Data escursione | 6 aprile 2003 |
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Gruppo montuoso | Corni di Canzo |
Partenza | Asso (427 m) |
Tempo impiegato | 2,30 ore |
Dislivello | 1000 m |
Quota | 1436 metri |
Si parte da Asso, comune in provincia di Como. Dalla piazza della chiesa di Asso, dove si può trovare parcheggio, si imbocca la strada che scende di fronte alla chiesa. Si continua diritti, dopo lo stop, fino ad incontrare le indicazioni per il Monte Palanzone (sentiero 30), sulla sinistra. Si scende seguendo le indicazioni, si traversa un ponte sul fiume Lambro e si imbocca una mulattiera sulla destra (indicazioni) che inizia con una salita abbastanza decisa. Dopo una decina di mentri si incontra un altro cartello che indica il monte Palanzone sulla destra: la si segue camminando su una mulattiera, sempre con salita abbastanza sostenuta, per un buon tratto, prendendo quota con panorama su Asso.
La mulattiera piega a sinistra, abbandonando la vista su Asso, nei pressi di una deviazione per Rezzago. Si continua seguendo la mulattiera principale che si inoltra in un bel bosco, sempre in salita, ma meno sostenuta. Ora la vista è su Rezzago, con dietro il crestone erboso che divide la valle di Rezzago dalla valle del Prina. Si continua fino a superare Ca' Vall'Alta (ad un'altezza di 576 m). Qui vi è un bivo sulla sinistra per Croce di Pizzallo e Piazza Donella. Si prosegue diritti prendendo un sentiero in salita pieno di sassi che si inoltra, a mezzacosta, in un fitto bosco, costeggiando l'acquedotto. La vista è sempre su Rezzago. Presto il sentiero si fa una larga mulattiera pianeggiante; superando un bivio per Rezzago si raggiunge con una breve discesa Enco, dove si trovano ampi pascoli con una bellissima vista sulle Grigne ed un agriturismo (o rifugio Marinella, 785m).
Dal rifugio si segue la larga mulattiera lastricata che si inoltra tra un bellissimo castagneto. Si può seguire una deviazione con indicazione Monte Palanzone che si incontra subito sulla sinistra, seguendo un sentiero poco visibile su prati tra i castagni, tagliando un pezzo di mulattiera per riprenderla poco più avanti (oppure seguire la mulattiera). La mulattiera ora si fa sterrato e un po' in salita, ma dopo una curva diventa falsopiano, superando un bivio per Caglio e la Fornace. Si continua fino alla testata della valle chiusa dai pendii del Monte Bul e Monte Palanzone. Si evita un bivio a sinistra e si imbocca un sentieno che risale, con vari tornanti, la ripida cresta orientale del monte Palanzone, all'interno di un fitto bosco. Si superano i ruderi della baita Ca' della Volla quindi, dopo ancora un po' di salita, si raggiunge Colma Piana (1.190 m), da cui si può godere di un bel panorama sulla Brianza. Si prosegue ora sulla destra, in cresta, all'interno di un bel bosco cespuglioso in falsopiano, fino a raggiungere un bivio. A sinistra ci si dirige verso la bocchetta di Palanzo ed il rifugio Palanzone, mentre noi continuiamo diritti verso la cima del Palanzone, già visibile. Si esce dal bosco e si risale il costone erboso che porta alla vetta quasi in modo diretto! Finalmente si raggiunge la cima da cui si apre uno splendido panorama sull'altro versante dove si vede il Lario.
Per la discesa una possibile variante è quella di scendere dalla cima in direzione sud, verso il rifugio Palanzone, che è anche la via principale di salita alla cima ed una volta giunti alla bocchetta di Palanzo, lasciare il bivio a destra che porta al rifugio e prendere un sentiero a sinistra, segnalato, che ripora a Colma Piana.