolesi e non
lindirizzo del Sito è: www.verolanuova.com
le E-Mail, gli indirizzi di posta elettronica:
per la parrocchia: parrocchia@verolanuova.com
per Radio Basilica: rbv@verolanuova.com
ma... cè unaltra grandissima novità:
È nato il Sito del Coro San Lorenzo
Dopo il sito della Parrocchia, finalmente anche il Coro Parrocchiale ha le sua pagine
web.
Non si tratta certo di un atto di presunzione o di vanagloria. In realtà, già da qualche
tempo era in preparazione allinterno del sito della Parrocchia uno spazio dedicato
alle realtà parrocchiali. E il Coro è una di esse, opera di verolesi volonterosi,
disposti a mettere un po del loro tempo a disposizione della Comunità Parrocchiale.
Inoltre, poichè il Coro non è una realtà isolata o chiusa, abbiamo voluto ottenere
così una finestra sul mondo con la quale poter entrare in contatto con
persone di tutto il mondo che, come noi, si mettono al servizio del prossimo o
semplicemente che hanno interesse a conoscerci.
Pertanto, visitate anche voi le nostre pagine che saranno costantemente aggiornate. Ecco
ciò che ci trovate, per ora:
1. Breve storia del Coro
2. Immagini del Coro a Brescia per la beatificazione di Giuseppe Tovini e a Roma per
quella del Tadini
3. Il repertorio completo
4. Alcuni spartiti inediti
5. Lindice generale dellintero archivio musicale della parrocchia
Potete trovarci sul sito della Parrocchia o al nostro sito:
http://members.xoom.it/sanlorenzo
e inviarci i vostri messagi alla casella di posta elettronica
sanlorenzo@mail.xoom.it
Divertitevi con noi on line!
Il Sito Internet della Parrocchia di San Lorenzo è una inziativa di Radio Basilica di Verolanuova ed è redatto da Piero Lò, Tiziano Cervati e Mauro Loda.
Anche il sito del coro è una inziativa di Radio Basilica ed è curato da Stefano Barbieri, al quale si deve anche la catalogazione dellarchivio musicale della parrocchia, preziosissima opera di cui sarà buona cosa trattare ampiamente in un prossimo articolo.
Università aperta
Allultimo momento riceviamo: Già oltre cento....
Non poteva conoscere avvio più incoraggiante lanno accademico della Università Aperta che ha avuto inizio il giorno 12 dello scorso mese di ottobre nellauditorium della Biblioteca Civica.
In unatmosfera festosa e di grande cordialità cerano quasi tutti gli oltre novanta iscritti ai quali il sindaco, dott. Stefano Dotti, presente alla inaugurazione, ha voluto portare il suo saluto e laugurio per una fruttuosa attività.
Si registrano molte nuove presenze tra cui soci provenienti da Manerbio, Quinzano, S. Gervasio e Verolavecchia; tra essi spicca particolarmente il numeroso gruppo di Pontevico costituito da sedici iscritti che, ogni martedì e venerdì, raggiungono Verolanuova con un pullmino messo a loro disposizione dalla Amministrazione Comunale del paese.
A tuttoggi (fine ottobre) sono complessivamente 106 gli iscritti, ma lesperienza ci assicura che entro la fine del primo periodo (appena prima delle festività natalizie) altri se ne aggiungeranno. Le iscrizioni, infatti, sono sempre aperte fino a dicembre.
Intanto hanno già avuto luogo i primi incontri con lezioni di: giardinaggio, botanica, storia dellarchitettura e musica; un viaggio ha portato a Brescia alcuni soci per la visita alla mostra I doni del Sole e un altro ha avuto come meta Canneto sullOglio (Mn) per visitare il Museo dellOglio e del Chiese e quello del giocattolo.
Definiti , ormai, sono anche i programmi di novembre e dicembre fino al 17, giorno in cui, con un concerto, si concluderà il primo periodo dellattività che verrà, poi, ripresa l11 gennaio 2000. Eventuali adesioni si accetteranno anche in questo giorno.
Il Gruppo Dirigente
ANAGRAFE PARROCCHIALE
Battesimi
28 Gritti Riccardo di Stefano e di Battagliola Paola
29 Este Cesare di Massimiliano e di Bonetti Nadia
30 Torri Andrea di Giambattista e di Lorefice Flavia
31 Franchi Michele di Ugo e di Peli Claudia
32 Mazza Lorenzo di Franco e di Frigerio Giovanna
33 Sabatti Jannifer Martina di Sergio e di Rossini Sabrina
34 Delpedro Giorgio di Girolamo e di Zacco Lucia
35 Ferrari Mariavittoria di Giorgio e di Anzoni Lucia
36 Magnani Denise di Marino e di Fornoni Michela
37 Galperti Camilla di Santo e di Ferrazzoli Annamaria
Matrimoni
34 Gritti Stefano con Battagliola Paola
35 Colla Giacomo con Gandini Rachele
36 Piccinotti Roberto con Girelli Piera
37 Saldini Stefano con Rossini Manuela
38 Pedrali Giuseppe con Burlini Domenica
39 Calzighetti Claudio con Checchi Milena
Defunti
57 Colla Maria Montani di anni 90
58 Poli Giuseppe di anni 80
59 Micheli Severino di anni 74
60 Sala Teresa Labinelli di anni 71
61 Daini Maria Maddalena Costuri di anni 83
Offerte pro restauri
tele e altari della Basilica
Giornata celebrata nel mese di ottobre 2.130.000
Classe 1949 150.000
N.N. 180.000
Per il 90° compleanno 500.000
In memoria del papà Manfredo 1.000.000
N.N. 100.000
N.N. 100.000
Due fratelli per le celebrazioni del Beato Arcangelo Tadini 1.500.000
In memoria del caro Giovanni 200.000
In memoria della cara mamma 500.000
In memoria della nonna Isabella Saleri Bosio 150.000
In memoria dei defunti 100.000
Per la cornice delliconografia del Beata di Arcangelo 900.000
In memoria della defunta Angela 50.000
In memoria dei cari familiari defunti 300.000
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Dalla Cappella Casa di Riposo 150.000
In occasione del 25° di matrimonio 500.000
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Sito Internet
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(entro breve tempo anche www.verolanuova.it)
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