Mussolini  


Notevole fu l'influenza di Cipriani su Alessandro Mussolini, una delle figure di spicco del socialismo romagnolo che fu a fianco di Andrea Costa quando nel 1881 questi fondò il Partito Socialista Rivoluzionari Romagnolo, primo nucleo del Partito Socialista Italiano.
Come curiosità si può ricordare che, quando nel 1883 gli nacque un figlio, Alessandro Mussolini volle dargli dargli il nome di Benito, insieme ai successivi Amilcare ed Andrea in onore degli uomini che in quel tempo simboleggiavano i suoi ideali politici: Benito per Benito Juarez - il celebre rivoluzionario messicano, Amilcare per Amilcare Cipriani ed Andrea per Andrea Costa.
Alessandro Mussolini mantenne la convinzione che il socialismo dovesse essere un mezzo per arrivare all'anarchia come ultimo fine e questa eredità ideale, che includeva l'accettazione della violenza come necessità per conseguire l'espropriazione del capitalismo, non mancò di influenzare il figlio Benito nel corso della giovanile rapida ascesa all'interno del partito socialista.
Benito,infatti, schierato sulla posizione dell'intransigenza rivoluzionaria, in duro contrasto sia con la componente riformista di sinistra di Filippo Turati sia con la frazione socialdemocratica di Leonida Bissolati, nel luglio 1912 (congresso di Reggio Emilia) é eletto membro della Direzione Nazionale e, dopo poche settimane, direttore de "L'Avanti".
Cipriani fu tra i primi ad esprimere, sulle pagine de "L'Humanitè", un giudizio personale.
A distanza di anni, riguardando in prospettiva storica la successiva evoluzione di Mussolini, così lontana dal socialismo rivoluzionario originario, il giudizio di Cipriani può apparire come un clamoroso infortunio, condiviso d'altra parte da illustri uomini della sinistra europea tra i quali per un certo periodo fu lo stesso Lenin.
Questo significherebbe non tenere in debito conto la situazione ed il contesto nei quali avvenne la maturazione politica del futuro fondatore del fascismo, così come lo slancio travolgente che il giovane direttore de "L'Avanti" profuse nelle battaglie per portare il Partito Socialista su posizioni di intransigenza rivoluzionaria fino ad allora rimasta sul piano delle enunciazioni teoriche e verbali.
Una di queste battaglie fu combattuta e vinta nel nome di Cipriani che Benito Mussolini volle presentare come candidato socialista in un'elezione supplettiva per la Camera dei Deputati.