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La versione GTI

Erano disponibili versioni a due e quattro porte con motori 1.100 da 50cv e 1.600 da 75 cv. Nei primi mesi dell'anno successivo, su incarico del prof. Fiala, responsabili del Settore Sviluppo della VW, un piccolo gruppo di ingegneri iniziarono i primi studi di una versione sportiva della Golf basata sulla versione a tre porte. Obbiettivo iniziale era la produzione di solo 5000 esemplari per l'omologazione in Gruppo 1 in vista di un suo impiego nelle competizioni. Il marketing VW riteneva che producendone solo 5000 la vasta rete di vendita della VW sarebbe "probabilmente" stata in grado di venderle tutte senza particolari problemi.
A capo di questo progetto c'era l'ing. Herbert Schuster ed il progetto venne contraddistinto dalla sigla EA 337. Come motore venne usato il 1.588 cc di derivazione Audi GT inizialmente dotato di carburatori che poi vennero sostituiti con il, per quei tempi avanzato, sistema Bosch K-Jetronic. Numerose furono le modifiche apportate al motore da parte del team di Schuster. Venne modificata la forma della camera di scoppio, aumentato il rapporto di compressione, aumentate le dimensioni delle valvole, etc. etc.
Alla fine delle modifiche il motore arrivava ad erogare una potenza di 110 cv a 6100 g/m contro i 75 cv della versione Audi. Il limitatore venne fissato a 6900 g/m.

Durante lo sviluppo numerose furono le modifiche apportate al modello base della Golf. Venne aggiunto uno spoiler anteriore per mgliorare la stabilita' alle alte velocita'. Altri spoiler vennero testati ma non approvati in quanto la politica era quella di ridurre al minimo le differenze estetiche con il modello base. Le differenze estetiche in effetti erano poche: gomme piu' larghe, codolini passaruota allargati con profili in plastica nera, assetto piu' basso, cornice del portellone posteriore verniciata in nero, due strisce adesive lungo le fiancate, il mitico profilo rosso sulla mascherina anteriore e le sigle del modello anteriormente e posteriormente.
All'interno le differenze consistevano in un uso quasi integrale del nero per gli interni, il volante a tre razze, la strumentazione supplementare sulla consolle centrale con orologio e termometro dell'olio, la pallina da Golf sulla leva del cambio, i sedili sportivi.
Il notevole aumento di potenza costrinse i tecnci a potenziare l'impianto frenante che venne dotato di dischi ventilati all'anteriore e di un servofreno di maggiore dimensioni. Inoltre un correttore di frenata operava sui tamburi posteriori.
Lo schema delle sospensioni con MacPherson davanti ed assale interconesso posteriore venne mantenuto ma gli ammortizzatori erano Bilstein, le tarature diverse ed il corpo vettura abbassato di 2 cm ed aggiunte le barre antirollio.
Come pneumatici vennero scelti dei 175/70 montati su cerchi in acciaio da 5,5 x 13.
Alla fine di tutte queste modifiche la tenuta laterale era salita dai 0.73g ad oltre 0.81g.

I primi dati sulla GTI vennero divulgati nel Agosto del 1975. La presentazione ufficiale avvenne al Salone di Francoforte del 1976. Il successo fu clamoroso.

Gli ordini nel solo mercato tedesco superarono di parecchie volte il quantitativo che la VW aveva previsto di produrre produrre, cosi' la versione "difficile da vendere" di un "improbabile insuccesso" divenne un mito all'interno di uno dei maggiori successo di vendita.
 

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