dal blog leonardo.blogspot.com, novembre 2009
Coraggio, ormai ci siamo. Ancora qualche mese, forse appena qualche
settimana, e poi Cesare Battisti sarà estradato in Italia: e il
mondo finalmente sarà un luogo più sicuro per tutti. Un giardino
fiorito dove portare i figli a giocare, senza più dover temere le
insidie degli empi Proletari Armati per il Comunismo.
Sul serio, fa bene al cuore sapere che non c'è luogo al mondo
dove un terrorista possa nascondersi all'occhio di una Giustizia implacabile.
Anche se dopo tante chiacchiere forse abbiamo perso un po' di vista la
vicenda in sé. Forse è meglio tornare ai fondamentali: perché
merita di scontare l'ergastolo, Cesare Battisti?
Per aver ucciso il maresciallo della polizia penitenziaria Antonio
Santoro? Questo almeno secondo il pentito Mutti, ex compagno di Battisti.
In cambio del nome dell'assassino, Mutti ottenne uno sconto di pena. Quando
poi nuove prove costrinsero Mutti ad ammettere che Santoro lo aveva ucciso
lui, Battisti rimane collegato all'omicidio in qualità di “copertura”.
Uhm.
Per aver ucciso il macellaio Sabbadin? Anche questo risulterebbe dalla
testimonianza del pentito Mutti. A un certo punto però un altro
ex compagno, Diego Giacomin, confessa di aver ucciso Sabbadin insieme a
Mutti. E anche stavolta quella di Battisti rimane una “copertura armata”.
Per aver ucciso il gioielliere Pierluigi Torregiani? Eh, ma in questo
caso ha un alibi: stava facendo la “copertura armata” ai due che lo stesso
giorno ammazzavano Sabbadin. In questo caso Battisti è stato condannato
in qualità di co-ideatore e co-organizzatore.
Per aver ferito il figlio di Torregiani, che è quel signore
sulla sedia a rotelle che spesso viene intervistato in qualità di
parente delle vittime, e vittima egli stesso? Ma a ferirlo fu proprio il
padre, che rispose al fuoco dei Proletari Armati. Battisti nemmeno c'era
(stava coprendo, secondo Mutti, gli assassini di Sabbadin).
Allora per aver ucciso l'agente Digos Andrea Campagna... in questo
caso almeno è stato riconosciuto come esecutore materiale... sì,
ma sempre in base alla testimonianza di Mutti, (altro giro, altro sconto
di pena). E dire che anche in questo caso c'è un reo confesso, Giuseppe
Memeo. Aveva un complice, biondo, alto 1 metro e 90. L'identikit preciso
di Cesare Battisti, cotonato, e con 30 cm. di tacco.
E allora, insomma, siamo sicuri che se lo merita un ergastolo, Cesare
Battisti? Altroché. Almeno per i motivi che vado ad elencare.
1. Perché ha scommesso sugli asili politici sbagliati: il Sudamerica
e soprattutto la Francia, con quella Dottrina Mitterand che all'inizio
sembrava il bengodi, ma a ben vedere non era che la capricciosa concessione
di un sovrano illuminato. Morto il re, fine della Dottrina. Se Battisti
si fosse studiato un po' meglio il mondo, se avesse scelto come asilo un
Paese davvero serio, ad es., il Giappone... oggi probabilmente gestirebbe
una fiorente attività di import-export, e ogni tanto si farebbe
anche fare qualche intervista telefonica in Rai. Peggio per lui, doveva
pensarci prima: ergastolo.
2. Perché ha fatto lo scrittore e diciamolo, un ex terrorista
che fa lo scrittore non ce la conta giusta. Specie lo scrittore noir. Insomma,
non ha l'aria di una cosa seria. Vuoi mettere con Zorzi e il suo import-export?
è roba da adulti, un modo per dire lasciatemi stare, non faccio
più politica, faccio soldi. Oppure un bell'impegno nel sociale,
tipo che so, attivista di Nessuno Tocchi Caino... ecco, se prima ammazzavi
la gente e poi ti trovi un posto a Nessuno Tocchi Caino, è chiaro
che lo fai perché sei pentito del male che hai fatto, perché
vuoi salvare tante meritevoli vite umane, e questo noi italiani lo capiamo:
siamo cattolici, perdio, anche Pannella. Cioè alla fine cosa vuoi
che sia la complicità in quattro omicidi, per giunta comprovata
in processi farsa... quello che ci premeva, Cesare, è che tu ti
facessi un pianto, che ci chiedessi scusa. Ma i noir, come si fa a chieder
scusa coi noir? E allora ergastolo, tie'.
3. Perché può farsi tutti i romanzi e tutti gli scioperi
della fame che vuole, ma in fin dei conti resta sempre e solo un ladruncolo,
Cesare Battisti. Uno che se lo arrestano, cosa fa? Scappa! Che razza di
comportamento. Proletario, proprio. Un terrorista di classe non si comporta
così. Un terrorista di classe per prima cosa vende qualche ex compagno
in cambio di uno sconto di pena. Vedi Mutti: ha ammazzato più o
meno le stesse persone che ha ucciso Battisti, e in otto anni si è
sistemato, altro che ergastolo. Oppure si ficca in qualche meritevole Onlus,
e facendo due conti... se Fioravanti per una novantina di omicidi si è
fatto 26 anni, a Battisti con quattro morti e qualche altra rapina quanti
mesi avrebbero dato? Giusto il tempo di buttar giù un noir di tema
carcerario. Che poi come minimo glielo avrebbe pubblicato Mondadori. Ecco,
si vede da queste piccole cose che non è uomo di mondo, Battisti.
E allora basta, ergastolo. Niente di personale, ma te lo meriti tutto.
A questo punto però io ho una proposta. Visto che ormai lo abbiamo
preso, e con tutto il baccano che ha fatto è difficile che lo libereremo
mai più (è diventato un simbolo, e coi simboli non si scherza);
visto che i vecchi processi non si possono rifare... non potremmo aprirne
altri, e condannarlo per qualcosa di più importante, come per esempio
la bomba alla stazione di Bologna? Rifletteteci bene. A lui non costerebbe
un giorno solo in più, ma in compenso il suo sacrificio ci aiuterebbe
a crescere i nostri bambini. Sì, perché questa cosa della
liberazione di Fioravanti e Mambro alla lunga si rivelerà destabilizzante.
Come si fa a crescere dei bimbi rispettosi della legge, in un Paese dove
uno che si è preso 8 ergastoli gira per strada... secondo me persino
Fioravanti e la Mambro hanno qualche difficoltà.
F. MAMBRO: Non devi picchiare i tuoi compagni con la catena del motorino.
BAMBINO: Perché?
F. MAMBRO: Perché non è giusto.
BAMBINO: Sì, ma concretamente cosa rischio? Mi togliete l'uso
della playstation per cinque minuti con la condizionale?
F. MAMBRO: I prepotenti fanno una brutta fine.
BAMBINO: Ahahah, mamma, sei un vero spasso.