Corona Australe
È facile
pensare che essa deve il suo nome alla disposizione, a forma pressoché
ellittica, delle sue stelle più importanti, però purtroppo non molto luminose,
di magnitudine 4 e 5. È senza alcun dubbio una tra le più antiche
costellazioni ed è citata da Eudosso.
Il
Flammarion riferisce che le lettere originariamente attribuite dal Bayer alle
stelle più luminose non vennero in seguito rispettate: l'attuale alfa CrA
sarebbe stata la gamma CrA del Bayer, mentre la sua alfa CrA è
l'attuale theta CrA e così per altre.
Tra le
stelle doppie visuali, viene per prima h5014, composta da due stelle
uguali per colore (entrambe bianche) e per luminosità (magnitudini apparenti
5,77 e 5,77). E un sistema in lento moto orbitale e gli ultimi calcoli danno un
periodo di 191 anni: attualmente le componenti sono separate di solo 1", in
direzione nord-sud. Anche chi CrA è composta da due stelle bianche, ma
differenti tra loro per luminosità (la primaria è di magnitudine 5,65 e la
secondaria di 6,32). La loro disposizione è pure nord-sud, ma la separazione è
di ben 21",4.
La stella lambda
CrA, bianca, piuttosto luminosa, di magnitudine 5,1 ha due compagne deboli:
una di nona, arancione, a 29" e una di decima a 40". Bella e facile
coppia è la Brs 14 dato che le due componenti bianche, di
magnitudini 6,40 e 6,69 sono separate di 12",8. Anche la gamma CrA
possiede un moto orbitale, col periodo di 120 anni. Le due brillanti componenti,
giallastre, hanno una separazione attuale di 1",3 che purtroppo va
progressivamente diminuendo.
Ci
sono molte stelle variabili in questa piccola costellazione, ma sono quasi tutte
molto deboli.
La stella V
CrA è una variabile irregolare del tipo R CrB; dal massimo di 8,3
scende sino oltre la magnitudine 16,5. La stella AM CrA è una
semiregolare rossa che varia, con un periodo che si aggira sui 188 giorni, tra
le magnitudini 7,6 e 11,7. V681 CrA è una variabile ad eclisse poco
studiata che al minimo principale scende da 7,6 a 8,1 nella banda fotografica;
il suo periodo è di 2,16 giorni.
V686
CrA
è una variabile di piccola ampiezza (varia tra 5,25 al massimo e 5,41 al
minimo) con un periodo di 7,34 giorni. Infine, ecco epsilon CrA, una
variabile ad eclisse del tipo W UMa a variazione continua: dal massimo di 4,74
scende al minimo principale di 5,00, risale al massimo per scendere al minimo
secondario di 4,95; il suo periodo è di poco superiore alle 14 ore.
Tra gli oggetti non stellari, ricordiamo due ammassi globulari, NGC 6496 e NGC 6541; il primo ha una dimensione di 3' ed il secondo è grande circa il doppio. Il complesso NGC 6726-6727-6729 è una miscela di nebulosità chiare e scure. Le prime due formano una figura a "8": la prima è illuminata da una stella bianca di magnitudine 7,2 e la seconda dalla stella variabile ad eclisse TY CrA col periodo di 2,89 giorni. Poco a sud-est si trova NGC 6729, illuminata dalla irregolare R CrA.
I principali oggetti non stellari | ||||||
nome |
A.R.
(1950,0) |
dec. |
magn. | dim | tipo |
note |
N6496 |
17h55,5m |
-44° 15' |
10 |
3 |
Glob. |
|
N6541 |
18h04,4m |
-43°44' |
7,9 |
6,3 |
Glob. |
|
N6726-7 |
18h58,3m | -36°57' |
— |
2x1,3 | Neb | chiara |
N6729 |
18h58,4m |
-37°02' |
— |
1,3 |
Neb | chiara |
Le principali doppie visuali |
||||||
nome ADS | A.R.
(1950,0) |
dec. |
mA | mB |
separ. (") |
colore |
K5014 |
18h03,2m |
-43°26' |
5,77 | 5,77 |
1,0 |
b b |
cappa CrA |
18h29,9m |
-38°06' |
5,65 | 6,32 | 21,4 |
b b |
lambda CrA |
18h40,8m | -38°22' | 5,13 | 9,0 |
29,0 | b - |
Brs 14 |
18h57,7m | -37°08' | 6,40 | 6,69 | 12,8 | b b |
gamma CrA |
19h03,0m |
-37°08' |
4,84 | 5,08 | 1,3 |
vg Vg |
Le principali stelle variabili |
||||||
nome |
A.R. (1950,0) | dec. |
max. |
min. |
periodo (giorni) | tipo |
VCrA |
18h44,1m |
-38° 13' |
8,3 |
16,5 |
— | Irr. |
AMCrA |
18h37,9m | -37°32' | 7,6 |
11,7 | 187,5 | SR |
V681 CrA |
18h34,1m | -43°00' |
7,6 |
8,1 |
2,1639 | Ed. |
V686 CrA |
18h53,3m |
37°25' |
5,25 |
5,41 |
7,34 |
Puls |
epsilon CrA |
18h55,4m |
-37°11' | 4,74 | 5,00 |
0,5914 |
Ecl. |
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