Dott. Massimo Pasquale Cogliandro
“La Medicina Cinese nell’Europa del ‘700: l’opera di John
Floyer (1715) e sua attualità”
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7.
La Fisiologia del
Cuore
Vediamo
ora l’analisi di Floyer relativa al Movimento Fuoco e all’Organo Cuore:
“Dalla
Regione Meridionale sorge il caldo, dal caldo il fuoco, dal fuoco l’amaro; da
questo il Cuore è generato, dal Cuore il Sangue, dal Sangue la milza, o sia
terra dal fuoco.”
Il
sole produce il caldo, ed il fuoco, che producono l’amarezza nelle Piante, e
negli animali, col digerirne i sughi. Il moto del Cuore produce il calore d’un
animale, e il Sangue è nutrito dal calore:
il calore bruccia il Sangue, ed a somiglianza
della terra abbruciata si và formando il sugo
splenetico.
“Il
Cuore governa la Lingua, quello che è calore ne Cieli, fuoco sopra la terra,
pulsazione nel Corpo, è il Cuore nelle membra.”
Il
calore del Cuore si riconosce dalla bianchezza della lingua, il calore nelle
membra procede dal Cuore.
“Suo
colore è rosso, ha il suono di ridente, sue vicende sono allegrezza, e dolore:
la lingua è sua finestra, suo sapore amaro, sua passione allegrezza. Troppa
allegrezza offende il Cuore, ma timore la passione de’ reni che sono nemici del
Cuore, conquista allegrezza.”
Il
Sangue fa il viso rosso; allegria, ridere, e dolore sono le passioni del Cuore.
Il calore dà un sapore amaro alla lingua, e il di lui calore dimostra il calore
eccessivo; si rimedia alla troppa gioja, che offende il Cuore, col timore, che
tocca i Reni, poiche nel timore l’urina viene in abbondanza, come sperimentiamo
ne malinconici, e Isterici, e da reni aquei si
rinfresca il Cuore, nasce da calore la loquacità.
“Il
calore offende gli spiriti, ma il freddo doma il calore; l’amaro offende gli
spiriti, ma la salsedine de Reni doma l’amarezza, come l’acqua spegne il fuoco.
Il Cuore si genera il terzo secondo l’ordine, e si perfeziona il settimo”.
I
contrari si curano frà loro, come il freddo il caldo,
che rarifica troppo gli spiriti. l’amaro offende gli
spiriti per loro troppa gran rarefazione, ma la salsedine dell’Orina doma
l’amaro.
Queste
son varie curiose osservazioni, che l’amaro sia generato dal calore, che
l’amaro offenda il Cuore, e che l’amaro offenda gli spiriti, e che se ne
guarisca colla salsedine dell’orina, così appunto la coloquintide scema la sua
amarezza, qualora è infusa nell’orina; la collera produce deliri, e con questi
offende gli spiriti; il sangue resta infiammato dal Cuore, ed il suo splenetico
si produce dal fuoco.
(John Floyer, L’Oriuolo da Polso de Medici, Parte Terza,
Capo Primo, Venezia, 1715)
Gli
Spiriti Animali di cui parla Floyer, nel contesto della Medicina Tradizionale
Integrata, non sono altro che Qi, pur essendo
generati dall’Anima, e l’Anima nella Cultura Cinese non è altro che Qi.
In
verità, Matteo Ricci ci insegna che solo le Anime Vegetativa (Sheng Hun) e Sensitiva (Jue Hun), che noi abbiamo in
comune con gli animali, sono forme del Qi, ma lo
stesso discorso non vale per l’Anima Intellettiva (Ling
Hun), che è propria dell’uomo ed è immortale, cioè
non soggetta ai mutamenti e alla dispersione cui è soggetto il Qi:
Le
persone che ritengono che questo Qi debba essere
uguale agli esseri spirituali e all’anima umana stanno confondendo i nomi con i
quali le categorie delle cose sono conosciute.
[…]
Negli scritti canonici dei tempi antichi, nomi differenti sono usati per
definire Qi e Gui Shen. I loro significati, quindi, possono essere
considerati differenti. […] Se si sostiene che il Qi
può disperdersi gradualmente, è ovvio che non ci sia più alcun principio di cui
parlare, e ogni riferimento ad esso sia assurdo. Mi permetta di chiederle:
quando si dissolve totalmente l’energia spirituale? Gli uccelli e gli animali
giungono ad una fine definitiva; il loro Qi si
dissolve gradualmente o immediatamente?
(Matteo
Ricci, Tian zhu shi yi, 190)
Ora, è
evidente che, nell’ottica della Medicina Tradizionale Integrata, gli Spiriti
Animali, originando dalle Anime Vegetativa (Sheng Hun) e Sensitiva (Jue Hun), non sono altro che Qi.
Continuando
il suo discorso sul Cuore, Floyer fa una considerazione, che getta le
fondamenta della Patologia Tradizionale Integrata:
I Chinesi curano le malattie per i contrari, come facevano i
Greci, ed ambi imputarono le malattie a
sapori degli umori.
(John Floyer, L’Oriuolo da Polso de Medici, Parte Terza,
Capo Primo, Venezia, 1715)
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