Associazione Amici di Lengesim Onlus

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"Polvere" di G. Zilioli

Questa pagina è stata aggiornata il 28/02/15.

L’associazione “Amici di Lengesim” ha cambiato la sua denominazione in: “L’albero di Yoshua Onlus”. Se vuoi continuare a seguire e sostenere l’attività della dr.ssa Francesca Lipeti in Kenya, puoi collegarti al nuovo sito:

http://digilander.iol.it/alberodigio/index.htm

“L’albero di Yoshua Onlus” si propone di sostenere l’attività della dr.ssa Lipeti nella nuova destinazione di Ilbissil, una cittadina situata sempre in Kenya, a 30 km dal confine con la Tanzania, dove sta per sorgere un nuovo ambulatorio che si chiamerà: “Yoshua Center”.

L'Associazione Amici di Lengesim riunisce un gruppo di persone accomunate dalla conoscenza e da una profonda stima per la dottoressa Francesca Lipeti, medico piacentino attivo già dal 1994 nella comunità  Maasai di Lengesim in Kenya.   Nel luglio 2008  il gruppo di amici, in modo del tutto spontaneo, decide di unire le forze per sostenere l’azione della missionaria laica non solo per quanto attiene alla conduzione del centro di cura di Lengesim  ma anche nell’azione sociale ed umanitaria svolta dalla dottoressa soprattutto a beneficio di donne e bambini.

Lengesim è un villaggio che si trova nel sud del Kenya, al confine con la Tanzania, a 200 km da Nairobi. Per raggiungerlo non ci sono strade, ma piste di terra rossa che attraversano la savana. L'area di Lengesim è abitata dalla gente Maasai, che vive in capanne di sterco e fango e si dedica alla pastorizia.  I ripetuti e sempre più frequenti periodi di siccità portano la gente a lunghe migrazioni alla ricerca di pascoli e acqua per le loro mandrie.

In questa regione isolata, senza elettricità e acqua, è sorto nel 1992, un Health centre, grazie ad un sacerdote piacentino, don Domenico Pozzi, scomparso nel 2009, che ottenne un generoso e consistente aiuto dall' ENI, stanziato per commemorare il trentennale dalla scomparsa del suo fondatore, l'ing. Enrico Mattei. Nell'area vivono circa 10.000 abitanti, sparsi in diversi villaggi in una zona molto vasta, dove, ancora oggi, non esistono altri presidi sanitari.

L'Health centre comprende alcuni ambulatori, la farmacia, il laboratorio, la sala parto, la cucina, la lavanderia e piccoli reparti di degenza.

La prima settimana di ogni mese è dedicata, fin dal '94, alla visita ai villaggi circostanti tramite i mobile clinics, cliniche mobili in cui i bambini vengono registrati, pesati e vaccinati, i malati vengono curati, le donne incinte vengono visitate e durante le quali si tengono piccole lezioni di educazione sanitaria.
Le malattie più frequenti sono le patologie infettive, tra cui: malaria, tbc, colera, tracoma, infezione da hiv, etc, i traumatismi, i morsi di serpenti, le punture da scorpioni, le ustioni. Vi si svolge anche un programma contro la malnutrizione. I risultati di carattere sanitario sono notevoli e molteplici.

  Francesca dice a noi amici di compiere solo "piccole, piccole cose", di procedere "poco alla volta" , evitando azioni stravolgenti o che possano avere un impatto traumatico sulle abitudini ancestrali e sui costumi locali del popolo Maasai.

Scarica la Presentazione (file Power Point 2.2Mb)

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