La mappa
Gli itinarari
Alpe Pile
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Tempo di percorrenza: | ore 0,45 | |
Difficoltà | facile | |
Punto di ristoro | Rifugio Pastore località Alpe Pile tel. 0163/91220 | |
Per raggiungere
il rifugio Pastore si segue l'itinerario n° 6 che ha inizio subito dopo la
Cappella di S. Antonio, a circa 4 km da Alagna. La mulattiera si snoda
dapprima su un tratto pianeggiante quindi, poco prima di raggiungere l'alpe
In d'Stigu diventa una lunga scalinata di 350 gradini, al termine della
quale si apre l'ampia distesa dei prati dell'alpe Pile (m 1575) con la
spettacolare vista sulla parete Valsesiana del Monte Rosa. E' altresì
possibile raggiungere l'alpe Pile, con circa 15 minuti di cammino,
imboccando il sentiero |
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Alpe Pile: Rifugio Pastore | ||
posto al fondo del piazzale dell'Acqua Bianca (vi si giunge in auto
proseguendo per circa un chilometro dopo il ponte di S Antonio). Lungo
questa mulattiera partono le principali escursioni del Parco Naturale Alta
Valsesia. Quasi subito dopo l'imbocco della via si incontra l'indicazione
per il sentiero 7/a, che porta al colle del Turlo. Proseguendo ci si imbatte
dapprima nella cascata del Sesia, quindi, superato un breve pendio, sulla
sinistra si trova la deviazione per il Rifugio Pastore e sulla destra
l'imbocco del sentiero 7 che conduce al rifugio Barba Ferrero presso l'alpe
Vigne Superiore Tel 91919 (2 ore circa). Percorso assai battuto è anche il sentiero che porta al Rifugio Calderini presso l'Alpe Bors (1829 m) Tel 841677. Tale sentiero si imbocca nei pressi del Rifugio Pastore (segnavia 6) e prosegue fino a che, superata l'alpe Casera Lunga, incontra la deviazione per l'alpe Bors (segnavia 10) |
Vallone dell'Olen
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Tempo di percorrenza: | ore 1,30 | |
Difficoltà | facile | |
Punto di ristoro | Rifugio Grande Halte e Rifugio La Baita località Undre Seiwji, Rifugio Gugleimnina al Col D'Olen | |
Da Alagna si
sale in auto fino alla frazione Piane. Superato a piedi il piccolo villaggio
di case Walser si continua lungo la stradina forestale (segnavia n° 5) che
segue in parte la pista che durante l'inverno riporta gli sciatori ad Alagna.
Dopo circa 20 minuti di cammino, giunti ad un bivio, si lascia a destra la
strada che porta alla miniera abbandonata di S. Maria e si prosegue a
sinistra fino alle baite dell'alpe Wittine. Subito dopo l'alpeggio (che si
trova sulla destra) la strada si inerpica in un bel bosco di latifoglie e
segue in parte il tracciato della funivia Monrosa. In prossimità dell'alpe
zar Oltu 1847 m., la strada entra nell'alpeggio e in 20 minuti raggiunge
l'ampio pianoro di Seiwij dove si trovano il rifugio Grande Halte e il
ristorante La Baita. Proseguendo oltre la bella piana di Seiwji, il sentiero
n° 5 raggiunge in circa 2.30 ore il Col D'Olen (2864 m) e il Rifugio
Guglielmina, mentre superata la baita detta Cascina Lunga, seguendo sulla
destra il sentiero 5a, si raggiunge in poco più di un ora la Bocchetta delle
Pisse (2396 m) dove un bel laghetto alpino allieta il paesaggio. |
Sentiero Glaciologico
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Tempo di percorrenza: | ore 2.00 | |
Difficoltà | facile | |
Punto di ristoro | Rifugio Pastore, Rifugio Crespi Calderini | |
Grazie alla sua
maestosità, al suo fascino e alle insidie nascoste, il ghiacciaio venne
spesso considerato in passato come l'espressione di una forza naturale
misteriosa e maligna. al giorno d'oggi è ancora visto da molti come una
semplice massa statica di acqua gelata ancorata al substrato roccioso. Esso invece si muove in continuazione, cresce e si ritira; influisce sul clima, sulla flora, sulla fauna e sulle popolazioni che vivono al suo cospetto; racchiude in se come "congelate" informazioni sul clima terrestre e sull'inquinamento atmosferico indotto dall'uomo; rappresenta un forte richiamo turistico e infine, cosa ancora più importante, costituisce un'enorme risorsa d'acqua dolce, disponibile nella stagione estiva, proprio quando i fabbisogni irrigui e potabili raggiungono i massimi annui. Per permettere a tutti coloro che transitano alla testata della Valsesia di riconoscere le tracce lasciate degli antichi ghiacciai è stato individuato nel territorio del Parco un sntiero lungo il quale l'escursionista è in grado di acquisire da solo informazioni sui ghiacciai (origine, dinamica e struttura), sul loro sviluppo e sul ruolo che hanno avuto nel modellare il paesaggio (morfologie glaciali). A tale scopo sono stati posizionati lungo il percorso 8 pannelli esplicativi forniti di testo, fotografie e disegni. Il "Sentiero Glaciologico" si sviluppa nel comune di Alagna (VC); parte dalla località "Acqua Bianca", a quota 1500 m e, lungo un comodo percorso della durata massima di 2 ore raggiunge l'Alpe Fun D'Ekku (quota 2070 m s.l.m.) dal quale si ha una splendida vista sui ghiacciai valsesiani e sui depositi morenici di età recente. PUNTO 1: Cambiamenti climatici del passato il primo degli otto pannelli, posto presso la cascata dell'Acqua Bianca, descrive i cambiamenti climatici del passato, ed in particolar modo quelli relativi all'ultimo milione di anni durante il quale si sono verificate la grandi glaciazioni pleistoceniche. Due grafici di facile lettura illustrano l'andamento delle temperature medie dell'Europa occidentale in epoche passate. PUNTO 2: Forre e cascate Presso le "Caldaie del sesia" il secondo pannello mostra la formazione di cascate e forre glaciali. Tramite un'illustrazione particolareggiata vengono evidenziate le tipiche morfologie di una valle glaciale come: circhi, creste, colli, gradoni e ripiani. PUNTO 3: Abrasione ed erosione glaciale Le rocce levigate e le cavità tondeggianti in esse scavate, presenti presso l'A. Pile sono l'oggetto della terza sosta. Qui viene infatti descritta l'importante azione erosiva esercitata da un ghiacciaio che, come una carta abrasiva, modella le rocce su cui scorre. I torrenti subglaciali sono invece responsabili della formazione delle cosiddette "marmitte dei giganti" PUNTO 4: I ghiacciai valsesiani Il Quarto cartellone, posto all'imbocco dell'A. Bors permette di rapportare la panoramica sul Monte Rosa con un'immagine corredata dei toponimi dei ghiacciai e dei cordoni morenici. Il testo collega la ripida morfologia del versante meriodionale del M. Rosa e dei suoi ghiacciai con la natura geologica del substrato roccioso. Inoltre mediante l'ausilio di due grafici vengono forniti alcuni dati sulle precipitazioni atmosferiche della zona. PUNTO 5: Erosione glaciale a grande scala Risalendo la soglia glaciale del vallone di Bors si arriva al punto 5 dove tre illustrazioni mostrano varie fasi del modellamento glaciale nel tempo permettendo di comprendere come si sono formate le valli sospese come quella che si sta appunto per raggiungere. PUNTO 6: Circo glaciale Da un punto panoramico posto al di sopra dell'A. Bors si può osservare uno degli elementi più caratteristici del paesaggio alpino: il circo glaciale. Il sesto tabellone ne descrive le caratteristiche principali e fornisce un'interpretazione geologica sulla formazione della piana dell'A.Bors, sede in passato di un bacino glacio lacustre ed oggi di fertili pascoli. PUNTO 7: Forme di deposito Per raggiungere il penultimo cartello si cammina sulla cresta di un cordone morenico. Esso costituisce una delle tipiche forme di deposito lasciate dal ghiacciaio durante una fase di espansione. Un' altra illustrazione permette di identificare i principali cordoni morenici deposti sui fianchi dei ghiacciai che si aprono alla vista. La formazione e le caratteristiche di tali depositi vengono descritti nel testo che accompagna il disegno, unitamente ad un accenno di lichenometria. PUNTO 8: Il ghiacciaio L'ultima tappa del percorso è collocata a 2070 m di quota presso l'Alpe Fun D'Ekku. L'oggetto di questo tabellone è naturalmente il ghiacciaio. Ne vengono qui analizzate la formazione, la struttura e la dinamica, così come le forme superficiali quali seracchi e crepacci. |