Santa Insolvenza, comunicato del 30 gennaio 2012
Ci sono tante cose per le quali ringraziare Giorgio Napolitano.
Per esempio lo potremmo ringraziare per aver dato una nuova marcia
al neoliberismo in Italia: dopo venti anni di berlusconismo ci voleva una
bella svendita delle nostre vite per poter uscire dalla crisi.
D'altronde quando l'Italia ha bisogno siamo sempre disposti a sacrificarci,
abbassare la testa, lavorare gratuitamente, studiare in università
inutili: figurarsi, per l'Italia e per la BCE questo e altro. Siam pronti
alla morte, siam pronti alla morte. Grazie, Giorgio.
Oppure lo potremmo ringraziare per la la legge, firmata insieme a Livia
Turco, che ha aperto la stagione della criminalizzazione dei migranti e
inventato i CPT (ora CIE), geniali galere amministrative per chi non ha
commesso nessun reato. Grazie, Giorgio.
Un merito poi lo ha conquistato in questi ultimi giorni: il suo arrivo
a Bologna ha sollecitato i pigri amministratori bolognesi a dare una bella
mano di bianco ai muri delle strade che il corteo presidenziale avrebbe
incrociato. Non sia mai che i muri parlino e magari dicano pure la verità!
Questa è da sempre l'emergenza cittadina, altro che crisi, impoverimento,
welfare municipale smantellato. Grazie, Giorgio.
E chi altro poteva aprire l'anno accademico se non lui? In un momento
in cui l'università manca di ogni tipo di finanziamento e il ministro
Profumo spalanca le porte all'impresa italiana, che non aspetta altro che
tirocinanti malpagati per Produrre! Produrre! Produrre! Questo è
il dogma: abbassare la testa, sacrificarsi. I ventenni sono figli di papà,
"sfigati", perché dovrebbero essere remunerati? Perché gli
universitari dovrebbero contare qualcosa? È compito dei saggi
e dei tecnici guidare le loro vite verso il sol dell'avvenire (alleluja,
alleluja) e di fronte all'ordine di un tecnico gli altri possono fare solo
una cosa: eseguire. Per queste certezze: grazie Giorgio.
Ed ecco che Giorgio Napolitano, nostro salvatore, oggi ci degna del
suo sguardo e decide di offrirci la sua pietà. Oggi grazie alla
visita del caro Giorgio, ci viene offerta la possibilità di acquistare
i libri alla Coop Ambasciatori a metà prezzo. Santa Insovenza ha
fatto un altro miracolo: da questa mattina per le vie di Bologna sono comparsi
centinaia di buoni sconto per avere i libri a metà prezzo e consentire
a tutti i precari e gli studenti l'accesso a questi beni ormai di lusso.
Ma di presidente ce n'è uno e di miracoli ne ha
già fatti abbastanza. Chi continuerà a lottare con quegli
studenti e precari che per avere una laurea sono abituat* a studiare su
libri con prezzi sempre più inarrivabili e a pagare tasse sempre
più alte con lavori precari? Salvo poi scoprire, che la fatica è
stata inutile perchè sono degli sfigati, in confronto a chi, come
il viceministro Martone, è designato già dalla nascita ad
entrare a far parte del sistema baronale e feudale dell'università
italiana.
Caro Giorgio, faremo tesoro della tua generosità e continueremo
sulla strada dell'insolvenza, a fianco di tutti coloro che non vogliono
pagare la crisi, i debiti, le bollette ed Equitalia, che traducono austerity
con insolvenza.
Caro Giorgio, il diritto all'insolvenza lo costruiamo giorno per giorno
e pazienza se Santa Insolvenza non ha una faccia buona come la tua. Ma
se avere una faccia buona equivale al sacrificio per la patria e per la
BCE, allora, caro Giorgio, avere una faccia buona non ci interessa. Santa
insolvenza continuerà ad avere le mille facce delle lavoratrici,
degli studenti e dei precari che ogni giorno lottano per non pagare una
crisi che non hanno creato, per difendere i beni comuni, per sfuggire a
una vita di incertezze e precarietà.