Fabrizio Billi, "Guerre & Pace", n. 80/81-2001
La destra radicale ha una notevole presenza in internet. Basti pensare
che, cercando con un qualsiasi motore di ricerca, si trovano più
pagine dedicate a Julius Evola che ad Antonio Gramsci.
Le cronache degli ultimi mesi hanno più volte dedicato spazio
alla presenza in internet di siti razzisti e antisemiti. Ricordiamo, nell’autunno
scorso, l’oscuramente da parte della polizia di un sito gestito da persone
legate a Forza Nuova, e qualche mese prima il clamore suscitato dalle dichiarazioni
antisemite di diversi partecipanti al forum di discussione nel sito di
Storace, clamore che portò alla chiusura del forum da parte dello
stesso Storace, desideroso di darsi una immagine di “destra perbene”.
Le reti internet dell’estrema destra europea
Le organizzazioni della destra radicale maggiormente presenti in internet
sono quelle dei paesi scandinavi. Questo sia per il fatto che questi paesi
hanno il maggior tasso di “alfabetizzazione informatica”, sia perché
hanno una legislazione molto liberale in materia di libertà di espressione,
per cui non è vietata la propaganda nazista o l’ostentazione di
simboli nazisti, a differenza che in Germania.
Numerose organizzazioni dell’estrema destra europea sono affiliate
alla rete Euro-nat, che ha origine da Nord-nat, creata all’inizio del 1997
dallo Sverige Demokraterna (Partito Democratico Svedese). Nel novembre
1997 Nord-nat, allargatasi ad altre forze della destra radicale europea
sotto l’egida del Front National francese, ha dato vita ad Euro-nat, la
cui nascita fu annunciata da Le Pen a Bucarest, al congresso del Partito
Romania Mare (Partito della Grande Romania), Oggi ad Euro-nat aderiscono,
oltre alle organizzazione scandinave di Nord-nat, il Movimento Sociale
Fiamma Tricolore, il Partito Nazionalista Slovacco, il Vlaams Block belga,
il Fronte Ellenico, Democrazia Nacional (erede della Falange spagnola),
Deutsche Volksunion, il Partito Nazionalista Serbo, il Partito della Grande
Romania. I membri di Euro-nat si sono riuniti diverse volte a Strasburgo,
presso gli uffici del Front National al Parlamento Europeo, e per consolidare
i contatti tra i partiti membri di Euro-nat, nell’agosto scorso la rivista
Orion, di cui è editore Maurizio Morelli, condannato per l’uccisione
del poliziotto Antonio Marino, avvenuta durante una manifestazione del
Msi a Milano nel 1973, ha organizzato a Villa Umbra (Perugia) un convegno
dall’innocuo titolo Università estate, dove sono convenuti numerosi
esponenti dell’estrema destra europea.
Un’altra rete della destra radicale è il Webring Resistance,
che raccoglie siti "identitari" che si contrappongono al "cosmopolitismo",
ovvero la classica visione antisemita secondo cui gli ebrei cosmopoliti
corrompono le identità nazionali.
Ma qual è l’immagine che vogliono dare di sé stesse le
organizzazioni della destra radicale attraverso i propri siti internet?
L’elemento comune a tutti è la “difesa dell’identità
nazionale”: emblematico lo slogan, in molte lingue, sul sito del Isänmaallinen
Kansallis-Liitto (Alleanza Nazionale Patriottica finlandese): “nazionalisti
di tutti i paesi, unitevi”. Difendere l’identità nazionale significa
lottare contro chi si ritiene che la minacci: gli ebrei o gli immigrati,
soprattutto musulmani, o entrambi. In genere, per i partiti dell’estrema
destra dell’Europa orientale, come Romania Mare, i nemici principali sono
gli ebrei, mentre in genere per i partiti dell’Europa occidentale i nemici
sono gli immigrati, ed infine i partiti del nord Europea dividono equamente
le loro minacce sia agli ebrei che agli immigrati. Nel sito di Danske Forening
(Società Danese), possiamo leggere l’invito rivolto dal leader Knud
Bjeld Eriksen, a diventare membri del partito per “combattere contro il
nemico principale, gli ebrei”. Invece per il Front National il nemico principale
sono gli immigrati: nel sito internet del partito di Le Pen possiamo leggere
che “l’identità francese è minacciata dall’immigrazione.
Come potrà la Francia rimanere sé stessa, se si coprirà
di moschee o se i nostri bambini crescono al suono delle musiche arabe
e africane? Una situazione così allarmante reclama delle misure
vigorose che solo il Front National ha la volontà di prendere.”
Per il Fronte della Libertà sudafricano, presente nella rete
Euro-nat come ospite, i nemici che minacciano l’identità afrikaner
sono i neri, per cui il partito si batte per la creazione di un volkstaat,
uno stato autonomo abitato da soli bianchi.
Gli Stati Uniti: razzisti per il “white power” e destra fondamentalista
Gli Usa sono il paese dove è più sviluppata la presenza
di siti razzisti, sia per la diffusione di internet sia per la legislazione
molto liberale in materia di libertà di espressione. David Duke,
ex Grande Dragone del Klu Klux Klan, ora tra i leader dell’American Nazi
Party e della National Alliance, oltre che dirigente del Partito Repubblicano,
scrive che “internet facilita la rivoluzione mondiale dei bianchi”.
La caratteristica dei siti della destra radicale statunitense è
l’attenzione agli aspetti paramilitari, alle armi, alle tecniche di “survival”
che le milizie razziste ritengono necessarie per combattere il governo
federale.
Il sito più sofisticato ed aggiornato della destra radicale
statunitense è quello della National Alliance, che comprende anche
una radio trasmessa via internet.
La legislazione statunitense non vieta la propaganda nazista, per cui
la National Alliance può apertamente nel suo sito dichiarare di
ispirarsi alle idee di Hitler, in particolare al determinismo biologico
ed al senso della gerarchia.
Numerosi sono i siti della destra cristiana, in cui apertamente si
dichiarano inferiori o non-umani neri ed ebrei. Nel sito del movimento
Wickstrom's si afferma che “i giudei appartengono alla razza di Lucifero”,
mentre il sito di Aryan Nations' dichiara che “il nemico naturale della
nostra razza ariana sono gli ebrei...che come un virus distruggono la cultura
ariana e la purezza della nostra razza”.
I siti internet della destra radicale italiana: il “doppiopetto” e le nostalgie fasciste
Negli anni settanta, la sinistra definiva il Msi come il partito del
“doppiopetto e manganello”, per indicare che al di là dell’immagine
di “partito dell’ordine” che il Msi voleva dare di sé stesso, la
realtà era un partito di picchiatori che cercava lo scontro violento
con la sinistra e tramava per organizzare golpe.
Anche oggi, dai siti internet della destra radicale si può ricavare
questa duplice immagine di partiti che si vogliono dare una immagine “perbene”
ma che però nascondo pesanti nostalgie fasciste.
Sia il Movimento Sociale che Forza Nuova, le due maggiori organizzazioni
della destra radicale italiana, hanno un proprio sito internet nazionale,
oltre a numerosi siti curati dalle loro organizzazioni locali.
Quale immagine vogliono dare di sé stesse queste organizzazioni
politiche, attraverso i propri siti internet?
Le proposte politiche delle due organizzazioni sono per molti aspetti
simili: rifiuto dell’immigrazione, criminalità ed immigrazione considerati
come problemi principali. Forza Nuova rivendica però una identità
“cristiana” che è invece assente nel Movimento Sociale.
Nel complesso, i siti delle due organizzazioni vogliono dare l’immagine
di partiti “rispettabili”, le cui proposte politiche hanno la stessa legittimità
di quelle di tutti gli altri partiti.
Non troviamo elogi dell’antisemitismo od aperte apologie del fascismo.
Nell’autunno scorso, in seguito all'oscuramento di un sito razzista e antisemita,
i dirigenti di Forza Nuova negarono che la loro organizzazione abbia a
che fare con il razzismo e l'antisemitismo.
Ma andando a visitare i siti delle organizzazioni locali di Forza Nuova
si scopre che la realtà è diversa da come essi ce la presentano.
Vediamo per esempio il sito del "Nucleo Codreanu", sezione di Forza Nuova
di Ancona. In una pagina di questo sito possiamo leggere, a proposito dell'usura,
che è causata dai "banchieri ebrei" e dalle "forze finanziarie sioniste".
Inoltre, il “Nucleo Codreanu” fa parte del già ricordato Webring
Resistance.
Nostalgie del fascismo si trovano nel sito di Forza Nuova di Bologna.
Tra i link proposti, vi sono quelli a siti dedicati alla Decima Mas (una
formazione militare di Salò formata dai più feroci e convinti
fascisti) oppure al sito “i leoni morti” dedicato a ricordare le SS.
Infine, vediamo le "keywords" del sito: sono parole chiave che indicano
gli argomenti trattati dal sito, e servono per farsi trovare dai motori
di ricerca; non sono visualizzabili da chi naviga nel sito ma chiunque
con un minimo di conoscenza del linguaggio HTML è in grado di visualizzarle.
Ebbene, tra le keywords del sito di Forza Nuova di Bologna vi sono "fascismo"
e "nazismo", vale a dire che questi sono ritenuti da chi gestisce il sito
argomenti inerenti e affini a Forza Nuova.
Anche Alleanza Nazionale, per quanto Fini dichiari di averla ripulita
dalle nostalgie fasciste e di averne fatto un moderno partito gaullista
e tatcheriano, è tutt’altro che esente dalle nostalgie mussoliniane.
Naturalmente non certo nel sito internet nazionale, ma in quelli locali.
Un solo esempio: il sito di Azione Giovani (l’organizzazione giovanile
di An) della Sardegna. Il sito si apre con una citazione di Mussolini,
e tra le sue pagine ne ha una chiamata Kulturkamp, dedicata ai politici
e filosofi che i giovani sardi del partiti di Fini considerano i propri
maestri: Mussolini, Evola, Leon Degrelle, Celine, Italo Balbo.
Ma per lo più gli elogi del fascismo non sono aperti, sono mascherati
dal nazionalismo e dalla difesa dell’identità nazionale. Nella pagina
di un tal Fabio Galante, dedicata ai crimini del comunismo, non si fa alcuna
apologia alla violenza o al razzismo, si parla invece di “uno smisurato
amor di Patria nonché un sano sentimento nazionalista”.
Mentre per quanto riguarda i partiti la nostalgia del fascismo è
più o meno mascherata, può essere invece più aperta
nei siti “culturali”. Una rete che collega siti italiani “dedicati alla
seconda guerra mondiale” è “Foedus italicum” (alleanza italica),
che raggruppa siti dedicati a Mussolini, al fascismo ed alla Repubblica
di Salò. Alcuni nomi dei titoli di foedus Italicum: Mussolini home
page, zio Benito, Panzerfaust, Fascismo oggi, il ventennio, Kommando fascista,
omaggio al Duce, fiamma nera. Se non è nostalgia del fascismo questa….