Gli almanacchi del Paleolitico
Nel
1962 l'archeologo Jean de Heinzelin, scavando nella località di Ishango
nell'Africa Equatoriale nei pressi
del lago Rodolfo, tra i vari reperti del Mesolitico africano (8500 a.C.) trovò
un osso inciso su tre lati il quale, ad una estremità, aveva innestato
un pezzo di
quarzo. Le
incisioni erano formate da 16 gruppi di tacche che furono interpretate
dagli archeologi come dei giochi aritmetici. Il reperto fu esaminato
qualche
Le
incisioni dell'osso di Ishango potrebbero dunque rappresentare una sequenza di
giorni che comprendono poco più di cinque mesi e mezzo.
Invogliato da questi risultati, Marshack volle studiare altre incisioni su ossi ancora più antichi: uno proveniente da Kulna, in Cecoslovacchia, e un altro trovato a Gontzi, in Ucraina, ambedue appartenenti al Paleolitico Superiore. Si tratta di ossi di vari animali, tra i quali il mammuth; ossi sui quali compaiono incisioni simili a quelle trovate a Ishango.
Secondo
Marshack il reperto cecoslovacco presenta tre gruppi di 15, 16 e
Le ricerche che Marshack ha poi continuato, esaminando altri reperti conservati in vari musei preistorici in Europa hanno fruttato ancora diverse interessantissime scoperte di ossi sui quali sono incise lunghe serie di tacche che ricordano, come successione, quella delle fasi lunari. La regione di Les Eyzies de Tayac, nel Perigord francese, è una tra le zone più ricche di testimonianze preistoriche di tutta l'Europa. In ogni piccolo paese esistono graziosi musei pieni di reperti tra i quali una quantità di ossi finemente incisi nei quali appaiono stupende immagini di animali preistorici, come il mammuth, i cavalli, le renne oltre a diversi segni il cui significato è sconosciuto.
Marshack
sottopose molti di questi reperti a studi accurati e approfonditi. Utilizzando
il microscopio per esaminare la forma delle incisio
L'osso
trovato nell'Abri Blanchard, sempre nella regione di Les Lyzies de Tayac,
databile attorno al 30.000 a.C. e quindi appartenente al Periodo Aurignaziano,
su di un lato contiene 69
A che scopo furono tracciate queste incisioni ? Erano solamente segni indicanti il mutamento dell'aspetto della Luna, oppure avevano anche altri significati?
Purtroppo finora non si conosce la risposta a questa domanda. L'ipotesi di Marshack che esse rappresentino conteggi di tempo, quasi fossero una specie di calendario preistorico, forse è la più esatta. Probabilmente servivano per contare, in base alla Luna, i giorni e i mesi durante i quali i cacciatori del Paleolitico rimanevano fuori dalla capanna durante le lunghe cacce; oppure erano i segni che indicavano i giorni che mancavano alla nascita dell'erede.
Certo è che, se l'interpretazione di Marshack è esatta queste sono le prime testimonianze di registrazioni di tempo fatte ricorrendo alla Luna.
Il mese infatti è un intervallo di tempo che è intermedio tra il giorno e l'anno, che si presta quindi per contare periodi non troppo lunghi, ideale per scandire il susseguirsi delle stagioni.
Fino a pochi decenni fa c'erano ancora popolazioni che contavano il tempo solo in base alle lune poiché queste costituivano un sicuro riferimento che necessitava solo della diretta osservazione del cielo.