Su e giù per la
valle di Recco
Da Recco a Uscio e ritorno.
AUTORE: Circolo Amici della
Bicicletta - Genova
DIFFICOLTA’ : medio
PERCORRIBILITA’: tutto l'anno
LUNGHEZZA: 18 Km. di cui circa 9
su sterrato/lastricato, ciclabile al 80%
BICI CONSIGLIATE: Mountain
Bike
TEMI DI INTERESSE: paesaggistico,
naturalistico e storico.
BIBLIOGRAFIA e/o CARTOGRAFIA:
1. carta 1: 25.000
Carta dei sentieri F.I.E. - Val Fontanabuona - Monte di Portofino, Edizioni del
Magistero - Genova.
INFO: Circolo Amici della Bicicletta - Genova - e-mail: adbge@libero.it
INTERMODALITA’: il punto di
partenza e di arrivo dell'itinerario si trova alla stazione FS di Recco che è
servita da diversi treni che espletano il servizio di trasporto bici,
specialmente il sabato e festivi.
DESCRIZIONE: Usciti dalla stazione
si prosegue diritto per girare subito a destra, in discesa verso il centro del
paese (m. 5). Giunti in fondo alla discesa si seguono le indicazioni per Genova.
Si svolta quindi a sinistra prima di passare sotto il ponte ferroviario e dopo
il capolinea dei bus si prende a destra in Via XXV Aprile. La via e quelle
successive risalgono la sponda destra del Torrente Recco, seguendo una
direttrice meno trafficata di quella principale che corre sull'altra
sponda.
Si supera lo svincolo autostradale
e si prosegue in una zona residenziale a scarso traffico, continuando per la
strada asfaltata fino al suo termine presso alcuni condomini. Da qui ci si
immette in una stradina pedonale sulla destra che attraversa il Torrente Recco
con un ponticello. Ci troviamo ora sulla strada statale che percorreremo a
sinistra per circa 50 metri per riattraversare il torrente su di un antico ponte
in pietra. Da qui incomincia la via dei Ponti Romani, tali ponti in realtà
risalgono ad epoca successiva anche se sono molto antichi. La via costeggia sempre la sponda destra
del torrente, supera il campo sportivo e diventa sempre più stretta. La strada
carrabile termina così nei pressi di un bel ponte in pietra che, non
transitabile da mezzi a motore, ci consente di scavalcare il Rio Arbora,
affluente del Torrente Recco, che scende dalla valle di Testana sul cui versante
Sud si notano vasti boschi tra cui un'ampia lecceta.
Ritornati su strada carrabile si prende a
sinistra in salita ed al secondo tornante si gira a destra in Via G. Govi (m.
54) procedendo verso la sede comunale del Comune di Avegno. La via dapprima
corre alta sul torrente poi incomincia a scendere nei pressi di un ponte che noi
non attraverseremo proseguendo a sinistra in salita e raggiungendo località La
Costa. Nei pressi di una casa gialla con persiane azzurre (!) gireremo a
sinistra nuovamente in salita e quindi ancora a sinistra nella ripida via Passo
del Solco. Via via che si procede la pendenza si attenua e la strada si
restringe a tal punto che solo un mezzo a due ruote riesce a passare sotto il
porticato delle ultime case. Al di là del porticato incomincia una mulattiera
pavimentata con pietre messe di taglio. Si prosegue con un saliscendi
raggiungendo una cappelletta. Si continua in salita, si supera un'abitazione e
si ridiscende vicino al torrente nei pressi di un altro ponte che non si
attraversa. Il nostro percorso, sempre su sterrato, ci fa sempre risalire il
corso d'acqua. Ci fermeremo ad un bivio, a destra c'è un antico ponte che porta
ad Avegno Chiesa a sinistra ci sono delle scale. Noi seguiremo con bici a mano,
quest'ultime, per giungere in breve ad una strada asfaltata da seguire a destra
(m. 100). La strada dopo un poco prende a scendere verso il torrente. Arrivati
quasi in fondo, nei pressi di casa di colore giallo sulla sinistra e dotata di
antenna parabolica, si diparte un sentiero, all'inizio con gradini, che risale
fino a Terrile in comune di Uscio. E' un percorso molto bello che risulta però
molto più pedalabile in discesa. E' pertanto quello che faremo, lo percorreremo
per tornare indietro. Adesso non ci rimane che arrivare fino al ponte sul
torrente (m. 89), attraversarlo e risalire sulla sinistra fino a Salto (m. 219)
dove ci immetteremo sul strada statale che verrà percorsa a sinistra in salita
per soli 2 Km. e mezzo. Entrati così nel comune di Uscio, poco prima del centro
del paese svolteremo a sinistra (m. 320) per una bella stradina asfaltata che in
circa tre Km di leggera pendenza ci fa scendere a Terrile (m. 245). Giunti nel
paese la strada prende a scendere in mezzo alle case con due ampi tornanti e
diventa infine sterrata. Noi continueremo a seguire il percorso che via via
diventa sempre di più adatto alla sola mountain bike. Si scende a più riprese
per un tracciato creato, fra i boschi, per consentire il passaggio delle
tubature della rete fognaria. Dopo un pezzo diritto ed in piano incomincia l'ultima discesa che
noi percorreremo per un breve tratto. Prima di un tombino della fognatura
prenderemo a destra per un sentierino inizialmente non pedalabile ma che ben
presto diventa mulattiera (occorre fare molta attenzione a questo bivio perché è
possibile mancarlo). Si raggiunge una grossa roccia costituente una sorta di
belvedere sulla valle circostante e si continua per una percorrenza in gran
parte in discesa che prevede a volte dei passaggi un po' difficoltosi. Questo è
il tratto più selvaggio del percorso che segue il torrente infossato in mezzo
alle rocce fra vegetazione lussureggiante. Occorre fare molta attenzione perché
alcuni lembi si sentiero sono molto esposti è pertanto consigliabile scendere
dalla bici per superarli in sicurezza.
Superato un vecchio edificio in parte
ristrutturato, si continua fra rovi e liane per incontrare quello che doveva
essere un vecchio mulino ormai abbandonato (m. 104). Proseguendo nel folto della
macchia può capitare di ascoltare il fischio della poiana, rapace diurno molto
comune nei boschi liguri il quale
E' interessante scendere dalla
bici e soffermarsi ad osservare la cava. Il filone della pietra è stato scavato,
lungo la montagna, molto in profondità tanto che ora sul fondo della fenditura
c'è un ampio lago. Prestare attenzione a non caderci dentro!
Ritornati in sella si prosegue
sulla mulattiera che diventa più facilmente pedalabile, si giunge infine nei
pressi della casa gialla con parabola toccata dal nostro percorso di andata. Da
qui ritorneremo a Recco per la stessa percorrenza già effettuata.
ULTERIORI INFORMAZIONI:
© 2003, il presente itinerario è proprietà della
Fiab Federazione Italiana Amici della Bicicletta e del Circolo Amici della
Bicicletta di Genova. Ne è consentita la riproduzione citandone la fonte.