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Golf serie 4a Quarta generazione della Volkswagen Golf. Eppure, provando le prime vetture arrivate nel nostro paese, non sembrava destassimo molto scalpore: quasi nessuno si accorse di aver incontrato una vettura che in quel momento ancora non era in circolazione su strada. La tradizione è la tradizione; e poi, quando un modello costituisce sempre ancora circa la metà delle vendite di una marca di successo come VW, certo non si va a rivoluzionarla con la presentazione di una nuova generazione. Ecco perciò che, malgrado dal profilo meccanico sia cambiata quasi completamente (molto maggiore è ora la sinergia con la Audi A3), il design rimane molto "Golf"; non si distanzia cioè sostanzialmente dal modello precedente. Cosa d’altra parte già successa con il passaggio dalla seconda alla terza generazione. Simile è il frontale, ove mutato è il disegno dei fari dal vetro trasparente, simile è la fiancata, con il sempre largo montante posteriore. La novità più marcata è il posteriore della vettura, in particolare nella forma del paraurti, sporgente rispetto alla porta, quest’ultima di forma differente a causa delle luci di nuovo disegno. Come abbiamo visto in modelli analoghi di questo settore (vedi Citröen Xsara), dai classici 4 metri spaccati si è passati a 4.15 di lunghezza (troppo per una Golf), mentre anche in larghezza ha guadagnato 4 cm. Con la quarta generazione Golf, VW si è però ripromessa di innalzare ancora la qualità e il comfort della vettura, e fin qui niente da dire, ma se guardate le foto in anteprima della 5a serie capirete dove vuole andare a parare laVW. Ancor più silenziosa e ovattata nella marcia, cura ricercata nei dettagli e una superiore offerta di spazio, la avvicinano sempre più alle vetture di classe superiore (un bene o un male). I passeggeri sui sedili posteriori trovano nella nuova Golf più spazio sia per le gambe che per la testa, mentre il bagagliaio è aumentato di 10 litri e passa a 330. Ribaltando i sedili posteriori è come sempre possibile portare la capienza a quasi 1200 litri. Migliorato anche il comfort offerto dai sedili, maggiormente regolabili (e regolabile è pure il piantone dello sterzo), così che, grazie anche all’eccellente ergonomia di strumentazione e comandi, la posizione per il pilota è sempre eccellente. Raffinata la ricerca nei dettagli, basti citare gli specchietti di cortesia in ambedue i parasole oppure la luce di un azzurro scuro molto vivace che illumina la strumentazione di notte. Sulla strada la nuova Golf dimostra chiaramente che l’impiego della scocca elaborata per la Audi 3 ha portato a sensibili miglioramenti, sia nel comfort di marcia che nell’assetto. Ottimi i freni (quattro dischi) e l’ABS, che reagisce in modo giusto (spesso questo dispositivo è troppo sensibile entra in funzione anche quando non è necessario). Tutti accessori di serie questi, unitamente a servosterzo e due airbag. Alla stampa vennero messe a disposizione per un breve giro di prova vetture dotate del rielaborato 1600 cm3 che, grazie a nuovi collettori d’aspirazione, eroga 100 CV e una coppia massima di 145 Nm. Con questo propulsore le prestazioni della nuova Golf sono più che soddisfacenti, mentre i consumi dovrebbero risultare estremamente bassi. Sono disponibili le versioni normali 1.4 litri (75 CV), 1.6 litri (100 CV), 1.8 litri 20 valvole (150 CV) nonché le due versioni Turbodiesel di 115 CV, 130 e 150CV . In allestimento GTI, oltre alle due Turbodiesel e il 1.8 litri 20 V, si aggiunge anche un V5 2.3 litri pure di 150 CV. |