Vedano Olona, dicembre 1956
– Durante gli scavi per la fondazione di una villa in via
Alessandro Volta di proprietà C.,
si scoprì una buca di terra nera lunga 2 metri e larga 1 contenente
numerosi cocci preistorici tra cui si riconoscevano grossi pezzi di
argilla cotta, qualche avanzo del piano di laboratorio e resti di
carbone. Trattasi di una “muffola” ossia di un piccolo forno per la
cottura di piccoli vasi. I cocci, ivi recuperati, sono decorati con
unghiate e tacche sul bordo e risalirebbero alla Età del Ferro piuttosto
arcaica. Della notizia è stata data comunicazione alla Soprintendenza,
mentre i cocci sono stati depositati presso il museo civico Archeologico
di Varese. Tra questi si annoverano frammenti di fondi di vaso. Sembra
che tale struttura, distrutta in antico, fosse usata per la cottura di
vasi di uso comune. La professoressa Adele Tonelli segnala che vanno
anche aggiunti i resti di un probabile mattone in frantumi che era stato
buttato lontano sulla terra dello scavo e poi recuperato da un suo allievo.
Lo studioso M. Bertolone approfitta per segnalare che a Vedano si trova
un potente banco di argilla dove dal 1956 era in funzione una fornace da
laterizi.
(Fonte: Daria Giuseppina Banchieri, Antiche testimonianze del territorio varesino,
Macchione Editore – Museo civico di Villa Mirabello, 2003)
Un piccolo forno dell’età del Ferro
Vedano Olona, dicembre 1956 – Durante gli scavi per la fondazione di una villa in via Alessandro Volta di proprietà C., si scoprì una buca di terra nera lunga 2 metri e larga 1 contenente numerosi cocci preistorici tra cui si riconoscevano grossi pezzi di argilla cotta, qualche avanzo del piano di laboratorio e resti di carbone. Trattasi di una “muffola” ossia di un piccolo forno per la cottura di piccoli vasi. I cocci, ivi recuperati, sono decorati con unghiate e tacche sul bordo e risalirebbero alla Età del Ferro piuttosto arcaica. Della notizia è stata data comunicazione alla Soprintendenza, mentre i cocci sono stati depositati presso il museo civico Archeologico di Varese. Tra questi si annoverano frammenti di fondi di vaso. Sembra che tale struttura, distrutta in antico, fosse usata per la cottura di vasi di uso comune. La professoressa Adele Tonelli segnala che vanno anche aggiunti i resti di un probabile mattone in frantumi che era stato buttato lontano sulla terra dello scavo e poi recuperato da un suo allievo. Lo studioso M. Bertolone approfitta per segnalare che a Vedano si trova un potente banco di argilla dove dal 1956 era in funzione una fornace da laterizi.
(Fonte: Daria Giuseppina Banchieri, Antiche testimonianze del territorio varesino, Macchione Editore – Museo civico di Villa Mirabello, 2003)