"la Contraddizione", n. 85, luglio 2001
Comunque, per quanti volessero documentarsi non solo sulle nefandezze
politiche, ma anche sui reati giudiziari di Berluskoni, rimandiamo alle
segnalazioni che la redazione di Proposta [redpro@tin.it] fa degli indirizzi
in rete di libri sui reati di Berlusconi [Berlusconi: inchiesta sul signor
Tv, di Giovanni Ruggeri e Mario Guarino (http://berlusca.monrif.net/lavera.htm);
Berlusconi: una biografia non autorizzata, di Clau-dio Fracassi e Michele
Gambino (http://antoniodipietro.org/osservatorio/documenti/berlusconi.htm);
L'odo-re dei soldi: origini e misteri delle fortune di Silvio Berlusconi,
di Elio Veltri e Marco Travaglio (http:// membersxoom.it/Sisto_Re/)].
La “lista” è interminabile, perciò qui diamo solo poche
indicazioni, lasciando a tutti i rimandi alla rete, ma sottolineando ancora
che non ci sono mai state assoluzioni processuali:
- falsa testimonianza per l’iscrizione alla P.2 (amnistia)
- corruzione della Gdf (condanna e prescrizione)
- finanziamento illecito ai partiti [All Iberian 1] (condanna e prescrizione)
- falso in bilancio [Medusa cinematografica] (condanna e prescrizione)
- frode fiscale [terreni di Macherio] (prescrizione)
- corruzione in concorso con Previti, Squillante e altri [lodo Mondadori
e Sme] (prescrizione con appello)
- falso in bilancio [Milan calcio] (dibattimento in corso)
- falso in bilancio [All Iberian 2] per oltre 1500 mrd su società
off shore, tutte del gruppo Fininvest (per un
giro di miliardi più che doppio, attraverso una costellazione
di società ombra che coinvolge fratelli, cugini e servitori fedeli,
insomma tutta la “famiglia” del Kapo (richiesta di rinvio a giudizio su
rapporto Kpmg)
- frode fiscale e falso in bilancio con Dell’Utri e altri [Telecinco
spagnola] (richiesta di rinvio a giudizio)
- connessioni con la mafia (Dell’Utri, Mangano e altri): tre richieste
di archiviazione – manco a dirlo!
La Lega [cfr. La Padania (19.8.98), tolta però dal sito] quand’era
in rotta col Berluska non ci andava leg-gera. Si chiede(va), il giornale
dei leghisti, “Berlusconi sei un mafioso?”: e le obiezioni riguardavano
l’acquisto [Edilnord] nel 1968 del terreno per Milano2 (spa poi amministrata
da Dell’Utri), per un equivalen-te odierno di quasi 40 mrd attraverso le
finanziarie di Lugano; le ricapitalizzazioni dell’Edilnord e dell’Italcantieri
per una ventina di miliardi, ecc., senza sapere da dove fosse venuto quel
denaro. “Se lei non lo spiega signor Berlusconi, si è autorizzati
a ritenere che sia denaro di dubbia origine, denaro dall'orribile odore”.
Storia simile per Milano 3, l’immobiliare Idra nella Sardegna del nord,
e la Fininvest. Le 22 holding berlusconiane, gestite da Previti padre,
per pagare meno tasse a quello stato di cui oggi il kavaliere è
leader, erano amministrate dalla società Par.Ma.Fid. che nel medesimo
periodo gestiva il patrimonio di Antonio Virgilio, finanziere di Cosa Nostra
e riciclatore di “soldi sporchi” per conto di Alfredo Giuseppe Bono, Sal-vatore
Enea, Gaetano Fidanzati, Carmelo Gaeta e altri boss della mafia siciliana.
Non diversa era la situazio-ne della finanziaria Fimo di Chiasso, sede
operativa di Giuseppe Lottusi (condannato a vent'anni di reclusio-ne) riciclatore
di “soldi sporchi” della cosca dei Madonia.
Con tutto ciò, “per me Berlusconi era proprio come un parente.
La fiducia che aveva in me era pari a quella che io avevo in lui e nella
sua famiglia. A Berlusconi ci voglio bene. È una persona onesta”
– così ha dichiarato Vittorio Mangano, mafioso condannato a due
ergastoli per omicidio e traffico di droga [Corriere della sera, 14 luglio
2000].