In
un paesaggio campestre si staglia sul fondo un piccolo nucleo abitato.
Da principio le case sono intatte, il paese sembra quasi dormire in una
quiete senza tempo.
Inizia il commento con un coinvolgente sottofondo musicale .
Ma sarebbe un idillio …!, la pace non e di questo mondo, l’uomo ha
girato le spalle alla pace, egli ha preferito la morte, ha preferito
l’odio, ha preferito il peccato .
Questi sentimenti…: è la guerra.
Si odono in lontananza bombardamenti e il piccolo paese è distrutto,
sostituito tramite un congegno girevole da un mucchio di macerie, così
attuale ai giorni nostri .
E’ la distruzione; la morte .
Ma i figli di Dio non sono uomini della morte; essa non ha più potere
sul Figlio di Dio, una grande speranza squarcia il buio delle tenebre.
Dio ci ama, senza riserve, senza limiti, e diventa uno di noi.
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