IL SUONO
(semplice introduzione)
Ciò che noi chiamiamo effetto
sonoro è il risultato del movimento o, per meglio
dire, della vibrazione di un corpo
(una corda, un elastico, un pezzo di legno ecc.). Una volta terminato
il movimento, e il conseguente propagarsi delle vibrazioni, il corpo
torna ad essere silenzioso.
La vibrazione si trasmette all'aria che inizia ad
espandersi e a comprimersi: questi movimenti si trasmettono attraverso
l'atmosfera ed il terreno ed arrivano al nostro orecchio, dove eccitano
il timpano. In conclusione, possiamo affermare che:
l'effetto
sonoro è la percezione che noi abbiamo delle vibrazioni del timpano
eccitato dalle vibrazioni dell'aria
Quando udiamo qualcosa diciamo che sentiamo un
suono o un rumore. Comunemente il suono
è collegato a qualcosa di gradevole, mentre il rumore
è collegato a qualcosa di sgradevole. Siete d'accordo con questa
osservazione?
Quindi il cigolio di un cancello, secondo voi, è un suono o un
rumore?
E il colpo di un tamburo?
Il fruscio delle foglie?
Il rombare di un motore?
Le vibrazioni sono eventi periodici e perciò
hanno una loro frequenza. Se le
vibrazioni sono regolari, uguali l'una all'altra, abbiamo un suono;
se sono irregolari, disuguali tra loro, abbiamo un rumore.
L'orecchio umano riesce a percepire soltanto i suoni che hanno una frequenza
compresa tra le 16 e le 20.000 vibrazioni al secondo, cioè tra
16 e 20.000 Hertz. Esistono quindi suoni che l'uomo non potrà
mai udire: essi si chiamano infrasuoni
se la loro frequenza è minore di 16 Hz, ultrasuoni
se la loro frequenza oltrepassa i 20.000 Hz. Alcuni animali, come il
cane, il gatto e il pipistrello, sono in grado di percepire anche gli
ultrasuoni, mentre altri, come il topo, possono udire gli infrasuoni.
Ogni suono è caratterizzato da tre grandezze:
1. Altezza. E' quella che determina
se un suono è grave o acuto, e se è una nota oppure un'altra,
ad esempio un Sol o un Do. L'altezza dipende
dal numero di oscillazioni al secondo, cioè dalla frequenza.
Maggiore è il numero di oscillazioni dell'onda sonora, più
acuto sarà il suono prodotto.
2. Intensità. L'intensità
di un suono (anche chiamata volume) dipende dall'ampiezza
della vibrazione dell'aria. Tanto maggiore è l'ampiezza, tanto
maggiore sarà l'aria che la vibrazione sposta. La vibrazione
si trasmette al nostro orecchio tramite l'aria e ci fornisce la sensazione
di intensità di un suono.
3. Timbro. Se un'onda possedesse
un'unica frequenza (cioè, un unico periodo) allora il suono avrebbe
un'unica frequenza e perciò un'unica nota. In realtà,
il suono prodotto da uno strumento è composto da più onde,
ognuna con la propria frequenza: l'unione di tutte le onde determina
la forma finale dell'onda acustica (onda
acustica = grafico della vibrazione dell'aria. Guarda il link a fondo
pagina per vedere come è fatta). Tale forma finale dell'onda
prodotta è il timbro del
suono.
NOTA
|
Frequenza
(Hz)
|
DO 2
|
66
|
LA 2
|
110
|
SI 2
|
124
|
LA 4
|
440
|
RE 5
|
587
|
MI 7
|
2637
|
DO 8
|
4186
|
Le note della scala musicale (do, re, mi, fa, sol,
la, si) si distinguono l'una dall'altra per la frequenza, ovvero il
numero delle vibrazioni al secondo dell'aria. Si parla di scala musicale
perché, aumentando il numero delle vibrazioni, i suoni diventano
più acuti salendo in altezza, come rappresentato dalla seguente
Tabella a destra.
Vuoi scoprire quel è la relazione fra ampiezza, intensità,
timbro con il suono? Gioca con l'applet al sito:
https://phet.colorado.edu/sims/html/fourier-making-waves/latest/fourier-making-waves_it.html
Testo in parte ripreso dal sito: https://www.scuolissima.com/2012/04/differenza-suono-e-rumore.html