Gemelli

Gemini, Geminorum, Gem

 

 

Quella dei Gemelli è una costellazione zodiacale attraversata in giugno-luglio dal Sole; occupa 514 gradi quadrati ed è perciò notevole. Ma notevole lo è soprattutto perché contiene le due stelle luminose e vicine tra loro da cui trae il nome (i gemelli) e che permettono il suo riconoscimento: Castore è la più alta, alfa Gem, ma la sua magnitudine di 1,6 la indica inferiore in luminosità a Polluce, la beta Gem, di magnitudine 1,1.

La costellazione èquasi tutta sotto la zona orientale dell'Auriga, povera di stelle notevoli; ad est ha pure un'altra costellazione poco appariscente, il Cancro. Si noti che oltre alle due stelle ora menzionate, di prima grandezza, ce n'è una terza nella parte sud-occidentale, la gamma Gem, di nome Alhena, pure di prima grandezza.

Partendo da Castore e da Polluce, due allineamenti, più o meno paralleli di stelle, attraversano la costellazione da nord-est a sud-ovest; dalla alfa Gem infatti si va attraverso tau Gem ed epsilon Gem verso la mu Gem e la eta Gem; dalla beta Gem attraverso la delta Gem e la zeta Gem, si arriva alla brillante gamma Gem.

È chiaro che la costellazione si richiama ai mitologici gemelli, figli di Giove (da cui anche il nome di Dioscuri) e di Leda.

Protettori di grandi imprese, si ricorda come placarono la tempesta che stava per affondare la nave Argo. Anche i romani li venerarono come protettori.

La alfa Gem (Castore) è una delle stelle doppie più notevoli: dopo le osservazioni di Cassini e di Bradley, Wilhelm Herschel, pure con le sue osservazioni, annunciava nel 1803 che si trattava d'un sistema binario, legato fisicamente dall'attrazione gravitazionale. Si capiva così che la gravitazione agiva pure fuori del Sistema Solare. Le due componenti, di magnitudini 1,94 e 2,92, descrivono le loro orbite in oltre 400 anni. Ma c'è una terza stellina, di magnitudine 9,3 che si intravvede a circa 73" a sud, legata a loro dalla gravitazione in modo da descrivere delle orbite molto ampie. Ed ora aggiungiamo che ciascuna delle tre stelle è a sua volta una doppia; Castore A è formata da due stelle bianche che descrivono un'orbita in 9,2 giorni; Castore B è composta da due stelle con un periodo orbitale di 2,9 giorni. Infine, Castore C (o YY Gem) è una doppia ad eclisse; le sue componenti sono stelle arancioni, più piccole del nostro Sole, le quali compiono una rivoluzione in meno di 20 ore.

Poche parole invece su beta Gem, Polluce, "il pugile": la sua magnitudine visuale è 1,14 cosicché si colloca al diciottesimo posto nella classifica delle stelle più brillanti (Castore è al ventitreesimo).

Mantenendo il discorso sulle stelle doppie, vogliamo segnalare: età Gem, Propus, o Teiat Prior, composta da una stella rossa, variabile semiregolare tra 3,15 e 3,9 in 233 giorni, accompagnata da una stella gialla di magnitudine 8,8 a soli 1",5; più facile è la epsilon Gem, di terza magnitudine, con una compagna di nona a 110". Bella è pure 38 Gem, composta da una stella bianca di 4,75 e una gialla di 7,65 a 7",6.

La zeta Gem ha per primaria una cefeide che varia tra 3,62 e 4,18 in 10,15 giorni; ha una compagna di decima, ad est, a 87" e una di 7,6 a nord, a 96".

Nella lambda Gem, la stella bianca di 3,6 ha una compagna di decima a 10", e per finire, pi Gem è una gigante rossa di 5,3 con due compagne di decima, a 21" e 92".

Tra le variabili (abbiamo già parlato di età, zeta e YY Gem) ce ne sono diverse luminose; per esempio, R Gem, una mireide estremamente rossa, la quale varia tra 6,0 e 14 in 370 giorni; la V Gem, pure mireide, la quale oscilla tra 0,7 e 14,9 in 275 giorni; la cefeide W Gem, a sud-sud-est della gamma Gem, che sta oscillando tra 6,54 e 7,38 in meno di 8 giorni; ed ancora, l'irregolare rossa BU Gem (è anche denominata 6 Gem) che varia tra 5,74 e 8,1, per terminare con un'altra irregolare, la mu Gem, che oscilla tra 2,75 e 3,02.

Tra gli oggetti non stellari spicca M35, un ammasso aperto registrato da Messier nel 1764, ma sicuramente noto da prima, dato che è osservabile anche ad occhio nudo; Messier stesso cita un atlante stellare di Bevis del 1750 in cui è segnato assieme ad alcuni altri ammassi o nebulose. Lo si individua circa due gradi e mezzo a nord-ovest di età Gem, ai confini col Toro. La sua magnitudine fotografica è 5,6 ed il diametro apparente sui 30' ed è perciò già ben discernibile con un binocolo, come un gruppo compatto di stelle che si proietta su uno sfondo ricco di stelline. Circa mezzo grado a sud-ovest di M35, si nota NGC 2158, un altro ammasso aperto, molto più debole del precedente (magnitudine 11), e molto più piccolo (diametro apparente 4'). Esso è infatti molto più lontano da noi (la distanza è stimata sui 16 mila anni luce, contro i 2200 stimati per M35); è però molto più ricco di stelle e più vecchio.

Poco più di mezzo grado a sud-est della larga stella doppia 63 Gem compare una piccola ma luminosa nebulosa planetaria (se vogliamo, anche a mezza via tra le brillanti stelle chi e gamma Gem): è NGC 2392, scoperta da William Herschel nel 1787.

Un piccolo telescopio fa vedere solo un disco di circa 40" di diametro ma con grandi telescopi si nota la stellina centrale inviluppata in un primo anello nebuloso, il quale è circondato dal secondo anello nettamente più debole. Entrambi vengono eccitati dalla stella ad emettere luce. Il complesso ricorda così una faccia umana, tanto che la nebulosa venne chiamata "l'eschimese" ed anche "la faccia di clown". Difficile è stimare la distanza dell'oggetto: i valori vanno dai 1400 ai 3600 anni luce.

 

 

 

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