"Il Mattino di Padova", 14 ottobre 2002
Ricordiamo che l'On Ascierto, durante il G8 a Genova, ha passato
parecchio tempo presso l'ufficio di coordinamento delle forze del (dis)ordine,
non si capisce bene a fare cosa, e che ha poi elogiato i massacratori in
divisa.
La seguente dichiarazione è stata fatta durante un convegno
di An tenutosi a Montegrotto (PD) sul tema «Politica e amministrazione
per la sicurezza». Vorremmo ricordare all'On. Ascierto di leggersi
quanto scrivevano gli illuministi del '700 sul fine rieducativo della pena:
a quanto pare è rimasto indietro di 300 anni nelle sue letture...
«Occorre certezza della pena, non l'impunità - ha poi affermato
Ascierto - Bisogna modificare le leggi». Chi si renderà passibile
di condanne che comportino detenzione «dovrà scontare la pena
inflittagli nei lavori socialmente utili per lo Stato e la comunità,
risarcendo così le vittime del suo reato». Va oltre Ascierto,
quando aggiunge: «Occorre modificare anche la legge Gozzini, che
riduce di un terzo tutte le pene a chi si comporta bene in carcere. Se
commetti un reato devi scontarlo fino all'ultimo giorno che
la giustizia ti ha comminato. Mi piacerebbe vedere magrebini e nigeriani
scontare le pene nelle carceri dure dei loro paesi d'origine. Le nostre,
invece, sono carceri-soggiorno».