Drago

 

 

E' una costellazione molto estesa (occupa 1083 gradi quadrati), posta tra le 9 e le 21 ore di ascensione retta (A.R.); la testa, definita da quattro stelle, si vede quasi a nord di Vega (alfa Lyr); da essa parte il corpo che punta verso Cefeo, poi torna indietro aggirando l'Orsa Minore e si svolge tra questa e l'Orsa Maggiore puntando la coda verso la Giraffa.

Ritorniamo alla testa: il vertice più vicino a Vega è la gamma Eltanin, che divenne celebre perché Bradiey, nel tentativo di misurarne la parallasse, scoprì nel 1725 il fenomeno dell'aberrazione della luce, il che costituì una delle prime prove del moto della Terra attorno al Sole.

Ricordiamo qui anche la stella alfa, Thuban, la quale a causa della precessione degli equinozi, circa 4700 anni fa era la stella Polare.

La costellazione fu probabilmente inventata dopo quella delle due Orse, fors'anche per riempire certi vuoti in cielo. Il risultato è stato comunque felice: il Drago ricorda quello posto nel giardino delle Esperidi, che venne ucciso da Ercole; ma l'origine non è certa perché anche se la figura di Ercole sta proprio sotto la testa del Drago, il nome dell'eroe apparve in tempi relativamente recenti.

Per noi, la costellazione risulta circumpolare ed è quindi osservabile per gran parte dell'anno (meglio però d'estate).

Vediamo ora quali sono gli oggetti più interessanti: per una rassegna delle stelle doppie visuali, partiremo dalla testa.

Quì, la più facile è la ni Dra, che è al vertice nord: è composta da due stelle bianche di quarta magnitudine separate di oltre 1', tant'è vero che venne scoperta come doppia già da Flamsteed nel 1690. Da allora la posizione relativa delle due stelle sembra rimasta invariata.

A sud di essa si vede la luminosa beta Dra, di nome Rastaban; bianca, di magnitudine 2,8, essa ha una debolissima compagna a soli 4",2. La stella ADS 11035 si trova vicino alla csi Dra; è un sistema triplo in cui si notano due stelle separate di 37"; ma poi una di esse è doppia a sua volta con le componenti separate di 6". Allontanandoci dalla testa seguendo il corpo, s'incontra la stella 39, di magnitudine 5,0 con una compagna di 7,8 molto vicina; ma un'altra pure di settima è visibile a 89". Continuando nella medesima direzione, ecco la omicron Dra: una stella gialla di magnitudine 4,8 ha una compagna di 8,2 a 34". Ma essa è pure una doppia spettroscopica col periodo di 138 giorni. Sul confine con Cefeo troviamo epsilon Dra: una stella arancione di magnitudine 3,8 con una compagna di 7a a soli 3". Uscendo dal corpo, al confine con l'Orsa Minore, vediamo la coppia 40-41 separata di 19".

Ritorniamo al corpo del drago per trovare la psi Dra, bella coppia di stelle brillanti separate di 30" e più a sud la luminosa eta Dra di magnitudine 2,7, accompagnata da una stellina di settima a soli 3". Otto gradi a sud di essa, ai confini con Ercole, ecco le due stelle segnate da Flamsteed con i numeri 17 e 16, separate tra loro di ben 90"; ma la 17 è doppia a sua volta, ed un po' difficile: solo poco più di 3" separano due stelle bianche, ma dissimili per luminosità (5,1 e 6,5).

Nel Drago appaiono pure alcune variabili: la più antica che si conosca è la stella R Dra, .rossa del tipo Mira, come pure lo sono alcune altre, tutte con periodi molto lunghi. Ci sono però anche molte doppie ad eclisse: la TW Dra, che in eclisse principale diminuisce di ben 2,5 magnitudini, mentre una componente gigante rossa eclissa la primaria bianca, molto più luminosa; ciò avviene ogni 2,8 giorni.

La stella ha pure una debole compagna visuale (magnitudine 9,5) a 3",6 di distanza. La WW Dra ha un periodo di 4,6 giorni e l'eclisse primaria è menò pronunciata; il calo è di 0,6 magnitudini.

Facile ad osservarsi è la AI Dra , della famiglia delle precedenti, ma più rapida (il periodo è di 1,2 giorni); in eclisse la stella diminuisce di una magnitudine. Esiste ovviamente in tali stelle anche un minimo secondario, ma esso è profondo solo alcuni centesimi, o un decimo di magnitudine. Di un altro tipo di variabile ad eclisse (W UMa) fan parte invece BV e BW Dra, di ottava grandezza, che presentano una variazione continua di luminosità, in 8 e 7 ore; sono legate tra loro e formano il sistema visuale S 1927.

In tutto il Drago non appaiono ne ammassi aperti ne globulari: segnaliamo invece la piccola nebulosa planetaria NGC 6543, del diametro di qualche primo; presenta la sua stellina centrale di magnitudine 11,1 entro un dischetto nebulare di 22"x16", o meglio in mezzo a due dischetti luminosi che si sovrappongono.

Tra le nebulose extragalattiche ricorderemo la NGC 3147, una spirale compatta vista quasi di faccia; si trova sul bordo con l'Orsa Maggiore. Così è pure, ma a declinazione minore, la NGC 4125, di tipo ellittico; a nord della stella kappa Dra vediamo la spirale NGC 4750, più debole.

Tre altre sono riunite a nord dei confini con il Boote, le spirali NGC 5678 e 5907 e l'ellittica 5866.

La 5907 è vista di taglio ed infatti le dimensioni apparenti lo indicano.

La più bella, per la finezza delle spirali che si dipartono da un nucleo abbastanza stretto, è la NGC 5985, vicino alla stella iota Dra, ma è anche la più debole. Infine, sull'allineamento tra le stelle chi e omega si piazza la NGC 6503, tra le più luminose.

I Principali oggetti non stellari

nome

A.R. (1950)

dec.

magn.

dimensioni

Tipo

Note

N3147

10h12,8m

+73°39'

11,3

3,0x2,3

Gal.

Spir.

N4152

12h05,7m

+65°27'

11,0

2,1x1,1

Gal.

Ell.

N4750

12h48,4m

+73°09'

12,2

1,8x1,3

Gal.

Spir.

N5678

14h30,7m

+58°08'

12,1

2,6x1,1

Gal.

Spir.

N5866

15h05,1m

+55°57'

11,1

2,9x1,0

Gal.

Ell.

N5907

15h14,6m

+56°31'

11,0

11,0x0,6

Gal.

Spir.

N5985

15h38,6m

+59°30'

12,0

4,3x2,1

Gal.

Spir.

N6015

15h50,7m

+62°28'

11,8

5,5x1,9

Gal.

Spir.

N6503

17h49,9m

+70°10'

11,0

4,8x1,0

Gal.

Spir.

N6543

17h58,8m

+66°38'

8,6

0,4x0,3

NP.

 

N6643

18h21,2m

+74°33'

11,1

3,0x1,1

Gal.

Spir.

Le principali doppie visuali

Nome ADS

A.R. (1950)

dec.

ma

mb

separazione

Colore

7446

09h33,2m

+73°18'

7,1

7,3

4,8"

v

9357

14h40,8m

+61°29'

6,3

8,5

41'1"

ar ar

9371

14h42,8m

+61°19'

7

8

12,2"

 

h Dra

16h23,3m

+61°38'

2,7

7,5

5,3"

ar ar

17 - 16 Dra

16h35,0m

+53°01'

4,9

5,5

90,3"

b b

17 Dra

16h35,0m

+52°59'

5,1

6,5

3,3"

b b

m Dra

17h04,3m

+54°32'

5,8

5,8

2,0"

v v

b Dra

17h29,3m

+52°20'

2,8

11,7

4,2"

g

n Dra

17h31,2m

+55°13'

4,9

4,9

62,3"

b b

f Dra

17h42,8m

+72°11'

4,6

5,8

30,2"

v g

T Dra

17h55,6m

+58°13'

var

10

15,6"

r

11035

18h02,0m

+56°25'

7,1

7,0

36,9"

v b

41 - 40 Dra

18h03,9m

+80°00'

5,7

6,0

19,3"

v v

39 Dra AB

18h23,2m

+58°46'

5,0

7,8

3,8"

b b

39 Dra C

18h23,2m

+58°46'

7,9

-

89,0"

v

o Dra

18h50,2m

+59°20'

4,7

8,1

34,6"

ar ar

11870

18h55,2m

+75°43'

6,6

7,4

5,7"

b b

e Dra

19h48,4m

+70°08'

3,8

7,0

3,2"

Ar

Le principali stelle variabili

nome

A.R. (1950)

Dec.

max.

min.

periodo (g)

Tipo

R Dra

16h32,5m

+66°52'

6,7

13,2

245,60

Mira

T Dra

17h55,6m

+58°13'

7,2

13,5

421,62

Mira

Y Dra

09h36,8m

+78°05'

6,24

15,0

325,79

Mira

RV Dra

12h35,4m

+65°51'

8,4

14,2

208,14

Mira

RY Dra

12h54,4m

+66°16'

6,03

8,0

200:

SR.

SS Dra

12h24,1m

+68°58'

8,4

10,4

51,5

SR.

TW Dra

15h33,1m

+64°04'

8,0

10,5

2,8068

Ecl.

TX Dra

16h34,3m

+60°34'

7,9

10,2

78:

SR

UW Dra

17h56,5m

+54°40'

7,0

8,2

-

Irr.

UX Dra

19h23,4m

+76°28'

5,94

7,1

168

SR

VW Dra

17h15,9m

+60°43'

6,0

7,0

170

SR

WW Dra

16h38,4m

+60°48'

8,3

8,95

4,6296

Ecl.

YZ Dra

19h24,4m

+71°35'

8,3

<14,5

347,6

Mira

AC Dra

20h19,9m

+68°43'

7,14

7,40

-

Irr.

AI Dra

16h55,2m

+52°47'

7,05

8,09

1,1988

Ecl.

AT Dra

16h16,4m

+59°53'

6,8

7,5

-

Irr.

AZ Dra

16h41,5m

+72°46'

8,0

8,9

-

Irr.

BH Dra

19h02,8m

+57°23'

8,38

9,27

1,8172

Ecl.

BV Dra

15h10,9m

+62°03'

7,88

8,48

0,3501

Ecl.

CU Dra

13h50,0m

+64°58'

4,52

4,67

-

Irr.

DE Dra

20h18,8m

+62°06'

5,72

5,88

5,2980

Ecl.

 

 

Cartina

 

Torna alla pagina di Andromeda