E' scandaloso ciò che ha fatto la tv italiana.
Nanni Moretti ha convocato a Cannes ben sei conferenze stampa per dire
la sua, con l'onestà intellettuale che la Repubblica di lunedì
21 giustamente esalta. Forse i giornalisti si aspettavano che un uomo del
suo livello approfittasse di una tribuna internazionale per esporre il
suo punto di vista su questioni salienti. Mettiamo, per condannare il tentativo
di Sharon di liquidare con la violenza il conflitto palestinese, indebolendo
la leadership di Arafat e lasciando il campo alle forze più fanatiche,
onde giustificare il proprio uso della forza.
Grande è stata la sorpresa dei giornalisti quando si sono accorti
che Nanni Moretti voleva parlare di tutt'altro, e cioè dell'esito
delle elezioni italiane. Delusi, si sono vendicati censurando le sue dichiarazioni.
Col fine evidente di farlo passare per un perfetto imbecille, capace di
attribuire al solo Bertinotti la sconfitta elettorale dell'Ulivo, di rimproverargli
le buone maniere nei confronti degli avverari nel corso di un dibattito,
di appuntarsi il numero dei suoi sorrisi e di finire col mettere in dubbio
la sua appartenenza alla sinistra.
Ma Moretti non è e non è mai stato un idiota. Le poche
frasi del suo discorso passate alla tv italiana facevano parte di un'argomentazione
più complessa. Provo a riassumerla.
Anzitutto, Nanni Moretti ha dichiarato tutto il proprio orrore nei
confronti di Massimo D'Alema: l'uomo che negò il diritto d'asilo
al leader curdo Ocalan e, dopo un vergognoso balletto tra le socialdemocrazie
europee, riuscì a riconsegnarlo ai suoi aguzzini turchi. Moretti
ancora non si dà pace per questo crimine.
Moretti, del resto, non riesce ancora a digerire la guerra del Kossovo
e i bombardamenti di gente innocente in Serbia. A parte le menzogne deliranti
che accompagnarono il conflitto, Moretti ben ricorda che, quando i giovani
serbi scesero in piazza contro Milosevic, furono abbandonati dall'Occidente
(inclusa la centrosinistrorsa Italia) alla più brutale repressione.
Adesso, nota tristemente Moretti, il Kossovo è una sorta di protettorato
occidentale, e l'organizzazione criminale denominata UCK minaccia la stabilità
della Macedonia.
Ma la collera di Nanni Moretti diventa massima quando ripensa a tutti
gli sforzi del governo di centrosinistra per insabbiare, con pieno successo,
l'inchiesta sui comportamenti dei militari italiani in Somalia. C'erano
foto che dimostravano stupri di gruppo e torture assortite. Un sottosegretario
alla difesa prima minimizzò, poi mise a tacere, infine contò
sull'oblio collettivo. Per fortuna, Nanni Moretti è tra quelli che
non hanno dimenticato, anche se tutti i militari inquisiti sono usciti
dalla vicenda come se nulla fosse stato.
La memoria di Moretti si esercita anche su questioni meno clamorose,
ma altrettanto salienti. Il bravo regista ha ben presenti le parole di
condanna di Fassino contro la Francia, rea di avere limitato le importazioni
di carne bovina dall'Inghilterra; nonché i ritardi di Pecoraro Scanio
nell'avviare i test sulla mucca pazza, con scandalo dell'Europa intera.
Preso dal suo furore polemico, Moretti si domanda, a proposito del
conflitto di interessi, se fosse il caso di nominare Dini ministro degli
esteri, quando la moglie di questi ha una posizione dominante nell'economia
del Costarica; a proposito di mafia, come mai sia stato trasferito il famoso
capitano Ultimo; a proposito di diritti civili, perché Amato abbia
ipotizzato la riforma della legge sull'aborto, perché Rutelli e
Amato abbiano contrastato la marcia del Gay Pride, perché Livia
Turco abbia prospettato la riapertura dei bordelli; a proposito di immigrazione,
perché sotto il centrosinistra sia stata affondata una nave carica
di 80 poveracci e siano stati aperti campi di detenzione per clandestini;
a proposito di sanità, perché le restrizioni al finanziamento
degli ospedali conducano ogni giorno alla dismissione dei pazienti più
anziani e più malati; a proposito di ambiente, perché le
emissioni di Radio Vaticana continuino a essere tollerate malgrado le dimissioni
(rientrate) di un ministro, e perché Amato e Veronesi abbiano ipotizzato
la riapertura delle centrali nucleari; a proposito di ordine pubblico,
come mai le violenze contro dimostranti a Torino, a Napoli ecc. siano rimaste
impunite, e cosa avessero fatto gli anarchici Sole e Baleno per essere
spinti a suicidarsi; a proposito di pubblica istruzione, perché
le riforme proposte vadano nel senso della subordinazione di scuola e università
a interessi privati; a proposito di comunicazione radiotelevisiva, perché
la Rai imiti pedissequamente la volgarità di Mediaset, e perché
il centrosinistra abbia appoggiato l'accordo SEAT-TMC, malgrado sentenze
e pronunce della magistratura ai suoi più alti livelli; a proposito
di revisionismo storico, perché Luciano Violante abbia messo sullo
stesso piano di dignità fascismo e antifascismo, e perché
Indro Montanelli sia divenuto il nume tutelare della sinistra...
Queste, e molte altre cose ancora, si chiedeva Nanni Moretti, da intellettuale
indipendente qual è. Lo hanno crudelmente sforbiciato. Un suo accenno
critico a Bertinotti si è così trovato unito a una domanda
che Moretti poneva a se stesso: "Ma uno come me è di sinistra?"
E' andata perduta la risposta. Alcuni testimoni sostengono che fosse:
"No, sono solo un povero stronzo".