Queste acquæ segestanæ sono solforose e calde; vengono ricordate da Dindoro Siculo e da Strabone.
Esse sgorgano a circa sei chilometri da Segesta, quattro sulla sponda sinistra del torrente Caggera e due sulla destra; la prima, detta Herbessus dagli antichi, sbocca in mezzo al letto del torrente, alle cui acque comunica un chiaro colore argenteo; la seconda si manifesta su di una dirupata sponda del torrente stesso, nel quale fa cadere il getto delle sue acque; non lungi si trova la terza, e la quarta esce da una grotta ora chiamata il bagno delle fernmine.
La quinta è notevole per la elevatissima temperatura delle sue acque ed è chiamata Fonte dei padre Girolamo. La sesta, che forse è l'antica Telmesso o Termesso, ora si chiama Gorgo caldo.
La temperatura di queste acque arriva perfino a 48 gradi.
Qui viene anche opportuno ricordare l'acqua sulfurea-salina di Alcamo, la cui temperatura sale fino a 73,75 gradi centigradi.