di Luigi Pintor, "il Manifesto", 5 gennaio 2002
Sono 107, sono 32, sono 52, quei disgraziati afghani macellati dalle
bombe americane? A Tora Bora o in un villaggio a sud-est? E' accaduto ieri
come mi ha detto un televideo in un bar o alla vigilia di Capodanno come
mi dicono
qui al giornale?
Non ha nessuna importanza. I giornali non avranno queste schifezze
in prima pagina o useranno il condizionale. Il Pentagono non smentira'
ne' confermera' e continuera' a bombardare come e chi gli pare finche'
lo riterra' necessario. L'Onu indaga. Il tribunale dell'Aia e' chiuso.
Questi non sono crimini di guerra, fuori dalle convenzioni internazionali
e contro i diritti umani. Sono piccoli massacri, piccoli omicidi, tanto
meglio se riguardano vecchi e bambini che essendo afghani non hanno eta'
e non sono
civili ma terroristi e soprattutto straccioni.
Gli americani amano la pena di morte a casa loro figuriamoci contro
i barbari. E noi siamo tutti americani, l'abbiamo detto chiaro e forte
e ci va tutto bene. Usiamo la stessa moneta, in questo campo, abbiamo la
stessa civilta' anche se l'euro non e' forte come il dollaro e benefico
come le bombe da sette tonnellate.
Ci sono tre righe, in un diario di un mio antenato, che dicono (1940):
i tedeschi hanno distrutto un altro villaggio in Boemia, non capisco come
agiscono. Cosa c'entra? Nulla, pero' mi e' tornato alla mente quando ho
visto quel televideo sui 107, 32, 52 afghani fatti a pezzi. Come agivano
i tedeschi? Come nazisti. Come agiscono i bombardieri americani? Come nazisti
puo'
sembrare improprio, come terroristi anche. Diciamo come macellai.
Perche' ci odiano tanto? Puo' darsi che una bambina americana si sia
posta questa domanda dopo la strage delle due torri. Ma doveva essere proprio
una bambina, perche' tanta innocenza non si addice alla Casa Bianca. La
quale non si pone affatto il problema di essere odiata o amata, civile
o barbara, ma solo temuta. E ci riesce senza ritegni, senza scusarsi. Lo
stillicidio di
morti incolpevoli, come in Palestina, non e' un effetto collaterale
ma una strategia.
Questi delitti resteranno impuniti e anzi premiano chi li commette.
Non e' vero che il sangue delle vittime ricade sulla testa dei carnefici.
Ricade solo sulle vittime, quelle dei grattacieli e quelle delle spelonche.
Mi ripugna scriverne. E mi ripugna che George W. Bush vada in giro con
un cagnetto sotto il braccio chiedendo a un bambino americano di dare un
dollaro a un bambino afghano.