«Il fiscal compact rischia di essere la pietra tombale dell'euro e dell'Europa. Si può morire di fiscal compact, si può morire di austerità»: lo ha detto Renato Brunetta (PDL) questa mattina a 'Omnibus', su La7 mentre stavo facendo colazione. Roba da farmi andare di traverso il veloce caffè che mi stavo facendo. Come se niente fosse, nello stesso giorno in cui il Senato vota il pareggio di bilancio in costituzione con l'appoggio di tutto il PDL sentire Brunetta che dice che nonaccetta questa politica sbagliata e che per quanto  gli compete nel suo partito darà l'indicazione di mettere in discussione tutto questo è il segno più totale dell'indecenza della nostra classe politica. Io mi domando dove era Brunetta quando Tremonti firmava l'Euro Plus Pact, mi domando dov'era mentre al parlamento europeo il PDL votava il Six Pack. Forse era sotto il tavolo? Questa classe politica di servi e ballerine del grande capitale finanziario che si riposiziona come se niente fosse senza mai ragionare dei danni che produce deve essere spazzolata via senza tentennamenti.  Prendiamo esempio dagli operai che in questi giorni tengono botta contro la Fornero bloccando le strade, prendiamo esempio dal loro coraggio e dalla loro determinazione. Oggi difendere la Costituzione infatti, è un atto eversivo rispetto al processo costituente che le classi dominanti vogliono affermare a loro favore. C'è bisogno però non di semplice resistenza, ma di una proposta seria e credibile di alternativa di società che affermi che la sovranità appartiene al popolo e non a banche e tecnocrati. A differenza di Brunetta che voterà a favore oggi sarò davanti al Senato per dire a PD PDL LEGA e IDV che si apprestano a devastare la nostra costituzione (come prescrive il Fiscal Compact) che niente rimarrà impunito e che scolpiremo nella memoria l'infamia di questo giorno. L'antipolitica in questo paese è rappresentata dal Governo Monti e da chi manomette la costituzione, per questo occorre sentirsi nuovi partigiani del risorgimento che verrà.