http://www.facciamobreccia.org/, 27 ottobre 2007
Domenica 28 ottobre 2007, anniversario della marcia su Roma, saranno
beatificati in San Pietro 498 franchisti, tra appartenenti al clero e laici,
saranno beatificati perché, secondo i prelati spagnoli, sono "martiri
della Repubblica". Sarà la più numerosa delle beatificazioni
mai realizzate, è prevista una folla di fedeli (filofranchisti)
dalla Spagna e il battage pubblicitario delle grandi occasioni sui media
italiani.
La gerarchia vaticana con questa *azione di massa* entra violentemente
nel dibattito politico spagnolo: il governo Zapatero sta per varare una
legge sulla memoria che condanni il franchismo e la chiesa cattolica spagnola,
supportata da Ratzinger, prende posizione in questo modo.
Ma d'altro canto, attraverso questa iniziativa, le gerarchie vaticane
continuano a fare politica in supporto al fronte clerico fascista: la scelta
della data della marcia su Roma allarga il significato dell'operazione
e la colloca nel tentativo sempre più visibile di sdoganamento e
legittimazione del fascismo, tentativo operato dall'integralista Ratzinger
per affermare un modello di società chiuso e reazionario, patriarcale,
omofobico e razzista.
La beatificazione di 498 franchisti presentati come martiri è
un esempio vergognoso di revisionismo storico, la strategia vaticana è
ancora il vittimismo: si costruisce un'iniziativa per mostrare il clero
come vittima di sanguinari comunisti quando la realtà storica racconta
che la chiesa fu parte di una reazione fascista che portò in Spagna
alla guerra civile e all'instaurazione della dittatura. D'altra parte in
Italia conosciamo bene questa tattica vaticana: negli ultimi mesi si cerca
di far passare la chiesa cattolica, gli esponenti del clero e persino i
politici che dichiaratamente ne supportano le istanze come vittime di una
campagna anticlericale, quando, al contrario, la chiesa cattolica condiziona
in modo sempre più palese la vita culturale, politica e sociale
del nostro paese e conduce una campagna di istigazione all'odio e alla
violenza contro donne, lesbiche, gay e trans che produce aggressioni, stupri,
omicidi e diffusa intolleranza.
Dall'operazione revisionista che verrà celebrata domenica 28
ottobre esce rafforzata la marcia del dissolvimento della laicità
(voluto dal Vaticano e operato dalla politica istituzionale) e la fascistizzazione
della società, basata sulla creazione della paura e sulla caccia
alle streghe dello scontro di civiltà; ne fanno le spese, ancora
una volta, tutte le soggettività non conformi al modello unico dominante,
la verità storica, l'antifascismo fondamento del nostro vivere civile.