Origini ed Evoluzioni del Trial Il trial è nato in Scozia intorno agli anni Trenta, in un club di motociclisti di Edimburgo, diffondendosi poi nel dopoguerra soprattutto in Spagna e da qui in tutto il mondo.
In una gara di trial è quasi esclusivamente la bravura del pilota a determinare il risultato, ogni prova e un misto di abilità ed equilibrio e quindi la fortuna ha una importanza solo marginale contrariamente a quanto succede in molte altre discipline motoristiche. A questo proposito si può asserire che il vero pilota di trial è un perfezionista che cerca di evitare tutto ciò che non gli è utile per raggiungere la meta prefissata.
Questa disciplina rappresenta la specialità motociclistica che ha subito l'evoluzione maggiore raccogliendo il maggior numero proseliti.
Il termine inglese "trial"significa letteralmente "tentativo, prova, esame", si tratta infatti di un test di guida controllata in cui vengono sottoposti i piloti durante le gare.
Il terreno ideale su cui si pratica è quello montagnoso: sentieri, greti di torrente, colline, pietraie, nevai, indifferentemente dal tipo di difficoltà che si incontra. Il proposito di ogni tracciato è sempre quello di costringere l'atleta ad una ridottissima andatura per sottoporlo assieme alla moto ad un esame più impegnativo.
In una gara di trial è quasi esclusivamente la bravura del pilota a determinare il risultato, ogni prova e un misto di abilità ed equilibrio e quindi la fortuna ha una importanza solo marginale contrariamente a quanto succede in molte altre discipline motoristiche. A questo proposito si può asserire che il vero pilota di trial è un perfezionista che cerca di evitare tutto ciò che non gli è utile per raggiungere la meta prefissata.
Per praticarlo occorrono motociclette speciali, maneggievoli, leggere, dotate di motori molto elastici in grado di rispondere prontamente all'occorrenza senza ingolfarsi. Questi mezzi meccanici hanno inoltre due caratteristiche che li contraddistinquono e fanno del trial uno sport ecologico: limitata rumorosità e basso potere inquinante


Le leadership delle case motociclistiche
Il Trial moderno si è evoluto velocemente e specialmente in senso acrobatico nel momento in cui si è adottato il forcellone posteriore di tipo mono-ammortizzatore. Infatti questa struttura offrendo maneggevolezza e possibilità di spinta verso l’alto oltre che agilità di guida e di movimenti, ha permesso di aumentare in modo considerevole la dimensione degli ostacoli, e di conseguenza lo spettacolo tecnico.
Dopo un periodo nel quale le Case Italiane (Aprilia, Beta, Fantic) si può dire che dominavano il mercato, si è registrato un deciso cambio a favore delle Case Spagnole (Montesa, Gas Gas, Sherco, ed ora anche il ritorno della Ossa) e la sola Beta è rimasta a fronteggiare (ed in modo onorevole) la situazione del mercato.
Giova ricordare anche che la Montesa con la collaborazione Honda ha fatto esordire la moto 4 tempi che, guidata da Toni Bou domina ed ha dominato il settore a livello mondiale. Tutte le altre case hanno tentato questa strada (che secondo le disposizioni della Federazione Internazionale doveva diventare obbligatoria già dal 2011) ma i risultati al momento non sono stati soddisfacenti

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