La storia calcistica di Feletto si intreccia con quella del proprio stadio, le cui
vicissitudini si alternano con periodi di grande splendore, almeno a livello locale.
La posizione attuale venne presa intorno al 1960, precedentemente le partite venivano
giocate in un campetto di fortuna non molto distante
dal campo odierno al di là del piccolo rigagnolo che scorre
poco distante.
Storicamente ostico per via del calore del tifo locale, raggiunge forse il massimo splendore con
l'U.S. Felettese negli anni 80 della triade
industriale Bonessa-Arondello-Oddone, con la vittoria del campionato primavera, giungendo 2° alle spalle del Torino (fuori classifica) ma davanti a Vercelli (anch'esso fuori classifica) e
Barcanova.
In quel periodo vengono costruite le attuali tribune e i due nuovi spogliatoi laterali, per far fronte al settore
giovanile più importante dell'intera zona.
Per questo motivo nasce anche il secondo campo, dietro a quello
principale, per far fronte alle numerose partite. Ora è a malapena visibile, coperto dalle sterpaglie.
Intorno alla fine degli anni '80 la società si dissolve, nasce la piccola F.C. Feletto che utilizza lo stesso impianto, fino all'utilizzo da parte dell'attuale Sporting.
Sotto questa gestione si verificano forse i due episodi più drammatici :
l'alluvione del 1995 e quella del 2000, infatti,
data la vicinanza dell'impianto al fiume Orco,
l'impeto delle acque, oltre ad danneggiare il
ponte poco distante, sommerge la struttura fino a coprire completamente
le porte del campo.
Con enorme sacrificio (e due anni di esilio) lo stadio viene ripristinato nell'attuale forma. Dopo la prima alluvione venne costruito un muretto laterale che diede adito a non poche critiche, spazzato via dalla seconda.
Oggi pare che tale campo stia vivendo una
seconda giovinezza, con i ragazzi di Feletto che
l'hanno rinominato "La Bombonera",
un po' per la forma e un po' per il calore del
pubblico stesso.
Dimensioni : 101 X 54 Metri
Prezzo del biglietto: gratuito
Soprannome: La Bombonera