da Indymedia, 21 maggio 2002
Da quasi quattro decenni la GB e in particolare Londra sono diventate
un posto sicuro in Europa per ex terroristi neri e neo fascisti da ogni
parte del mondo, dove possono trovare indisturbati rifugio dopo aver commesso
le peggiori infamità.
Molti sono gli esempi, dal dopo guerra a oggi, cui si potrebbe far
riferimento: dalla lunga latitanza in terra inglese di James Earl Ray,
l'assassino di Martin Luter King, all¹accoglienza che l¹estrema
destra locale offri per un bel periodo a George Parisey, terrorista algerino,
arrestato poi (grazie al lavoro degli antifascisti) in compagnia di un
comandante dell'OSWALD MOSLEY¹S UNION MOVEMENT², vecchio gruppo
ultra conservatore britannico.
I legami tra la destra internazionale e la GB sono, come ribadito,
molto saldi; ma la connessione con l¹Italia è sicuramente la
più forte, sono italiani infatti i referenti dell'organizzazione
meglio conosciuta come "INTERNATIONAL THIRD POSITION" e sempre gli stessi
italiani sono riusciti a costruire, con l'appoggio di vari strutture locali,
un enorme apparato finanziario capace di sostenere economicamente (in maniera
più o meno nascosta) molte organizzazioni neo-fasciste in Europa
ma, come ovvio, concentrando i maggiori sforzi e le maggiori sovvenzioni
qui in Italia dove il referente politico-militante si chiama FORZA NUOVA.
Se a qualcuno non fosse ancora chiaro i nostri manager in camicia nera
rispondono ai nomi di Roberto Fiore e Massimo Morsello (ora deceduto ndr)
- il primo è anche segretario di F.N.
Cerchiamo ora di ricostruire la storia che ha portato due luridi fascisti
dalla semplice latitanza alla costituzione di quel macro-apparato finanziario
che trova la sua direzione nella società "MEETING POINT".
Nel 1980 Fiore e Morsello insieme ad altri 15 fascisti fuggono a Londra
subito dopo la strage alla stazione di Bologna ; da allora sfruttando i
già saldi agganci con Nick Griffin (leader del BRITISH NATIONAL
PARTY oltre che coofondatore, con F. e M. di I.T.P.) e costruendo nuove
alleanze, i due riescono, nel 1986 a inaugurare M.P.
M.P. è una finanziaria che ha come maggior patrimonio una vastissima
e molto mobile proprietà immobiliare (1300 appartamenti) abitati
esclusivamente da giovani che, per svariati motivi decidono di andare in
Inghilterra a lavorare, studiare o più semplicemente per imparare
la lingua. La struttura che in Europa si occupa di reclutare i giovani
che dovranno poi lavorare tramite società di collocamento direttamente
collegate a M.P. si chiama EASY LONDON (15 sedi in Italia), E.L. propone
a coloro che, ignari, si vi rivolgono chiedendo possibilità di lavorare
e mantenersi a Londra un pacchetto pronto che offre viaggio, lavoro e alloggio
ad un prezzo ³interessante². Non viene detto però ai malaugurati
che alloro arrivo in G.B. il lavoro che li aspetta è nelle cucine
del West End dove parte delle già magre paghe andrà ad ingrassare
le casse di F. e soci, non viene nemmeno detto che le confortevoli camere
illustrate nei depliants non esistono e al loro posto ci sono micro-alloggi
super affollati, letti nei corridoi e bagni in comune per 15 persone, il
tutto gestito (in clima militaresco) da decine di nazi skin non solo italiani,
è infatti del quotidiano "Mail" del 20/9/99 la notizia che Fiore
avrebbe fatto arrivare dalla Polonia un "esercito" di boneheads per meglio
gestire i quasi seimila giovani europei che annualmente entrano in contatto
con la società. Molti sono i racconti (alcuni di esperienze dirette)
che parlano di pestaggi notturni ad affittuari in ritardo o semplicemente
non in linea con la gestione.
Ma le grosse rendite per la M.P. non si esauriscono nella percentuale
sottratta agli stipendi e dalla riscossione degli affitti molto alti, nonostante
il mercato immobiliare londinese sia già caro di per sé;
infatti tra le molteplici attività della holding troviamo una catena
di ristoranti, negozi alimentari di prodotti italiani, una casa discografica
e alcune scuole di lingua, come quella di Westminster Bridge Road dove
secondo la magistratura italiana si tengono periodicamente congressi di
organizzazioni fasciste di tutta Europa e il cui contratto d¹affitto
era intestato direttamente a nome di Morsello.
Tutto questo, dal reclutamento di nazi all¹enorme impero finanziario
potrebbe per certi versi sembrare fantascienza, ma non lo è. Se
teniamo soprattutto conto che dei maggiori sostenitori della coppia non
abbiamo ancora parlato ed è giunto il momento di farlo. Si tratta
di due organizzazioni ultra cattoliche (come potevano mancare) che fin
dagli inizi della latitanza hanno offerto a F. e M. protezione ma soprattutto
danaro, si chiamano St.George's Educational Trust e St.Michael¹s the
Arcangel Trust.
Della prima Fiore è l¹amministratore ed è direttamente
collegata alla St.George League, un piccolo quanto ricchissimo gruppo nazista
in contatto con personaggi e i fondi delle ex SS; la seconda, al pari della
prima in quanto a ricchezza prende il nome dall¹Arcangelo Michele
santo patrono dei miliziani della guardia di ferro del leader fascista
rumeno Corneliu Codreanu. Le due organizzazioni sono proprietarie di una
fitta rete di charity shop (letteralmente "negozi della carità"),
la cui funzione principale è quella di fornire la migliore copertura
possibile a I.T.P. contribuendo comunque, in maniera determinante, a riempirne
le casse.
Lo scopo ufficiale delle charity (la cui fitta rete conta 8 negozi
solo a Londra) è quello di promuovere la diffusione della religione
cattolica in un paese a maggioranza protestante, anche se il Vaticano ha
sempre negato il proprio appoggio a questo tipo di forme caritatevoli;
nonostante ciò migliaia di cattolici inglesi, per lo più
ignari riguardo la reale attività, continuano a frequentare le charity
dove tra immagini di madonne, abiti usati e dischi possono trovare testi
revisionisti e varie pubblicazioni fasciste. Se la presenza di tali libri
non fosse abbastanza esplicita riguardo l¹ispirazione politica, da
cui traggono origine queste organizzazioni, basta spingersi a visitare
i rispettivi siti internet dove è possibile acquistare poster di
Hitler e Mussolini, libri di propaganda nazista, pubblicazioni antisemite
e sulla superiorità della razza bianca.
Non c'è da stupirsi quindi se proprio la St.Michael's trust
ha deciso di "donare" 21 milioni di lire per la costruzione della chiesa
che dovrà sorgere nel nuovo villaggio fascista nel nord della Spagna
(progetto di F. del quale ci occuperemo poi) e se la somma restante è
stata staccata da un assegno della Barclays Bank intestato a M.P., il cui
patrimonio economico, va ricordato, ammonta a più di 30 miliardi
di lire.
Come ogni società che si rispetti anche M.P. necessita di reinvestire
i propri utili (non potendo scaricare dalle tasse le sovvenzioni ai fasci
nostrani) e parte di questi F. ha deciso di impegnarli nella ricostruzione
di un villaggio a circa 80 Km da Valencia "Los Pedriches" ; nel '96 con
la spesa iniziale di circa 40 milioni M.P.. acquista i primi quattro fabbricati
all¹interno del villaggio da allora gruppi di fascisti di mezz¹Europa
hanno contribuito alla costruzione di alcune abitazioni, una cappella e
un ostello per famiglie. In risposta alla valanga di critiche piovutagli
addosso nell¹ultimo periodo (da quando la frequentazione di nazi è
nettamente aumentata) F. ha controbattuto che il loro e' un semplice progetto
turistico che gode, oltretutto, dell¹avallo del ministero del turismo
spagnolo che avrebbe anche offerto il proprio aiuto economico al loro progetto
di rilancio della vite in quel territorio.
Ovviamente le finalità di questa impresa sono ben altre e ben
più chiare, l'obiettivo è quello di creare un villaggio rifugio
dove ospitare fascisti in fuga da tutto il mondo, organizzare convegni
e colonie estive; d¹altronde il villaggio viene reclamizzato proprio
come il posto dove sperimentare l'esperienza di un "ordine nuovo" e dove
verrà insegnato ai giovani europei a smetterla di "parlare, muoversi,
agire come dei negri", e queste esternazioni di invito a nuove esperienze
e di pubblicizzazione del villaggio da dove potevano arrivare se non dai
siti ufficiali delle già citate St.George e St.Michael Trust.
Quello che è stato trattato in queste pagine non è altro
che una panoramica ,leggermente approfondita, dell¹impero finanziario
che M.P. e più in generale I.T.P. è riuscita a costruirsi
attorno con l¹aiuto di una fitta quanto complicata rete di contatti
e collaborazioni tra le peggiori strutture di destra radicale e ortodossia
cattolica presenti in Europa; ricordiamoci (in quanto fine di questa ricerca)
che F.N. è il braccio militante di questa struttura attivo in Italia
e che non ci si trova di fronte a fenomeni già conosciuti riconducibili
gruppi di boneheads tenuti insieme da una sigla, ma che oltre a questi
personaggi non sono pochi coloro che, all¹interno dell¹organizzazione,
praticano sia politica che azione da un po' di tempo e che a molti, tra
i potenti amici di Fiore, non dispiacerebbe rivedere il ritorno dello spontaneismo
armato tanto amato da R.F.