25 Aprile 2005: per non odiare più...

Alleanza Nazionale e Azione Giovani da sempre si battono per la così detta “Pacificazione Nazionale”, processo che mira a far placare gli odi scatenati dalla guerra civile che sconvolse la nostra Patria negli ultimi anni del secondo conflitto mondiale e dalle persecuzioni dell’immediato dopoguerra. Purtroppo dopo 60 anni questo processo non ha ancora raggiunto il suo termine, arrestato dai troppi attriti presenti ancora verso chi, secondo alcuni, fece una “scelta sbagliata”.Ricordiamo bene come anche il Presidente Carlo Azeglio Ciampi, nel 2001, intervenne nella questione della Pacificazione Nazionale con un riconoscimento di moralità alla scelta del 1.200.000 di uomini e donne che aderirono alla Repubblica di Mussolini. Il Capo dello Stato, difatti, in quell’occasione affermò: “Anche a chi decise di combattere la guerra civile tra il 1943 e il 1945 dalla parte della Repubblica Sociale Italiana di Mussolini e non dalla parte della Resistenza va riconosciuto il merito di aver voluto contribuire a tenere unita la Patria”.Siamo convinti che quanti scesero in campo per fondare la Repubblica Sociale lo fecero, parafrasando le parole del Ministro Tremaglia, in nome del principio dell'Onore e per evitare che l’Italia diventasse come la Polonia sotto l'occupazione tedesca.
Non si può continuare a chiudere gli occhi sapendo che anche nella nostra provincia molti giovani aderirono alla Repubblica Sociale, tra cui anche i ceranesi, e molti di questi morirono in nome della Patria e dell’Onore convinti della loro scelta. AN e AG chiedono, o meglio propongono, che ai caduti della R.S.I. venga concesso la possibilità di essere ricordati degnamente. Chiediamo infatti che venga trovata un’area nella quale edificare un monumento o che venga portata avanti un’altra iniziativa che permetta il ricordo dignitoso dei caduti della R.S.I. Sarebbe giusto, nei confronti di chi non c’è più, dell’obiettività storica e nel rispetto della Legge (la legge 9 gennaio 1951 n. 204 sulle onoranze ai caduti in guerra, che prevede le onoranze per i caduti della R.S.I.) e tenendo presente che è al vaglio una legge che riconosca lo status di “militari” a chi servì nelle FF.AA. della Repubblica Sociale proposta dal Ministro Tremaglia.Iniziative di questo tipo sono già state portate avanti dal Comune di Milano, che ha dedicato ai caduti della Repubblica Sociale il cosiddetto “Campo 10” e dalla Regione Liguria che l’anno scorso ufficialmente per la prima volta nel nostro Paese, ha deciso di mettere i morti della nostra guerra civile su un piano di parità.
Pur sapendo che questo tema delicato possa originare polemiche, ma sapendo altresì che per questo non ci si deve tirare indietro, ci auspichiamo che Cerano si faccia promotrice di questo percorso contribuendo così, nel nostro paese, in maniera seria e costruttiva, a mettere la parola fine al secondo dopoguerra italiano.

Alleanza Nazionale
Circolo territoriale
“G. Almirante” Cerano