I calendari dei celti
l'Astronomia
dei celti è poco nota; ciò che si conosce in questo campo è quel poco che
hanno riportato gli scrittori latini (Cesare, Plinio ecc.) e ciò che è stato
ricavato dallo studio di scarsi reperti specifici.
Riguardo
ai calendari utilizzati da questo popolo, che si espanse per quasi tutta
l'Europa e persino in Asia Minore nell'Età del
Ferro,
dobbiamo distinguere due categorie; il calendario antico, di cui si conosce
molto poco, e il calendario d'epoca romana che è stato rinvenuto a Coligny.
Innanzitutto bisogna ricordare che il sapere dei Celti (o Galli) era detenuto
dai saggi druidi, che formavano una casta di sacerdoti, di sapienti e di bardi,
che nel campo culturale avevano probabilmente attinto molte idee dai pitagorici.
A loro va attribuita la compilazione del calendario e la sua successiva elaborazione,
specialmente quando i Celti, venuti a contatto con la cultura greca e romana,
utilizzarono molte conoscenze di questi popoli.
Il calendario antico risale probabilmente all'Età del Bronzo, e le poche notizie che oggi abbiamo derivano dagli studi di carattere archeoastronomico .
Le
date fondamentali dell'anno erano i solstizi e gli equinozi che venivano
determinati dalle osservazioni fatte sulla levata del Sole. Poi, pare che già
dall'Età del Bronzo vi fossero delle ulteriori divisioni che corrispondono alle
date in cui il Sole assume le declinazioni + 16° o -16°; queste date cadono
attorno al 2 febbraio (-16°), 5 maggio (+16°), 6 agosto (+16°), 2 novembre
(-15°).
Le feste
associate a queste quattro date vennero celebrate fino al Medioevo, specialmente
in Irlanda, dove la tradizione celtica si tramandò, quasi intatta, per molti
secoli. Ricordiamo che a Tara, in Irlanda, paese che non fu mai conquistato dai
romani, sorgeva la capitale più prestigiosa dei re celtici.
La
prima festa era quella del "Beltane" che oggi si celebra il primo
maggio ma che un tempo
In
Italia questa festa si chiamava "Calendimaggio". I Celti chiamavano
questa festa anche col nome di Cetsamain, cioè l'inizio della stagione della
caccia. Durante questa festa, dedicata a Beltane, dio della luce, si accendevano
dei falò e attorno ad un albero adorno di fiori i giovani danzavano felici per
la primavera che era al suo culmine. La seconda festa in ordine di data è
quella di Lammas che cade
Il
Samhain che gli inglesi oggi chiamano anche Martinmas, cioè San Martino,
cade il 2 novembre ed era l'inizio dell'inverno nordico. Era anche questa una
festa del fuoco che però, come accade oggi, aveva stretti rapporti con il culto
dei defunti. Infine attorno al 2 febbraio ca
Questo calendario di tipo naturale s'è probabilmente raffinato e modificato quando la cultura celtica sentì l'influenza del mondo ellenico-romano. Nel 1802 a Lac d'Antre nel Jura francese e poi nel 1897 a Coligny nell'Ain, furono trovate due serie di frammenti (in totale 150) di un calendario gallo-romano in bronzo. Questo calendario, fondamentalmente di tipo lunare, è composto da 5 anni contenenti 62 mesi di 29 e 30 giorni, per un totale di 1835 giorni. L'accordo tra il calendario lunare e quello solare viene stabilito intercalando due mesi supplementari di 30 giorni; uno all'inizio del primo anno, l'altro in mezzo al terzo anno. Nel calendario, i 62 mesi (60 normali più 2 intercalari) sono disposti in 16 colonne, ognuna contenente 3 o 4 mesi. La tavola di bronzo si legge dall'alto in basso e da sinistra a destra. I mesi di ogni anno sono numerati da 1 a 12 ed i giorni entro il mese sono numerati per quindicine, dal I al XIV o XV, e sono preceduti da piccoli fori nei quali venivano appesi dei segnacoli. Ogni giorno è preceduto da D = dies, oppure da MD che vuoi dire "fausto", o da AMB che significa "infausto".
Stando a quanto dice Plinio, i druidi iniziavano l'anno e il mese in corrispondenza del sesto giorno della Luna, cioè quando questa era al primo quarto, e l'anno iniziava al primo quarto di Luna che cadeva prima del solstizio invernale. La lunghezza dell'anno nel calendario di Coligny è di 355 giorni perché era composto di 7 mesi di 30 giorni e 5 di 29 giorni; un sistema questo, che, non si sa perché, è differente da quello solito in cui vi sono 6 mesi di 30 giorni e 6 di 29 per un totale di 354 giorni. Il ciclo di 5 anni fu adottato per conciliare il calendario lunare con l'anno tropico. Esso è concepito in questo modo: inizia con il primo mese intercalare di 30 giorni; alla fine del primo anno vi sono 30+12x29,5=384 giorni, con un disaccordo di +19 giorni con il solare. Alla fine del secondo anno vi sono 384+12x29,5 = 738 giorni con una differenza di soli +8 giorni. Quindi alla fine del terzo anno vi sono 738+12x29,5=1092 giorni con una differenza di -3 giorni. L'aggiunta dell'intercalare porta a 1122 giorni cosicché alla fine del quarto anno vi sono 1122+12x29,5 = 1476 con una differenza di +15 giorni; ed infine al quinto anno 1476 + 12x29,5 = 1830 con una differenza di +4 giorni. I nomi dei mesi ed il numero dei loro giorni sono: Samon (30), Dumann (29), Riurcs (30), Anagant (29), Ogron (30), Cutios (30), Giamon (29), Simivisonna (30), Equos (30), Elembiu (29), Edrin (30), Cantilos (29).
Come si vede, il calendario di Coligny non raggiunge grandi livelli di precisione tuttavia lo si può ritenere abbastanza utile per scopi pratici.
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