I dati ministeriali confutano che la scuola italiana sia “buonista”. Molti dei paesi i cui studenti vanno meglio a partire dalla Finlandia, sono molto meno selettivi. L’aumento imponente dei respinti è il tentativo della Gelmini di reintrodurre la selezione di classe.
Negli ultimi giorni è stato reso noto dal Ministro Gelmini che
il numero degli alunni respinti è stato questo anno di 70.000 nei
primi due anni della scuola media, pari al 6% del totale, con un aumento
di circa 25.000 unità rispetto allo scorso anno e di ben 372.000
dalla prima alla quarta superiore, pari al 17,8% del totale con un aumento
di circa 35.000 unità.
Parimenti si è saputo che il numero dei non ammessi all’esame
di Stato è di circa 30.000 pari al 6% del totale, contro il 4% dello
scorso anno..
Ciò è diretta conseguenza delle modifiche apportate nei
criteri di valutazione degli studenti prima dal Ministro Fioroni: promozione
solo con tutte le materie sufficienti e reintroduzione del giudizio di
ammissione all’esame finale e poi dalla Gelmini: introduzione del voto
di condotta ai fini della promozione.
Il Ministro Gelmini ha affermato al riguardo che “nessuno si compiace
per l’aumento delle bocciature.., ma serve una scuola del merito, non una
scuola buonista.”
Sentendo una tale dichiarazione qualcuno potrebbe pensare che la scuola
italiana sia stata negli anni precedenti alle nuove norme una scuola lassista,
una scuola che promuoveva tutti.
I dati ufficiali del Ministero dimostrano tutto il contrario.
Nel 2006/07 gli abbandoni totali sono stati 44.664 di cui 20.168 negli
Istituti professionali, i bocciati in prima classe delle superiori sono
stati 119.474, pari al 18,9%, dei quali 40.649 (29,4%) nei professionali.
Gli alunni ritardatari di un anno nei professionali sono il 25,9%.
Il tasso di abbandono totale nei 5 anni delle superiori è del
22%.
Negli altri paesi c’è forse più selezione ?
Tutto il contrario !
Molti dei paesi i cui studenti ottengono risultati migliori dei nostri
nei test della ricerca Ocse Pisa in pratica non bocciano nessuno fino a
16 anni.
La percentuale di ripetenti fra gli studenti 15enni nel nostro paese
raggiunge il 15% (dati 2003), mentre nella mitica Finlandia si raggiunge
solo 2,8 %. Percentuali decisamente più basse delle nostre hanno
anche il Canada, l’Australia, la Svezia, gli Stati Uniti, l’Inghilterra
(2,1), il Giappone (0 !).
Eppure i loro studenti vanno meglio dei nostri. Come lo spiega il nostro
Ministro ?
Quando poi si scopre che l’aumento delle bocciature coinvolge soprattutto
gli studenti dei professionali e fra questi in particolare gli stranieri
sorge il dubbio che il merito sia solo una copertura e che l’operazione
della Gelmini non sia altro che il tentativo di espellere dalla scuola
i più deboli per farli entrare precocemente nel mercato del lavoro,
magari attraverso qualche corso professionale regionale.
Si tenta cioè la reintroduzione della selezione di classe.
Ma l’art. 34 della nostra Costituzione afferma che: “La scuola è
aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria
e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto
di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende
effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed
altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.”