Data escursione | 20 aprile 2003 |
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Gruppo montuoso | Grigne |
Partenza | Rongio, fraz. di Mandello del Lario (LC) 409m |
Tempo impiegato | 3,30 ore |
Dislivello | 1321 m |
Quota | 1.730 m |
Il percorso descritto di seguito è uno dei meno noti e frequentati per raggiungere il rifugio Rosalba, a parte il primo tratto fino allo zucco Manavello. Si tratta di un itinerario abbastanza lungo che attraversa ambienti ancora selvaggi, molto remunerativo anche dal punto di vista panoramico. Sebbene sia un percorso abbastanza impegnativo non presenta passaggi di particolare difficoltà.
Si parte da Rongio, come per il percorso verso il rifugio Rosalba per la Val Scarettone. Lasciata l'auto in uno dei diversi parcheggi presenti si continua a percorrere la strada asfaltata che presto diventa mulattiera (segnavia 13). Dopo poche centinaia di metri si incontra un bivio dove a destra è segnalato lo zucco Manavello, segnavia 13B. Si prende questa direzione e si percorre una mulattiera in salita finché non si incontra un altro bivio dove a lo zucco Manavello è segnalato a sinistra. Poco dopo aver imboccato questo sentiero si giunge ad una fontana in località Rossana: questa è l'unica possibilità di rifornimento di acqua fino al rifugio!
Si prosegue a sinistra, si supera un incrocio con un altro sentiero (che porta anch'esso sullo zucco Manavello) e si prosegue in falsopiano fino ad uscire dal bosco nei pressi di un bivio. A destra è indicata la Capanna Manavello: si prende questa direzione e si comincia a risalire le pendici del Manavello con salita abbastanza sostenuta. Ad un bivio non segnalato (bollini rossi) si prende la direzione di destra con notevole salita.
Fino alla capanna Manavello la salita non concede respiro, ma fortunatamente il percorso si svolge quasi interamente sotto l'ombra di un bel bosco e concedendo spesso dei bei panorami sulla sottostante Mandello: verso la fine, dopo aver ignorato un sentiero che scende sulla destra, si esce dal bosco e si giunge alla capanna manavello a pochi metri dalla cima dello Zucco Manavello, dove da una terrazza è possibile godere un bel panorama sul Lario e sulle Grigne dietro.
Si riprende il percorso seguendo il sentiero che aggira la cima sulla destra e percorre il crinale fino a raggiungere la Bocchetta di Portorella dove è presente una palina segnaletica. Si prosegue diritti, sempre in cresta, puntando diritti verso le pendici rocciose dello zucco Portorella. Una volta raggiunte le si inizia a risalire con notevole pendenza in un ambiente aspro e selvaggio. Con una salita che non concede respiro si raggiunge una selletta dove, dopo essere scesi per qualche metro dall'altra parte, si riprende la salita su terreno erboso per superare un passaggio con l'aiuto di qualche catena. Si sale ancora con qualche facile roccetta fino a giungere finalmente sulla cima dello zucco Portorella da cui si ha un bel panorama sullo zucco Manavello in basso. Dietro si può già scorgere lo Zucco del Pertusio (mt. 1673).
Si riprende il cammino, ora con sentiero più comodo, quasi in falsopiano, che si dirige verso lo Zucco di Pertusio, ma senza salirci lo aggira sulla destra. Presto si inizia a scorgere il rifugio Rosalba sormontato dalle alte pareti della Grignetta. Il precorso raggiunge la cresta e continua sulla cresta aggirando alcuni spuntoni rocciosi fino al rifugio.
Per il ritorno si piò seguire il percorso dell'andata con alcune varianti: è possibile seguire per intero la cresta Segantini, seguendo i bollini gialli su tracce di sentiero, portandosi quindi in cima allo Zucco del Pertusio; dall'altra parte lo si discende raggiungendo quindi il sentiero che lo aggirava. Dalla boccetta di Pecorella si può imboccare il sentiero che scende sulla sinistra (anzichè tornare sullo Zucco di Manavello) seguendo un percorso un po' più lungo, ma certamente più comodo di quello dell'andata, che porta a Rongio tramite un comodo sentiero all'interno di un bel bosco e termina nei pressi di Rossana.