Esperienze
extracorporee
(Oobe
- Out Of Body Experience, Viaggi astrali e Sogni lucidi)
IL VIAGGIO ASTRALE
da
www.viaggioastrale.it
Penso vi sia capitato tante volte di sognare di volare o di cadere dal letto, o di svegliarvi la mattina con la netta sensazione di aver toccato con mano i vostri sogni, di averli vissuti come reali...
Esiste una spiegazione a tutto questo, esiste qualcosa che va oltre alla normale comprensione di tutti i giorni, qualcosa che va oltre al solito materialismo: esistono i VIAGGI ASTRALI.
Ma cosa e' un Viaggio Astrale per l'esattezza e cos'e' che spinge sempre più persone ad avvicinarsi a queste esperienze?
Il Viaggio Astrale o come viene spesso definito Esperienza Extracorporea o nella famosissima sigla inglese OOBE (Out of body experience - esperienze fuori dal corpo) non e' altro che la possibilità per noi stessi di uscire dal nostro corpo ed agire consapevolmente nell'altro lato della realtà la quale ai nostri sensi ed occhi fisici appare impercettibile ed invisibile, ma non e' altro, a seconda del proprio grado di evoluzione che il primo stadio dopo la morte, sovrastante il mondo come lo vediamo tutti i giorni ma regolato da leggi diverse... prima tra tutte il dominio da parte delle nostre emozioni, l'assenza di peso e la straordinaria possibilità di passare attraverso le cose....
Tutte le notti l'uomo viaggia in astrale e sarebbe una cosa normalissima se solo ne fosse cosciente quando vive l'esperienza, ma a pensarci da svegli razionalizzando le idee appare impossibile, e proprio per questo che lo scopo di imparare ad uscire volontariamente dal proprio corpo e quello di diventare coscienti di quello che facciamo e non di farlo trasformare dal nostro io in forma di sogno...
Succede spesso di avere delle esperienze, esserne coscienti, viverle, esserne certi pure al rientro nel corpo e poi durante il giorno il proprio subconscio cerca di soggiogarci facendoci credere che era solo un sogno, e' una dura lotta contro se stessi, vi sembrerà strano ma succede... All'inizio e' difficile accettarlo, e' ci vogliono molti tentativi per giungere a fare un viaggio astrale cosciente, ma poi superata la barriera tutto verrà da solo, noterete poi che con la pratica non serviranno più le tecniche per sdoppiarsi ma tutto accadrà da solo quando vi metterete a letto...
Sempre più gente si avvicina al viaggio astrale, c'e' a chi succede per caso di avere un' esperienza cosciente, (può succedere!!), spesso accade a chi ha degli incidenti gravi o è sotto anestesia da qui i famosi racconti di persone che vedono sospese a mezz’aria la scena del soccorrimento al loro incidente o la loro operazione in sala operatoria. Altri provano e riprovano ma non giungono mai a nulla evidentemente non e' il momento giusto, altri riescono con il primo tentativo ed altri gradualmente, ma l'obiettivo e' riuscire a farlo coscientemente.... Gia dalle prime volte che una persona si avvicina all'argomento del viaggio astrale noterà dei cambiamenti nel corso delle proprie notti.
IL PRIMO PASSO PER AVVICINARSI AL VIAGGIO ASTRALE E' SAPERE CHE ESISTE
Le
OBE: viaggi dell'anima
da
www.arsenio.net/sognilucidi.net/approfondimenti/obe.htm
Parliamo
delle OBE (Out of body experience), chiamata anche "Esperienze
fuori dal corpo" o "Viaggi astrali". C'è da
premettere che a differenza dei sogni lucidi, i quali hanno un
riconoscimento scientifico, il fenomeno delle OBE ancora non ha
trovato una prova sperimentale che ne dimostri l'origine. La domanda
resta dunque aperta: le OBE sono veramente la possibilità di uscire
(con l'anima) dal corpo fisico, oppure dei particolari sogni lucidi?
Chi ha avuto dei Viaggi astrali può confermare che queste
esperienze sono abbastanza diverse dai sogni lucidi, sia in fatto di
sensazioni che consapevolezza. I ricercatori invece sono propensi a
credere che tutto sia dovuto alla capacità del cervello di creare
immagini e realtà endogene in assenza di input sensoriali.
Cos'è
il Viaggio Astrale?
Il Viaggio Astrale è la possibilità di abbandonare il proprio corpo
e viaggiare con l'anima.
In verità non c'è solo il corpo fisico e l'anima, ma ci sono ben 7
corpi:
1) il fisico, 2) l'eterico, 3) l'astrale, 4) il mentale, 5) lo
spirituale, 6) il cosmico, 7) il nirvanico.
Il corpo eterico può viaggiare nello spazio, ma non nel tempo.
Il corpo astrale può viaggiare sia attraverso lo spazio che nel
tempo, ma solo in direzione del passato, non verso il futuro.
Il quarto corpo, il mentale, può viaggiare sia nel passato che nel
futuro.
Il quinto corpo, quello spirituale, oltrepassa il regno del tempo e
dell'individualità. Può viaggiare nel passato dell'intera esistenza,
ma non nel futuro.
Due persone che siano giunte entrambe alla realizzazione del quinto
corpo possono viaggiare insieme, altrimenti è impossibile.
Normalmente è impossibile avere un viaggio in comune con altri, ma
dal quinto corpo in poi, lo stesso viaggio può essere vissuto da più
persone contemporaneamente.
Il sesto e il settimo corpo sono troppo complessi per poterne parlare.
Viste le possibilità che offre il Viaggio Astrale è ovvio che questo
non va intrapreso per futili motivi ma per un desiderio di crescita
spirituale.
Tutti noi durante la notte, mentre dormiamo, abbandoniamo il nostro
corpo fisico. Il corpo astrale infatti può lasciare il corpo fisico
con grande facilità e spostarsi da un luogo all'altro. A volte queste
esperienze possono essere rielaborate dalla nostra mente e ricordate
sotto forma di sogni. Non tutti i sogni però possono essere originati
da un'esperienza fuori dal corpo, infatti se mentre dormiamo una
persona ci mette, ad esempio, uno straccio bagnato intorno alle
caviglie è possibile che cominciamo a sognare di attraversare un
fiume. Questo è chiaramente un sogno causato dal corpo fisico e non
causato da un'esperienza fuori dal corpo.
Per
riuscire a fare un Viaggio Astrale bisogna restare svegli nel corpo
che si addormenta. Normalmente quando ci addormentiamo passiamo dallo
stato di coscienza a quello di incoscienza, ma noi non siamo il nostro
corpo, è quindi possibile restare coscienti mentre il corpo si
addormenta. A questo punto si possono avvertire delle vibrazioni, è
questo il momento per provare ad uscire dal corpo, lentamente. Ognuno
deve trovare il suo metodo, senza farsi prendere dall'emozione
altrimenti si ricade subito dentro il corpo e ci si sveglia (cioè si
torna ad essere coscienti nel corpo fisico). Quando fate un
Viaggio Astrale trasferite la vostra coscienza in un altro corpo.
Dal
Sogno Lucido al Viaggio Astrale
Un'altra possibilità per uscire dal corpo ci viene offerta dal
Sogno Lucido.
Se si riesce a sperimentare lo stato di Sogno Lucido, mentre siete
nel sogno, dovete desiderare che il sogno finisca ma senza
svegliarvi!
Attenzione, non dovete desiderare di svegliarvi ma solamente che il
sogno finisca.
A questo punto vi ritroverete coscienti nel corpo che dorme, non vi
resta che desiderare di uscire dal corpo, alzarvi e quindi andare a
farvi un giro lasciando il vostro corpo fisico.
Per le prime uscite è sempre meglio comunque non allontanarsi
troppo dal proprio corpo fisico.
L'altra
faccia della vita umana
Dormiamo, perché?
A questa domanda i ricercatori non hanno ancora dato una risposta
precisa, anche se alcuni elementi ci posso far intravedere una
risposta plausibile.
Partiamo da una constatazione di fatto: dormire è un esigenza
primaria, senza la quale un essere vivente può anche morire. Questo
spinge a pensare che sia un fenomeno alquanto complesso, con un
ruolo profondo, derivato sicuramente da un'esigenza primaria del
cervello stesso. Il sonno è forse nato come strategia di risparmio
e recupero energetico, ma anche come momento di riorganizzazione di
alcuni processi psichici, come memoria ed apprendimento.
Cos'è che ci fa dormire?
Tutti gli esseri viventi possiedono dei cicli che hanno lo scopo di
sincronizzare le loro funzioni biologiche con il periodo di
rotazione della terra (24 ore). Anche l'uomo possiede questi orologi
interni e uno di questi è il ritmo "sonno-veglia" che si
regola su quello naturale terrestre del ritmo
"notte-giorno". Questo ciclo circadiano (cioè che ha un
ciclo di 1 giorno) modifica i livelli di vigilanza degli uomini
entro l'arco di tempo di 24 ore; ma non solo, influenza anche la
temperatura, le secrezioni ormonali, le variazione del volume del
sangue, ecc... Tutto questo meccanismo viene regolato da un piccolo
numero di cellule (poche decine di migliaia) situate nella zona
dell'ipotalamo.
Il dormire comporta l'attivazione di numerosi centri cerebrali che
regolano il passaggio degli impulsi nervosi, quindi si può
affermare che mentre si dorme il cervello non riposa o lavora di
meno, ma semplicemente lavora in maniera differente, comunque allo
stesso modo attiva e complessa. Come avviene l'addormentamento?
Semplificando, attraverso due sistemi. Il nucleo soprachiasmatico
(situato nell'ipotalamo), in corrispondenza di una variazione della
luce percepita dagli occhi, stimola la produzione di alcuni ormoni
che, insieme ad altri segnali, mettono in moto i meccanismi dell'addormentamento.
Un'altra leva è il debito di sonno accumulato: più è lungo il
tempo dell'ultimo sonno, più un soggetto prova sonnolenza e
desiderio di dormire. Si è ipotizzato, a tal proposito, che il
cervello durante la veglia accumuli delle sostanze chimiche che
portino, col passare delle ore, un effetto soporifero.
I meccanismi dell'addormentamento.
Stimolato l'ipotalamo, parte un flusso di segnali verso il tronco
(una parte primitiva del cervello che presiede alcune funzioni della
sopravvivenza: respirazione, sesso, fame, ecc..). Dal tronco
successivamente vengono inviati due segnali rivolti, uno alla zona
che presiede lo stato di veglia, l'altro al talamo. Il talamo ha la
funzione di modulare il passaggio di informazioni da e per la
corteccia cerebrale (che è quel sottile strato esterno del cervello
che presiede alle funzioni "nobili": linguaggio, logica,
immaginazione, ecc...). Il talamo in fase di addormentamento riduce
i segnali tra il resto del cervello (e del corpo) con la corteccia
cerebrale.
Con questo accendere e spegnere alcuni interruttori, il cervello si
ritrova in una nuova situazione, dove i centri della veglia sono
bloccati e le comunicazioni con l'interno ed esterno dell'organismo
sono attenuate. A questo punto ci si addormenta.
Questo meccanismo è abbastanza delicato e basta poco per
disturbarlo portando così ad allungare i tempi di entrata nel
sonno. Basti pensare come sia difficile addormentarsi quando siamo
ansiosi, oppure quando abbiamo sete, fame, freddo, caldo o sentiamo
dei rumori fastidiosi.
Le fasi del sonno.
Durante il sonno il cervello attraversa varie fasi che si ripetono
ciclicamente. Attraverso dei macchinari: EEG (elettroencefalogramma)
che rileva le onde cerebrali, EOG (elettroculogramma) che analizza i
movimenti oculari, EMG (elettromiogramma) che misura la tensione
muscolare, si possono identificare le varie fasi che attraversa il
sognatore durante il sonno. Vediamo in dettaglio queste cinque fasi:
- Stadio W: Il soggetto è disteso nel letto, rilassato ma ancora
vigile e si sta preparando ad addormentarsi. L'EEG registra in
questo periodo onde Alfa mentre l'EOG mostra qualche isolato
movimento oculare, l'EMG indica invece un moderato grado di
tensione. Generalmente in questa fase di veglia si hanno vivaci
fantasticherie.
- Stadio 1:
E' uno stato molto leggero di sonno, caratterizzato da una
variazione dell'EEG in cui le onde da Alfa vengono gradualmente
sostituite da quelle a frequenza più bassa. L'EOG in questo caso
rileva lenti movimenti oculari e l'EMG si comporta come nello Stadio
W. Essere svegliati in questa fase porta a ricordare delle immagini
"ipnagogiche" anche molto vivide e bizzarre. Lo Stadio 1
dura pochi minuti e quando si ha un altro cambiamento dell'EEG si
entra nell'altro Stadio...
- Stadio 2:
L'EEG inizia a rilevare onde lente, di ampiezza relativamente alta
(complessi K) e onde di 12-14 Hz (fusi del sonno). L'EOG indica in
genere piccoli e scarsi movimenti oculari e l'EMG rileva un tono
muscolare più attenuato. In questa fase si hanno dei sogni meno
bizzarri del primo Stadio ma anche molto lunghi.
- Stadio 3:
Quando almeno il 20% dell'EEG è occupato dalle onde Delta (onde di
grande ampiezza di 1-2 Hz) si entra nel terzo Stadio.
- Stadio 4:
Se più del 50% dell'EEG è occupato dale onde Delta si ha il quarto
Stadio, il più profondo. Durante gli Stadi 3 e 4 l'EOG non mostra
movimenti oculari, mentre l'EMG rileva tono muscolare basso anche se
può tendere ad aumentare notevolmente. Generalmente il ricordo dei
sogni, in caso di risveglio dopo questo stadio, è scarso e
frammentato.
- Sonno REM:
Dopo circa un'ora e mezza, la progressione degli stadi del sonno si
rovescia e si ritorna, passando dallo Stadio 4-3 e 2, allo Stadio 1.
Da qui l'EEG rileva un'altra attività, il sonno REM (Rapid Eye
Movements), dominato da movimenti oculari sempre via via più veloci
e da un tono muscolare praticamente assente. La fase REM viene
chiamata anche del "sonno attivo", in contrasto con il
"sonno tranquillo" delle fasi NREM (= Stadio dal 1 al 4).
Svegliando un sognatore nella fase REM si rilevano sogni vivaci e
particolareggiati. Il sonno REM è caratterizzato da una certa
attività cerebrale simile alla veglia, il cuore tende a battere più
forte e la respirazione si fa irregolare. Terminato il periodo REM
si ritorna a seguire le fasi del sonno dallo Stadio 1 in poi...I
periodi di sonno REM si ripetono in media 4 o 5 volte durante la
notte, aumentando la loro lunghezza da 5/15 minuti (all'inizio del
sonno) ad oltre 60 minuti (nella parte finale del sonno).
Varia di conseguenza anche il tempo che intercorre tra un sonno REM
e l'atro: da 90 a 20 minuti. Con il trascorrere dei cicli di sonno,
gli Stadio 3 e 4 tendono a diminuire, fino a scomparire a notte
fonda. Rimangono così solo lo Stadio 2 e il sonno REM. Come si nota
il 50% del periodo di sogno si concentra soprattutto nelle ultime
due ore di sonno; dormendo un'ora in più del dovuto si sognerà
quasi per tutto il periodo in aggiunta.
Le cinque caratteristiche dei sogni.
Anche se può sembrare strano l'attività onirica è stata
paragonata ad alcune malattie psichiatriche, tipo la schizofrenia e
la demenza organica. Nel sogno si possono identificare cinque
aspetti caratterizzanti: allucinazione visiva e motoria,
accettazione delirante di determinate esperienze come reali,
distorsione spaziale e temporale, intense emozioni, amnesia della
produzione onirica.
Le immagini che nascono durante i sogni non sono formate da
informazioni sensoriali provenienti dall'esterno, ma da vivide
allucinazioni soprattutto visive ed uditive: il soggetto vede e
sente cose che non esistono. Ma non solo, questi segnali interni
spesso sono organizzati in storie molto fantastiche ed incongruenti,
ma il soggetto le percepisce come reali e logiche. Un sorta di
delirio quindi, in cui fatti strani e bizzarri vengono ugualmente
considerati veritieri anche se l'evidenza porta questi fenomeni
fuori dall'ordinario. Nel sogno si avverte anche un'intensificazione
delle emozioni tale da sfociare nel sentimento di angoscia,
sorpresa, paura o euforia. Questo avviene perché vengono attivati i
centri emotivi che si trovano del tronco cerebrale. I ricordi dei
sogni sono spesso labili perché essi vengono memorizzati
temporaneamente nel sistema molto fragile della memoria a breve
termine, solo svegliandosi si ha la possibilità d'imprimere i
ricordi onirici dentro una memoria più stabile e duratura.
Fonte:
"I misteri del sonno", Piero Angela, Mondadori 1994
"Sogni Coscienti", LaBerge, Armenia Editore
COSA
SONO I SOGNI LUCIDI?
dal
sito www.sognilucidi.it
Si definisce "lucido" un sogno durante il quale ci si rende conto di stare sognando. Il termine "lucido" è stato coniato da
Frederik van Eeden, e sta ad indicare la lucidità mentale che caratterizza tale stato di coscienza.
Molti di noi hanno avuto, senza rendersene conto, uno o più sogni lucidi nell'arco della propria vita. Ad esempio, non vi è mai capitato di svegliarvi da un sogno angosciante, proprio nel momento in cui vi eravate accorti che si trattava solo di un incubo? E' un esempio molto comune di lucidità, ovvero dell'essersi resi conto di stare sognando, anche se per breve tempo e al solo scopo di sfuggire col risveglio da una situazione spiacevole.
Per chi non ne ha avuto uno, è difficile spiegare cosa rende il sogno lucido così diverso da un sogno normale. Innanzitutto, per tutta la sua durata si prova come una sensazione di entusiasmo irrefrenabile per l'incredibile nitidezza di ogni senso. Sembra impossibile, ma uno degli esperimenti più comuni durante i primi sogni lucidi è verificare le percezioni visive, tattili, uditive, dell'odorato e del gusto.
Ogni senso sembra funzionare proprio come nella realtà. Anzi, decisamente meglio, visto che non esistono difetti fisici come la miopia, la sordità e via dicendo. Per questo nei miei sogni mi stupisco di riuscire a scorgere nei dettagli l'intero panorama, pur rendendomi conto di soffrire di miopia.
Un'altra differenza sostanziale è che nel sogno lucido
è possibile ragionare e ricordare proprio come nello stato di veglia. Anche in questo caso, ci si può sorprendere di constatare che è possibile andare molto più in là; molti artisti e inventori, hanno spesso trovato nei sogni lucidi soluzioni insperate ai loro problemi di creatività.
E' giusto chiarire che esistono vari livelli di lucidità. Spesso può capitare di divenire lucidi, ma di non rendersi conto completamente di tutte le implicazioni del caso. Alcune volte, pur sapendo d'essere in un sogno, ci si può scordare che i personaggi che si incontrano non sono altro che rappresentazioni oniriche delle persone reali. Quindi, interagendo con loro, senza accorgersene si risprofonda lentamente in un sogno comune.
Con un alto livello di lucidità, grazie all'esperienza, è possibile invece trattare l'intero mondo del sogno come frutto della creatività onirica della nostra mente, facendoci coinvolgere meno dalle situazioni che si sono venute a creare e creandole delle nuove con la sola forza di volontà.
Anche la capacità di controllo dei sogni è un'abilità da sviluppare parallelamente alla lucidità. Oltre a potersi muovere senza limitazioni, si può volare, cambiare e spostare oggetti, fino a passare da una scena all'altra a proprio piacimento.
I sogni lucidi in laboratorio: qualche prova
I sogni lucidi avvengono normalmente durante il sonno
REM. Il sonno non è uno stato uniforme, ma è caratterizzato da una serie di stadi (1, 2, 3, 4, e REM) differenti per alcune caratteristiche fisiologiche. Il termine REM, deriva dall'inglese 'Rapid Eyes Movements' e significa 'movimenti rapidi dell'occhio'. Gli stadi da 1 a 4 sono spesso denominati insieme sotto la definizione di sonno non-REM (NREM). Gli stadi 3 e 4 sono entrambi riferiti al sonno
"Delta", per l'ampiezza e la bassa frequenza (nde.
Infrasuoni) delle onde cerebrali presenti in questa fase. Nonostante l'eccessiva semplificazione della complessità degli eventi fisiologici e mentali del sonno, le ricerche hanno dimostrato che i sogni più lucidi avvengono nel sonno REM. Questo stadio è caratterizzato dal
cervello attivo, onde cerebrali di bassa ampiezza e varie frequenze, soppressione del tono scheletrico muscolare, incremento dei movimenti rapidi degli occhi, e occasionali piccoli impulsi muscolari.
Gli stadi del sonno si susseguono durante la notte. Il primo periodo REM avviene normalmente dopo un periodo di sonno delta, dopo circa 90 minuti all'inizio del sonno, per terminare dopo circa 5 o 20 minuti. I periodi REM avvengono circa ogni 90 minuti durante la notte, per arrivare agli ultimi periodi REM a intervalli sempre più brevi e con durata sempre maggiore, anche 60 minuti. Avviene molto più sonno REM durante la seconda metà della notte che nella prima.
Come si sa che i sogni lucidi accadono nel sonno REM? Il Dr.
Stephen LaBerge e i suoi colleghi alla Stanford University l'hanno provato utilizzando come segnali volontari dei sognatori lucidi durante il sonno REM i movimenti oculari. La maggior parte dei muscoli del corpo sono paralizzati nel sonno REM per impedirci di agire all'esterno del sogno. Invece, visto che gli occhi non sono paralizzati, se si cerca deliberatamente di muovere gli occhi onirici in un sogno, anche quelli reali si muoveranno di conseguenza. I soggetti di LaBerge dormirono nel laboratorio mentre venivano registrate le misure standard del sonno fisiologico (onde cerebrali, tono muscolare e movimenti oculari). Non appena diventavano lucidi in un sogno, dovevano muovere i loro occhi in larghi movimenti da una parte all'altra, da destra a sinistra, nel modo più ampio possibile. Questo ha lasciato
segni inconfondibili sulla registrazione fisiologica dei movimenti oculari. Le analisi dei tracciati hanno mostrato che in ogni caso, i segni dei movimenti oculari avvenivano senza ombra di dubbio
nel bel mezzo del sonno REM. LaBerge ha svolto vari esperimenti sui sogni lucidi usando il metodo dei segnali del movimenti oculari, dimostrando interessanti connessioni tra le azioni sognate e relative risposte fisiologiche. Alcuni sono descritti nei suoi libri...
Le
domante più frequenti per capire i sogni coscienti
Cos'è un "sogno
lucido"?
La definizione generale del sogno lucido è che questo sia quel sogno
in cui il sognatore è consapevole di star sognando, divenendo in
questo modo capace di controllarne gli eventi onirici a piacimento.
Avete presente i vostri "normali" sogni notturni? Ebbene
immaginate che durante uno di essi vi accorgiate di essere dentro un
sogno, di stare sognando, guardando stupiti e increduli lo scenario
intorno a voi. La prima esclamazione che viene è: "Ma questo è
un sogno! Io sto sognando!!". Da lì si schiude un'infinità di
possibilità: diventare coscienti di sognare vi dona il potere di
cambiare i personaggi e la trama onirica come meglio credete e volete.
Da ora in poi sarete voi a decidere cosa fare nel sogno.
Chi ha coniato il termine "Sogni lucidi"?
Si definisce "lucido" un sogno durante il quale ci si rende
conto di stare sognando. Il termine "lucido" è stato
coniato da Frederik van Eeden all’inizio del ‘900, e sta ad
indicare la lucidità mentale che caratterizza tale stato di
coscienza.
Un pò di storia sui sogni lucidi
Aristotele è stato, a quanto sembra, il primo ad interessarsi dei
sogni lucidi, nella nostra cultura occidentale. Egli sosteneva che il
sognatore può accorgersi di stare sognando attraverso le sensazioni
fisiche che prova. Nel 415 sant'Agostino discusse la possibilità di
avere sogni lucidi e ne portò come testimonianza uno fatto da un
certo medico di Cartagine.
Ma la tradizione più antica e profonda sui sogni lucidi la troviamo
in oriente, dove il sistema religioso-filosofico del Buddismo tibetano
ha fatto di questi sogni un caposaldo della percezione della realtà,
intesa come sogno. In Oriente la pratica del sogno lucido viene
sperimentata per diventare coscienti dell'illusione dei propri
contenuti onirici al fine di portare tale sensazione anche nello stato
di veglia. Essi infatti sostengono che la vita è un'illusione.
Nel tredicesimo secolo san Tommaso d'Aquino menzionò i sogni lucidi
citando Aristotele e aggiunse che questi hanno luogo in special modo
"verso la fine del periodo del sonno, negli uomini sobri e in
quelli che sono dotati di grande immaginazione".
Nel diciassettesimo secolo il filosofo Gassendi, poté sperimentare in
prima persona i sogni lucidi dandone un interessante resoconto
soprattutto del momento critico in cui ci si accorge di stare
sognando.
Molto importante su lo studio fatto dal marchese d'Hervey de
Saint-Denys che nel 1867 pubblico il suo libro sui sogni lucidi, dove
furono riportati vent'anni di ricerca ed esperimenti sui sogni
coscienti fatti anche direttamente da lui. Friedrich Nietzsche nel
diciannovesimo secolo ebbe anche lui sogni lucidi, anche se ancora in
quel secolo questo tipo di sogni non era entrato nel campo della
ricerca scientifica.
Nel ventesimo secolo si
ha un aumento dei contributi nello studio dei sogni lucidi. Willen
Frederik van Eden fu il primo a condurre una ricerca seria e
sistematica sul sonno. Lo scrittore dell'occulto Oliver Fox chiamo
questo tipo di sogni "sogni di conoscenza", perché in tale
stato si ha la conoscenza di essere svegli durante il proprio sogno.
Negli anni venti, Ram Narayana face compilare un questionario
sull'argomento dei sogni ad individui sia occidentali che orientali.
Si scoprì così che la conoscenza sui sogni lucidi era più diffusa
negli individui orientali. Nel periodo tra le due guerre, comparvero
su riviste scientifiche due articoli sull'argomento: il primo nel 1936
di A. E. Brown, il quale affermava di aver avuto circa cento
esperienze; il secondo nel 1938 in Germania di Harold von
Moers-Messmer.
Il primo testo di riferimento dei nostri giorni è apparso nel 1968 ad
opera di Celia Green. Questo libro rappresenta una elaborazione
attenta e sistematica delle conoscenze sviluppate dai precedenti
autori che si sono occupati del fenomeno.
Negli ultimi venti anni l'argomento è divenuto sempre più presente
all'attenzione sia scientifica che popolare. Le pubblicazioni
scientifiche sono divenute numerose in seguito all'ingresso del sogno
lucido all'interno del "laboratorio del sonno". Negli anni
settanta due ricercatori hanno fornito prove sperimentali del sogno
lucido. Lavorando indipendentemente, Alan Worsley in Gran Bretagna e
Stephen LaBerge in California, hanno imparato a sognare lucidamente.
Mentre venivano monitorati elettrofisiologicamente in un
"laboratorio del sonno", segnalavano, attraverso i movimenti
oculari, che stavano sognando consapevolmente. Per la prima volta
nella storia qualcuno aveva mandato un segnale dal mondo dei sogni
mentre stava ancora sognando. Da allora la ricerca sul sogno non è
stata più la stessa. In particolare LaBerge, direttore del
"laboratorio del sonno" più famoso del mondo (Lucidity
Institute), è diventato famoso per i suoi esperimenti nell'ambito dei
sogni lucidi e per l'invenzione di apparecchi elettronici per
l'induzione degli stessi.
Cosa hanno di diverso i sogni lucidi rispetto ai sogni normali?
Per chi non ne ha avuto uno, è difficile spiegare cosa rende il sogno
lucido così diverso da un sogno normale. Innanzitutto, per tutta la
sua durata si prova come una sensazione di entusiasmo irrefrenabile
per l'incredibile nitidezza di ogni senso. Sembra impossibile, ma uno
degli esperimenti più comuni durante i primi sogni lucidi è
verificare le percezioni visive, tattili, uditive, dell'odorato e del
gusto. Ogni senso sembra funzionare proprio come nella realtà. Anzi,
decisamente meglio, visto che non esistono difetti fisici come la
miopia, la sordità e via dicendo. Per questo nei miei sogni mi
stupisco di riuscire a veder nei dettagli del panorama, pur essendo
miope. Un'altra differenza sostanziale è che nel sogno lucido è
possibile ragionare e ricordare proprio come nello stato di veglia.
Anche in questo caso, ci si può sorprendere di constatare che è
possibile andare molto più in là; molti artisti e inventori, hanno
spesso trovato nei sogni lucidi soluzioni insperate ai loro problemi
di creatività.
Quante persone sognano lucido?
Molti di noi hanno avuto, senza rendersene conto, uno o più sogni
lucidi nell'arco della propria vita. Ad esempio, non vi è mai
capitato di svegliarvi da un sogno angosciante, proprio nel momento in
cui vi eravate accorti che si trattava solo di un incubo? E' un
esempio molto comune di lucidità, ovvero dell'essersi resi conto di
stare sognando, anche se per breve tempo e al solo scopo di sfuggire
col risveglio da una situazione spiacevole. Le statistiche dicono che
solo il 10-20% della popolazione ha sogni lucidi spontanei. Ci sono
però delle tecniche mentali che possono aiutare ad avere sogni
lucidi. Purtroppo non esiste una formula magica per indurre questo
tipo di sogni, quindi ci vuole tempo, costanza e voglia di farcela:
con queste premesse si avranno sicuramente prima o poi sogni lucidi.
Esistono vari tipi di sogni lucidi?
E' giusto chiarire che esistono vari livelli di lucidità. Spesso può
capitare di divenire lucidi, ma di non rendersi conto completamente di
tutte le implicazioni del caso. Alcune volte, pur sapendo d'essere in
un sogno, ci si può scordare che i personaggi che si incontrano non
sono altro che rappresentazioni oniriche delle persone reali. Quindi,
interagendo con loro, senza accorgersene si risprofonda lentamente in
un sogno comune. Con un alto livello di lucidità, grazie
all'esperienza, è possibile invece trattare l'intero mondo del sogno
come frutto della creatività onirica della nostra mente, facendoci
coinvolgere meno dalle situazioni che si sono venute a creare e
creandone delle nuove con la sola forza di volontà. Anche la capacità
di controllo dei sogni è un'abilità da sviluppare parallelamente
alla lucidità. Oltre a potersi muovere senza limitazioni, si può
volare, cambiare e spostare oggetti, fino a passare da una scena
all'altra a proprio piacimento.
A cosa servono i sogni lucidi?
Dopo aver sentito parlare dei sogni lucidi per la prima volta, la
gente spesso chiede: "Perché dovrei cercare di avere sogni
lucidi? Cosa mi permetterebbero di fare?". Se si considera che
nei sogni, rendendosi conto di stare sognando, si è per principio
liberi di fare qualsiasi cosa, essendo limitati solo dalla propria
abilità di immaginare - non dalla legge, dalla fisica e dalla società
- quindi la risposta a queste domande è: qualsiasi cosa estremamente
semplice o straordinariamente complessa. E' facile fornire esempi di
cosa hanno ottenuto persone con i sogni lucidi che dare una risposta
definitiva ai suoi usi potenziali. La prima cosa che attrae la gente
ai sogni lucidi è spesso il potenziale d'avventura e fantasia che
possono contenere. Volare è uno dei piaceri più comuni nei sogni
lucidi, come il sesso. Molte persone dicono che il loro primo sogno
lucido è stata l'esperienza più meravigliosa della loro vita. Una
larga parte dello straordinario piacere dei sogni lucidi deriva
dall'incontrollabile sensazione di libertà che accompagna il rendersi
conto d'essere in un sogno, dove non ci sono conseguenze fisiche né
sociali alle proprie azioni.
I sogni lucidi vengono
utilizzati dalle persone che hanno incubi ricorrenti perché in essi
il sognatore è in grado di controllare le immagini negative,
trasformandole. I mostri spesso mutano in creature benigne, amici o
conchiglie vuote quando affrontati con coraggio nei sogni lucidi.
Questa è un'esperienza estremamente rinforzante. Insegna in maniera
viscerale che si può domare la paura e divenire così più forti.
I sogni lucidi possono anche aiutare le persone a raggiungere
obiettivi nelle loro vita. Alcune di queste applicazioni includono:
simulazione e preparazione (provare nuovi piacere, praticarli o
migliore qualità atletiche), risoluzione creativa di problemi,
ispirazione artistica, superare problemi sessuali e sociali,
migliorare i rapporti con le persone, e guarigione fisica. La
possibilità di accelerare la guarigione fisica, suggerita
inizialmente da sognatori lucidi, è divenuta realtà grazie alla
ricerca, e diviene una ragione tremendamente importate per sviluppare
le capacità d'essere lucidi nei sogni.
In quale fase del sonno avvengo i sogni lucidi?
Il Dr. Stephen LaBerge e i suoi colleghi alla Stanford University
hanno condottoi loro esperimenti utilizzando, come segnali volontari
dei sognatori lucidi durante il sonno REM (Rapid Eyes Movements), i
movimenti oculari. La maggior parte dei muscoli del corpo sono
paralizzati nel sonno REM per impedirci di agire all'esterno del
sogno. Invece, visto che gli occhi no sono paralizzati, se si cerca
deliberatamente di muovere gli occhi onirici in un sogno, anche quelli
reali si muoveranno di conseguenza. I soggetti di LaBerge dormirono
nel laboratorio mentre venivano registrate le misure standard del
sonno fisiologico (onde cerebrali, tono muscolare e movimenti
oculari). Non appena diventavano lucidi in un sogno, dovevano muovere
i loro occhi in larghi movimenti da una parte all'altra, da destra a
sinistra, nel modo più ampio possibile. Questo ha lasciato segni
inconfondibili sulla registrazione fisiologica dei movimenti oculari.
Le analisi dei tracciati hanno mostrato che in ogni caso, i segni dei
movimenti oculari avvenivano senza ombra di dubbio nel bel mezzo del
sonno REM. LaBerge ha svolto vari esperimenti sui sogni lucidi usando
il metodo dei segnali del movimenti oculari, dimostrando interessanti
connessioni tra le azioni sognate e relative risposte fisiologiche.
Alcuni sono descritti nei suoi libri (vedi sezione Recenzioni).
Correlazioni tra corpo onirico e corpo fisico
Grazie ai laboratori del sonno e a volontari molto bravi ad avere
sogni lucidi spontaneamente, si sono potuti scoprire vari aspetti che
legano il corpo onirico, che si trova dentro il sogno, a quello reale
che dorme sul letto. Da questi dati si può intuire che le esperienze
vissute durante un sogno lucido, determinano effetti simili a quelli
che le stesse esperienze producono durante la veglia. Forse per il
nostro cervello sognare di fare qualcosa o farlo veramente è la
stessa cosa.
- Durata dei sogni: Si è scoperto che la durata dei sogni lucidi è
molto simile a quella reale. LaBerge ha chiesto a uno dei suoi
volontari di contare fino a 10 nel sogno lucido, segnalando con i
movimenti oculari (che sono rilevabili da uno strumento) quando
iniziava a contare e quando terminava di farlo. L’intervallo medio
rilevato nella realtà è stato di 13 secondi; si è arrivati così
alla conclusione che il tempo nei sogni lucidi è molto simile, se non
uguale, a quello della realtà.
- Movimenti del corpo: Alcuni esperimenti hanno dimostrato che ad
un’attività premeditata, nel sogno, corrisponde un movimento
analogo dei muscoli reali impiegati nella medesima attività. Muovere
nel sogno l’avambraccio in genere produce una minima contrazione su
quello del proprio corpo fisico. La stessa cosa avviene per i
movimenti oculari, che seguono quelli del corpo onirico. Se un
sognatore lucido ruota i suoi occhi onirici sulla destra, i
corrispondenti occhi fisici fanno lo stesso.
- Respirazione: LaBerge ha dimostrato che la respirazione durante un
sogno lucido influenza quella del corpo fisico mentre dorme. Se
durante il sogno si trattiene il fiato, il corpo fisico entra in
apnea. La stessa cosa succede se durante il sogno si varia
l’intensità del respiro.
- Contare e cantare: Il contare e cantare sono due attività gestite
in maniera differente dal cervello, la prima dall'emisfero sinistro,
la seconda da quello destro. Laberge ha dimostrato che durante un
sogno lucido il contare o cantare attivano nel cervello le stesse zone
che sono interessate nella realtà.
- Attività sessuale: Durante i sogni lucidi si possono provare
orgasmi simili a quelli che si hanno nella veglia. Anche qui si sono
fatti esperimenti. L’orgasmo fisico è stato raggiunto da una
volontaria di LaBerge durante un sogno lucido mentre era monitorata,
cosa che invece non è avvenuta (nessuna eiaculazione) a due altri
volontari di sesso maschile, anche se hanno riferito di aver provato
forti sensazioni.
Un approccio psicofisiologico ai sogni lucidi
Per coloro i quali hanno delle domande su che cosa siano i sogni e
soprattutto i sogni lucidi un approccio psciofisiologico è un buon
punto di partenza.
Solo un piccolo numero di persone riesce a sognare lucidamente
volontariamente; la percentuale di sogni lucidi può essere maggiore
in determinate culture o gruppi che praticano tradizioni spirituali
come lo scamanesimo, il taoismo, il buddismo, lo yoga tibetano e
discipline specifiche che hanno come scopo il raggiungimento della
consapevolezza.
La spiegazione fisiologica del sonno e dei sogni sono state
approfondite attraverso lo studio e l'interpretazione dell' EEG
(elettroencefalogramma), uno strumento che misura l'attività delle
onde del cervello, o specificamente, l'attività degli impulsi
elettrici neuronali. Altri apparecchi invece sono in grado di misurare
il tono muscolare e il movimento oculare.
Alcuni sognatori possono entrare consapevolmente nella fase di sonno
REM, di solito dopo un risveglio o un sonnellino diurno. Le ultime due
ore di sonno contengono la più grande quantità di sonno REM, e sono
di solito questi i sogni che noi possiamo più prontamente richiamare
alla memoria dopo il risveglio.
Quindi, qual'è il
significato biologico e la funzione evoluzionistica del sonno REM? Si
sa che il ritmo delle onde Theta del cervello è associato al sonno
REM. La porzione d'ippocampo della parte più interna del cervello è
la fonte delle onde Theta e sembra essere generato in tutti i
mammiferi durante le fasi cruciali dell'apprendimento. Un'altra
osservazione interessante riguarda la quantità di tempo trascorso nel
ciclo REM del sonno, nei neonati e nei bambini molto piccoli,
suggerendo che l'attività del sogno è connessa all'apprendimento e
all'immagazzinamento di informazioni. I sogni lucidi si verificano
nella fase di sonno REM. Questo tipo di sogni sono caratterizzati da
una più alta attività del Sistema Nervoso Centrale, rispetto al
normale sonno REM. Normalmente nel sonno REM la facoltà critica del
cervello è disattivata; più specificamente i neuroni aminergici sono
ai loro livelli più bassi in questo tipo di sonno. I
neurotrasmettitori, responsabili dell'attivazione dei neuroni
aminergici sono in qualche modo inibiti, o più precisamente, messi da
parte per il giorno successivo. Questi neurotrasmettitori sono
associati all'attenzione critica e a scopi di apprendimento. La loro
assenza, arresto o inibizione si trova in perfetto accordo con quello
che accade nei sogni non lucidi: dove si accolgono ciecamente eventi
bizzarri, strani ed inusuali. Normalmente, quando i neuroni aminergici
sono inibiti durante la fase REM, anche il tono muscolare è inibito o
paralizzato. Ma in qualche modo nei sogni lucidi, i neuroni aminergici
durante la fase REM - e da qui la facoltà critica - sono attivi,
mentre la paralisi muscolare permane. Il Dr LaBerge ha messo in
evidenza che i sognatori lucidi sono in grado di agire
riflessivamente, sentendosi liberi dagli obblighi delle abitudini.
Visto sotto questa luce, il sogno lucido non sembra essere per niente
una semplice anormalità, ma forse rappresenta una più alta funzione
adattiva, il prodotto più avanzato di milioni di anni di evoluzione
biologica.
Fonti:
www.sognilucidi.net - www.sognolucido.cjb.net - Eve Frances Lorgen
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