di Riccardo Orioles, "La Catena di San Libero", N. 309, 7 novembre 2005
Bologna. Ancora tesa la situazione in citta' dopo i violenti scontri
sotto la sede del Comune fra Forze dell'Ordine e affittacasa. Le polemiche,
come si ricordera', sono nate quando il sindaco Cofferati, dopo aver fatto
censire dai vigili tutti gli avvisi murali della zona universitaria, ha
disposto verifiche su seicentocinquantasei abitazioni date in affitto a
studenti fuorisede. In quattrocentoventitre' casi gli affitti sono risultati
irregolari e i vigili hanno proceduto ad elevare multe a carico dei
padroni di casa.
A nulla sono valse le proteste dell'Unione Affittacamere e del Cobauton
(Comitato Bolognese Affitti a Universitari Trasfertisti o Nonresidenti),
che il sindaco si e' rifiutato ("La legalita' non si discute!") anche soltanto
di ricevere. Agli slogan dell'ala dura del movimento hanno fatto seguito
le cariche dei tutori dell'ordine che hanno rapidamente sgomberato la piazza.
Tre affittacamere e due poliziotti sono rimasti lievemente feriti nel corso
dell'operazione, mentre valide contusioni ha riportato il segretario dell'Unione
Monarchica conte D'Accursio-Lambertini che aveva tentato di mediare fra
i due schieramenti.
A seguito di questo episodio, i monarchici minacciano di lasciare la
maggioranza di giunta, che a questo punto rischia di poter contare sull'appoggio
della sola Rifondazione (Bertinotti si e' recato a Bologna per esprimere
di persona la propria solidarieta' all'amministrazione). Ne' sono
valse ad ammorbidire la situazione le dichiarazioni di Ignazio Larussa
("Cofferati e' il solito porco communista che un giorno o l'altro fucileremo").
Gli studenti da alcune ore presidiano ("Viva il sindaco del popolo, no
ai fassisti") piazza Maggiore, il Carlino fa appello a Bush contro "la
Bagdad di Cofferati", gruppi di affittacamere si aggirano minacciosi sotto
i
portici, marcati a vista dalla polizia. Sara' un nuovo Settantasette?
Qui Bologna e' tutto, a voi studio.