Sagittario

 

 

IL SAGITTARIO è una costellazione  che  copre  ben  867 gradi quadrati, tutta nell'emisfero australe, tra -12° e -45° di declinazione e di conseguenza mal osservabile dalle nostre latitudini, almeno per la sua parte più bassa. Si trova subito a sud dell'Aquila (e dello Scudo) e, per

lo Zodiaco, sta ad est dello Scorpione e di Ofiuco e ad ovest del Capricorno. La disposizione a zig-zag di cinque stelle (mu, lambda, delta, epsilon, età), in dirczione nord-sud che si può vedere nella sua parte orientale, ricorda un arco e forse proprio ciò suggerì agli antichi il nome della costellazione. Da non dimenticare .l'allineamento sigma, fi, delta e gamma che ricorda la freccia.

Poi si passò alla figura di un centauro, ma siccome esisteva già un Centauro che combatte il Lupo, la si chiamò Sagittario (Ardere) che scaglia la sua freccia contro lo Scorpione.

Una zampa anteriore si estende verso sud, ad est della Corona Australe, fino alla stella alfa e la doppia beta, che non sono le più luminose dell'asterismo.  La sua origine è molto antica (probabilmente VI secolo a.C.) e Bayer, nell'impossibilità di un controllo, assegnò le prime due lettere dell'alfabeto greco alle due stelle indicate da Tolomeo come le più brillanti. Ma già l'astronomo arabo Sufi, nel X secolo, le aveva stimate di quarta magnitudine; Halley confermò la stima nel 1677.

Alcune stelle portano nomi propri, alcuni storpiati dall'arabo; così la gamma Sgr è El Nasi ("la punta"); le tre centrali dell'arco (lambda, delta e epsilon Sgr) sono Kaus ("arco") Borealis, Media, Australis; zeta Sgr è Axilla ("l'ascella"); sigma è Nunfei e la alfa Sgr, Rukbat ("il ginocchio"). Ricordiamo infine che il centro galattico cade qui, poco sotto la variabile X Sgr, ai confini con Ofiuco e lo Scorpione: la metà occidentale della costellazione sta quindi sulla Via Lattea.

Tra le stelle doppie, la h5003 è un bel sistema ai confini con lo Scorpione, composto da una stella rossa di magnitudine 5,3 e una compagna arancione di 7,0: la separazione è di 5", 5. Più facile è ADS 11240, dato che la se­parazione è di 17",8: le due componenti azzurre hanno magnitudini 6,8 e 8,1. Beta-1 Sgr, di 4,1, ha una compagna di 7,4 a 28",3; 21' a sud c'è beta-2 Sgr.

Tra le stelle variabili, moltissime sono le Mireidi: tra le più lumi­nose citiamo la RR Sgr, che varia tra 5,4 e 14,0 in 336 giorni mentre RT Sgr e RU Sgr oscillano entrambe tra 6,0 e 14, l'una in 306 giorni e l'altra in 240 giorni. Numerosi sono pure i va ri tipi di cefeidi. Tra quelle classiche ricordiamo le più luminose: la X Sgr (3 Sgr) che varia tra 4,20 e 4,90 in 7 giorni, W Sgr, che varia tra 4,29 e 5,14 in 7,6 giorni, Y Sgr, che varia tra 5,25 e 6,24 in 5,8 giorni ed infine U Sgr, situata nell'ammasso M25, che varia tra 6,28 e 7,15 in 6,7 giorni.

La 62c Sgr, di quarta magnitudine, rivelatasi una variabile irregolare di piccola ampiezza, per cui venne denominata V3872 Sgr; di grande ampiezza (tra 5,8 e 14,0) è invece la variabile irregolare RY Sgr, del tipo R CrB, la quale normalmente è al massimo e di quando in quando subisce improvvisi cali di luminosità.

Infine citiamo alcune variabili ad eclisse: la RS Sgr col periodo di 2,4 giorni, che scende da 6,0 al massimo a 6,97 al minimo principale e solo a 6,28 al minimo secondario; ha una compagna visuale di 9,65 a 39",0 ad est; la V505 Sgr ha il periodo di soli 1,2 giorni e scende da 6,84 a 7,51 al minimo principale ed a 7,46 a quello secondario.

Ricordiamo ancora che in questa costellazione sono apparse numerose novae, tra le quali una, nel 1936 (ora V630 Sgr) raggiunse la magnitudine 1,6.

Tra gli oggetti non stellari, spiccano per il loro numero gli ammassi globulari; ciò è facilmente comprensibile data la presenza del centro della Galassia, attorno al quale sappiamo che essi si dispongono occupando un volume sferico, quali componenti del cosiddetto alone.

Molte sono pure le nebulosità chiare ed oscure data l'enorme quantità di materia interstellare che si frappone tra noi ed il centro galattico. 

NGC 6494, posto nella parte nord-occidentale della costella­zione; fu osservato da Messier nel 1764 ed oggi è noto come M23: un ammasso aperto col diametro di 25' contenente oltre un centinaio di stelle tra le più luminose. La distanza sarebbe di oltre 2000 anni luce.

Circa 4° a SSE di M23 si trova M10 (NGC 6514) la famosa nebulosa diffusa chiamata Trifìda, a causa della struttura a tre lobi le cui divisioni, più scure, sembrano partire dal centro, dove si trova un gruppetto di stelle, la più luminosa delle quali, di magnitudine 6, sarebbe responsabile dell'illuminazione della nebulosa, la cui dimensione totale raggiunge i 25'.

M8 è un'altra nebulosa diffusa detta Laguna, contenente l'ammasso aperto NGC 6530: la scoperta viene attribuita a Le Gentil nel 1747. Le fotografie mostrano tutto il complesso di nebulosità chiare e scure; essa appare divisa in due parti da un nero canale ricurvo: nella maggiore si vedono due stelle separate di 3'; quella a sud è 9 Sgr di magnitudine 6,0. Nell'altra parte c'è l'ammasso aperto di circa 10' di diametro, il quale contiene delle stelle ancora in formazione ed è pertanto molto giovane: la sua età sarebbe di alcuni milioni di anni.

L'ammasso galattico M21 appare nel medesimo campo della nebulosa Trifida, circa 0°,7 a nord-est. Venne scoperto da Messier stesso, nel 1764, mentre osservava quella nebulosa: sono visibili circa trenta stelle sino alla magnitudine 12; la sua distanza è stimata in 2200 anni luce.

NGC 6553 è un altro ammasso globulare piuttosto compatto. NGC 6569 è pure un ammasso globulare, della medesima magnitudine e dimensione del precedente; è circa 2° a sud-est della stella .gamma Sgr.

L'oggetto M24 è una nube stellare contenente l'am masso galattico NGC 6603.

È la parte più luminosa della Via Lattea che si trova a nord della stella gamma Sgr e viene anche chiamata la Piccola Nube stellare del Sagittario, per distinguerla dalla Grande Nube più vicina a gamma Sgr, a nord di essa, la quale, con i suoi milioni di stelle, indica la direzione in cui si trova il centro della Galassia, a circa 30 mila anni luce da noi.

M18 è un ammasso aperto contenente una decina di stelle sino alla decima; è 1° a nord di M17, la nebulosa diffusa detta Omega o Ferro di Cavallo o Cigno da osservatori diversi.

M28 è un ammasso globulare di quasi 5' di diametro, già riconoscibile con un binocolo a meno di 1° a nord-ovest della lambda Sgr.

M69 è ancora un ammasso globulare, più piccolo (diametro intorno ai 3', pure visibile con" piccoli strumenti. M25 è un am masso aperto molto disperso; si contano una cinquantina di stelle sino alla magnitudine 12 in un diametro di 40'. Contiene la variabile U Sgr che è pure doppia visuale larga (ha una compagna di nona a 66").

M22 è un ammasso globulare posto poco più di 2° a nord-est di lambda Sgr; bellissimo esemplare del diametro di 17', contenente centinaia di migliala di stelle; è uno dei più vicini al piano galattico e a noi: la distanza è stimata sui 10 mila anni luce. M70 è invece un ammasso globulare più piccolo (diametro 2',5) ma brillante, a metà strada tra zeta e epsilon Sgr. Invece M55, pure globulare, ha un diametro di 10' ed è facilmente visibile. Infine, ai confini col Capricorno è l'ammasso globulare M75 col diametro di solo 1'9 e facilmente visibile perché molto compatto.

Le principali doppie visuali
nome A.R. (1950,0)   dec.   mA mB   separ. (")   colore  
H5003   17h55,9m   -30°1 5' 5,27   7,00 5,5 r ar  
11240 18h15,8m   -18°38'   6,84   8,1   17,8   az az
H5094 19h09,5m   -33°56'   7,3   7,9 23,6   b v
beta-1 Sgr   19hl9,0m   -44°33'   4,1   7,4   28,3   b b  
12506   19h26,8m   -27°05' 5,52   8,69   7,6 ar —  
54 Sgr   19h37,9m + 16°25'   5,5   8,9   45,5 ar+v v
13702   20h17,4m   -29°21' 6,93 7,71 27,2   b b  

 I Principali oggetti non stellati  
nome  

A.R.

(1950,0)  

dec.   magn.  

dim. "  

tipo   note  
N6494 17h54,0m   -19°01'   7,0   25   A   M 23  
N6514   17h59,4m   -23°02'     29x27   Neb   M 20  
N6523   18h01,6m -24°20' 5   80x40 Neb  M8
N6530   18h01,6m   -24°20'   10 A   M8  
N6531   18h01,7m   -22°30'   7 10   A   M 21
N6603 18h15,5m   -18°27'   60   Neb   M 24  
N6618   18h17,9m -16°12' 6 45x35 Neb M 17  
14725 18h28,8m -19°09' 6 40   A M 25  
N6656 18h33,3m -23°58' 6,0 17,3 Glob   M 22  
N6723 18h56,2m -36°42' 7,8   5,8   Glob.
N6809 19h36,9m -31°04'   6,9   10,0 Glob.   M 55  

 

 Le Principali stelle variabili  
nome A.R. (1950,0) dec. max.   min. periodo (giorni)   tipo
WSgr 18h01,8m -29°35' 4,29   5,14   7,5950 Puls.
XSgr   17h44,4m   -27°9'   4,20 4,90   7,0128 Puls.  
YSgr   18h18,4m   -18°53'   5,25 6,24   5,7734 Puls.
V3872Sgr   19h59,6m -27°51'   4,45 4,64   Irr.
V4024 Sgr 19h05,3m   -19°22' 5,34 5,60     Irr.  

Cartina stellare

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