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Ogni microrganismo per vivere ha bisogno di una serie di sostanze indispensabili per la sua vita e per la crescita numerica, le quali devono essere presenti nel nutrilita ovvero nel terreno di coltura. Queste sostanze sono: acqua, carbonio, azoto, fattori di crescita e ioni inorganici. Il microrganismo, inoltre, deve trovarsi in condizioni di pressione, temperatura e pH che non portino alla morte o che comunque non inibiscano la crescita del microrganismo stesso.
In laboratorio abbiamo creato una situazione favorevole alla crescita del microrganismo, preparando un terreno di coltura che conteneva tutte le sostanze citate in precedenza. Abbiamo innanzitutto sterilizzato tutti gli strumenti, inseguito, abbiamo inseminato il terreno sotto cappa poi abbiamo posto il terreno di coltura in stufa per fare crescere i microrganismi ed infine abbiamo effettuato una conta delle colonie.

Materiale adoperato:

Autoclave, beute, bunsen, filo di platino, piastre di Petri, cappa a flusso laminare, conta colonie.

Composizione terreno di coltura:

250ml di acqua, 1.25g di peptone, 0.25g di estratto di carne, 0.5g di estratto di lievito, 1.25g di Agar, sospensione di yogurt o sospensione di lievito o acqua sporca.


Sterilizzazione:

Per questo processo, necessario per far crescere solo il ceppo di microrganismo desiderato, utilizziamo l’autoclave, strumento che sfrutta vapore acqueo a 120°c per sterilizzare strumenti in vetro e soluzioni. All’interno dell’autoclave, vi è un cestello dove poniamo il brodo di coltura contenuto nella beuta, le piastre di Petri, e un’altra beuta contenente acqua. Nell’apparecchio, il vapore d’acqua, satura l’ambiente e fuoriesce da una valvola verso l’esterno e la sterilizzazione è stata effettuata per 10 minuti circa. Il filo di platino, invece, è stato sterilizzato alla fiamma poiché questo metallo sopporta le alte temperature.


Inseminazione:

Questo procedimento è stato eseguito sotto la cappa a flusso laminare la quale consente di operare in un ambiente sterile. Questa cappa, filtra l’aria trattenendo i microrganismi presenti in essa ed inoltre, una lampada a raggi UV, posta sotto il filtro, uccide gli eventuali microbi che non sono stati trattenuti da esso.
Il brodo sterilizzato, posto sotto cappa, è stato versato in tre piastre di Petri e una volta solidificato(grazie alla presenza di Agar) è stato inseminato. Avevamo così tre terreni di coltura sui quali abbiamo inseminato rispettivamente, una goccia si sospensione di yogurt, una goccia di sospensione di lievito, una goccia di acqua sporca ed inoltre avevamo a disposizione un quarto terreno che abbiamo lasciato all’aria. L’inseminazione è stata effettuata attraverso l’uso di un filo di platino ripiegato in modo da formare un ansa che permetteva di versare una goccia e di stemperarla sul terreno. Per l’inseminazione è stata applicata la tecnica di strisciamento su terreno solido, infatti, una volta che abbiamo posto la goccia sul terreno di coltura, abbiamo stemperato questa lungo tre direzioni diverse.


Crescita:

La crescita dei microrganismi è avvenuta in stufa ad una temperatura di circa 30°c tranne che per la piastra non inseminata che è stata lasciata all’aria.


Conta delle colonie:

Per questo procedimento ci siamo serviti del Conta Colonie il quale attraverso un pennino elettrico, consente di contare le colonie che si sono sviluppate in ciascun terreno di coltura. Abbiamo cosi' visto le colonie di microrganismi sviluppati su questi terreni.