Rigel
La stella della costellazione di Orione che splende 50.000 più del Sole
Osservando la costellazione di Orione, che domina con le sue meraviglie il cielo notturno dell'inverno, si rimane colpiti dalla differenza di colore dei suoi due astri più brillanti: la rossa Betelgeuse (alfa Orionis), che ne individua la spalla destra, e l'azzurra Rigel (beta Orionis), che marca con la sua presenza la gamba sinistra del mitico gigante.
Una supergigante blu
Con una magnitudine visuale di +0,13, Rigel è la settima stella del cielo per splendore apparente: eppure questo splendore non è dovuto ad una sua piccola (in senso astronomico) distanza da noi, come sarebbe naturale attendersi per una stella tanto brillante. È stata dunque una sorpresa quella di non riuscire a mettere in evidenza alcun moto proprio di Rigel, ne alcun effetto di parallasse rispetto alle stelle sullo sfondo: questo significa che la sua distanza deve essere molto grande e, di conseguenza, che Rigel dev'essere intrinsecamente molto luminosa.
La misura della distanza di Rigel è stata fatta utilizzando il metodo spettroscopico, cioè studiando il suo spettro, che è di tipo B8; a questo spettro corrisponde una luminosità assoluta 50 mila volte maggiore di quella del nostro Sole. Confrontando questo valore con la luminosità apparente se ne deduce una distanza da noi di quasi mille anni luce. Quali sono le dimensioni di questa stella?
Dal colore azzurrognolo della sua luce si ricava una temperatura superficiale di circa 10 mila gradi; nonostante questa temperatura elevata, tale per cui un cm2 della sua superficie emette quasi venti volte più luce di un cm2 della superficie solare, a Rigel occorre ancora un raggio uguale a 65 volte quello del Sole per irraggiare tutta l'energia che si produce nel suo interno. Tali caratteristiche "da primato" fanno classificare Rigel come una stella supergigante blu.
Un faro cosmico
Dunque Rigel, se paragonata al nostro Sole, emette una quantità enorme di luce. Se pensiamo che la sua luminosità apparente è poco più debole di quella di Sirio, che risplende a soli 9 anni luce da noi, e che, nonostante una distanza quasi doppia da noi rispetto a quella della supergigante rossa Betelgeuse, la sua luce ci arriva più intensa, ci rendiamo conto che Rigel, che emana la sua poderosa quantità di energia da mille anni luce di distanza, risplende veramente dalle profondità della nostra Galassia come un "faro cosmico".
Se Rigel fosse trasportata alla distanza di Sirio la sua magnitudine apparente sarebbe -10, un quinto di quella della Luna piena: sarebbe cioè agevolmente visibile in pieno giorno e di notte sarebbe capace di proiettare ombre degli oggetti.
Ma un consumo così grande di energia non è gratuito: Rigel non è più vecchia di 10 milioni di anni e si pensa che non le rimanga più di un milione di anni prima della sua fine: l'intera vita di questa stella si svolge dunque in un lasso di tempo mille volte più breve di quello riservato al nostro Sole!
È inutile allora fantasticare su quali forme di vita potrebbero abitare eventuali pianeti di questa stella, se mai ce ne fossero: troppo breve è stato infatti il tempo a disposizione dell'evoluzione affinché possa esservi sbocciata la vita.
Il sistema di Rigel
Rigel non è una stella singola: è accompagnata da una coppia di stelle, Rigel B e Rigel C, mentre la stella principale è chiamata Rigel A.
Rigel B e Rigel C orbitano l'una attorno all'altra in 9,86 giorni ad una distanza di 2500 unità astronomiche da Rigel A.
Rigel B è una stella azzurra 100 volte più luminosa del Sole e di diametro doppio, non troppo diversa da Rigel C, una volta e mezza più grande del Sole e 50 volte più luminosa. Le due compagne di Rigel A formano dunque un sistema già di per sé cospicuo, che è offuscato solo dalla presenza dell'imponente stella principale.
Accenniamo infine alla presenza, a quasi 20 anni luce da Rigel, di una nebulosità diffusa che, seppur così lontana, viene da essa illuminata. Si tratta di una nebulosa a riflessione, come quella, molto più piccola, che avvolge l'ammasso delle Pleiadi.
Più in generale, Rigel è la stella più brillante dell'Associazione di Orione: un insieme di giovani stelle e di nebulosità luminose e oscure.