IV Alpinata in Gölem



La SEZIONE di BRESCIA, in  collaborazione  con  

la Zona del Sebino (Gruppo di Vello, Gruppo di Marone, Gruppo di Zone, Gruppo di Sale Marasino, Gruppo di Monteisola, Gruppo di Sulzano, Gruppo di Pilzone e Gruppo di Iseo)

con il patrocinio dei propri Comuni

(Marone, Zone, Sale Marsino, Monteisola, Sulzano e Iseo),

        

organizza  per

DOMENICA 10 SETTEMBRE 2006     la

IVa "ALPINATA" Sezionale

in "GÖLEM" (mt 1945 s.l.m.)

  86° ANNIVERSARIO DELLA SEZIONE

PROGRAMMA :

ore 07:30   Ritrovo a Pezzoro o a Caregno (Inzino) per chi sale dalla Val Trompia

ore 08:30   Ritrovo in Croce di Marone per chi sale dal Sebino (a Marone deviazione per Zone)

ore 10:30   Celebrazione della S. Messa al "Monumento al Redentore" in ricordo degli ALPINI "andati avanti"

ore 12:30    Pranzo al sacco o, su prenotazione, ai rifugi "Croce di Marone", "Malpensata", "Almici", "CAI Val Trompia" e "La Fabbrica"

Per informazioni rivolgersi a:

-        e_mail a: alpinataingolem@libero.it

-        e_mail a: brescia@ana.it

            -        e_mail a: anabs@libero.it

-        Sez. di Brescia (Tel. 030 2003976)

-   Gruppo di Marone ( Capogruppo: Alberto Giudici - 348 3067272)

-    Gruppo di Zone (Capogruppo: Annibale Sina - 030 98 70 775)

 

Per prenotare il pranzo

rivolgersi direttamente ad uno dei cinque Rifugi:

Rifugio "Croce di Marone" (Giliola e Valter)

  --> tel. 030 98 77 859 – 368 30 54 435

Rifugio "Malpensata"  (Laura e Giacomo)

--> tel. 030 98 73 23 – 339 81 63 065

Rifugio "Almici" (Madalì)

--> tel. 030 98 70 990

Rifugio "CAI Val Trompia" (Fabrizio)

 --> tel. 030 92 00 74

Ristorante "La Fabbrica" (Luigi)

 --> tel. 030 83 36 172

…… entro Venerdì 8 Settembre 2006 !!!!

·  Ci sarà la possibilità, per chi lo desidera, di richiedere l’assegnazione, per il sabato sera, di un posto tenda (Capogruppo Zone – Annibale Sina: 030 98 70 775)

· La manifestazione avrà luogo con qualsiasi condizioni atmosferiche: ci saranno le tende della Protezione Civile della Sezione e del Gruppo Volontari di Sale Marsino; saranno inoltre accessibili la 1a e 2 a Malga e la Malga Stalletti Alti.

La Commissione Alpinata Guglielmo

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Da "Giornale di Brescia" di Lunedì 15 settembre 2003

Quasi 600 persone hanno risposto ieri alla «prima Alpinata» sul Monte Guglielmo organizzata dalla sezione di Brescia dell’Ana
Sul Gölem l’orgoglio degli Alpini
«Il Corpo ritrova la sua identità nell’amor di patria e nell’operato per la pace e la solidarietà»

Valerio Di Donato

Un bicchiere di vin brulé, e poi via ad affrontare l’ultima balza che porta alla chiesetta del Redentore. A un centinaio di metri dall’arrivo, sono i volontari del Cai a ristorare e incoraggiare con una bevanda calda decine di uomini e donne, reduci da una camminata di 7 chilometri. Partenza da Croce di Marone e appuntamento sull’Eden del Guglielmo alle 10.30, per la funzione religiosa. Ma gli Alpini e i loro familiari, «alpinizzati» sul campo, non si fermerebbero per nessuna ragione al mondo. Si beve, si ride in compagnia e si va. Cinquecentocinquanta, forse 600 persone, su un potenziale di oltre 13.700 iscritti ai 150 gruppi locali della sezione Ana (Associazione nazionale alpini) di Brescia, non sono certo pochi, considerato lo sforzo fisico richiesto. Ma la pura aritmetica è un metro inadatto a tradurre il «consenso» di chi il cappello con la penna lo custodisce come una reliquia e lo sfodera, appena può, con orgoglioso senso di appartenenza a un «corpo», che non è solo militare. Quando c’è bisogno di loro, loro ci sono sempre. La possanza del coro delle «Alte Cime» diretto dal maestro Giuseppe Pagani, durante la messa celebrata dal cappellano militare trentino Lorenzo Cottali (appena tornato dall’Afghanistan) sulla scalinata della piccola chiesa, era amplificato, moltiplicato, dal coro spontaneo della folla salita alla spianata dai due versanti: sebino e triumplino. Ad accoglierli la statua benedicente di Paolo VI. Era la prima volta dell’«Alpinata sezionale in Gölem», dopo 15 anni consecutivi di «ottobrata» sul Monte Guglielmo promossa dagli Alpini di Marone. Stavolta l’appuntamento riguardava proprio tutti. Ritrovarsi in 600, non tutti giovani ma sicuramente forti (soprattutto «dentro») è stato vissuto quasi come una «rifondazione» di un Corpo che ha saputo sopravvivere alla tragedia bellica, ricementando la propria identità attorno all’attivismo sociale e umanitario. Il passato degli Alpini sono quei tre stupendi vecchietti con le stigmate della guerra, che ieri mattina seguivano compunti la santa messa: Dante Boioni, classe 1920, da Nigoline di Corte Franca, reduce della campagna di Russia. Così come Omobono Sina (1922) di Zone. Ed Enrico Guerini (1923), di Marone, scampato ai lager nazisti. Gli altri, i compagni più giovani, sono il presente di chi combatte una guerra diversa: quella per la pace e la solidarietà dei popoli. Il capogruppo di Marone Alberto Giudici parla con un filo di commozione nella voce per ringraziare i colleghi alpini, i rappresentanti dei vari Enti e associazioni, e i sindaci dei sei Comuni sebini «in particolare Zone che ci ospita», dicendosi sicuro che questa manifestazione diventerà un appuntamento fisso. «Dobbiamo tornare alle origini», esorta il presidente della sezione Ana di Brescia Alessandro Rossi condannando la «distruzione delle truppe alpine» voluta dai politici. «Si accorgeranno che c’è ancora bisogno di noi», incalza. E ricorda le numerose iniziative umanitarie e l’impegno per la pace degli Alpini in uniforme, dai Balcani all’Afghanistan. Ieri, in una giornata baciata dal sole, c’erano tricolori ovunque. Amore per la patria e dolore per «gli amici andati avanti». L’Italia è una nazione anche grazie a loro.

Di seguito alcune immagini della 1a, 2e 3a"Alpinata in Gölem"

       

       

       



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