Nel ’90 lo spettatore si
trova dinanzi ad un elemento nuovo, inconsueto: la natività non è
locata nella tradizionale grotta, ma è situata in un contesto
architettonico che richiama alla memoria una
basilica in stile romanico che mostra chiaramente i segni del
tempo.
Tra gli archi a tutto sesto, la natività si presenta in una posizione
avanzata, la visuale è immediata favorita da un fascio di luce che
proviene dall’alto.
Il mistero dell’incarnazione del Verbo è il tema centrale che viene
posto in primo piano, quel mistero che sostiene e sorregge ciò che gli
archi rappresentano: la chiesa nucleo fondamentale della nostra fede, è
l’offerta che il Padre fa del Figlio, donato per la nostra salvezza.
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