Onde cerebrali, Risonanza e Chakra
Nel corso della nostra vita quotidiana tutti noi sperimentiamo diversi
"stati di coscienza". Per esempio, nell'arco di una giornata, tra la luce del mattino e il buio
della notte, ci muoviamo da uno stato ordinario di veglia ai diversi stadi del sonno. Ma anche gli stati di coscienza "straordinari" fanno parte della nostra comune esperienza: quando ci sentiamo particolarmente
"creativi",
insolitamente "intuitivi", eccezionalmente "lucidi", profondamente "rilassati".
Ordinari, o straordinari che siano, tutti gli stadi della nostra coscienza
sono dovuti all'incessante attivita' elettrochimica del cervello, che si manifesta attraverso
"onde elettromagnetiche": le onde cerebrali, appunto. La frequenza di tali onde, calcolata in 'cicli al secondo', o Hertz (Hz), varia a seconda del tipo di attivita' in cui il cervello e' impegnato e puo'
essere misurata con apparecchi elettronici. Gli scienziati suddividono comunemente le onde in
"quattro
bande", che
corrispondono a quattro fasce di frequenza e che riflettono le diverse "attivita' del
cervello".
Onde delta
Hanno una frequenza tra 0,5 e 4 Hz e sono associate al piu' profondo rilassamento psicofisico. Le onde cerebrali a minore frequenza sono quelle
proprie della mente inconscia, del sonno senza sogni, dell'abbandono totale. In questo senso vengono prodotte durante i processi inconsci di
autogenerazione e di autoguarigione.
Onde theta
La loro frequenza e' tra i 4 ed i 8 Hz e sono proprie della mente impegnata in attivita' di immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa.
Tendono ad essere prodotte durante la meditazione profonda. Il sogno ad occhi aperti, la fase REM del sonno
(cioe', quando si sogna).
Nelle attivita' di veglia le onde theta sono il segno di una conoscenza intuitiva e di una capacita' immaginativa radicata nel profondo.
Genericamente vengono associate alla creativita' e alle attitudini artistiche.
Onde alfa
Hanno una frequenza che varia da 8 a 14 Hz e sono associate a uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. La mente, calma e ricettiva, è concentrata
sulla soluzione di problemi esterni, o sul raggiungimento di uno stato meditativo leggero. Le onde alfa dominano nei momenti introspettivi, o in
quelli in cui più acuta è la concentrazione per raggiungere un obiettivo preciso. Sono tipiche, per esempio, dell'attività cerebrale di chi è
impegnato in una seduta di meditazione, yoga, taiji.
Onde beta
Hanno una frequenza che varia da 14 a 30 Hz e sono associate alle normali attivita' di veglia, quando siamo concentrati sugli stimoli esterni. Le onde
beta sono infatti alla base delle nostre fondamentali attivita' di sopravvivenza, di ordinamento, di selezione e valutazione degli stimoli che
provengono dal mondo che ci circonda. Per esempio, leggendo queste righe il vostro cervello sta producendo onde beta. Esse, poi, ci permettono la
reazione più veloce e l'esecuzione rapida di azioni. Nei momenti di stress o di ansia le beta ci danno la possibilita' di tenere sotto controllo la
situazione e dare veloce soluzione ai problemi.
Il fenomeno della risonanza
Nel 1665 il fisico e matematico olandese Christiian
Huygens, tra i primi a postulare la teoria ondulatoria della luce, osservo' che, disponendo a
fianco e sulla stessa parete due pendoli, questi tendevano a sintonizzare il proprio movimento oscillatorio, quasi
"volessero assumere lo stesso
ritmo". Dai suoi studi deriva quel fenomeno che oggi chiamiamo 'risonanza'. Nel caso
dei due pendoli, si dice che uno fa risuonare l'altro alla propria frequenza. Allo stesso modo e per lo stesso principio, se si percuote un
diapason, che
produce onde alla frequenza fissa di 440 Hz, e lo si pone vicino a un secondo diapason
'silenzioso', dopo un breve intervallo quest'ultimo
comincia anch'esso a vibrare. La risonanza puo' essere utilizzata anche nel caso delle onde
cerebrali.
Studi che si sono serviti dell'elettroencefalogramma hanno mostrato un' evidente correlazione tra lo stimolo che proviene dall'esterno e le onde
cerebrali del soggetto in esame. Inizialmente, le ricerche in questo campo utilizzavano soprattutto la luce;
poi, si e' passati ai suoni ed alle stimolazioni elettromagnetiche. Cio' che si e' osservato e' che se il cervello e' sottoposto a impulsi
(visivi, sonori o elettrici) di una certa frequenza, la sua naturale tendenza e' quella di
sintonizzarsi.
Il fenomeno e' detto 'risposta in frequenza'. Per esempio, se l'attivita' cerebrale di un soggetto e' nella banda delle
onde beta (quindi, nello stato di veglia) e il soggetto viene sottoposto per un certo periodo a uno stimolo di 10 Hz (onde alfa), il suo cervello tende a
modificare la sua attivita' in direzione dello stimolo ricevuto. Il soggetto passa dunque ad uno stato di rilassamento proprio delle onde alfa.
I due emisferi cerebrali
Il cervello umano e' suddiviso in due emisferi:
destro: - sintetico (comprende l'insieme delle parti), concreto, spaziale (coglie le relazioni nello spazio), intuitivo (usa sensazioni e
immagini), analogico (usa le metafore), irrazionale, olistico (percepisce le strutture di assieme), atemporale e non-verbale.
E' la sede delle attivita' creative, della fantasia.
sinistro: - analitico (comprende i dettagli), astratto (giunge all'interno, partendo dal dettaglio), lineare (lavora in ordine sequenziale),
Logico, numerico, razionale, simbolico, temporale, verbale. E' la sede di tutte quelle attivita' che coinvolgono il linguaggio, la scrittura, il
calcolo.
I due emisferi sono uniti da una lamina orizzontale di fibre nervose, il cosiddetto
"corpo calloso". Ogni emisfero ha competenze proprie: l'occhio sinistro, l'orecchio sinistro
e tutta la parte sinistra del corpo sono connesse all'emisfero destro; l'occhio destro, l'orecchio destro e tutta la parte destra del corpo sono
connesse all'emisfero sinistro.I due emisferi, poi, funzionano in modo diverso; elaborano,
cioe', tutti i
processi informativi, secondo modalita' distinte. Per come si e' finora strutturata, la nostra società da' una maggiore
rilevanza alle modalita' di pensiero dell'emisfero sinistro, tanto che fino a poco tempo fa i neurologi definivano
"minore" l'emisfero destro.
Ma, una visione piu' bilanciata delle due componenti, un maggiore equilibrio tra le funzioni, una armonia tra razionalita' e fantasia e' ciò che, oggi,
forse, l'umanita' necessita con piu' urgenza. Uno strumento semplice ed efficace per riequilibrare il potere dei due
emisferi cerebrali e' il suono Come abbiamo visto, ogni attivita' cerebrale emette onde
particolari, che
possono entrare in risonanza con le onde sonore esterne. In questo modo il cervello viene 'veicolato' attraverso il suono, stimolato a sintonizzarsi su
una frequenza (e quindi sull'attivita' cerebrale che le corrisponde), portato a funzionare come un insieme.
Il ritmo
biauricolare
Le onde cerebrali hanno una frequenza che l'orecchio umano non coglie. Ma, l'avvento dell'elettronica e dell'informatica applicata al settore musicale
ha dato la possibilita' di utilizzare tali frequenze, veicolandole
attraverso onde sonore particolari. Viene usata una particolare tecnica, chiamata ritmo biauricolare o binaurale, che opera in questo modo: se l'orecchio sinistro viene
stimolato con un suono portante alla frequenza, poniamo, di 500 Hz e l'orecchio destro con uno a 510
Hz, la differenza di 10 Hz viene percepita dal
cervello (e solo dal cervello, perché è una frequenza che sta al di fuori
dello spettro sonoro). Il cervello e' cosi' stimolato ad entrare in risonanza con il 'ritmo
biauricolare' di 10 Hz (onde alfa) e, di conseguenza, con l'attività corrispondente: rilassamento, calma, tranquillità.
Figura 1 - Binaural beat -
Battimento binaurale o biauricolare
In figura 1 potete
vedere l'analisi in frequenza di un battimento binaurale di 30
Hz (infrasuono) generato da due frequenze diverse per il canale
sinistro (424 Hz - blu) e canale destro (454 Hz - rosso) a 0 dB.
Risonanza e Chakra
Quando è in salute
e bilanciato, ognuno dei sette chakra maggiori umani ruota ad
una costante e predeterminata frequenza o vibrazione. Il Chakra
della radice ha una frequenza risonante normale di 256 cicli a
secondo, o 256 Hz (il Do centrale del pianoforte). Il Chakra
seguente per altezza, il Sacrale, risuona a 288 Hz, che è la
nota Re. E ogni chakra via via più alto, nel corpo fisico, ha
una nota via via più alta della scala, fino al Si. Questi sette
toni o note sono chiamati "Ottava 0". Ogni volta che si sale di
un'ottava (per esempio dal Do centrale, 256 Hz, al Do più alto
della scala, 512 Hz) si può notare come il valore della
frequenza raddoppi. Questa caratteristica molto importante è
anche uno dei princìpi di risonanza.
Si noti anche che,
come il pianoforte ha diverse ottave sopra l'ottava 0, così ne
ha anche quel veicolo energetico che chiamiamo "Campo di Energia
Umana". Gli Uomini hanno complessivamente cinque ottave
associate alla loro Aura, ma solo l'ottava più bassa, la 0, è
associata al loro corpo fisico. Ad ottave più alte corrispondono
connessioni energetiche tra persone e dimensioni più elevate,
partendo dall'ambiente locale della persona (ottava 1), alla
Madre Terra in senso Globale (Ottava 2), al nostro sistema
solare e in particolare al Sole, l'immediata fonte di tutte le
energie "fisiche" che supportano la vita in questo mondo (ottava
3), alla nostra galassia, la via lattea (ottava 4), e
all’energia dell’Universo (Ottava 5). Comunque, quando si lavora
con la terapia del suono, ci si può concentrare sull'ottava 0,
l'ottava associata al corpo fisico e ai suoi maggiori centri di
energia.
Se un Chakra è un
pò "scordato" e non vibra in armonia, esso può essere
ri-accordato attraverso un processo di vibrazione simpatetica.
Questo è un concetto base della terapia. Le vibrazioni armoniose
alla frequenza corretta entrano direttamente nel campo di
rotazione del Chakra e hanno l'effetto di portare quella
sequenza vibrazionale del Chakra indietro alla sua frequenza
propria così che possa funzionare efficientemente come un
transduttore di energie provenienti dal campo di energia
universale richiesto dagli organi e ghiandole associati al
chakra.
Questi sono i
sette princìpi che caratterizzano il suono e che in ultima
analisi determinano gli effetti che il suono ha sul corpo umano
e sui suoi sistemi di energia. I principi di risonanza, Ritmo,
Melodia, Armonia, Tonalità, Timbro e Intonazione:
Risonanza.
Quando un Chakra risuona ad una particolare vibrazione o
frequenza, prende e assorbe energia da quella frequenza. C'è un
trasferimento di energia che ha luogo dalla sorgente
dell'energia sonora in vibrazione (strumento, voce, coristi...)
al chakra stesso. Questo trasferimento che ha luogo nel fenomeno
è conosciuto come "Risonanza Simpatica".La risonanza simpatica
può essere meglio illustrata osservando due strumenti a corda
(Violino, Arpa...) accordati in maniera identica posti l'uno
accanto all'altro. Se pizzichiamo la corda del primo strumento,
le vibrazioni di quella corda sono sentite dalla stessa corda
del secondo strumento, questi inizia ad assorbire l'energia del
suono di quella specifica frequenza e quindi inizierà a vibrare
a quella frequenza.
Il principio della Risonanza Simpatica è usato nella terapia del
suono per riempire ogni chakra con le vibrazioni sonore della
frequenza propria. Per introdurre il suono della frequenza
propria del Chakra si possono usare sia la voce umana che degli
accordatori (coristi). Introducendo la frequenza propria, il
livello di vibrazione del Chakra stesso inizia a riequilibrarsi
ed armonizzarsi alla sua frequenza.
Un'altra caratteristica del fenomeno della Risonanza Simpatica è
che le corde accordate alla stessa nota o ad una o più ottave
sopra la nota vibrante, iniziano a vibrare uguale. Per esempio,
se un violino ha una corda intonata al Do centrale (256 Hz) e un
secondo violino vicino ha una corda accordata ad un'ottava sopra
il Do centrale (Do Alto - 512 Hz), quando la corda del Do
centrale è pizzicata sul primo violino, il Do alto del secondo
violino inizierà a vibrare. Così lavorando con i toni di
un'ottava possiamo produrre vibrazioni nelle ottave superiori.
Questo principio è usato nella Terapia del Suono e per creare
sopratoni che possano interessare corpi di energia più alta del
campo di energia umano. Questi corpi di energia secondari
(eterico, emozionale, mentale e spirituale) possono essere
pensati come delle ottave superiori al corpo fisico. Così,
quando lavoriamo coi Chakra del livello fisico, i sopratoni
prodotti hanno lo stesso effetto, attraverso la risonanza
simpatica, sulle sequenza di energia di vibrazione dei chakra
nei corpi superiori. Tutto questo attraverso una profonda
sensazione di benessere, serenità, pace, e connessione
attraverso i livelli di energia del soggetto.
Ritmo.
L'impulso della Vita è riconosciuto in maniera subliminale
quando si sente un suono costantemente ripetuto. Questo per
esempio vale per il rullo di tamburo dei circhi. Il Suono forte
e rimbombante delle percussioni ripetuto di continuo per diversi
minuti, ha l'effetto di portare la mente cosciente in uno stato
"alterato". La cadenza o il ritmo del suono ha anche un effetto
definito sul corpo umano. Un ritmo molto lento ha un effetto di
quiete o sottomissione, mentre un ritmo veloce dà un senso di
azione e di movimento.
Melodia. Le
melodie e i ricordi sono spesso in relazione e spesso una certa
melodia porta alla luce uno specifico ricordo. Alcune melodie
fanno sentire leggeri e felici, altre pesanti e depressio.
Spesso la Melodia e il Tempo (o Velocità) della stessa si
combinano generando una sensazione generale di comfort e
benessere. Questo può, alternativamente, stimolare il rilascio
di endorfine dal cervello che scioglierà lo stress mentale ed
emozionale e ridurrà la tensione ed il dolore, soprattutto se la
melodia porta alla luce un ricordo veramente piacevole. Questo
riequilibra e aiuta a purificarci dai residui delle energie
negative.
Armonia.
L'armonia è la combinazione di due o più toni in un accordo.
Quando la combinazione ha un suono piacevole, colpisce sia il
corpo fisico che le sue energie secondarie in maniera positiva e
aiuta il corpo fisico ad accordarsi con le vibrazioni
spirituali. L'armonia ci aiuta a trasmutare le condizioni
maggiori del corpo e ad "alterare" gli stati di coscienza.
Cercando la giusta combinazione di toni e ritmi e della loro
armonia, possiamo produrre una risonanza dinamica che corregge
ed elimina gli squilibri.
Tonalità.
La tonalità è la velocità alla quale le onde sonore vibrano. Più
veloci vibrano le onde, più alta sarà la tonalità. Varie
sequenze di tonalità possono aiutarci nella frantumazione di
pattern di energia rigidi che limitano la nostra crescita,
salute e benessere. Tonalità specifiche colpiscono specifici
chakra, e questo è il principio applicato dalla terapia
attraverso l'uso di precisi accordatori. Ascoltare un brano
musicale composto nella tonalità associata al relativo chakra
può aiutare a bilanciarlo.
Timbro.
Quando strumenti diversi suonano la stessa nota sulla scala (per
esempio 512 Hz, un Do sopra il Do centrale del piano), la
caratteristica del timbro fa si che ogni suono sia riconosciuto
come separato dall'altro. Un flauto, una tromba, un corno
francese, un sassofono soprano, una fisarmonica, un oboe possono
suonare la stessa nota, ma ogni suono sarà differente
dall'altro. Uno può suonare metallico, uno morbido, uno soffice,
uno aspro, uno legnoso ecc. Ognuna di queste interpretazioni su
come la nota suona interessa anche come noi ci sentiamo sentendo
quella particolare nota. Noi reagiamo in maniera prevedibile a
differenti timbri della stessa nota o tono.
Intonazione.
Quando cresciamo e ci sviluppiamo impariamo a rispondere al
suono della voce umana e rispondiamo a questo suono in modi
differenti da come risponderemmo al suono di uno strumento
musicale. La voce umana ha una presenza e una tonalità che la
separa da tutti i suoni che ascoltiamo. E' più personale, più
immediata e prende la nostra intera attenzione. A causa di
questi fattori, quando ascoltiamo la voce umana, noi rispondiamo
su un altro livello emozionale, diverso da quello dei toni
musicali, anche se questi suoni sono morbidi e armoniosi.
Intonare con la voce umana restaura la sequenza di vibrazione
sia del corpo fisico che delle sue energie secondarie così che
la nostra essenza spirituale può manifestarsi nella sua pienezza
attraverso l'ambiente fisico.
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