RICORDO DI PADRE BONETTI

Il 14 luglio 2006 all’età di 84 anni è tornato alla casa del Padre Don Luigi Bonetti dei Padri Gesuiti. Sacerdote di grande fede, di grande spiritualità, di grande preparazione culturale e di grandissimo amore per il prossimo, ed, in particolare, per i poveri ed i deboli. E’ stato per 51 anni nella Compagnia di Gesù, Docente di Teologia Morale e di Diritto Canonico, parroco a Pescara e presso la Chiesa del Gesù Nuovo in Napoli. E’ stato Assistente spirituale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani di Napoli dal 1979 al momento della sua morte. Ha posto alla base del suo vivere l’amore per Cristo e l’amore per la Chiesa , tenendo chiara l’idea che la forza vera per essere vicino a Cristo e lavorare per Lui e con Lui è il contatto continuo con l’EUCARISTIA. Sapendo bene che l’Eucaristia è la Fonte principale per essere ed agire con fermezza, serenità ,decisione, coraggio e senza alcuna paura con Cristo ed in nome di Cristo, come apostolo, come sacerdote, come missionario. E’ stato sempre un importante punto di riferimento operativo e culturale nella Compagnia di Gesù, divenendo Padre spirituale e confessore di tanti confratelli, tanti sacerdoti e tanti laici, in particolare Medici ed operatori della sanità che chiedevano a lui una guida e lumi in questa epoca in cui occuparsi dell’uomo ammalato e della salute, in generale, comporta tante problematiche complesse, in cui non è facile orientarsi in modo giusto alla luce del Vangelo. Ha formato ed ha guidato nella loro vita familiare e professionale, sotto il profilo etico e religioso, varie generazioni e gruppi di medici cattolici che gli sono sempre rimasti legati come figli ad un padre buono e ricco di esperienza, acquisita, anche, con tanti rapporti concreti col mondo della cura della salute, col mondo della sofferenza e col mondo della famiglia. I canoni ai quali ha fatto maggiormente riferimento nelle sue argomentazioni e che invitava a tener presenti, sempre, nella professione medica sono i seguenti:
● chi soffre e si rivolge al medico è una persona con corporeità, intellettività e spiritualità.
● competenza professionale: è la base indispensabile per potersi avvicinare all’ammalato, per cercare di capire la malattia, servendosi delle giuste indagini per la diagnosi e per indicare la giusta terapia.
● aggiornamento professionale: è doveroso essere al passo con i tempi e conoscere nell’ambito della propria specifica competenza le novità nel campo dei mezzi diagnostici e terapeutici.
● miglioramento delle strutture in cui si lavora : dovunque si opera, bisogna agire, affinché l’ambiente operativo sia sempre più funzionale ed accogliente, cercando di non essere passivi con l’accettare realtà non confacenti alla dignità di chi soffre.
●Amore caritatevole e fraterno per la persona che viene a chiedere ai medici aiuto e prestazioni per il miglioramento della sua salute.
● rispetto,amore e culto per la Vita sempre. Dal sorgere al termine.
Ha posto sempre grande attenzione ai suoi incontri con i medici; affrontava gli argomenti trattati con grande preparazione,approfondimento e passione. Nelle omelie affascinava sempre, perché riusciva con grande capacità a collegare le pagine del Vangelo a realtà concrete storiche, sociopolitiche e di vita familiare, sapendo ricavare degli insegnamenti che divenivano sentiti ed avvertiti in modo plastico, mostrando profonda conoscenza della storia e delle vicende di attualità e sapendo guardare la realtà storica presente con grande modernità. Era sempre molto amorevole con tutti. Era solito, e questo colpiva tutti, dando la comunione durante le celebrazioni eucaristiche, carezzare i più anziani, i bambini e coloro che lui sapeva essere in una condizione di debolezza. Ha vissuto la malattia che lo ha portato affianco al Signore con grande dignità. Si vedeva nel suo sguardo la rassegnazione nel lasciare questo mondo, al quale ha dato, nel proprio ambiente, un grande contributo positivo e la gioia di apprestarsi ad andare nel Regno dei cieli per godere affianco al Signore la felicità eterna. Per i Medici Cattolici napoletani rimane un vuoto incolmabile per la scomparsa di un sacerdote amatissimo, di un maestro di vita e di giuste valutazioni alla luce del Vangelo. I suoi insegnamenti avuti con i frequenti incontri , ma, innanzitutto, col suo modo di porsi in relazione alla vita ed in particolare alla sofferenza, rimarranno sempre incisi nei nostri cuori e nella nostra mente.

Il Presidente dei Medici Cattolici di Napoli
Aldo Bova

PADRE BONETTI CARO

Padre Bonetti Caro,
sei stato l’ Assistente Spirituale
di noi Medici Cattolici.
Ci hai parlato di etica e lealtà
di rispetto della Vita ed amor di Verità.
Col Tuo Sapere colto
ci hai portato in mondi intelligenti,
dalla Fede illuminati,
dalla gioia cementati.
Padre Bonetti Caro,
a me hai insegnato
che qui, su questa terra,
il Bello va ammirato
e che il Buon Dio non vuole
musoni tristi o sguardi corrucciati.
In maggio per noi celebrasti l’ ultima S. Messa.
Mai potrò scordare l’ ultimo tuo buffetto
che sulla guancia mia ponesti
dopo che a me porgesti il Corpo di Gesù.
Sempre lo facevi quando sul mio viso
leggevi devota e viva commozion.
Oh, tenero Pastore!
Padre Bonetti Caro,
adoravi Mozart, Beethoven e Bach.
Le note di lor musica
il tuo animo carezzava,
pure nel dolore che vivesti in dignità.
Or che compiuto è il Tempo Tuo terreno,
t’ han preso in braccio gli Angeli
e, tra musica celestial,
t’ han portato in Cielo, dritto da Gesù!
Ed ora Padre Bonetti Caro,
guida noi medici cattolici da Lassù
perché nel numero e nello spirito
possiamo crescere sempre più
come volevi Tu.

Napoli, 15/07/06      Immacolata Capasso