Com'è il Sistema Solare
Il Sistema Solare conosciuto è formato da 9 pianeti, dai loro satelliti, da innumerevoli asteroidi, comete, frammenti di roccia e polvere cosmica, grandi quantità di gas e di particelle dotate di carica, legati a una stella centrale, il Sole.
Gli effetti della forza di attrazione e dell'irraggiamento solare fanno sentire la loro influenza su tutto ciò che si trova nel sistema, condizionandone in ogni momento l'esistenza.
Nel loro complesso, i pianeti che costituiscono il Sistema Solare vengono suddivisi in due gruppi fondamentali: i pianeti terrestri o interni e i pianeti gioviani o esterni.
I pianeti terrestri comprendono Mercurio, Venere, Terra, Marte, i pianeti gioviani sono Giove, Saturno, Urano, Nettuno.
La Terra si può considerare come un minuscolo frammento di roccia e metallo, ricoperto in gran parte da acqua, immerso in un flusso di energia proveniente dal Sole, e occupa una delle parti più interne del Sistema Solare. La sua distanza media dal Sole è dii 49,6 milioni di chilometri e questo valore è stato assunto in astronomia come una delle unità di misura fondamentali (unità astronomica).
I pianeti più prossimi alla Terra ruotano su se stessi lentamente e richiedono anche parecchi giorni per compiere una rotazione completa. Al contrario, i pianeti gioviani completano la loro rotazione in meno di un giorno. Mentre però i pianeti gioviani impiegano anni per compiere una rivoluzione attorno al Sole, i pianeti terrestri necessitano di un tempo considerevolmente inferiore, con un massimo, per Marte, di 687 giorni.
Osservando nel loro complesso i pianeti più vicini alla Terra, e cioè Mercurio, Venere e Marte, appaiono anch'essi rocciosi e di dimensioni relativamente ridotte, e non rappresentano che una piccola parte della massa del Sistema Solaie nel suo complesso. Le masse maggiori si trovano infatti nelle zone più esterne: il regno del pianeta Giove.
I due pianeti gioviani più prossimi alla Terra sono Giove e Sat~irno i quali sono costituiti principalmente da idrogeno ed elio. Saturno ha una composizione molto simile a quella di Giove e compie la sua rapida rotazione all'interno di anelli concentrici costituiti da milioni di particelle disposte sul piano del suo equatore. I due pianeti gioviani più esterni, Urano e Nettuno, hanno caratteristiche molto simili, quali il diametro e un'atmosfera di idrogeno e metano, e per questo vengono chiamati anche i <<gemelli giganti>> del Sistema Solare. Plutone, il pianeta più esterno e più remoto di tutto il Sistema Solare, ha dimensioni molto piccole, largamente inferiori a quelle della Luna. Oggi si pensa che Plutone sia un vecchio satellite di Nettuno espulso dalla sua orbita a causa di qualche gigantesca catastrofe planetaria.
Tra le lune che orbitano in numero diverso attorno ai nove pianeti del Sistema Solare, primeggia Ganimede, il satellite maggiore di Giove, dalle dimensioni superiori a quelle di Mercurio.
Un discorso a sé meritano gli asteroidi, corpi celesti relativamente piccoli, che orbitano tra Marte e Giove. Essi rappresentano i resti di quei piccoli corpi primordiali (pianetesimi) che hanno permesso la costruzione dei pianeti di tipo terrestre. Nella fascia degli asteroidi il processo di formazione planetaria è stato bloccato in una fase embrionale a causa delle perturbazioni indotte dai planetesimi provenienti dalla zona di Giove. Le orbite dei proto-asteroidi hanno così aumentato la loro eccentricità, causando mutui scontri estremamente violenti che invece di proseguire il meccanismo di accrescimento hanno innescato un processo distruttivo. La maggior parte degli attuali asteroidi (con l'esclusione forse dei più grandi) sono probabilmente i frammenti risultanti da questi antichi e catastrofici urti.
Le comete sono corpi celesti che appaiono periodicamente come visitatori abituali dello spazio interplanetario. Esse traggono origine da una nube di comete che orbita forse fra circa 20 000 e 100 000 unità astronomiche dal Sole. Anch'esse sono un ricordo tangibile della nebulosa solare originaria. Le comete sono composte da un nucleo solido di ghiaccio e polvere e quando la loro orbita le porta in prossimità del Sole gli strati esterni del nucleo sublimano formando la chioma e la coda che, illuminate dal Sole, rendono visibile la cometa.
Pur facendo parte di un sistema veramente integrato, tenuto insieme dall 'attrazione del Sole, ogni elemento orbitante nel Sistema Solare si presenta all'osservazione con caratteristiche assai diverse. Tra i pianeti, per esempio, Plutone impiega un tempo mille volte più lungo rispetto a Mercurio per compiere una sola rivoluzione intorno al Sole.
Giove ha un diametro trenta volte quello di Mercurio. Quest'ultimo non ha atmosfera, mentre quella di Venere è così densa da poter esser paragonata all'ambiente che si riscontra alle maggiori profondità degli oceani.
Solo la Terra possiede acque interne che scorrono in fiumi e si raccolgono in laghi, Marte ha solo giganteschi canyons e canali di tipo fluviale, che testimoniano la presenza di acqua allo stato liquido in tempi remoti. A livello planetario, però, l'esplorazione spaziale ha già rilevato un comune denominatore sia per i mondi rocciosi (più vicini al Sole) che per quelli ghiacciati (più lontani dal Sole): la presenza costante di crateri dovuti all'impatto con meteoriti, asteroidi e comete.
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