Corona Boreale

La corona boreale (Corona Borealis, Coronae Borealis; CrB) è una piccola costellazione: copre infatti soltanto 170 gradi quadrati, in una regione posta tra l'aquilone di Boote e l'evanescente Ercole.

Però è una costellazione facilmente identificabile tramite la disposizione a semicerchio di sette stelle piuttosto luminose, una ventina di gradi a nord-est di Arturo, la stella di prima grandezza di Boote.

La stella più luminosa del gruppo è anche quella centrale, la alfa; ha il nome di Gemma o Margherita (cioè la perla) ma viene pure riportato il nome di Alfecca: è una doppia spettroscopica col periodo di oltre 17 giorni ed è pure variabile ad eclisse.

È indubbio che il nome derivi dalla disposizione delle stelle a mo' di diadema e che ad Ovidio ricordò il mito di Arianna, che venne abbandonata da Teseo sulla spiaggia. Bacco la vide e le levò la corona che lanciò in cielo. I Cinesi la chiamavano la "conchiglia con la perla".

Tra le stelle doppie, la età CrB è una binaria in moto orbitale col periodo di 41,65 anni cosicché dall'epoca della sua scoperta, ad opera di W. Struve nel 1828, ha già compiuto quasi quattro rivoluzioni. Le due componenti gialle, di magnitudini 5,6 e 5,9, vanno in questi anni verso la massima separazione; ora essa è di 1",1. Solo mezzo grado a sud di zeta Crb si nota ADS 9731, composta da due stelle quasi uguali per luminosità (7,0 e 7,3) con una separazione di 15", 3, ma che a loro volta sono doppie.

La prima è difficile perché la compagna è di dodicesima ed è ad appena 1" dalla primaria; la seconda ha le due componenti più simili (7,3 e 8,2), separate di 1",6.

Ecco quindi la zeta CrB, composta da due stelle azzurre brillanti (magnitudini 5,1 e 6,0) separate di 6",4.

Le due stelle epsilon e tau CrB hanno in comune sia la grande differenza di magnitudine delle componenti che la piccola separazione, il che le rende binarie difficili. Nella prima le magnitudini sono 4,15 e 12,6 e la separazione 2", mentre nella seconda le magnitudini sono 4,76 e 13 e la separazione 2",2.

Passando alla sigma CrB vediamo una binaria in lento moto orbitale (il periodo sarebbe di quasi 900 anni); le componenti gialle, di magnitudini 5,6 e 6,6, hanno in questi anni una separazione di 6' ,9.

Tra le variabili, poche e deboli, c'è alfa Crb, una variabile ad eclisse che ogni 17,36 giorni presenta appunto un'eclisse di solo 0,1 magnitudini di profondità. Tra le Mireidi c'è la rossa S CrB che da 5,8 scende sino a 14,1 e poi risale, col periodo di 360, 26 giorni. Però c'è pure R CrB, pochi gradi a nord della delta CrB, una variabile irregolare scoperta da Pigott nel 1795. È il prototipo di una classe di variabili che rimane a lungo al massimo (anche per molti anni) poi improvvisamente cala, anche sino alla magnitudine 14; rimane debole con oscillazioni anche per un anno e poi risale alla magnitudine normale. Un'ipotesi proposta invoca l'emissione di una nube di carbonio che di quanto in quanto oscura la stella per poi, diradandosi, lasciarla nuovamente libera.

 

 

Le principali stelle variabili

nome

A.R. (1950)

dec.

max.

min.

periodo (giorni)

tipo

R CrB

15h46,5m

+28°19'

5,71

14,8

-

Irr.

S CrB

15hl9,4m

+31°33'

5,8

14,1

360,26

Mira

U CrB

15hl6,2m

+31°50'

7,66

8,79

3,4522

Ecl.

V CrB

15h47,7m

+39°43'

6,9

12,6

357,63

Mira

W CrB

16hl3,6m

+37°55'

7,8

14,3

238,40

Mira

X CrB

15h47,0m

+36°24'

8,5

14,2

241,17

Mira

R RCrB

15h39,6m

+38°43'

8,4

10,1

60,8

SR

S WCrB

15h38,9m

+38°53'

7,8

8,5

100

SR

Alfa CrB

15h32,6m

+26°53'

2,21

2,32

17,36

Ecl.

Le principali doppie visuali

nomeADS

A.R. (1950)

dec.

ma

mb

separ (").

colore

omicron CrB

15hl6,2m

+27°01'

5,51

9,4

147,3

ar -

zeta CrB

15h37,5m

+36°48'

5,07

6,00

6,4

az az

epsilon CrB

15h55,5m

+27°01'

4,15

12,6

2,0

ar-

tauCrB

16h07,2m

+36°37'

4,76

13

2,2

ar -

sigma CrB

16hl2,8m

+33°59'

5,58

6,59

6,9

g-

 

 

 

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