NORVEGESE
STORIA
Su
questa razza non si hanno certezze circa le sue origini, ma di fatto
viene universalmente considerato il gatto sacro degli antichi
vichinghi. Erano gatti che accompagnavano i marinai durante le
navigazioni per proteggere le stive dagli assalti dei topi.
Sbarcarono in Inghilterra, Francia,Sicilia e America settentrionale.
Comunque la prima data storicamente certa sul gatto delle foreste
norvegesi è il 1599, quando Peter Clauson Friis, prete e naturalista
norvegese, lo classificò per la prima volta. Era allora considerato
una specie di lince, grazie anche alle molte analogie somatiche e
comportamentali. E' però solo nel 1841 con la pubblicazione
dell'opera Favole popolari norvegesi di Asbjornsen e Moe che il
gatto delle foreste entra a far parte del patrimonio letterario e
culturale norvegese. Il gatto delle foreste norvegesi ha sviluppato
caratteristiche uniche nel mondo felino. Con il tempo, l'allevamento
selettivo ha solo esaltato le caratteristiche morfologiche naturali
del gatto e ha voluto ridare alla razza originale identità. La
selezione,allungando il corpo,la coda e il muso,lo ha anche ben
differenziato dalle razze (come il maine coon e l'angora) con le
quali veniva spesso confuso. Il Norvegese diventa una realtà
importante quando viene ufficialmente riconosciuto in patria alla
fine degli anni Trenta. Allora, però, l' Europa stava entrando in
uno dei suoi periodi più travagliati e anche lo sviluppo di questa
razza non fu facilissimo. La chiusura delle frontiere, e la scelta
di sottoporre a quarantena gli animali in entrata e in uscita dalla
Scandinavia, impedirono la divulgazione e lo scambio di notizie su
questi gatti. L'isolamento determinò un progressivo impoverimento
del patrimonio genetico della razza, che negli anni Cinquanta subì
un vero e proprio tracollo. Fra gli anni Sessanta e Settanta, fu
creato il primo club di razza che riuscì a promuovere pienamente lo
sviluppo e la conoscenza del Norvegese. In quel periodo fu
determinata una coppia di Skogkatt "puri", Pippa e Truls che venne
eletta capostipite. Fu la prima a essere iscritta al Libro Origini
in Norvegia. Gli allevatori hanno tirato un sospiro di sollievo
quando, nel 1974,nacquero i primi cuccioli e fu avviato il programma
di selezione, per ottenere il riconoscimento della FIF. Il Norvegese
delle foreste è entrato nel novero delle razze domestiche nel 1977.
In Italia il Norvegese venne importato negli anni Ottanta da Elena
Scorta.
COM'E'
FATTO
L'impietosa selezione naturale operata nel corso dei secoli ci ha
offerto un gatto forte, imponente, alto, che per difendersi dal
freddo ha una cute che si ispessisce e un mantello che si allunga di
circa 10 cm rispetto al periodo estivo. Il pelo di protezione è
grosso,grasso e pesante, è idrorepellente ma, incredibilmente, si
asciuga in meno di 15 minuti. A difenderlo dal freddo ci sono anche
i ciuffi sulle orecchie, la folta collaretta che gli avvolge il
collo e le spalle, le vaporose culotte di pelo sulle cosce. Il
maschio presenta un bel collare ricco di peli ed è di grande
dimensioni, mentre la femmina non ha il collare ed è più minuta.
D'estate perde quasi completamente il pelo: solo i ciuffi sulle
orecchie,la coda e il pelo tra le dita delle zampe testimoniano che
ci troviamo di fronte a un gatto con un mantello semilungo. Poi,
all'inizio dell'autunno la cute inizia a ispessirsi, la pelliccia
diventa folta e, al culmine dell'inverno, supera i dieci centimetri
di lunghezza.
Taglia: grande
(il maschio pesa dai 5,5 ai 7 kg,la femmina intorno ai 4,5 kg).
Il
corpo:
è abbastanza lungo e piuttosto imponente. L'ossatura è robusta,il
petto è largo e arrotondato, i fianchi pesanti.
Testa:
ha forma triangolare.
Orecchie:
grandi e poste in modo da continuare la linea delle guance. Sono
simpaticamente sormontate da ciuffi di pelo all'estremità, come
quelle della lince.
Occhi:
grandi, leggermente obliqui e ben aperti. Possono essere verdi o
gialli qualsiasi sia colore del mantello
Muso:
il profilo è lungo e diritto,senza interruzione alcuna sulla canna
nasale. Le guance sono piene, le pelle del naso è blu e i baffi sono
lunghi e sporgenti. Il collo deve essere guarnito da una folta
gorgiera.
Zampe:
sono lunghe. Quelle posteriori più alte di quelle anteriori. I piedi
sono larghi e ben piantati. I cuscinetti hanno il colore
corrispondente a quello del mantello.
Coda:
deve essere lunga e folta, deve essere a pennacchio. Quando il gatto
la porta girata indietro, deve arrivare fino alla base della nuca.
Mantello:
folto e pesante,è formato da uno strato superficiale (sovrapelo)
idrorepellente e da uno strato interno (sottopelo)di consistenza
lanosa.
Colori:
rosso,brown,silver e nero. Rarissimi quelli bianchi. In esposizione
sono ammessi a concorrere tutti colori (solidi,smoke,silver,squame,tabby
bicolori) a esclusione dei mantelli a motivo siamese.
Vita media: può
vivere fino ai 16 anni
CARATTERE
Si
affeziona molto all'uomo,ama stare in compagnia.
E' tranquillo e silenzioso,non richiede attenzioni eccessive.
Ama molto la vita all'aria aperta ed è dotato di un folto sottopelo
che lo isola bene dal caldo e dal freddo. Possiede una forte
vitalità e,se può muoversi all'aria aperta è un buon cacciatore.
Si adatta bene anche alla vita d'appartamento.
E' un gatto molto indipendente che sa sbrigarsela in ogni occasione
e mal sopporta intrusioni ed imposizioni. Occorre quindi che il suo
padrone ideale sia una persona serena ed equilibrata amante e
rispettosa dell'altrui personalità
Come tutti i gatti dal carattere importante ,il Norvegese,usa
'marcare' il proprio padrone,lasciargli il suo odore e nello stesso
tempo raccogliere tutte le informazioni che questo porta
dall'esterno.
Per questo motivo è facile trovarlo sulle scrivanie,sulle mensole
,sui tavoli sempre pronto a un 'testa a testa'.
Quando non gli è possibile si rizza in punta di piedi e saltella nel
tentativo di un 'faccia a faccia '; non riuscendoci si accontenta di
strofinarsi voluttuosamente con la coda e con tutto il suo
corpo,contro le gambe del suo padrone.
Ama giocare all'infinito,i cuccioli ma anche gli adulti sono davvero
instancabili,difficilmente resistono a una pallina in movimento
,alla svolazzare di una piuma e,in mancanza di un gioco, se lo
inventano:una foglia o anche un pulviscolo potrebbero
improvvisamente diventare una preda interessante ,allora potrebbe
anche scendere dal suo trono per dedicarsi alle sue attività ludiche
preferite.
CURE
Il
pelo del Norvegese è davvero eccezionale: difficilmente si annoda ma
deve essere spazzolato e pettinato con cura nel periodo della muta,
in modo da evitare che il mantello si infeltrisca e che lo stesso
gatto, durante le fasi di pulizia, ingurgiti il pelo in eccesso.
Quindi in questo periodo (settembre) è indispensabile spazzolarlo e
pettinarlo 2 volte al giorno. Nel resto dell'anno, invece, la
particolare tessitura del pelo rende tutto più facile. Basterà
dargli una bella spazzolata una volta alla settimana e avrà un
mantello sontuoso e una pelliccia vaporosa. Solo i gatti da
esposizione hanno bisogno di una toelettatura più approfondita e,
magari, di un bagno se hanno il mantello chiaro. Il bagno è meglio
farlo una settimana prima della mostra in questo modo la pelliccia
riprenderà il suo aspetto vaporoso e naturale.
E' un gatto che ha uno sviluppo lento che si completa intorno ai 4-5
anni è non ha particolari problemi di salute. Può soffrire di
allergie alimentari ( alcuni soggetti non tollerano il riso): per
curarlo sarà sufficiente eliminare l'alimento dalla dieta.
ALIMENTAZIONE
Essendo un buon cacciatore e un buon pescatore, è in grado di
procurarsi il cibo anche da solo. I suoi cibi preferiti sono carne e
pesce, ma anche croccantini per integrare la dieta. Essendo un gatto
vitale e sempre in movimento ha bisogno di una dieta varia e ben
equilibrata. Un gatto adulto che arriva a pesare 7 kg mangia circa
450-550 g di cibo umido al giorno. La razione diminuisce se la dieta
è a base di cibo secco. Lasciare sempre a disposizione del gatto
dell'acqua fresca da bere.
Evitare il riso.
RIPRODUZIONE
La
femmina completa lo sviluppo sessuale intorno ai 10 mesi di età
Il maschio può riprodursi dai 10-12 mesi.
La gestazione dura 60 giorni.
Le cucciolate sono in genere composte da 4-5 gattini.
Gravidanza e parto,come per tutti gli animali che non hanno subito
forti pressioni selettive da parte dell'uomo,vengono portati a
termine senza alcun problema.
Sono madri molto affettuose,attente e molto abili nell'educare i
cuccioli alla pulizia e alla caccia. Lo svezzamento che avviene
solitamente intorno ai 30-35 giorni,pur essendo un momento delicato
nella vita dei cuccioli,avviene solitamente,proprio per la loro
natura,senza alcun problema.